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Memoria sul signoraggio bancario recuperata da Caterina Regazzi il 28 febbraio 2024

Ante scriptum. Facebook a qualcosa serve. Tiene in memoria articoli pubblicati negli anni passati e li ripropone come stralci di memoria… il 28 febbraio 2024 Caterina ha recuperato un corrispondenza sul signoraggio bancario pubblicata originariamente il 28 febbraio del 2012 nel sito del Circolo Vegetariano VV.TT. ma di cui nel blog non si trova più traccia. Il vecchio articolo risulta inesistente. Per questa ragione ripubblico l’intera corrispondenza, commenti ed interventi compresi, così come Caterina l’ha recuperata. Sono rimasto alquanto meravigliato di non trovarla più nel sito e per questa ragione la sparpaglio in vari altri blog… ma intanto cominciate a leggerla qui:

LETTERA A BIANCA BERLINGUER SUL SIGNORAGGIO BANCARIO:
Cara Bianca Berlinguer, ti invio un mio parere su come é stato condotto un servizio del tuo telegiornale di ieri, lunedì 28 febbraio (2012).
Si tratta di alcune riprese effettuate ad un convegno sul signoraggio bancario organizzato da Domenico Scilipoti. Avendo pubblicato questo parere sul sito del circolo vegetariano VV.TT. (di cui sono vicepresidente) ho ricevuto vari commenti. Ti invito a leggere il tutto e a trarne le tue conclusioni. Buon lavoro
Caterina Regazzi

Signoraggio bancario ed unitarietà della vita – Una spiegazione semplice semplice…
Comunicazioni di servizio, Lettere inviate e ricevute Paolo D’Arpini 28 febbraio 2012 (Modifica)

Caro Paolo D’Arpini e cari lettori, iersera ho assistito ad una parte del tg3 (poi ho spento e fra un po’ vi spiegherò perché). Ad un certo punto la giornalista in studio ha annunciato un servizio su un convegno organizzato “dal nostro mai dimenticato (così o con una frase simile l’ha definito) onorevole Scilipoti” sul signoraggio bancario. Dopo di che inizia il servizio: il giornalista si avvicina all’ingresso della sede del convegno ed intervista un anziano signore: “Buongiorno, lei sta andando al convegno sul signoraggio bancario?” Il signore, un po’ intimidito quasi a doversi scusare risponde “Si”, mostrando un volantino che ha in mano. Giornalista: “Ma lei sa cos’é il signoraggio bancario?” Signore anziano, sorridendo : “No!” E giù risate divertite dei due….
A quel punto il giornalista entra nel luogo dell’incontro e approccia Scilipoti. Non si può dire che lo intervisti, non gli fa nessuna seria domanda, anzi, chiede :”Ma, dove sono i relatori?” Scilipoti evidentemente imbarazzato della scarsa organizzazione: “Mah, devono arrivare, stanno arrivando…”. Poi arriva una giovane e avvenente donna bionda e il giornalista “Scusi, lei é una relatrice?” Lei, imbarazzata ma orgogliosa: “No, sono l’assistente dell’onorevole Scilipoti”, poi arriva un distinto signore dall’aria professorale e il giornalista: “E lei…?” Lui: “Sono il relatore, prof. Tal dei Tali, docente di…bla bla bla”, e il giornalista gli indica la direzione della sala a mo’ di usciere, poi arriva un’altra giovane donna elegante e dall’aria distinta. Giornalista: “Scusi, e lei chi é?” Lei: “Sono una relatrice, laureata alla Bocconi e bla bla bla. e parlerò del signoraggio bancario”. Sembrava di vedere Striscia la notizia o peggio… e si capiva che con questo servizio volessero mettere in ridicolo Scilipoti e con lui… il signoraggio bancario.
Non é affatto venuto in mente al giornalista (la prossima volta che lo vedo mi segno nome e cognome) di chiedere ai relatori qualcosa su questo signoraggio bancario sul quale bisognerebbe fare servizi su servizi, se la tv di stato fosse una televisione al servizio dei cittadini. I soldi pubblici (tra cui i miei visto che il canone é stato appena pagato) preferirei che fossero impiegati in servizi altri da quello a cui ho assistito stasera, fatto per ridicolizzare Scilipoti e l’argomento da lui giustamente -poi non so in che modo e maniera – sollevato. Mi sono sentita io presa per il …. e, disgustata, ho spento la tv.
Caterina Regazzi

