Archivio della Categoria 'Alimentazione vegetariana'

Roma. AVA: Conferenze vegetariane nel 2014

CONFERENZE VEGETARIANE AVA 2014
Piazza Asti 5/a Roma, ore 17,30
Metro Re di Roma, uscita Vercelli, o bus 85
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GENNAIO

Giov 16 Prof. Valdo Vaccaro, Filosofo, Economista, Naturopata, esperto in Strategie Alimentari: “La salute e la malattia nella visuale igienista” (presso Istituto S. Dorotea via Tuscolana 137 Metro A Re di Roma)

Giov 23 Dr. Giuseppe Cocca, Medico Chirurgo, Igienista, esperto in Medicina Naturale: “Mente, emozioni , alimentazione e digiuno per la salute”

Giov 30 Dr.ssa Desiree Pecoraro, Associazione Crudisti Italiani:
“Teoria e pratica di cucina vegan-crudista”

FEBBRAIO

Giov 6 Dr.ssa Candida Nastrucci, laurea in Biochimica e Biotecnologia, master in Biologia Molecolare, spec. in Nutrizione Vegetariana e Vegana: “Malattie umane e sperimentazione animale: salute o business?”

Giov 13 Dr. Giorgio Gustavo Rosso, studioso e ricercatore del Benessere Naturale, Editore e fondatore del Gruppo Editoriale Macro: “I danni da farmaci e vaccini: specchio del fallimento e della corruzione della scienza medica”

Giov 20 Dr. Marco Urbisci, scrittore e Professore di Scienze Motorie: “Dieta Energia Alta: la verità che non sai sul tuo cibo”

Giov 27 Dr.ssa Marinella Correggia, Giornalista, Scrittrice, attivista eco-veg-pax:
“Allevamenti e Terzo Mondo: fame e macellazione di esseri umani e animali”

MARZO

Giov 6 Dr.ssa Michela Troiani, Biologa Nutrizionista, Laurea Special. in Scienza della Nutrizione Umana: “L’alimentazione, l’intestino ed il suo collegamento con il cervello”

Giov 13 Dr. Paolo Giordo, Medico, scrittore, esperto in Omeopatia, Fitoterapia e Nutrizione:
“Prevenire e curare il cancro con l’alimentazione e le terapie naturali”

Giov 20 Dr. Michele Riefoli, Dottore in Scienze Motorie, Chinesiologo, Nutrizione Vegetale, membro Com. Scient. AVA, Direttivo Naz. Conacreis e vice-pres. Ass. Coscienza e Salute: “Strategie fisiche e alimentari per una salute super”

Giov 27 Dr. Maurizio Conte, Medico Chirurgo, spec. in Omeopatia, Pediatria e Vaccinazioni: “ Allattamento al seno e svezzamento vegan”

APRILE

Giov 3 Dr. Josef Sachsalber, esperto in Omeopatia, Agopuntura, Chiropratica, Scienza dell’Alimentazione, Osteopatia, Disintossicazione, metodo Hamer e Yasmuheen: “Uomini e animali: stesse malattie, stesse terapie”

Giov 10 Dr.ssa Sabina Bietolini, Biologa Nutrizionista, Dottore di Ricerca in Scienze della Salute, e Dr Tommaso Radice, Ing. imprenditore gricolo:”Germogli, fonte di vita, di benessere e sapori”

MAGGIO
Giov 8 Dr.ssa Nicoletta Berlingeri, Naturopata ad orientamento psicosomatico, diploma in Naturopatia Olistica: “Il linguaggio dei sintomi”
Giov 15 Walter Caporale, Presidente Animalisti Italiani:“Tutela degli animali, un vantaggio sociale per gli uomini”
Giov 22 Dr.ssa Paola Segurini, studiosa di problematiche socio-ambientali ed alimentazione: “Quanto costa al mondo allevare e mangiare animali”?

