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24 dicembre 2013: Salviamo il Tacchino e Natale per i Senza Famiglia – Appello per un Natale senza sprechi.. e a vantaggio della vita

Eventi Paolo D'Arpini 16 dicembre 2013

Ante scriptum

Domenica scorsa (il 15 dicembre u.s.) Caterina ed io siamo stati ad un pranzo offerto da amici, presso un ristorante di Montebudello, avente lo scopo di raccogliere fondi per gli alluvionati sardi. L’iniziativa, visti i tempi che corrono, è stata sicuramente positiva .. Tra l’altro ho notato con piacere che almeno tre persone fra i presenti si sono astenute dalla carne. Tant’è che risultava avanzato un vassoietto di stufato, che non è andato però sprecato, l’abbiamo recuperato per dar da mangiare a cani e gatti.

Quando vedo che le vivande sul tavolo sono in eccesso, soprattutto se trattasi di resti di animali uccisi, sono avvilito per la crudeltà mostrata impunemente, ma debbo dire che spesso anche noi vegetariani
talvolta siamo complici di un “massacro”. Un affronto che viene fatto alla natura ed alla vita. Basti vedere le quantità di cibo che spesso vengono gettate nei cassonetti dell’immondizia mentre c’è gente ed animali che soffrono la fame. Ed allora appropinquandosi il Natale vorrei portare la vostra attenzione su ciò che è possibile fare per evitare questo obbrobrio e per concretizzare la sacralità del cibo.

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Una delle iniziative del Circolo Vegetariano VV.TT. iniziata tantissimi anni fa fu quella di “Salviamo il Tacchino”, ovvero di rinunciare al tradizionale pranzo di natale a base di tacchino o cappone. Quindi per le venienti feste natalizie evitiamo cenoni selvaggi a base di carne e prodotti chimici vari, riscopriamo il cibo semplice e pulito delle nostre campagne. Niente scatolette e scatoloni con zamponi e panettoni… ma sane grigliate di verdure con dolcetti fatti in casa. Magari –se potete e volete- come abbiamo fatto anche noi negli ultimi vent’anni, inventatevi anche voi un “Natale per i senza Famiglia”, invitando amici che vogliono condividere con voi una natale austero. Non solo farete un’opera buona ma scoprirete il vantaggio della solidarietà umana che crea amicizia e felicità reciproca. Il cibo è sacro, simbolo dell’amore materno, e la condivisione di cibo puro (satvico) è considerata la migliore offerta a Dio.

Insomma l’anno si avvicina alla sua conclusione. Tempo di bilanci…. -e come dice l’amico Teodoro Margarita- i bilanci mettono sempre tristezza per le cose che non siamo riusciti a fare, per le aspettative deluse, per tante altre faccende malriuscite… Ma, “addò arrivamme, allà mettimme ‘o spruoccolo!” e chi comprende questo adagio napoletano, ha compreso tutto.

Anche noi la pensiamo così, la saggezza napoletana del “possibile” è l’unica accessibile. Ed allora quest’anno per il tradizionale “Natale dei senza Famiglia” (in senso figurato s’intende) il programma è minimale….

24 dicembre 2013 – Spilamberto (Mo)

h. 18 – Appuntamento all’ingresso del Sentiero Natura di Via Gibellini per una breve passeggiata sino alla pozza dove albergano anatre e gallinelle d’acqua, per foraggiarle con qualche tozzo di pan secco.

h. 19.30 – Nella “Cave” canti natalizi e mantra

h. – 20.30 – Condivisione del cibo vegetariano da ognuno portato.

h. – 22.30 – Distribuzione Prasad e saluti

Info e prenotazioni:
circolo.vegetariano@libero.it – 333.6023090

Cogliamo l’occasione per augurare a tutti i nostri soci e simpatizzanti Buon Natale e Buon Solstizio Invernale,
Paolo D’Arpini e Caterina Regazzi

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Commento di Marco Bracci: “Estratto della rivelazione del Cristo Dio sul tema del Natale.

