“Mediterraneo Terre e Popoli” – Mostra itinerante nell’antico Lazzaretto di Faleria. Via di San Giuliano, dal 3 al 5 ottobre 2008.

Comunicazioni di servizio ilaria 19 settembre 2008

Nell’ambito della manifestazione “Città, Regione, Bioregione”, patrocinata dalla Provincia di Viterbo e dal Comune di Faleria,  si svolge una mostra  sull’ambiente e sulla cultura mediterranea. L’esposizione itinerante dal titolo “Mediterraneo terre e popoli” è curata dall’Associazione per la Promozione delle Arti in Italia, diretta da Laura Lucibello.

Presentazione:

Le città cosmopolitane  bioregionali sono un tentativo della  civiltà umana di riorganizzare la comunità urbana non  partendo dal clan od etnia di  appartenenza ma dalla capacità di dispiegare integrazioni culturali e sinergie possibili fra abitanti e territorio.  Il primo esperimento mediterraneo di città cosmopolita fu Roma che unì al suo interno,  facendoli propri,  diversi valori e gruppi di popolazioni che allora  abitavano il Mediterraneo.  Quell’esperimento nasceva dall’esigenza di “far sentire a casa propria” ogni singolo abitante di Roma, sia che venisse dalla Grecia, dall’Asia, dall’Africa o dalla Gallia.

Il Mediterraneo era il cerchio e Roma il punto centrale nel quale tutti i  raggi confluivano. Uno degli aspetti più evidenti della struttura sociale

interna della città di Roma fu il sincretismo religioso. Tutti i culti avevano dignità espressiva nella capitale, tant’è che  il tempio più importante era  il Pantheon.

Il sincretismo culturale e religioso fu un tentativo iniziato nel Mediterraneo stesso, sull’isola di Creta,  che non essendo propriamente uno stato di cultura ellenica cercò di porsi come ponte fra i vari modi di pensiero: dal matrismo al patriarcato, dall’Occidente e all’Oriente,  dal Nord al  Sud del mondo allora conosciuto.

Roma riconobbe l’importanza  di questo modello culturale dell’accoglienza  e pari dignità,  e quivi nacque il primo tentativo  di universalizzazione, questo metodo ovviamente  è alla base del successo della civiltà romana che ampiamente dimostrò la sua capacità di sopravvivenza nei secoli.

Solo con l’avvento del cristianesimo e dell’islamismo il sincretismo fu eliminato dalle due sponde mediterranee, ma la conseguenza fu la morte  della civiltà variopinta  dei diversi valori  condivisi,   sostituita dall’adozione di meriti monocromatici   (grigi corpi di pensiero)

fondati sull’unico credo,  un  processo  che si concluse  con l’affermazione dei blocchi monoteisti e culturalmente avversi.

Nel tentativo di riportare l’attenzione alla cultura variopinta e sincretica  ed alla comune appartenenza all’ambito bioregionale da tutti condiviso -il Mediterraneo- l’associazione per la Promozione delle Arti in Italia organizza   questa esposizione collettiva sul tema  “Mediterraneo Terre e Popoli”  che dopo aver toccato punti importanti del  territorio Etrusco (Assisi)  e Sabino (Farfa), giunge finalmente nel cuore dell’Agro Falisco,  a Faleria, rendendo così evidente l’integrazione fra questi  territori e culture,  tutte di origine e svolgimento mediterraneo.   (Paolo D’Arpini)

La mostra si tiene nell’antico Lazzaretto di Faleria con  apertura dal mattino del  3 ottobre,   presentazione ufficiale il 4 ottobre 2008 alle h. 15.00, chiusura la sera del 5 ottobre con rinfresco e assaggio di varie

specialità culinarie mediterranee da ognuno portate.

Per  informazioni.

Laura Lucibello:  info.apai@virgilio.it

Tel. 333.5994451

Paolo D’Arpini: spirito.laico@libero.it

Tel. 0761-587200

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