Giov 29 Dr. Stefano Momentè, giornalista, scrittore, fondatore di Vegan Italia, esperto di Alimentazione Crudista, membro della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana:”Il potere terapeutico degli alimenti crudi”

GIUGNO

Giov 5 Dr. Michele Iannelli, Medico Chirurgo, Specialista in Psicologia Clinica, Psicoterapeuta, Omeopata e Floriterapeuta: “Curare l’ipertensione con l’alimentazione ed i rimedi naturali”

Giov 12 Dr Franco Libero Manco, Presidente AVA: “La poesia e l’arte nella cultura vegetariana e animalista”

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SETTEMBRE

Giov 18 Prof. Valdo Vaccaro, Filosofo, Economista, Naturopata, esperto in Strategie Alimentari:
“Benessere personale: sinergia dei sistemi vitali” ” (presso Ist. S. Dorotea via Tuscolana 137 Metro A Re di Roma)

Giov 25 Prof.ssa Carla Rocchi, Antropologa, Presidente Nazionale ENPA, ex Senatrice Verde:
“Da quando e perché l’uomo mangia animali”?

OTTOBRE
Giov 2 Dr.ssa Silvia Polesello, Naturopata, Floriterapeuta, Pranoterapeuta : “L’inganno della pubblicità: strumento di condizionamento delle masse”
Giov 9 Dr. Marcello Pamio, studioso di Igiene Naturale, Naturopatia, Antroposofia:”Guarire dal diabete e da malattie cronico degenerative con gli alimenti solari”

Giov 16 Dr. Domenico Micarelli, Fisioterapista, Naturopata, spec. in Osteopatia e Posturologia, Doc. presso Associazione Italiana Clinica e Terapia Olistica: “L’alimentazione che cura le ossa”

Giov 23 Dr. Sergio Canello, Medico Veterinario, Fondatore e responsabile del Reparto Ricerca e Sviluppo: “Alimentazione e terapie naturali per animali domestici”

Giov 30 René Andreani, Studioso di Igienismo e Crudismo, Scrittore, Sperimentatore,
Fondatore della Lega per l’Alimentazione Viva: “Cento modi per ammalarsi presto”

NOVEMBRE

Giov 6 Dr. Gerardo Ciannella, Medico Chirurgo, spec. Tisiologia, Malattie Respiratorie, del Lavoro, Medicina Preventiva, Ayurvedica, Pres. Accademia Italiana”Homo Quaerens: “Benessere integrale della persona: sinergia di terapie olistiche”
Giov 13 Dr.ssa Isabella De Acutis, laureata in Scienze Politiche, insegnante Yoga, studiosa di lingua tibetana: “Disturbi alimentari: malattia dell’anima e del corpo”
Giov 20 Dr.ssa Caterina De Pisi, Medico Chirurgo spec. in Nefrologia, Master Dietetica e Nutrizione Clinica: “Calcolo dei componenti nutrizionali nella dieta vegan”

Giov 27 Alessandra D’Andrea, Ricercatrice, Artista e cooperatrice del Comitato Tecnico AVA:
“Le insidie nel piatto: quello che non dovremmo mai portare a tavola”

DICEMBRE

Giov 4 Dr. Franco Libero Manco, Presidente AVA: “Pitagora, gli Esseni e il vegetarismo dei primi cristiani”

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Pensiero vegetariano di Franco Libero Manco: “Quando sai che…”