Vegliate e pregate, perché la controparte non dorme, ma vi incanta attraverso i sensi. Quanti ancora si lasciano abbagliare dalle cose di questo mondo ?
Il Natale sulla terra non è Natale, il vero Natale!
Che cos’è il vostro Natale ? Un’idolatria, una danza attorno al vitello d’oro, fronzoli esteriori di cui siete schiavi, usanze pagane. Se volete questo, non chiamatevi cristiani.
Tenete i sensi desti, la potenza demoniaca sfrutta il Mio nome. Ascoltate l’ululato di chi vuole tutto ciò, di chi sfrutta il Mio nome. Il vero Natale è silenzio, armonia, pace, gioia interiore.
Il vostro Natale è una caccia agli animali. Solo il satana dei sensi si prende il diritto di uccidere. Nobilitate i vostri sensi, in voi c’è la salvezza. Finché non contemplerete la Natura come essere cosmico, sarete impuri e vedrete tutto impuro. Chi ha detto che avete bisogno dell’albero di Natale ? Dei fronzoli esteriori ? I pagani, di ieri e di oggi.
Andate nella Natura, la Natura si dona, in autunno il bosco si purifica e voi potete utilizzare quello che vi dà.
Se fate un dono al prossimo chiedetevi “perché lo faccio ?” Oppure “che cosa voglio ottenere con questo dono ?”
Adornatevi con le virtù e sperimenterete la parola della Salvezza. Avete affinato i vostri sensi ? Riflettete quando andate nella Natura sulle sensazioni che vi ispira e che cosa vi vogliono dire. Guardate negli occhi gli animali, il vostro secondo prossimo. Impuri sono coloro che si rivolgono verso l’esteriore e si lasciano tentare sempre più.
Questo mondo è sull’orlo del precipizio, crollerà ciò che si definisce cristiano ma non lo è. Accendete la luce interiore, rallegratevi poiché Io sono qui, cercate nel vostro interiore; chi cerca trova, a chi bussa verrà aperto.
Io, il Cristo Dio, sono con voi ogni giorno della vs vita terrena. Rallegratevi, afferrate il senso delle mie parole, cominciate a cambiare il vs modo di pensare. Non troverete protezione nell’esteriore, Io sono in voi. Così imparerete a guardare, ad ascoltare, gustare, toccare. Solo dopo la Luce si rivolgerà allora dall’interiore all’esteriore. Allora festeggerete Betlemme.
Il silenzio della notte benedetta, lontani dal mondo rumoroso. A Natale imparate ad ascoltare e a guardare e vi accorgerete del gioco delle tenebre. Pregate, amatevi altruisticamente come Io vi amo. Trovatevi insieme a pregare e realizzate ciò che pregate. La Vita nello Spirito è vera Vita, tutto il resto è solo vegetare e non è degna dei figli di Dio. La vita apparente e oscura non è degna di voi. Io sono la salvezza in ognuno di voi, rallegratevi! Poiché a colui che dona altruisticamente viene dato. Vi porto la pace affinché maturiate, solo nel silenzio matura l’anima.”

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Treia, 8 dicembre 2013 – Dalla Madonna Nera alla Memoria nel Seme

Eventi Paolo D'Arpini 5 novembre 2013

L’8 dicembre è tradizionalmente il giorno in cui si festeggia l’Immacolata e da questo giorno iniziano anche i festeggiamenti solstiziali invernali.

Da parecchi anni, noi del Circolo Vegetariano VV.TT., celebriamo l’8 dicembre con una manifestazione “matristica”. Da quando il Circolo definitivamente si è trasferito a Treia, nel 2010, la presenza femminile si è concretizzata con la Figlia del Sarto, Lucilla Pavoni, con la Sibilla delle Erbe, Sonia Baldoni, e -ovviamente con la mia adorata compagna e “treiese d’origine”, Caterina Regazzi. Di solito la manifestazione dell’8 dicembre prende l’avvio con una passeggiata attorno alle rupi, cercando le ultime erbe prima della neve (anche se lo scorso anno iniziò a nevicare forte proprio quel giorno e ci siamo limitati a gettare semi nell’orto dal terrazzino di casa). Speriamo che stavolta il tempo sia clemente…

Vi ho già parlato della storia antica di Treia. Dell’origine del nome romano, derivante dalla dea Trea, un appellativo di Iside.

