“Psicostoria sull’origine dell’uomo, l’oceano è la nostra casa primordiale” – Alimentazione naturale e magia del (vero) sale.. .. di Sabine Eck

Forse non tutti sanno che il sale è quella sostanza magica che ha mosso il mondo: evoluzione, commercio, salute, rituali e come tutte le cose importanti, le guerre.

Vorrei raccontarvi del vero sale, quello che viene estratto dalle saline sul mare con un metodo solido quanto antico: tempo, sole, vento. Solo così si ottiene il vero sale detto anche naturale o integrale (che vuol dire non raffinato). E’ costituito da circa il 96% di NaCl (cloruro di sodio) e il 4% che rimane è una miscela di quasi 80 elementi; i più importanti per quantità sono sali di Magnesio, Potassio, Iodio, Bromo, i Sali Sulfurei, poi seguono tantissimi cosiddetti Oligo-elementi, cioè minerali in piccolissime tracce, tutti importanti, anzi fondamentali per la  nostra salute.

Per usare una bella immagine potremmo dire che il sale è un bravo direttore d’orchestra con due braccia, Cloro e Sodio, che dirige una bel gruppo di 80 musicisti (gli Oligo-elementi). Oggi quando chiediamo a tavola, a casa o al ristorante, il sale, nessuno si rende conto di quanto sia superficiale e generica tale richiesta: infatti è come andare in un negozio a chiedere un vestito, o al ristorante del cibo, o ancora dall’architetto a chiedere una casa. La sostanza invece che merita tale denominazione e che ha delle parentele etimologiche con le parole quali Salute, Sole, Saluto, Salario, Sapienza, è appunto il sale come Dio comanda, nel senso così come è presente sulla Terra fin dalla notte dei tempi.

Tutti conosciamo quella voglia matta verso il cibo salato: grandi e piccini, senza distinzione di età, o di strato sociale, o di livello di istruzione. Ognuno ovviamente ha il suo cibo salato favorito: il bimbo di 8 mesi apre la bocca solo se la mamma mette una montagnetta di parmigiano sulla pappa; o il  bimbo di 20 mesi che beve l’acqua di mare mentre fa il bagno a Rimini col papà; o il bambino più grandicello di 3 anni che va matto per il prosciutto cotto; o il ragazzo di 15 anni che adora le lasagne, i tortellini e i wurstel; o la ragazza di 18 anni continuamente a dieta, che gusta i semi salati di zucca (i brustolini); o il maschio adulto in carriera che prende come contorno sempre le patatine fritte; o la signora che ha sperimentato ogni tipo di dieta e poi fa fuori un etto, o più, di prosciutto crudo; o la dietologa stessa che mangia un pacchetto intero di patatine di nascosto (ovviamente in un momento di non controllo, cioè di cosiddetta debolezza ); o il nonno che ruba fette di salame dal frigo, perchè sua moglie non sala mai nulla (perchè l’hanno detto alla televisione…); e così via…

Sicuramente vi verranno in mente altri buoni esempi salati. Questa voglia matta del sale ha un comune denominatore: l’istinto. Questo nostro fiuto arcaico è una cosa molto seria ed è molto più forte della mente razionale, istruita più o meno intelligentemente. Ricordiamoci che l’istruzione culturale muta nel tempo… l’istinto invece no, ma si ripropone a moto perpetuo: potremmo dire che esso segue le Leggi della Natura, quindi è in un certo senso espressione di Sopravvivenza, visto che in natura tale legge è diffusa e basilare. La nostra cultura umana ha studiato, onorato e venerato, in origine, le cosiddette Leggi della Natura.