Quando sai che il 15% della popolazione mondiale dispone dell’85% delle ricchezze naturali e mangia il 60% di tutto il cibo prodotto, mentre 50 milioni di persone (quanto le vittime della Seconda Guerra Mondiale) ogni anno muoiono di fame e di miseria e non ti ribelli a questa infamante ingiustizia, tu non sei un uomo.
Quando sai che nel mondo un miliardo e mezzo di persone percepiscono in un mese il salario di un giorno dell’ultimo manuale in Occidente, mentre ogni mucca riceve dalla comunità europea un sussidio di 2,5 dollari al giorno (il doppio di quanto dispone il 75% degli africani) e dici, “Che ci posso fare”, tu non sei un uomo.
Quando sai che tutte le malattie del mondo potrebbero essere debellate con la somma che il mondo spende in un solo giorno in armamenti militari (150 milioni di euro al minuto); che un sottomarino atomico costa quanto 4000 ambulatori medici; che i soldi spesi ogni anno solo negli Usa per curare le patologie e i danni causati da eccessi alimentari basterebbero ad eliminare la fame nel mondo e non ti senti sprofondare dalla vergogna, tu non sei un uomo.
Quando sai che il Sud per pagare i suoi debiti versa ogni anno 12.000 miliardi di dollari nelle casse dei paesi ricchi e che il 40% di tutte le importazioni agricole negli Usa destinate agli animali d’allevamento vengono dai paesi sottosviluppati e credi che sono cose che non ti riguardano, tu non sei un uomo.
Quando sai che milioni di tonnellate di eccedenze alimentari vengono distrutti, che centinaia di migliaia di capi di bestiame vengono bruciati e che tonnellate di latte viene versato sulla strada per equilibrare i prezzi tra offerta e consumo, mentre 7 madri su 10 nel Terzo Mondo vedranno i loro bambini morire prima che abbiano compiuto 15 anni e il tuo cuore non si spacca dal dolore e dalla rabbia; tu non sei un uomo.
Quando sai che 60 miliardi di animali ogni anno vengono allevati in modo infernale e uccisi per imbandire le tavole degli umani, che i cereali utilizzati per produrre un solo kg della carne che mangi sarebbero sufficienti a sfamare 40 bambini e non senti di ribellarti a questa spaventosa follia collettiva, tu non sei un uomo.
Quando sai che 18.000 bambini muoiono ogni giorno (6 milioni ogni anno) per mancanza di acqua potabile mentre tu sprechi 100.000 litri di acqua mangiando un solo chilo di carne di manzo; quando sai che 1000 bambini solo in Italia vengono uccisi ogni giorno con l’aborto e hai ancora il coraggio di guardarti allo specchio, tu non sei un uomo.
Quando sai che nel mondo ogni anno 300 milioni gli animali vengono torturati e uccisi con la vivisezione (l’86% senza alcuna anestesia), e ti limiti a dire “poveretti”, tu non sei un uomo.

Franco Libero Manco

Se sei un uomo non ti nascondere dietro i tuo falsi pregiudizi:
levati i tappi dalle orecchie, la benda sugli occhi, la corazza sul cuore.
E’ troppo comodo, troppo ipocrita limitarsi al lamento, alla critica, alla protesta.
E’ troppo comodo aspettare che siano gli altri a realizzare un mondo migliore.

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Idroterapia – Acqua, fonte di vita e rimedio per tutti i mali

In tutte le epoche e le culture, l’uomo lo ha scoperto molto presto: l’acqua è il primo rimedio che la natura ci offre. A seconda della concezione che l’uomo aveva del mondo, egli ha considerato via via in modi diversi l’acqua ed il suo uso. Per gli Indù e gli antichi Greci era preponderante l’aspetto sacrale, purificatore, a volte iniziatico: bagni e abluzioni erano una doverosa preparazione per purificare il corpo prima, l’anima poi. Anche nell’antico Egitto, i sacerdoti-medici tenevano il ricorso all’acqua nella massima considerazione. Un tempo quando la medicina e religione non erano nettamente separate, l’impiego dell’acqua aveva esenzialmente un significato rituale: non serviva solamente per allontanare le impurità dal corpo, ma anche per detergere l’anima. Per questo, in molte civiltà antiche il fiume principale che attraversava il territorio era considerato Sacro.

Si pensi al Tigri e all’Eufrate per gli Assiro-Babilonesi, al Gange per gli Indù, al Nilo per gli antichi Egizi. Nella Bibbia e nel Vangelo sono numerose le pagine che citano l’acqua e il fango come mezzi necessari per la purificazione e la guarigione del corpo e della mente. Ben diverso il rapporto degli antichi Romani con l’elemento acqua in tutte le sue forme. Per i Romani, l’acqua era considerata fondamentale per il benessere al punto che le città venivano fondate preferibilmente vicino a sorgenti termali o comunque in prossimità di abbondanti corsi e nel loro uso prevaleva un aspetto ludico. Oggi tendiamo a ricordare maggiormente gli eccessi tipici dei periodi di decadenza: purtroppo sono andati persi e non ancora del tutto riscoperti gli altri aspetti con tutto il loro potenziale terapeutico e di “savoir vivre”. A fatica si è riusciti per esempio a ricostruire il “tepidarium” e a cominciare a comprenderne gli enormi benefici per la salute.