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Mia Risposta: Cara Caterina Regazzi. Cosa è il signoraggio bancario? Rispondo in poche parole. E’ la più grande truffa mai inventata. E’ la rinuncia alla sovranità popolare e dello stato di emettere i propri valori di scambio delegando l’operazione ad una banca privata, come è la Banca d’Italia o la BCE, e pagando a detta banca congrui interessi. La carta moneta emessa dalla banca, senza alcun controvalore in garanzia, viene ripagata dallo stato con l’emissione di buoni del tesoro ed altri titoli, posti in vendita presso le banche stesse, e per cui lo stato paga un ulteriore interesse. Questo processo perverso è alla radice della formazione del cosidetto “debito pubblico” che non è altro che l’indebitarsi da parte dello stato, ovvero del popolo, nei confronti di un privato, che è la banca.
Allora potresti chiedermi: “Perché lo stato si assoggetta a questo salasso, perché non recupera la sua sovranità monetaria?” Ed io ti rispondo: Perché il processo di commistione e di sudditanza è andato troppo avanti in questo sistema, dominato dal controllo finanziario di enti privati internazionali. Allorchè la politica non sarà più soggetta alla corruzione e potrà recuperare la sua funzione primaria, che è quella di servire gli interessi del popolo e non dei potentati finanziari, che sono la causa prima della corruzione, avrà recuperato la sua indipendenza ed autonomia operativa…
Per quel che riguarda la falsità dell’informazione sul signoraggio bancario e la volontà di mantenere il popolo in ignoranza totale su questa triste verità, vale la stessa risposta, ovvero chi detiene il potere finanziario, e di conseguenza quello economico ed amministrativo, è in grado di controllare l’informazione in tutte le sue forme ed è quindi capace di far credere al popolo qualsiasi menzogna, pur di mantenere il suo potere acquisito. Spiace dirlo ma in Italia e nel mondo non esiste alcuna libertà e verità d’informazione, se non quella “falsata ed ipocrita” foraggiata dal potere finanziario mondiale.
Però puoi star tranquilla che infine la legge karmica universale (causa effetto) prevarrà sulla menzogna e coloro che l’hanno sparsa saranno costretti a “raccogliere la propria immondizia”. E ciò averrà quando nella società umana trionferà la consapevolezza di un mondo concreto e collettivo, in cui tutti siamo compartecipi, in cui le forze e le cose manifeste corrispondono all’insieme del vivente e del non vivente, in cui uno star bene della mano non comporta un danneggiamento del piede, che è l’attuale meccanismo causato dall’ignoranza sull’unitarietà della esistenza.
La necessità di un bene comune deve affermarsi nella società, coincidendo col bene personale, ed a qual punto sarà chiaro che non possonno più risaltare (nelle scelte sociali e di governo ambientale) interessi rivolti a soddisfare una parte a scapito dell’altra. Questo mondo presente di attrazioni e repulsioni, di scale di valori, di motivi personalistici e di incentivi egoici, insomma il mondo della competizione, lascerà quindi il posto al mondo comune a tutti, sia dal punto di vista biologico che del pensiero.
Paolo D’Arpini

P.S. Di questi e simili argomenti se ne parlerà durante l’Incontro Collettivo Ecologista, previsto ad Aprilia, dal 22 al 24 giugno 2012. Programma:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2012/01/20/programma-per-lincontro-collettivo-ecologista-solstizio-estivo-aprilia-latina-22-23-e-24-giugno-2012/
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Testimonianza di Guseppe Turrisi: “Purtroppo o per fortuna io ero a quel convegno in quanto studioso della materia ma sopratutto del fenomeno sociale e psiclogico che si innesca e quanto mi diverto infatti spesso sono più attento alle facce del pubblico che non agli oratori e poi serve sempre per capire che aria tira o a quale livello (interrato) siamo arrivati la utilità della “esposizione femminile” serve ad attirare i giornalisti che poi dovrebbero fare eco mediatico… in un mondo dell’immagine e dello spettacolo…. in cui tutto è vero solo se è mediato (comunicazione) ci si stanca pure di scandalizzarsi… anche perchè credo che Monti non si da meno per professionalità rispetto ad altre “attività si servizio” dell’esposizione femminile…
Alla fine può succedere che si faccia più danno che bene in queste manifestazioni “miele” in quanto la falsificazione delle cose vere si ottinene inserendo un elemento falso… in modo che poi tutto diventi falso… oppure la verificazione si fa mettendo un elemento vero in mezzo a tanti falsi… regole vecchissime per chi si occupa di comunicazione (della serie parlare di signoraggio a mistero).
Il gioco potrebbe anche essere voluto scientemente dallo Scilipoti che ha parlato di signoraggio facendo anche degli errori e poi ne ha parlato l’esposizione “femminile” (non la cito per tutta una serie di motivi)… ma del resto perchè meravigliarsi e stracciarsi le vesti se poi l’offerta mediatica non fa altro che seguirei l’auditel quinid i primi di cui dovremmo scandalizzarci siamo noi stessi ed il nostro ditino che non sa cambiare canale o meglio spegenere la televisione… se il nostro ditino era abituato da tempo a cambiare canale li non cerano giornalisti imbecilli a riprendere culi e cosce ed in tv non trasmettevano sempre le stesse cose, spesso attacchiamo sempre il sistema quando gran parte del sistema siamo noi….
Giiseppe Turrisi

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Commento di Pietro Mazzarese: “Volevo dire al D’Arpini a proposito del signoraggio o meno, che il debito pubblico è frutto di 60 anni di Democrazia cristiana , quando venivano concesse solo n SIcilia 30000 pensioni di invalidità false; voglio dire se una nazone consuma più del suo deposito aureo allora va in debito, indipendentemente dal signoraggio; per quanto riguarda poi la tua aspirazione ad abbolire l’egoismo tra gli uomini, bisogna dire che il comunismo è fallito , che forse poteva essere l’alternativa al sistema ttuale; se tutti fossimo in u\’unica comunità con lo stesso stipendio, a me chi me lo fa fare di alzarmi alle 6 per andare a lavorare, quando se mi alzo alle 9 è lo stesso? Qui casca il sistema della creazione di benessere e prosperità Il sistema a cui aspirate quello della comune non si può realizzare.” Pietro Mazzarese