Il culto della “Grande Madre” è a Treia molto antico… Ai lati di un chiesa, ora tenuta da frati Francescani, che sorge sopra l’antico tempio di Iside sono stae ritrovate diverse immagini della Dea ed ex voto. Oggi sono oggi conservati nel nuovo museo archeologico di Treia (qui tutte le informazioni al proposito: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2011/11/treia-la-sua-storia-tutta-in-un-museo-e.html)

Quindi l’antica città di Treia ha conservato la tradizione matristica, sotto forma di culto alla Dea Trea/Iside che poi si trasformò in venerazione della Madonna Nera, di cui ancora si adora una statua originale (ricavata da un sacro tronco di ebano che cresceva nei giardini vaticani a Roma). La prerogativa di questa fede è quella di mantenere la vicinanza fra l’uomo e la natura, nel riconoscimento che la natura stessa è la nostra casa e la matrice di ogni vita.

La statua lignea della Madonna nera è conservata nell’angolo più antico della Treia medioevale, -dove esisteva una torre longobarda, costruita attorno all’anno 1000- lì ci sono due conventi di suore, con belle chiese affiancate. Passeggiando due anni fa su quella strada, durante una escursione con Sonia Baldoni, trovammo un raro albero di senape ben vivo, questa pianta è nominata da Gesù in una sua famosa parabola, purtroppo oggi l’albero non c’è più, qualcuno ha pensato bene di segarlo. E dall’8 dicembre del 2011 non ci sono più nemmeno le suore (che custodivano i due conventi e le due chiese). Comunque in una di queste chiese, quella di Santa Chiara, viene tutt’ora conservata la statua della Madonna Nera (si dice che codesta e quella di Loreto fossero due statue gemelle ma l’attuale di Loreto è una copia rifatta, dopo l’incendio che distrusse la paredra originaria). Tutta la storia ci fu spiegata da una delle suore, nel 2010 (prima che se ne andassero) un giorno in cui bussammo al monastero. Eravamo un gruppetto ben assortito di ricercatrici e ricercatori spirituali, il convento sembrava deserto ma dopo un po’ venne ad aprirci una suora la quale ci disse che non poteva farci vedere la chiesa di Santa Chiara perché la chiave ce l’avevano le suore di clausura che stavano sempre chiuse… Stavamo per andarcene quando ci ripensò e ci rincorse aprendo per noi la chiesa e ci narrò la storia della Madonna Nera…

Torno un momento alle suore per riportare alcune memorie di Simonetta Borgiani che dice: “Nel nostro paesano ignorare e criticare, ricordiamoci con rispetto che loro erano comunque una istituzione, che dietro un’offerta pregavano (poi se serve o meno, loro comunque pregavano), facevano corsi a chi voleva imparare a fare lavoretti manuali, oppure ricamavano su commissione. Tra loro, curiosità che neanche io sapevo, ma che fuori da Treia era invece noto, una di loro era sensitiva guaritrice!”

Visitai ancora una volta la Chiesa di Santa Chiara e potei osservare da vicino la Madonna Nera lo scorso anno, allorché trovai il portone spalancato con un fioraio dentro che addobbava l’altare. Questo fioraio è il custode attuale, incaricato dalle suore stesse, che apre la chiesa un paio di volte a settimana e la riempie di fiori.

Un’altra volta, verso la fine di questa estate, ci andò anche mia figlia Caterina incuriosita dalla storia di quella Madonna, e per fortuna trovò aperto. Si fermò anche a pregare con i figli.

Vi ho raccontato tutti questi retroscena per ricordarvi che anche stavolta celebriamo l’8 dicembre, e quest’anno sarà un giorno festivo (è domenica). Siete invitati a partecipare.