Gli antichi Romani, ovunque si trovassero, costruivano grandiosi edifici termali che diventavano il centro della vita culturale ed economica della città. Le proprietà curative dell’acqua, e non solo quella termale, sono ben conosciute sin dai tempi più antichi. Ippocrate consigliava trattamenti idroterapeutici. Fu sempre in Gracia che Ippocrate di Caos (460-377 aC) formulò la sua teoria sugli umori e prescrisse un grande numero di cure che contemplavano l’uso dell’acqua fredda o calda, sotto forma di bagni, compresse, cataplasmi, vapori, abluzioni e simili. Prevaleva l’aspetto terapeutico mirato, solistico, come diremo oggi; ma ai pazienti veniva raccomandato il silenzio durante i bagni (un silenzio religioso?…).

Anche gli antichi Egizi usavano l’acqua per risanare lo spirito; i Greci costruivano i Templi vicino a sorgenti di acqua sia calda che fredda. L’idroterapia, quindi, è una dei più antichi metodi di cura e si avvale del mezzo più semplice e più comune in natura L’acqua scorrendo sulla superficie del corpo o sommergendolo, tonifica, dà vigore, sollecita la reazione dell’intero organismo. Bagni, docce, vapori, spugnature, impacchi, saune, frizioni, idromassaggi, se eseguiti a regola d’arte, possono diventare delle vere e proprie terapie di sorprendente efficacia. L’idroterapia scomparve dutrante il medioevo. Questo periodo costituisce una parentesi buia, nella quale si teme tutto: la luce, l’aria, l’acqua, il peccato, il corpo. L’idroterapia ricomparve nel XVII secolo. Infatti molti furono i veri e propri pionieri che, attraverso un lavoro di sperimentazione personale e di ricerca, perfezionarono e misero a punto tecniche antiche e metodiche nuove per affrontare le più svariate malattie.

Tra il XVII-XIX secolo, infatti, l’acqua viene nuovamente scoperta e usata come mezzo terapeutico, e , ricercatori come come J.S. Hahn, S. Kneipp e W. Windtermitz riscoprono e sviluppano, man mano, numerosissime tecniche che trovano seguaci entusiasi in tutti i ceti sociali, grazie ai risultati ottenuti soprattutto in patologie croniche (dai reumatismi ai disturbi respiratori). Oggi, l’idroterapia, o cura con l’acqua, è una pratica medica ufficiale.

Franco Stobbart

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Alimentazione ed economia – Vegetariani e vegani danno lavoro….

Alcuni dicono che un mondo vegan non sia un mondo possibile perché lascerebbe privi di lavoro moltissima gente oggi impiegata nei settori degli allevamenti, della macellazione, delle concerie e in tutte quelle attività umane che ora vivono sfruttamento il mondo animale.

Occorre dire che il processo vegan sarà lento e senza traumi per il comparto lavorativo, e che al diminuire del consumo dei prodotti animali aumenteranno automaticamente i nuovi settori lavorativi a compenso di quelli che saranno aboliti. Se l’umanità cessasse di nutrirsi di carne quella percentuale del comparto alimentare che, per ipotesi ora è del 20-30%, sarebbe sopperita dall’aumento del 20-30% del comparto alimentare vegetale.
Se gli esseri umani non consumassero più carne (considerata a torto un alimento), indirizzerebbero inevitabilmente le loro scelte alimentari su prodotti alternativi, vegetali, con immensi benefici per se stessi, l’ambiente, l’economia, la civiltà del rispetto degli altri esseri viventi. E coloro che attualmente vivono allevando animali, o coltivando mangimi per animali, o macellando animali ecc. semplicemente coltiverebbero prodotti vegetali. Invece di lavorare nei mattatoi lavoreranno nei campi, invece di lavorare nelle centrali nucleari lavoreranno nei sistemi di energia alternativa, chi ora costruisce armi costruirà trattori, trebbiatrici; chi produce fertilizzanti chimici produrrà concimi organici ecc.