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Precisazione di Giorgio Vitali: “IL DEBITO PUBBLICO AL QUALE FACCIAMO RIFERIMENTO non è quello che credono i cittadini, che si basano ancora sul vecchio concetto di debito pubblico.
Questa precisazione è stata da me fatta anche in una VIDEOINTERVISTA pubblicata su YOUTUBE/Albamediterraea. In questa intervista ho fatto vedere una vecchia cartella del debito pubblico del 1907. In quel caso si trattava di un certificato di RICEVUTA di un prestito effettuato da un cittadino italiano allo Stato italiano.
Oggi, quando si parla di debito pubblico non si intende quella tipologia di debito, che è NATURALE, perchè si tratta di un debito che lo Stato contrae nei confronti del cittadino. Ma si tratta del debito che lo Stato ( gli Stati) contraggono nei confronti delle cosiddette banche centrali ( che sono private) per il solo fatto che queste AFFITTANO LE CARTEMONETE CHE ESSE STAMPANO A COSTO ZERO agli Stati. DI CONSEGUENZA, quando gli Stati ( e i delinquenti che li rappresentano, perchè costoro accettano passivamente il diritto delle banche centrali di esigere il pagamento del valore facciale e degli interessi) Si indebitano CON LE BANCHE CENTRALI, il DEBITO RAGGIUNGE VALORI ASSOLUTAMENTE SUPERIORI A QUELLO DI UN DEBITO NORMALE. IN PRATICA, INESTINGUIBILE. PERTANTO, CREDERE CHE IL DEBITO PUBBLICO SIA ALIMENTATO DALLA CORRUZIONE DEI PARITI (PERALTRO SUPERIORE AD OGNI DECENZA)
E’ PURA INGENUITA’.” Giorgio Vitali
Nota aggiunta di Giorgio Vitali:
“1) Il problema del signoraggio (ricordi o Saul Arpino, la mia conferenza al lavatoio di Calcata, con tanto di documenti come carte monete di tutti i tempi e di tutti i paesi?) [Vedi: http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=discorso+al+Lavatoio+sul+signoraggio+bancario]. E la questione ha comincito a girare… PIU’ IL TEMPO PASSA E PIU’ GIRA…
2) COSA FA QUALSIASI SISTEMA DI POTERE QUANDO INCOMICIA A PREOCCUPARSI??
SFOTTE!! E CONTINUA A SFOTTERE FINCHè QUALCUNO NON SFOTTE DI Più.
3) IL TERZO PASSO DEL POTERE è LA RICERCA DI UN ACCORDO, O UN MESCOLAMENTO DI CARTE.
4) NON RIUSCENDO QUESTO C’è LA PRSECUZIONE.
5) NON RIUSCENDO LA PERSECUZIONE C’è L’ULTIMA OPERAZIONE: L’ABBIAMO DETTO PRIMA NOI. E’ QUELLO CHE STA FACENDO, SE QUALCUNO LO HA CAPITO. GV.”

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Mia rispostina a Giorgio Vitali: “Infatti caro Giorgio, sempre ho in mente quell’incontro.. di Calcata per lavare le menti sporche ed ignoranti di noi “gente comune”, fu un momento importantissimo… Ma tu sai che qualche anno prima di quell’incontro mi ero inventato una moneta alternativa… chiamata “petecchioni” che poteva essere spesa solo al Circolo vegetariano VV.TT. di Calcata? (Vedi: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2014/06/la-storia-dei-petecchioni-del-circolo.html

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Lettera di Antonio Pantano: “Ebbene, caro D’Arpini e cara Caterina Regazzi, di cammino se ne è percorso! Per quanto mi riguarda, dal 22 settembre 1988 quando, nel Castello Svevo di Gioia del Colle un giovanotto laureando mi invitò a trattare, per due giorni, di “EZRA POUND” (anche con letture e spettacolo) e mi “mise tra i piedi” il professore Giacinto Auriti che, intervenuto col suo dire apparentemente … apodittico, spiegò “i misteri dell’universo della psiche umana attraverso la natura del denaro”. Poi Auriti, brusco, m’invitò a collaborare con la sua Scuola!
E, tra le tante “avventure”, un giorno caldo dell’estate 1995 con Savino Frigiola andammo ad incontrare una manciata di parlamentari di Rifondazione Comunista nel loro Gruppo a Montecitorio, per spiegare loro gli arcani dell’introvabile (ma da noi “catturato”!) Bilancio di Banca d’Italia S.p.A..
Gli “ascoltatori” ignoravano la natura S.p.A. di Bankitalia e le alchimìe di 250 mila miliardi posseduti da tale banca privata in BTP che la facevano essere “creditrice” dello Stato.Ignoravano, sbalorditi! Promisero di “studiare e prendere provvedimenti!”. Poi… SILENTIUM! Per il bene del Popolo!
Ebbene, cari amici, oggi le guerre sono surrogabili da altri mille conflitti micidiali locali, e da affamamento dei popoli mediante le classifiche “rating” emanate da agenzie di monopolisti della gestione del denaro, che hanno più potere di mille encicliche di cento papi romani!
Complimenti!” Antonio Pantano

