“Prendiamoli per la gola” Programma vegetariano in collaborazione con l’AVI – Prima settimana di ottobre 2008

In omaggio a San Francesco d’Assisi (che ricorre il 4 ottobre) ed in memoria della semplicità di vita francescana, il Circolo vegetariano VV.TT. aderisce all’iniziativa promossa dall’AVI per la divulgazione del vegetarismo in Italia, utilizzando la tentazione  della buona e sana cucina…. che ci contraddistingue.

L’iniziativa è denominata  ”Prendiamoli per la gola – settimana della convivialità vegetariana”  e si tiene dal  1° al  7 Ottobre 2008,  e sarà  per noi un’occasione  di fornire  alle persone interessate alla dieta vegetariana o vegana  un  esempio di comunione  laica  basata sulla
condivisione del cibo da ognuno portato con integrazione di erbe selvatiche commestibili che verranno raccolte durante una passeggiata nella valle del Treja e nel Tempio della Spiritualità della natura.
In questo periodo di ottobre si trovano  nel parco del Treja e nel  Tempio della Spiritualità della Natura: topinambur, zucche e zucchine tardive, biete, nocciole, prugnoli, melette selvatiche, bacche di rosa canina, nespole selvatiche, erbe aromatiche varie (salvia, rosmarino, mentucce, etc) ed inoltre si possono  già raccogliere delle cimette di ortica, foglie di  bardana e cavolaccio, semi di finocchiella,  piantaggine,  e diverse altre  cosucce interessanti.
Di solito mangiamo le specialità locali in forma di crudità (ortica e zucca comprese) che vengono lasciate macerare per qualche minuto in limone od aceto, sale ed olio di oliva del posto. Gli ospiti possono portare con sé una pietanza in modo da ricreare il senso della comunanza in cui viene
spartito il cibo e si percepisce la sacralità del nutrimento condiviso. Il Circolo offre  talvolta del vino biologico locale  oppure delle tisane con le erbe raccolte oppure thé fermentato (kefir),  l’acqua di fonte è reperibile a pochi passi dal Circolo (siamo appunto in via del Fontanile)
Data la particolarità dell’incontro, coloro che desiderano partecipare sono pregati di avvisare telefonicamente e di venire muniti di buona volontà ed abiti comodi  è preferibile venir per la tarda mattinata e quindi per il pranzo, va bene anche il pomeriggio sino al crepuscolo, non più tardi perché al Circolo  non c’è illuminazione elettrica ma solo candele,  per vedere meglio lo spirito che ci anima….
Durante questa prima settimana di ottobre è prevista una manifestazione su Ecologia sociale e profonda  sul tema “Città regione bioregione” (che si tiene tra Calcata e Faleria (Vt) il 3,4,5 ottobre 2008
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2008/09/08/%e2%80%9ccitta-regione-bioregione%e2%80%9d-faleria-e-calcata-3-4-5-ottobre-2008/).

Anche per avvicinare le persone che vivono in città al rapporto fra esseri umani ed  animali, tenendo conto dell’ambiente bioregionale in cui si vive.
Inoltre nei giorni fissati per la promozione vegetariana sono  previste letture degli archetipi e degli elementi (secondo il sistema cinese) di tutti i partecipanti.
Ed ora una  ricetta speciale per l’occasione.
Titolo: “Dall’america con amore: tuberi bianchi e tuberi rossi, assieme”.
Ingredienti per 4  persone.  Tre o quattro topinambur non troppo grandi, trecento o quattrocento grammi di patate rosse locali
Mettere in una casseruola del vino bianco o rosso leggermente spuntato, od in mancanza del vino un po’ di aceto ed acqua. Aggiungere salvia, olio d’oliva, sale  ed i topinambur tagliati a tocchetti, far rosolare un po’ aggiungendo liquido se serve. Dopo 10 minuti di rosolatura aggiungere le
patate rosse locali tagliate a fettine fine e aggiungere ulteriore liquido (meglio se avete a disposizione del brodo vegetale di erbe selvatiche precedentemente preparato) dopo circa 10 minuti, ricordandosi di mescolare per evitare attaccature sul fondo della padella, la pietanza è pronta (va tenuta un po’ al dente). In aggiunta per chi lo desidera si può mettere anche del peperoncino possibilmente coltivato in proprio sul davanzale o nell’orto. Attenzione è importante che in ogni piatto vi sia sempre almeno un ingrediente di propria produzione questo per dare almeno una parte di
qualità “satva” (spirituale) al cibo.

Ogni incontro si conclude con la raccolta di offerte volontarie che ognuno vorrà fare (a cestino) non sono richiesti contributi fissi.
Ciao a tutti, Paolo D’Arpini
e grazie per aver letto sin qui!

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