La carne (non necessaria al sostentamento della vita umana ma dannosa sotto ogni profilo), non può giustificare il proliferare della malattie che stanno decimando il genere umano; non può giustificare l’aria irrespirabile, le alluvioni, la morte di 50 milioni di persone ogni anno nel mondo dovute ad un’alimentazione insana, all’inquinamento, alle sostanze chimiche cui vengono trattati gli alimenti ecc.
Noi lottiamo per l’abolizione del consumo della carne ritenuta dannosa per un’infinità di motivazioni: danni per la salute, per l’ambiente, l’economia, la fame nel mondo, lo sperpero di risorse energetiche e di acqua potabile, e soprattutto per la coscienza umana che diviene sempre più ingiusta ed insensibile nella soppressione sistematica di miliardi di esseri come; l’esistenza dei mattatoi (veri e propria campi di sterminio), degli stabulari della vivisezione (vere e proprie camere di tortura), della caccia, (vera e propria esercitazione alla guerra e all’omicidio) ecc.

Anche il mercato della droga, della criminalità organizzata, della mafia, dell’industria della droga, delle armi, della prostituzione ecc. dà lavoro ad un numero enorme di individui, ma non per questo dovremmo sostenere l’esistenza di tali deviazioni per non lasciare senza lavoro chi trae guadagni in questi settori. La guerra permette non solo il rinnovo degli arsenali bellici ma attraverso la produzione di armi dà lavoro a 60 milioni di persone, oltre alle opere di ricostruzione di tutto ciò che è stato distrutto dal conflitto.

Molti hanno fatto la scelta di convertire il loro prodotto con altri incruenti e compatibili con una scelta etica. Sono forse falliti? Sono forse finiti in miseria, sono forse stati ridotti alla fame? No di certo: si sono semplicemente inseriti in altre attività. Se uno non mangia carne semplicemente mangia qualcos’altro. Per mangiare qualcos’altro il mercato deve produrlo e l’individuo è impiegato nell’uno o nell’altro settore lavorativo.

Considerando che almeno un terzo della popolazione mondiale è per vari motivi vegetariana fa capire che chi non esercita il mestiere di macellaio fa qualcos’altro.

Se la preoccupazione principale è quella del posto di lavoro, indipendentemente dal fatto che un determinato settore lavorativo sia o meno dannoso per la salute, l’ambiente, l’economia, la civiltà, la coscienza degli individui, allora si renderebbe giustificabile qualunque attività criminosa purché rimunerativa, che è come tenere in vita gli Enti inutili per non far perdere il posto di lavoro ai dipendenti, l’industria delle armi, le guerre ecc. E questo è semplicemente inaccettabile. Tra tutti i grandi illuminati della terra nessuno mai si è preoccupato del posto di lavoro che sarebbe venuto a mancare ai carcerieri o ai boia qualora gli esseri umani sarebbero divenuti più giusti e fraterni.

Nel 1853 fu istituita a Boston la prima società antischiavista, contemporaneamente fu innalzata l’età dei ragazzi utilizzati nelle fabbriche. Vi fu una grande protesta da parte dei latifondisti, schiavisti, negrieri, costruttori di catene e fruste perché l’innovazione impediva loro di lucrare su settori così infamanti.

Franco Libero Manco

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Carne dissanguata nei dettami di un dio crudele – Per gli animali non umani l’erba del “vicino” non è mai verde

Per gli animali non umani l’erba del vicino non è mai verde

Terribile e DEFINITIVO come una condanna a morte, vi è un passo della Genesi (IX, 1-5) che elimina ogni dubbio: “Iddio benedì Noè e i suoi figli e disse loro: ‘Siate fecondi, moltiplicatevi e riempite la terra, e incutete paura e terrore a tutti gli animali della terra e a tutti gli uccelli del cielo. Essi sono dati in vostro potere con tutto ciò che striscia sulla terra e con tutti i pesci del mare. Tutto ciò che si muove e che ha vita vi sarà di cibo: Io vi dò tutto questo come vi detti l’erba verde; solo non mangiate carne che abbia ancora la vita sua, cioè il suo sangue.”

