Calcata 20 giugno 2009 – Pensieri e proposizioni per il solstizio d’estate – Commenti di Giorgio Vitali, Peter Boom, Paolo D’Arpini

Programma del 20 giugno 2009:

“Il mio spirito è invitto la mia anima eternamente libera…”

In campagna nel giorno che precede il Solstizio d’Estate a Calcata per un incontro “caleidoscopico” in cui coniugare i vari elementi che compongono l’esistenza materiale con quelli del pensiero.

Natura, erotismo, arte, ecologia, filosofia, canto, danza, cibo, evidentemente ci sta tutto dentro… ed è per questo che viene indetto questo simposio comiziale.

h. 10.30 – Passeggiata partendo da Calcata lungo la via Narcense, venire muniti di falcetto per ripulire il sentiero, picnic in loco, bagno nel Treja.

h. 12.30 – Nell’orto della Dea Furrina, divinità degli anfratti e delle falde acquifere e dei pozzi scavati per raggiungerle, inizia il simposio all’aperto. Condivisione del cibo vegetariano da ognuno portato.

h. 16.00 – Palazzo Baronale di Calcata. Esposizione in corso organizzata dall’ARP della Regione Lazio: “La campagna romana in mostra” riproducente scorci naturalistici privi di strutture moderne.

h.16.30 – Tavola Rotonda su: “Le stagioni come metro sociale, sessuale e riproduttivo nella società umana ed in natura”.

Contemporaneamente al Centro Visite del Parco Valle del Treja si tiene una mostra fotografica e di opere grafiche sul territorio falisco e sul bacino del Treja.

Questa manifestazione si svolge nell’ambito dei festeggiamenti per il Solstizio d’Estate che si tengono fra Calcata e Faleria dal 20 al 29 giugno 2009:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/05/05/celebrazione-del-solstizio-destate-della-vigilia-di-san-giovanni-dei-santi-san-pietro-e-paolo-e-del-salto-del-fuoco-dal-20-al-29-giugno-2009-nel-territorio-fra-i-due-comuni-di-calc/

Info: circolo.vegetariano@libero.it  - Tel. 0761/587200

info.apai@virgilio.it – Tel. 333.5994451

Patrocinio: Parco Valle del Treja e Provincia di Viterbo

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Commenti aggiunti:

“Tutto il pensiero mediterraneo è orbitato per millenni attorno alla concezione unitaria dell’Universo con la Vita. La realtà sensibile, concreta, stabile, impersonificata in oggetti solidi (i primi simboli della religiosità sono… sassi, pietre… posti nei luoghi di passaggio) fino alle statue dei “nostri” santi (il cattolicesimo è definito dai protestanti una manifestazione di idolatria) è strettamente interconnessa con la vita nelle sue manifestazioni essenziali. Corporeità, sangue, linfa, nascita, morte, sessualità.

E’ importante sottolineare che solo poco tempo fa l’umanità ha preso coscienza che l’ atto sessuale è strettamente legato con la natività. (vedi anche le diatribe sette-ottocentesche collegate con la “generazione spontanea”). Da quì il concetto di Grande Madre, che dando la “vita” al “divin fantolino” simboleggia il rito della natura che rinasce senza posa e senza fine.

Anche il cristianesimo primitivo, che si sviluppa inizialmente all’interno della Classicità, e con alcuni “spunti” mesopotamici mediati dalla setta naturista degli Esseni, era una religione olistica. La clerocrazia viene dopo. Molto dopo, per imporre il dualismo ed il distacco del “sensibile” dal “soprasensibile”, fino alla condanna senza remissione della sessualità, delle concezioni vitalistiche dell’Universo e del Multiverso, con l’imposizione della mortificazione, del ripiegamento su se stessi, della “macerazione della carne” per “liberarsi” dal peccato. ( Ma…come scriveva Nietzche, il peccato è proprio “questo! ). Il Grande Gabriele D’Annunzio così affermava: … non chi più soffre, ma chi più gode, conosce!”   Giorgio Vitali

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“Si parla tanto, in questo periodo, di riscoperta della sacralità della natura, ma tutto ciò ha un nome: spiritualità naturale o laica!

E cosa è quest’ultima se non la visione spirituale di tutti coloro che si sentono parte indivisa della natura e del cosmo? Correttamente parlando la spiritualità laica non è una religione, non un concetto né un credo, ma un moto che parte dalla coscienza per integrarsi nella natura e con se stessi, proprio come fecero i nostri antenati, i saggi Falisci. E nel bosco e nei luoghi dei Falisci verrà ripetuta la cerimonia che sancisce l’inizio dell’estate, della maturazione delle messi, delle fresche abluzioni e del vivere il momento presente”.  Paolo D’Arpini

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Pansessualità e amore.

La spinta (drive) sessuale può essere indirizzata verso infinite ed a volte anche incredibili manifestazioni. Non solo verso esseri umani, ma anche verso animali o con l’ausilio di svariati oggetti. Naturalmente non tutta la gamma di queste opzioni è consigliabile. E’ bellissimo se viene praticato con Amore verso gli Altri, verso la Natura e verso se Stessi.   Peter Boom

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