N° 3 – Cronache , commenti, testimonianze ufficiali, memorie su come sono nati Calcata ed il Circolo vegetariano di Calcata

In questo 3° numero della rassegna siamo ancora al 1990, continuo a “lavorare” sul fattore ‘biologico’.

Lazio. Il circolo vegetariano di Calcata organizza stages di tre giorni nel parco Valle del Treja. I gruppi (massimo sei persone) verranno guidati alla scoperta di valori dimenticati, assaporando così i misteri e le meraviglie della natura, attraverso il canto, la meditazione, la raccolta di erbe e tuberi, lo yoga, le passeggiate lungo i sentieri del parco e l’apprendimento delle tecniche per la lavorazione della creta. Il pernottamento avverrà in grotte, capanne e ripari naturali, quindi è opportuno portare sacco a pelo, zaino, first aid help, una ciotola e buona volontà. Non portare droghe, tabacco e.. cattiva volontà.  Econotiziario. Gennaio, Il Giornale della Natura.

Ed ecco cosa mi rispose l’allora assessore al Bilancio dell R.L. che avevo invitato a partecipare allo “stage”:

Caro Presidente, La ringrazio per l’invito a partecipare ai vostri incontri di fine settimana. I miei numerosi impegni istituzionali non mi consentono, come avrei voluto, di aderire all’invito. Plaudo, comunque, alla vostra iniziativa e vi invio i migliori auguri di buon lavoro. Cordiali Saluti. 21.6.90 – Giorgio Pasetto, assessore al Bilancio della Regione Lazio.

Iniziarono in quel periodo numerosi incontri fra varie associazioni ambientaliste, come Lega per l’Ambiente, WWF, Italia Nostra, Verdi, ecc., per sensibilizzare le amministrazioni locali sui problemi di inquinamento e sulla necessità di un ampliamento del parco del Treja a tutto il bacino del fiume. Le chiacchiere furono assai buone, con l’appoggio ‘a parole’ anche di alcune frange della sinistra, ma i risultati sono evidenti. L’abitato storico di Calcata (a tutt’oggi) non dispone di un depuratore e, per quanto riguarda l’ampliamento del parco, le forze politiche ed associative pian piano si dissociarono sino a dimostrare aperta contrarietà al suo allargamento.

Ed ora il resoconto di un incontro di coordinamento, tenutosi nel locale/cantina (ora adibito a studio d’arte di Stefano Zampieri) vicino alla Stanzetta del Pastore, dove per l’umidità mi beccai un bel mal di testa:

Calcata, nasce un comitato per i problemi del borgo. Varate una serie d’iniziative. Un comitato di ambientalisti per salvare dal degrado il centro storico di Calcata. Lo ha deciso Sabato scorso l’assemblea svoltasi nel caratteristico centro del viterbese alla quale hanno preso parte il Circolo vegetariano, la Lega Ambiente, amministratori locali, artisti e giornalisti. Una accesa discussione durante la quale sono stati evidenziati i mali ed i pericoli che affliggono Calcata vecchia, dall’attacco delle automobili all’afflusso incontrollato ed incivile dei turisti. Le associazioni ambientaliste hanno chiesto che il problema dei parcheggi e dell’accesso al centro storico sia esaminato in un’ottica di salvaguardia ambientale. In tal senso è anche stato presentato un progetto particolareggiato che prevede la soluzione globale del problema, considerando le esigenze dei residenti e dei visitatori occasionali. Ed allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica il Circolo vegetariano ha predisposto un programma di ecologia per le scuole che prevede fra l’altro la proiezione d’audiovisivi.   1 dicembre 1990 – Il Messaggero.

A tutt’oggi ognuno dei problemi evidenziati è rimasto irrisolto!

A la prochaine, Paolo D’Arpini

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