Programma dell’8 dicembre 2013 – Circolo vegetariano VV.TT. di Treia

h. 10.30 – Sonia Baldoni accompagnerà i partecipanti in una escursione erboristica per scoprire le erbe commestibili invernali. Partenza dalla sede del Circolo.
h.13.30 – Condivisione delle bevande e del cibo vegetariano da ognuno portato, venire muniti di proprie stoviglie, piatti e bicchieri. Verranno anche preparate le erbe raccolte durante l’escursione, per una degustazione collettiva.
h. 15.00 – Apertura del tavolo del baratto. Ognuno è invitato a portare conserve alimentari contadine e frutta secca ed oggetti artigianali auto-prodotti, nonché propri libri, disegni od altro materiale artistico da scambiare liberamente.
h. 16.00 – Tavola rotonda “La Memoria è nel Seme”, con relazione introduttiva del prof. Alberto Meriggi. Interventi a rotazione.

Alle pareti del Circolo saranno esposte foto naturalistiche di Daniela Spurio. Una parete verrà dedicata al pittore romano Eugenio Cannistrà, di cui in passato una importante mostra fu organizzata a Treia, dal padre di Caterina, in collaborazione con il comune.

La Sede del Circolo Vegetariano VV.TT. è in Via Sacchette, 15/a, Treia (Macerata). Per raggiungere il luogo: Parcheggiare sotto le mura in prossimità di Porta Mentana (o Montana), lì nei pressi c’è una fontana antica con due cannelle, salire sino alla Porta, subito a sinistra si vede un vecchio pozzo, salire ancora per 10 metri, quella è Via Sacchette, sulla destra si vedrà un piccolo spiazzo con una porta leggermente sopraelevata su un terrazzino.
Info. circolo.vegetariano@libero.it – Tel. 0733/216293

Paolo D’Arpini – Circolo vegetariano VV.TT.

La manifestazione si svolge con il patrocinio morale della Proloco di Treia

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Treia, 8 dicembre 2013 – “La memoria è nel seme” – Incontro culturale, artigianale ed erboristico

Eventi Paolo D'Arpini 21 ottobre 2013

A Treia, per la giornata dell’8 dicembre 2013, è previsto lo svolgimento di un evento di carattere ecologista, dal titolo “La memoria è nel seme”, che la nostra associazione, Circolo vegetariano VV.TT., intende svolgere -come ormai da alcuni anni- in occasione della Festa dell’Immacolata. Anche quest’anno l’evento sarà dedicato all’attuazione di un nuovo paradigma per la presenza sul territorio, cercando di valorizzarne i significati bioregionali e la pari dignità di appartenenza al luogo ed alla società, sia per le donne che per gli uomini e per gli animali e le piante.

Perciò l’8 dicembre 2013 abbiamo pensato ad una manifestazione che unisce aspetti pratici a quelli spirituali e culturali. La mattina si terrà una passeggiata erboristica per riconoscere le piante commestibili ed officinali, con successiva degustazione di quanto raccolto. Nel pomeriggio ci ritroveremo ad una tavola rotonda per condividere significati e valori agricoli, ecologici e della sacralità della natura. Con l’integrazione di aspetti culturali ed una discussione sui temi trattati nel libro “Riciclaggio della Memoria, appunti tracce e storie di Ecologia profonda, Bioregionalismo e Spiritualità Laica” di Paolo D’Arpini (Edizioni Tracce)

Programma dell’8 dicembre 2013 – Circolo vegetariano VV.TT. di Treia

h. 10.30 – Sonia Baldoni accompagnerà i partecipanti in una escursione erboristica per scoprire le erbe commestibili invernali. Partenza dalla sede del Circolo.

h.13.30 – Condivisione delle bevande e del cibo vegetariano da ognuno portato, venire muniti di proprie stoviglie, piatti e bicchieri. Verranno anche preparate le erbe raccolte durante l’escursione, per una degustazione collettiva.

h. 15.00 – Apertura del tavolo del baratto. Ognuno è invitato a portare conserve alimentari contadine e frutta secca ed oggetti artigianali auto-prodotti, nonché propri libri, disegni od altro materiale artistico da scambiare liberamente.

h. 16.00 – Tavola rotonda “La memoria è nel Seme”, con relazione introduttiva del prof. Alberto Meriggi. Interventi a rotazione.

Alle pareti del Circolo saranno esposte foto naturalistiche di Daniela Spurio. Una parete verrà dedicata al pittore romano Eugenio Cannistrà, di cui in passato una importante mostra fu organizzata a Treia, in collaborazione con il comune.