Grazie per aver letto sin qui, ciao, Paolo e Caterina

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Treia comunità ideale, no alla violenza sulle donne, lo spread risale, ambarabà ciccì coccò, gesuiti infidi, la magia dell’I Ching

Il Giornaletto di Saul del 10 febbraio 2016 – Treia comunità ideale, no alla violenza sulle donne, lo spread risale, ambarabà ciccì coccò, gesuiti infidi, la magia dell’I Ching

Care, cari, ecco il verbale della riunione sociale del Comitato “Treia Comunità Ideale” tenuta nella sede di Via Mazzini 27, Treia, alle ore 21 dell’8 febbraio 2016 – Ordine del Giorno: Proposte e programmi per  il “Forum del lavoro bioregionale sostenibile – Laboratorio sociale, economico e culturale” da tenersi il 23 aprile 2016 a Treia.  Presenti alla riunione (in ordine sparso): Barbara Rossetti, Lorenzo Luccioni, Antonio Marcucci, Paola Pela, Mario Lancioni, Maria Marcantoni, David Menichelli, Enzo Catani, Chiara Teloni, Valeria Piermarteri, Luciana Montecchiesi, Massimo Girolami, Caterina Regazzi, Paolo D’Arpini. Paolo introduce la riunione facendo un quadro generale dei tre giorni 23, 24 e 25 aprile 2016 per il Forum del Lavoro bioregionale Alternativo e la Festa dei precursori… (Caterina Regazzi) – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/02/09/comitato-treia-comunita-ideale-verbale-dellincontro-dell8-febbraio-2016/

Macerata. Capodanno cinese in anticipo – Scrive Paola Pagnanelli a commento dell’articolo https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/02/07/capodanno-cinese-a-macerata-consumismo-cosa-non-si-fa-per-te/ -: “Tutto questo non le ricorda tanto la fine dell’Impero Romano, quando si celebrava qualunque divinità, tanto che i giorni festivi nell’arco dell’anno erano di gran lunga di più di quelli lavorativi? Potremmo dire che il capodanno cinese a Macerata rende omaggio al valore di Matteo Ricci, o agli attuali rapporti allacciati attraverso l’istituto Confucio….”

Mia rispostina: “Non posso far altro che concordare con Lei sull’andazzo corrente di “panem et circenses”. Sulla figura di Matteo Ricci ci sarebbe molto da aggiungere.  Mi sono letto tutto il libro che scrisse Matteo Ricci sulla sua vita in Cina nel XVII secolo (nel 1610). Il povero monaco cristiano, fu riconosciuto santo e saggio  in Cina, ma fu scomunicato dal papa in Italia. Come dire “Nemo profeta in patria”. Per fortuna che non tornò in patria e morì serenamente a Pechino e ivi fu sepolto, per concessione imperiale, il primo straniero nella storia dell’impero. E sa perché Matteo Ricci non piacque all’Inquisizione vaticana? Il motivo è semplice egli commise l’errore di pensare che la filosofia cinese, in particolare il confucianesimo, fosse altrettanto valida che il cristianesimo (essendo inoltre ad esso antecedente di 500 anni). Egli pensava che i cinesi potessero continuare ad essere confuciani, mantenendo cioè la loro identità culturale peculiare, e magari diventare anche cristiani…”

No alla violenza sulle donne. L’ufficio della Schiavitù Sessuale – Scrive Eve Ensler: “E’ giunta l’ora in cui secoli eterni di rabbia femminile si fondano in un’ impetuosa forza vulcanica, scatenando la furia globale delle divinità femminili Kali, Oya, Pele, Mama Wati, Hera, Durga, Inanna e Ixchel, lasciando che sia la nostra ira a guidarci. Penso alla cantante folk Yazida Xate Zhangali che dopo aver visto le teste delle sue sorelle penzolare dai pali nella piazza del suo villaggio ha chiesto al governo curdo di armare e addestrare le donne e alle Sun Girls, la milizia femminile da lei creata, che combatte l’ISIS sulle montagne del Sinjar…” – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/02/09/lufficio-della-schiavitu-sessuale-a-yanar-e-alle-mie-sorelle-in-iraq-e-in-siria-di-eve-ensler/

Roma. In difesa dell’azione di Marinella e Stefania contro i guerrafondai kerry e gentiloni (vedi: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/02/03/roma-kerry-e-gentiloni-svergognati-da-due-donne-azione-di-protesta-pacifista-al-finto-incontro-anti-daesh-della-farnesina-del-2-febbraio-2016/): “Caro Paolo e care Marinella (che bel nome!) e Stefania (anche questo un bel nome ma il primo apprezzamento era di parte), rigiro al Collega di studio Avv. Giuseppe Iannotta per avere un suo primo giudizio sulla cosa. Certamente la disparità di trattamento pare essere evidente. Un caro saluto a tutti..”