Ultimamente però vediamo una certa tendenza di distacco… Sembrerebbe, infatti, che qualcuno si senta più potente, e abbiamo perso il contatto con la logica divina della natura: ci crediamo più furbi, più bravi, più intelligenti. Ora si combattono la febbre, le infiammazioni, i batteri, i parassiti nelle monocolture agricole, le epidemie negli allevamenti intensivi, le inondazioni di fiumi, raddrizzati da sponde di cemento, la svalutazione del denaro (che purtroppo è debordato dalla sua simbolica funzione di rappresentare merce vera), l’inquinamento, i rifiuti, eccetera. Non voglio andare oltre l’argomento, ma considero anche  questi aspetti per sottolineare quanto ci siamo distanziati dallo studio attento dell’intelligenza delle leggi naturali. In troppi abbiamo purtroppo perso la curiosità di chiederci il perché del perché, del perché… Quindi la natura ora sembra solo ridotta a un branco di germi cattivi, il sistema immunitario impazzito per un difetto genetico. Che invece il tutto segue delle logiche di flusso e di compensazione sembra troppo semplice. Ora la cose sono complicate d’ufficio e il ragionare semplice, trasversale, universale (micro-macro) è passato di moda. Del perché siamo messi così è abbastanza triste, ma anche logico: colui o colei che comprende le leggi universali è persona libera e in gran parte autonoma, quindi…. consuma meno. Così per vendere meglio i vari anti-quà e anti-là si propaganda la pericolosità della natura (germi, malattie, geni pazzi, catastrofi casuali). Poi per fortuna esistono ancora Scienziati Curiosi, con quella mente da bambino (che si chiede il perché del perchè). Personalmente li chiamo i Co-Scienziati, nel senso che possiedono Coscienza e che non si sentono più bravi della grande mente di madre natura, ma la studiano con gli occhi della meraviglia.

Ma proseguiamo un altro po’ lungo la nostra via del sale, che è un bellissimo esempio di perdita di curiosità e di co-scienza

In natura il sale marino rappresenta chimicamente il principio alcalino, detto anche basico, che a sua volta è l’opposto del principio acido. Acido e Base sono due opposti sistemi chimici che regolano la salute nel nostro corpo, come anche in natura. Possiamo chiamarli lo Yin e lo Yang della biochimica. Ragionando con estrema semplificazione possiamo constatare che il mare è costituito da due componenti maggiori: l’ACQUA, che rappresenta il principio acido (l’acqua senza i minerali, o demineralizzata, è leggermente acida come pH) e i sali minerali del mare rappresentano appunto il principio alcalino o basico. Madre Natura gioca, quindi, con due opposti: un cosiddetto acido debole + un alcalino forte. Dal punto di vista della fisiologia umana è un aspetto impressionante il fatto che già il mare (origine della vita) ci regali la segnatura o simbologia della futura fisiologia della vita. L’equilibrio di Acido-Base sono le fondamenta della fisiologia umana.

Così per esempio nel momento che una persona muore per una qualsiasi malattia, avviene sempre il crollo della regolazione acido-basica verso il polo acido: il medico esperto di rianimazione sa che la morte avviene in un mare di acidosi. E continuando sul  filo logico, dobbiamo constatare che le attuali patologie dell’uomo occidentale hanno una caratteristica in comune: l’acidosi, appunto. Il nostro stile di vita, il cibo industriale e raffinato, la mancanza di movimento all’aperto, lo stress cronico: tutti questi fattori producono acidi, e ancora acidi…  Poi il nostro corpo conosce in realtà diversi sistemi di compensazione, ma sicuramente il più importante è la cronica voglia di sale. Ricordiamo che il gusto salato rappresenta il principio alcalino, quindi l’istinto ci spinge verso una compensazione.  Ora forse avete intuito fin dove possono arrivare le radici del nostro istinto: sì, fino al mare primordiale! Ovviamente con questo non vi do carta libera a mangiare sale a go-go. Non basta infatti solo il sale per sostituire la mancanza di sostanze alcaline presenti in natura, come ad esempio tutti i vegetali (frutta e verdura), tutti i derivati dalle ossa animali (brodo di gallina vecchia, quindi dalle ossa forti). Ma con questa spiegazione volevo restituire a noi stessi il valore enorme dei nostri istinti: parla il mare che è in noi.