La Sede del Circolo Vegetariano VV.TT. è in Via Sacchette, 15/a, Treia (Macerata). Per raggiungere il luogo: Parcheggiare sotto le mura in prossimità di Porta Mentana (o Montana), lì nei pressi c’è una fontana antica con due cannelle, salire sino alla Porta, subito a sinistra si vede un vecchio pozzo, salire ancora per 10 metri, quella è Via Sacchette, sulla destra si vedrà un piccolo spiazzo con una porta leggermente sopraelevata su un terrazzino.

Info. circolo.vegetariano@libero.it – Tel. 0733/216293

La manifestazione si svolge con il patrocinio della Proloco di Treia

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Ecologia profonda bioregionalismo e spiritualità laica – Centro Natura di Macerata – 19 ottobre 2013 – h.18.00

Eventi Paolo D'Arpini 7 ottobre 2013

Presentazione:

Quando si odono parole nuove il cui significato è presso che ignorato immediatamente nella mente si forma una barriera, una distanza, che ci porta ad esaminare con una smorfia dubbiosa l’argomento che ci viene sottoposto…

“Che sarà mai sta roba? Si mangia…? Si tocca? Si annusa?.. insomma che roba è…?”.

In effetti abbiamo bisogno che le cose nuove, soprattutto se trattasi di idee sconosciute, divengano usufruibili ed è per questo che vorrei introdurre il discorso dell’ecologia profonda e della spiritualità laica con parole semplici e comprensibili.

Ed è vero che questi termini inusitati non hanno ancora una concreta immagine di riferimento che ci consenta di riconoscere al volo di cosa si stia parlando. In verità questi due nomi astrusi rappresentano due archetipi primordiali, due meraviglie che hanno affascinato l’uomo sin dalla sua venuta sul pianeta Terra.

Ma prima di passare al significato di Ecologia Profonda, che è la stessa cosa del Bioregionalismo, e di Spiritualità Laica vorrei chiarire il significato di “archetipo” anche questa parola infatti è poco consueta. Nella filosofia neoplatonica, ma anche nel pensiero taoista espresso nell’I Ching, l’archetipo è un modello della natura, in forma sottile, ovvero una immagine originaria, che precede le forme di cui le cose materiali sarebbero semplici copie. Insomma secondo gli antichi gli archetipi sono “Forme Pensiero”, modelli mentali, su cui viene a crearsi il mondo sensibile-materiale. Abbastanza simile, ma più ragionata, è la descrizione fatta nella psicanalisi junghiana secondo la quale “archetipo” è un’idea innata e predeterminata dell’inconscio individuale e collettivo del genere umano.

E da qui vorrei partire. Infatti la meraviglia con cui i primi uomini hanno osservato e adorato gli aspetti molteplici della natura, degli animali, degli alberi e dell’habitat, a cui venivano dati nomi, qualità e sembianze divine, il riconoscersi parte integrante di questo insieme, il sapere che nulla può essere separato e che ogni cosa compartecipa ad ogni altra cosa in un afflato panteista, tutto ciò può essere definito “Ecologia profonda”. Trattasi di un neologismo fuoriuscito dal cervello di un filosofo moderno -Arne Naesse- per descrivere qualcosa che era già.. che faceva parte del nostro sentire ancestrale.

E la meraviglia di sé, la coscienza di esistere e di essere consapevoli di esistere, la capacità di comprendere, di sentire emozioni profonde, di riconoscersi in tutto ciò che è… l’intuizione di essere presenti senza ombra di dubbio e di percepire la pienezza del proprio essere, questa è la Spiritualità naturale (o laica).

Insomma parlando di ecologia profonda e di spiritualità laica si parla di corpo e di spirito, senza separazione alcuna fra l’uno e l’altro, due aspetti della stessa incredibile magia….