Commento di Stefania: “Davvero grazie, ragazzi! Spesso e volentieri i “compagni di lotta” ti dicono qualcosina, una pacca sulla spalla e poi però sono cavoli tuoi. Voi invece, bando alle ciance fate sul serio e passate ai fatti. Molto bene. In caso, sarebbe possibile, Marinella ed io, incontrare di persona l’avvocato Iannotta per spiegargli bene la dinamica e tutti i particolari del prima e del dopo l’azione fallita?”

Lo spread risale – Scrive Fabrizio Belloni: “…lo spread risale: la fiducia che all’estero hanno del sistema bancario italiano è pari alla intelligenza politica di Renzi. Cioè vicino allo zero. Mi sembrano tornati i tempi della farfallina di Belen che riempì migliaia di pagine, occultando i problemi seri. Però arriva Sanremo: allegri! – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2016/02/politica-renziana-lo-spread-risale-il.html

Commento di Giuseppe Magliacane: “Nel 2011 fu lo spread a condurre l’Italia nelle mani di Mario Monti, con i risultati che ben conosciamo. Ora quello scenario potrebbe ripetersi. L’Unione europea non ama chi la critica apertamente e Matteo Renzi si è avvicinato alla linea rossa, forse l’ha già superata. Ergo, secondo voci sempre più insistenti, potrebbe essere indotto a lasciare il posto. Con i soliti metodi. Ma quale sarà il pretesto questa volta?”

Milano. Che la magia si compia – Scrive Adriano Colafrancesco: “… così, nel linguaggio comico-esoterico delle step association – come le chiama l’altro illustre esempio di parlamentare della repubblica, Domenico Scilipoti – e delle road map per il jobs act, con spending rewiev, si annacqua e disperde la consapevolezza della gravità di quello che ci accade intorno, in un mondo disorientato dal terrorismo dei tagliagole – in vero non meno pericoloso di quello dei taglianotizie – in cui perfino il Papa viene mediaticamente silenziato quanto basta, quando dice, incontrando il Patriarca di Mosca, che ”l’occidente deve fare autocritica sulle primavere arabe”…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/02/09/milano-ambaraba-cicci-cocco-e-la-magia-e-compiuta/

Commento di Luigi Caroli: “RINGRAZIO LA COMUNITA’ CINESE CHE ALLE PRIMARIE SI E’ DIMOSTRATA COMPATTA…” – Continua in calce al link

Roma. Basta guerre – Scrive Peacelink: “Mentre a Washington Obama esige da Mattarella un “sì” per attaccare la Libia (e ottiene un “nì”), in Italia i pacifisti avvertono il governo di non cercare di ingannarli con un’emergenza costruita ad arte, come nel 2011, per strappare il loro sì alla guerra. Molti di loro hanno, infatti, già aderito all’appello di padre Alex Zanotelli, volto a promuovere un incontro nazionale unitario a Roma contro la guerra, senza se e senza ma. Uno dei primi aderenti, Eurostop, ha anche indetto una riunione preliminare a Roma il 10 febbraio 2016, alle ore 15, in via Giolitti, 231. Info. patrick@boylan.it”

Gesuiti infidi, comunque – Scrive Marco Bracci: Caro Paolo, scrivi sul Giornaletto di Saul del 9 febbraio 2016: “Papa Francesco ha detto ieri mattina che l’occidente deve fare autocritica sulle primavere arabe e che c’è una parziale convergenza di opinione tra Santa Sede e Russia. Non so che risalto avrà questo giudizio espresso dal papa, io l’ho ascoltato su Rainews24 ma al Tg non è stato citato. Insomma se viene nascosto troppo dovremmo aiutarlo a uscire…” – A me risulta che i Gesuiti siano divisi in due fazioni, i falchi e le colombe. I primi gestiscono l’Occidente e sono per la crisi economica, le missioni di pace, ecc. a cui siamo ormai assuefatti oggi. I secondi, le colombe, gestiscono l’Oriente, Russia inclusa….” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/02/09/nwo-fazione-destra-fazione-sinistra-dei-gesuiti-infidi-comunque/

La via evolutiva dell’I Ching – Scrive Leopoldo Sorrentino a commento dell’articolo http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2016/02/la-via-evolutiva-delli-ching.html -: “Anche la filosofia dello Zen ha avuto un’influenza sull’arte e la letteratura cinese antica. Soprattutto durante il periodo della dinastia Sung. Una filosofia trascendentale dell’infinitamente piccolo, che afferma che si può vedere un mondo in un granello di sabbia e la nascita di un universo nello sbocciare di un fiore…”

Ed anche questa è fatta (o quasi), ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Concentrandoti sul tuo stato interiore, chiudendo i sensi all’esterno, ritirando vista e udito, puoi giungere a vedere cielo e terra. Questo vuol dire rimanere fermi al centro” (Huizong)

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Milano – Ambarabà ciccì coccò e la magia è compiuta

category Lunario Paolo D'Arpini 9 febbraio 2016


“che la magia si compia!”

E a Milano si è davvero compiuta.

Sprezzante del ridicolo, il Partito Democratico continua imperterrito a inanellare figure barbine, consapevole della sua autodistruzione, necessaria per garantirsi una qualche forma di sopravvivenza sotto altra specie.