Del resto noi siamo fatti di circa il 60-65% d’acqua. Il liquido amniotico di una donna incinta, per esempio, è un piccolo mare primordiale: contiene gli stessi oligoelementi che troviamo nel mare che sono appunto gli 80 minerali in traccia, oltre al NaCl, cioè il cloruro di sodio. Ricordate il direttore d’orchestra? Lui da solo o il singolo musicista non fa la sinfonia, bensì tutti insieme elevano il nostro animo di Natura. Provate a non mangiare nulla di salato per 5-6 giorni, poi gustate un cibo naturale con sale integrale: chiudete gli occhi, vedrete che toccherete il cielo col palato. Il cosiddetto Sale Raffinato  non merita certo, secondo me, la denominazione di Sale, come non merita la sua saggia radice etimologica: sale come Salute, Sapere, Sapienza. Il  sale raffinato lo chiamerei per ciò che è: NaCl (cloruro di sodio) al 100% . La stessa logica vale per il sale iodato, costituito da sale raffinato + iodio mineralico-chimico aggiunto. Ma il sale naturale contiene già lo iodio, che deriva dalle alghe, e ha una bio-disponibilità eccezionale nel nostro corpo. Inoltre il sale naturale contiene il fisiologico antagonista dello Iodio: il Bromo. Già: Madre Natura non gioca con una mano, ma con due, ciò significa che la Legge degli Opposti è onnipresente in natura; le forze opposte si alternano ritmicamente per raggiungere l’Armonia. Così le piccole quantità di Bromo nel sale naturale aiutano per esempio la tiroide a riposarsi e a rigenerarsi.

Un  problema assai grave è che in molti Paesi, soprattutto in quelli del Nord-Europa e in quelli degli USA, il sale oltre ad essere stato raffinato, viene anche addizionato dei cosidetti Antiagglomeranti: il più usato è l’idrosilicato di alluminio (E559). Purtroppo l’alluminio viene utilizzato anche in molti farmaci, come ad esempio negli anti-acidi, nei vaccini, ma anche certe farine alimentari! Questa sostanza è tossica per il nostro organismo. E’ difficile calcolare quanto ne entri nel nostro corpo, ma siccome l’alluminio non si scioglie nell’acqua, il corpo lo elimina dai capelli, come del resto anche i metalli pesanti, ma purtroppo molto lentamente. Sappiamo per esempio che nella patologia dell’Alzheimer troviamo spesso alluminio nel cervello. L’alluminio impedisce la trasmissione di certe onde, che servono nella trasmissione delle informazioni fra le nostre cellule (esse si parlano fra di loro come noi coi cellulari). Per sperimentare questo effetto, impacchettate il vostro cellulare nella carta stagnola, che è di alluminio, e provate a chiamarvi: non funzionerà, le onde non riescono ad oltrepassare la pur sottile barriera.

Penso che a questo punto stiate intuendo che il VERO SALE è un prodotto importante per la nostra salute e non può essere manipolato (raffinato) senza provocare danni importanti nel tempo, visto che Acqua e Sale sono gli indiscussi protagonisti nell’Evoluzione. In sostanza possiamo immaginare che nonostante un già altissimo consumo di sale raffinato, il nostro corpo sente per istinto che non è quello giusto e ci segnala regolarmente fame di sale, e così entriamo nella trappola dei salumi, wurstel, patatine e simili, senza capire che l’istinto è giusto, mentre le scelte alimentari sono errate! A questo punto dobbiamo trovare il trucco per uscire dal labirinto. In realtà è abbastanza facile: state un periodo di tempo senza sale (alcuni giorni), poi iniziate a salare i cibi sani e naturali come le verdure, il riso, con buon senso. In poco tempo il vostro organismo preferirà il sale naturale.

Se date a un bimbo di 9-10 mesi alcuni pezzetti di carote e patate cotte al vapore, conditeglieli con sale naturale e un buon olio di oliva: vedrete che si leccheranno i baffi e non vorranno mai più rinunciare a questa sana leccornia istintiva. Purtroppo a quell’età, secondo il comune protocollo pediatrico, si consiglia di dare le verdure senza sale o magari si somministrano le verdure del brodo, che sono slavate e di cattivo sapore, cioè non si riconoscono più le differenze delicate fra i differenti sapori dei vari vegetali, così il bambino presto si stancherà, e passerà al salume saporito e salato…. Chi ha figli piccoli sa bene che bevono l’acqua del mare, o leccano le suole delle scarpe quando gattonano nel loro piccolo mondo. Tutte cose dal sapore salato: quindi chiediamoci il perché di questa strana abitudine dei piccoli… la spiegazione è semplice: è la memoria del mare che è in noi.

Dr.ssa Sabine Eck

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