E qui arriviamo al dunque… Siccome il conosciuto ha bisogno di essere ricordato, conservato e riproposto, tempo dopo tempo, in forme sottili come avviene per la conoscenza filosofica o per le religioni, ed in forme materiali come avviene con il dna e con il tramando delle arti e della capacità tecniche… Ecco che ho pensato di raccogliere le mie esperienze, i miei esperimenti e sentimenti, in un libro in cui si evocano i punti sostanziali della mia ricerca in chiave di spiritualità laica e di ecologia profonda … si chiama “Riciclaggio della Memoria”…

Paolo D’Arpini – Rete Bioregionale Italiana
Via Mazzini, 27 – Treia (Mc)
http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/?r=28856

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Di questi temi se ne parlerà, il 19 ottobre 2013, alle h. 18.00, in Via della Pace, 83 – Macerata, al Centro Natura di Mauro Garbuglia

Info. 0733/230387 – 0733/216293

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San Severino Marche – 31 ottobre 2013 – Il Ciclo della Vita si ripete…

Eventi Paolo D'Arpini 7 ottobre 2013

Celebrazione autunnale bioregionale

Già da diversi anni, da quando il Circolo vegetariano VV.TT. si è trasferito nelle Marche, abbiamo continuato a festeggiare il momento magico del Ciclo della Vita, del 31 ottobre. La manifestazione si svolge anche quest’anno a San Severino Marche.

L’evento corrisponde al momento in cui la natura si concede il riposo invernale ed i semi trovano uno spazio accogliente nella terra in attesa di germogliare con l’avvento della primavera.
Questa festa di fine ottobre / primi di novembre ha una tradizione antichissima, ben antecedente il cristianesimo, ma anche nella tradizione cristiana questo momento è ricordato con la festa di Ognissanti (1 novembre) e la conseguente ricorrenza dei Morti (2 novembre).
Nell’antico calendario romano il 31 ottobre è un giorno “comiziale” che precede la vigilia delle Calende novembrine mentre il 1 novembre è considerato nefasto: “in questo giorno ed in quello successivo tramonta la testa del Toro e si annuncia la pioggia” diceva Columella.
Purtroppo oggi conosciamo quasi esclusivamente l’aspetto “commerciale” del 31 ottobre (Halloween), una celebrazione antichissima che presso i Celti si chiamava “Samhain” (da sam-fuin = fine dell’estate) e segnava il capodanno, un importante intervallo nel calendario agricolo e pastorale legato al ciclo delle stagioni. Proprio in questo periodo dell’anno la terra concede i suoi ultimi frutti e si prepara all’inverno.
I rituali pagani di tutta Europa prevedevano il ringraziamento per il raccolto e la preparazione spirituale al ciclo successivo con la semina. I Celti credevano che nella notte del 31 ottobre si aprissero le porte fra il Regno dell’Aldiqua e l’Altromondo, un territorio del fatato e residenza dei defunti, e durante questa magica notte si diceva che “cadevano le barriere” vivi e morti potevano passare dall’uno all’altro dei due Regni.
Ma l’aspetto che più ci interessa è che in questi giorni avviene la raccolta finale dei frutti tardivi. Con ciò descrivendo la munificenza della natura che non ha bisogno di essere corretta nei suoi modi espressivi. La natura è un genio buono ed amabile mentre la manipolazione della natura è un atto ignobile e volgare, un’assunzione luciferina, ed una rivolta verso la madre Terra.

Paolo D’Arpini – Circolo Vegetariano VV.TT.

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Programma del 31 ottobre 2013 – Località Ugliano – San Severino Marche
h. 16.30 – Ritrovo nell’aia davanti alla casa di Lucilla Pavoni, per salutare gli animali ivi custoditi e familiarizzarsi con il luogo.
h. 17.00 – Escursione erboristica con descrizione delle piante autunnali sino a giungere ad una spianata a ridosso di un colle.
h. 19.00 – Accensione di un fuoco rituale e cerimonia in memoria degli spiriti della natura e dei nostri cari.
h. 20.00 – Condivisione di cibo vegetariano a mo’ di oblazione. La serata continua con uno sharing collettivo di esperienze sulla vita e sulla morte.

Info generali sulla manifestazione:
Tel. 0733/216293
Email: bioregionalismo.treia@gmail.com -circolo.vegetariano@libero.it
Info per raggiungere il luogo dell’incontro: Cell. 338.7073857

La partecipazione è libera e volontaria e non è coperta da assicurazioni infortunistiche. Al termine girerà un cappello per raccogliere le offerte per le spese organizzative e di accoglienza.

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