Quello (per non dire quelli) che fa più impressione – nella sinistra grottescamente passata da Il Migliore a Gennaro Migliore – è il silenzio (salvo pavidi borbottamenti) di gente, una volta depositaria della fiducia di milioni di elettori, che affida alle timide rimostranze del giovane Speranza, le speranze di un improbabile riscatto dalla dimensione mafio-massonica in cui sguazza ormai giulivo il partito-setta di ”Arezzore”.

E quello che scandalizza ancora di più è la ragione occultata dai media di tanto inquietante squallore: Il PD – ormai è di evidenza a dir poco solare – altro non è che il secondo prestanome del Grande Fratello E insieme al germano maggiore fa con esso una cosa sola, anzi, una cosa sòla: il Partito Unico della Fazione.

Purtroppo di quella “fazione”, anche questo di evidenza solare, che vuole appropriarsi del mondo. Quella fazione che, per quanto ci riguarda, ha già cominciato a demolire i diritti sanciti dalla Costituzione, per mano di menti illuminate del calibro di Alfano e Verdini.

Quella “fazione” che ci ha convinto che il problema dei problemi del nostro paese – per milioni di massaie, studenti, contadini e operai – è di sicuro quello del riconoscimento del diritto alla adozione da parte degli omosessuali.

E, così, nel linguaggio comico-esoterico delle step association – come le chiama l’altro illustre esempio di parlamentare della repubblica, Domenico Scilipoti – e delle road map per il jobs act, con spending rewiev, si annacqua e disperde la consapevolezza della gravità di quello che ci accade intorno, in un mondo disorientato dal terrorismo dei tagliagole – in vero non meno pericoloso di quello dei taglianotizie – in cui perfino il Papa viene mediaticamente silenziato quanto basta, quando dice, incontrando il Patriarca di Mosca, che ”l’occidente deve fare autocritica sulle primavere arabe”.

Che vor di’ ,…cocchì ce l’aveva?!…. Mha!… va’ssape’!!…..
Non ci resta che una speranza: Ambarabà ciccì coccò! E speriamo “che la magia si scompia” al più presto, sennò so’ dolori!

Adriano Colafrancesco
www.adriacola.alervista.com

Video collegato: https://www.youtube.com/watch?v=yU4DbLvrNJ0

PROCLAMA AGGIUNTO:

“MILANESI, TORNATE ALLO SPIRITO DI EXPO”
CHI PUO’, RUBI A TUTTO SPIANO.
IO MI GIRERO’ DALL’ALTRA PARTE.
SONO “PSICOLOGICAMENTE” DISTURBATO
AD HONOREM.
PERTANTO, SARO’ ASSOLTO DALL’ACCUSA DI
ABUSO D’UFFICIO.
GLI AMICI SI PRENOTINO.
RINGRAZIO LA COMUNITA’ CINESE CHE, ANCORA
UNA VOLTA, SI E’ DIMOSTRATA COMPATTA.
ALTRESI’, I CONSIGLIERI DI ZONA CHE, CAUSA
LONTANANZA DAL SEGGIO O PIOGGIA, HANNO
ACCOMPAGNATO CON LA LORO AUTO I SEDICENNI A VOTARE.

Sono rattristato che la quasi totalità di costoro non potrà
votare seriamente prima del 30 giugno 2016.

IL DIRETTORE DI ODISSEA – UNA BELLISSIMA RIVISTA CHE
VI RACCOMANDO – HA SCRITTO UN BELL’ARTICOLO
SULL’INSEGNANTE BERGAMASCO LICENZIATO – DOPO
11 ANNI – DALLA CORTE DEI CONTI (che si è ben guardata
dal bacchettare i signori sopra adombrati o lo farà fra
dodici anni).
Ha titolato:”AIUTO, MI VIEN DA MINGERE”.
Vi devo una confessione:
“A me è venuto il bisogno grosso. Mi scuso pertanto per
l’olezzo.
O SIETE TUTTI ASSUEFATTI?”

Luigi Caroli

PS: La pace ha bisogno di te
https://www.change.org/p/la-pace-ha-bisogno-di-te-sostieni-la-campagna-per-l-uscita-dell-italia-dalla-nato-per-un-italia-neutrale/u/15377542?tk=mlAhz5ZAqt7A9nHQkEAz5olLYSjj6BU1g2TiUTYaah8&utm_source=petition_update&utm_medium=email

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Archivio finanziario e monetario – Tutto quello che bisogna sapere sul signoraggio bancario ed affini e che i media non divulgano

P R E M E S S A

Spesso dei poveri sprovveduti, per non dire “imbecilli”, continuano a dire che la “moneta debito” sia una bufala a tal proposito non ci curiamo di rispondere (Krugher diceva non parlare mai con un imbecille, la gente potrebbe non comprendere la differenza) ma rimandiamo alla lettura di qualche libro che è riportato nella seguente biografia (estremamente sintetica).

“L’imbecille è più pericoloso del Criminale” G. Auriti

(Il criminale almeno ha un obbiettivo e una strategia, l’imbecille fa solo danni, a se e agli altri)

Gli imbecilli pagati hanno una pur loro misera giustificazione,

ma per quelli che lo fanno senza neppure essere pagati… non ci sono parole!!!!