L’animale annichilito, dissanguato, la sua spoglia (presto) putrefatta, ecco il cibo orrido che spetta al rappresentante in terra di Dio. L’”erba verde” potrebbe far ipotizzare che l’alimentazione del “Paradiso Terrestre”, prima della “caduta”, fosse per tutti gli esseri animati frutto-vegetaliana (è scritto in effetti, sempre in Genesi – I, 20-30 -, che dopo aver creato l’uomo e la donna “Iddio disse…: ‘Ecco, io vi dò ogni pianta che fa seme, su tutta la superficie della terra e ogni albero fruttifero, che fa seme: questi vi serviranno per cibo. E a tutti gli animali della terra e a tutti gli uccelli del cielo e a tutto ciò che sulla terra si muove, e che ha in sé anima vivente, io dò l’erba verde per cibo.’ E così fu.”). Tuttavia, già in quella condizione primordiale, la potestà dell’uomo sugli altri esseri è stabilita una volta per sempre. Subito prima, infatti, si legge: “Iddio disse: ‘Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sopra i pesci del mare e su gli uccelli del cielo, su gli animali domestici, su tutte le fiere della terra e sopra tutti i rettili che strisciano sopra la sua superficie.’ Iddio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò; tali creò l’uomo e la donna. E Dio li benedì e disse loro: ‘Prolificate, moltiplicatevi e riempite il mondo, assoggettatelo e dominate sopra i pesci del mare e su tutti gli uccelli del cielo e sopra tutti gli animali che si muovono sopra la terra.’”

“Cacciati” da quel giardino di delizie, piombati nella storia, ad Adamo e a Eva e ai loro figli spetterà poi l’alimentazione cadaverica e la tirannia sulla natura, per omnia saecula saeculorum. Allevamenti, macelli, vivisezione, distruzione ecologica, reificazione infinita dei corpi (e delle anime) – il destino specista dell’Homo sapiens è già compreso in nuce in quelle prime pagine di pietra.

D’altra parte, tutto il pensiero all’origine della nostra civiltà è intessuto, lastricato dell’idea-coscienza del “minor valore delle altre vite”, opinione sostenuta, secondo Montaigne, da “miserabili”(1) e, ciò nonostante, vittoriosa nei secoli. Si ascolti il sepolcrale vescovo di Milano, Ambrogio: “L’anima è la parte per merito della quale tu eserciti il dominio su tutti gli altri animali, bestie ed uccelli, è la parte fatta ad immagine di Dio, mentre il corpo è conforme all’aspetto delle bestie. Nell’una appare il venerabile distintivo della somiglianza con Dio, nell’altro la spregevole comunanza con le bestie feroci.” O il suo allievo Agostino: “Quando leggiamo di ‘Non uccidere’, dobbiamo intendere che il comando non è (…) per gli animali bruti, perché essi non hanno nessuna affinità di ordine razionale con noi. Perciò il precetto di ‘Non uccidere’ va inteso esclusivamente per l’uomo”. E, di conseguenza, Tommaso d’Aquino: “Gli animali (…) non hanno la vita razionale, per governarsi da se stessi, ma sono sempre come governati da altri mediante un istinto naturale. E in questo abbiamo il segno che essi sono subordinati per natura, e ordinati all’uso di altri esseri. Chi uccide il bove di un altro non pecca perché uccide un bove, ma perché danneggia un uomo nei suoi averi. Ecco perché questo fatto non è elencato tra i peccati di omicidio, ma tra quelli di furto o di rapina. (…) Sembra che si debbano amare con amore di carità anche le creature irragionevoli [quel che, per esempio, sostenevano i Catari, anche perciò sterminati fino all'ultimo uomo]. (…) Rispondo: (…) la carità è un’amicizia. Ebbene, con l’amicizia si ama in due modi: primo, si ama l’amico di cui godiamo l’amicizia; secondo, i beni che desideriamo all’amico. Nel primo modo non si può amare nessuna creatura irragionevole. E questo per tre ragioni, di cui due dovute all’amicizia in generale, che verso le creature irragionevoli non è possibile. Primo, perché l’amicizia si ha verso qualcuno cui vogliamo del bene. Ora non è possibile volere propriamente del bene a una creatura irragionevole: perché le manca la capacità di possedere propriamente il bene, che appartiene in modo esclusivo alla creatura ragionevole, la quale è padrona di usare il bene mediante il libero arbitrio. Ecco perché il Filosofo scrive che solo in senso metaforico noi diciamo che a codesti esseri capita del bene o del male. Secondo, perché qualsiasi amicizia è fondata su una comunanza di vita: infatti, come dice Aristotele, ‘niente è così proprio dell’amicizia quanto il vivere insieme’. Ora, le creature irragionevoli non possono avere una partecipazione alla vita umana, che è fondata sulla ragione. Perciò non si può avere nessuna amicizia con le creature irragionevoli, se non in senso metaforico. La terza ragione è propria della carità; perché la carità si fonda sulla compartecipazione della beatitudine eterna, di cui la creatura irragionevole è incapace. Dunque l’amicizia della carità non è possibile verso le creature prive di ragione.”(2)