(vale anche per Titoli equivalenti come: Cretino, idiota, stupido, ecc)

“non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e poi ti batte con l’esperienza”

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La truffa della moneta non si limita al solo signoraggio, magari fosse solo così, ma alla interazione di diverse situazioni messe in atto sistematicamente da coloro che vogliono dominare il mondo con la moneta tra cui:

L’emissione a debito da parte di terzi (banchieri privati)
L’applicazione dell’interesse
L’applicazione forzata della legge di rarità sulla moneta
L’applicazioni dei cicli monetari con espansione e rarefazione della liquidità forzati
La tassazione spietata per il recupero degli interessi e la depressione forzata del popolo
La voluta equivaleza truffaldina tra valore monetario e valore creditizio
Il principio della riserva o leva frazionaria sui prestiti
La comunicazione, indottrinamento, crisi psicologica, attraverso i media, telegiornali,ecc (propaganda)
Il plagio e il condizionamento delle masse su false idee (inflazione, povertà, ecc)
Deviare sempre la responsabilità sui politici (complici e/o ignoranti )
Equilibri geopolitici, energetici, sociali delle vari nazioni.
Invasioni e “liberazioni” di nazione sovrane che non obbediscono al potere mondiale
Trattati di guerra/pace fatti in una sola direzione e per un solo interesse quello della finanza mondiale
Funzionamento di: FED, BCE, FMI, BM, WTO,
Le influenze delle società di rating (private)
La fusione tra banche commerciali e banche finanziarie speculative (glass steagall act)
La piovra dei derivati ed il loro funzionamento
Le borse (energia, petrolio, alimenti, denaro, ecc)
Il Forex
ecc

Se non si analizzano almeno questi fattori, ma ve ne sono molti altri, non si riesce a comprendere la vera truffa monetaria, limitandosi solo al “signoraggio” di tipo storico o al significato spicciolo della parola. Infatti la incapacità di comprendere tale truffa deriva dal non riuscire ad avere una conoscenza di insieme ma solo settoriale dell’economia. La truffa non è solo in ambito economico, ma prende molti ambiti tra cui quello giuridico, storico, sociale, politico, culturale, umano. Poiché nessuno ha interesse a scoperchiare questo tipo di situazione per una serie di interessi concatenati, si parla solo di segmenti e di frazioni di problema, per deviare l’attenzione di quei pochi che arrivano a capire che comunque qualcosa non torna.

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B I B L I O G R A F I A – E S S E N Z I A L E

“Alta finanza e miseria, L’usurocrazia mondiale sulla pelle dei popoli” Savino Frigiola – Controcorrente- Napoli 2008

“Antropocrazia” Nicolò Bellia (by Primit)

“An Essayon Economic Theory” – Richard Cantillon

“Applicazione di una terra dell’utilità a una teoria del diritto e delle persone giuridiche” estratto degli atti del 2° Congresso nazionale di filosofia del diritto (Sassari 2 Giugno 1955) – Giuffre – Milano 1956

“Azioni e azionisti, il lungo ottocento della banca di Italia” Rosanna Scatamacchia

“Bancarotta”- l’economia globale in caduta libera – Joseph E. Stiglitz – Einaudi

“Bancocrazia” Barone Giuseppe Corvaja libreria elvetica 1841

“Banconote e Denaro” – Silvio Gesell

“Banchieri e camerieri” – Santoro Giuseppe – Società Editrice Barbarossa – 1999.

“Banchieri & Compari” – Gianni Dragoni – Chiare lettere

“Banche armate alla guerra” – Simone Falanca – Arianna

“Bankenstein” (Tutto quello che non avreste mai voluto sapere sulle banche) Marco Saba 2006

“Bank Credit, and Economic Cycles” – Jesús Huerta de SotoMoney – Mises Institute – 2006

“Banking-and-Currency-and-the-Money-Trust” – LINDBERGH – 1913

“Breve trattato sulla decrescita serena” Serge Latouche

“Bottai: Il fascismo come rivoluzione del capitale” – Panicali Anna (a cura di) –Cappelli – 1978

“Bibbia” “ESODO”"DEUTERONOMIO” “LEVITICO”"EZECHIELE” ecc. ed.CEI

“Capitalismo parassitario” Bauman Zygmunt

“Capitalismo di rapina” Paolo Biondani Mario Gervini Vittorio Malaguti . ed Chiarelettere

“Cimit€uro” – Uscirne e Risorgere . scopri chi ha generato la crisi – Marco della Luna – ed Arianna

“Complementary Currencies: a prospect on money from a retrospect on premodern practices” – Luca Fantacci – Bocconi University -ISE Working Paper, 1/2004

“Cancellare il debito”, Alberto Castagnola: Emi.

“Consumo dunque sono” Bauman Zygmunt

“Contro il dio denaro” – Consoli Mario – l’Uomo libero n. 48 – 1999.

“Crack” Charles R. Morris

“CRAC!” Domenico De Simone editori internazionali riuniti

“Creating New Money” – Joseph Huber e James Robertson – New Economics Foundation.