Questo lucidissimo delirio, lo si ritrova, ancora più marmoreo e implacabile, nei filosofi laici, dal Rinascimento sino alla modernità, sino ai giorni nostri – salvo eccezioni, ultra rare, che brillano come stelle di liberazione (Giordano Bruno, Pierre Bayle, Jean Meslier, Voltaire, De La Mettrie, Rousseau, Diderot, D’Holbach, Jeremy Bentham, Arthur Schopenhauer, John Stuart Mill, Darwin, Adorno, Horkheimer, Marcuse, Regan, Warren Taylor(3)). Fra i tanti esempi possibili, sulla scia funesta di Cartesio(4), ecco la parola senza ritorno di Baruch Spinoza, razionalista per antonomasia, sostenitore della libertà di coscienza e d’espressione, del principio di laicità dello Stato: “Appare manifesto che [la] legge di non sacrificare i bruti è fondata più su una vana superstizione e una muliebre misericordia che sulla sana ragione. In verità, la ragione insegna, al fine di ricercare il nostro utile, di stringere rapporti con gli uomini, ma non con i bruti; o con le cose la cui natura è del tutto diversa dalla natura umana; e (…) poiché il diritto di ciascuno è definito dalla virtù, ossia dalla potenza di ciascuno, il diritto che gli uomini hanno sui bruti è di gran lunga maggiore di quello che i bruti hanno sugli uomini. Non nego, tuttavia, che i bruti sentano; ma nego che per questo non sia lecito provvedere alla nostra utilità e servirci di essi a piacere e trattarli come più ci conviene; poiché essi non si accordano con noi per natura, e i loro affetti sono per natura diversi dagli affetti umani.”(5)

Tale pretesa diversità incolmabile è la stessa che oggi riempie all’infinito, con furioso automatismo industriale, la necrocatena dei moderni lager d’allevamento, dei macelli abominevoli, dei laboratori di guerra e di tortura che ormai ricoprono, come lebbra, il globo intero.

La “volontà di potenza” specifica dell’uomo, il suo arco teso verso l’infinito, o saprà reinventarsi alla radice, o seppellirà la sua stessa vana gloria insieme con il mondo.

Joe Fallisi

NOTE

(1) I filosofi e gli animali, a cura di Gino Ditadi, Isonomia, Este 1994, vol. I, p. 101.
(2) Ibid., pp. 416, 426-429
(3) Cfr. ibid., vol. II, pp. 515-529, 601-648, 657-661, 679-691, 704-717, 745-749, 763-764, 784-808, 817-824, 905-936; Paul W. Taylor, Respect for Nature:A Theory of Environmental Ethics, Princeton University Press, Princeton 1986.
(4) Cfr. ibid., pp. 542-551.
(5) Ibid., p. 571.

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