“Credito Sociale: La Moneta Al Servizio Dei Cittadini” Louis Even (articolo)

” Pierre-Joseph Proudhon Critica della Proprietà e dello stato” – a cura di Giampietro N. Berti – eleuthera

“Cancro SpA” Marcello Pamio

“Confessioni di un sicario dell’economia” John Perkins

“Compendio di economia” (appunti)

“Keynes’ Politicai Philosophy: The Gesell Connection” – William Darity jr.: in:”Eastern Economie Journal” Voi. 21, n. , 1995, p. 27-41.

“Dittature- la storia occultata” – Antonella Randazzo – ESPAVO

“Disoccupazione o debito pubblico” e-book Salvatore Tamburro

“Democrazia economica” Clifford Hugh Douglas 1920 (libro)

“Della Moneta ” Ferdinando Galliani

“Della Moneta” Ferdinando Galliani – scansione originale STAMPERIA SIMONIANA

“Distinzione tra moneta e denaro” Maria Grazia Turri – Carrocci

“Dopo lo sviluppo sostenibile. L’ambiente come obiettivo, la crescita come vincolo” Nino Galloni

“Dominio” – Jean Passard – Capire Edizioni – Roma

“Domande che nessuno fa” di Silvano Borruso – Accademia della libertà

“Dove andrà a finire l’economia dei ricchi” – Domenico De Simone – Malatempora

“Dove va la finanza” – Giorgio Vitangeli – edizioni Settimo sigillo

“”Dietro il panico: la guerra finanziaria sul futuro del potere bancario globale”- F. William Engdahl- 10 ottobre 2008

“Duri e Puri” aspettando un nuovo 1929 – Eugenio Benettazzo – Macroedizioni

“E la verità vi renderà liberi” – Icke, David – Diegaro di Cesena: Macroedizioni, 2001

“E Soros investe in fattorie” – Cfr.: Arianna Dagnino, “Corriere Economico”, inserto del “Corriere della Sera”, 25 ottobre 1999.

“Early Twentieth – Century Heterodox Monetary Thought and the Lavo ofEntropy” – Mario Seccareccia – in: A. Cohen, H. Hagemann e J. Smithin, Money, Financial Institutions and Macroeconomics. Boston: Kluwer Academic Publishers 1997.

“Economy in one Lesson” Henry Hazlitt

“Economia e decrescita. Scritti e interviste“ Serge Latouche

“Economie di Carta” – Autori vari – Emi -La luna nel pozzo.

“Economie di carta – Il gioco d’azzardo dei mercati finanziari” – Autori vari – Editrice Monti.

“Economia e storia mondiale” – Bairoch Paul – Garzanti – 1998.

“Economia senza denaro” Maurizio Pittau

“Economic Democracy” (1920) new edition: December 1974; Bloomfield Books; ISBN 0-904656-06-3 Clifford Hugh Douglas

“Economist with a Public Purpose” John Kenneth Galbraith

“El nuevo desorden económico” Larry Bates,

“Emergency Money” – Krause Publications, 2000

“ESM DOSSIER” LIDIA UNDIEMI

“Euroschiavi” Marco Della Luna – Antonio Miclavez .

“Euro in bilico” Bruno Amoroso Castelvecchio Editore 2011

“Ezra Pound economista” – Contro l’usura Accame Giano

“Fantopian Update” – James Gibb Stuart – Ossian Publishers 2005.

“Fermate l’euro disastro” Max Otte – ed Chiarelettere

“Filosofia della Libertà” Rudolf Steiner

“Filosofia del denaro” Georg Simmel, Unione tipografico-editrice torinese, 1984.

“Finanza per Indignati” – Andrea Baranes – Ponte alle grazie

“Fuori controllo” – Saskia Sassen – Il Saggiatore, 1998, p. 71.

“Fine della Finanza” – M. Amato L. Fantacci – Donizzelli

“Giustizia Sociale” (attraverso la riforma monetaria) Giacomo Barnes – Società Editrice Barbarossa1944

“Grandi Banche in Europa” – Giannola Adriano (a cura di) – Guida Editori – 1990

“Gli Adelphi della Dissoluzione” (strategie del potere iniziatico) – Maurizio Blondet – Aires

“Gli usurai della terra” Luigi Magrone 1923 (riedizione)

“Gli Hallesisti cosa vogliono?” Agostino Maria Trucco

“General Theory of Employment, Interest and Money” – John Maynard Keynes – London 1935, cap. 16, 23 e 24.

“Germany must perisch” Theodore N. Kaufman,

“Geografia di un mondo in crisi” – P. N. Bradley – Franco Angeli – 1986

“17 governo del mondo” – Calogero Carlo Lo Re – Cooper & Castelvecchi.

“How to Create Currencies for Local Communities” – Hartford Van Dyke – Law Research Group -2005

“History of the Standard Oil Company, in 2 volumes” – Tarbell, Ida M., Mc Clure, Phillips & Co. – New York – 1904.

“Ingannati” fin dalle scuole elementari – ALBERTO MEDICI 2011

“I signori del denaro” (The Money Misters) Prodotto da Patrick S. J. Carmack, Diretto da Bill Still

“I creatori di moneta” – Coogan Gertrude H. – Edizioni di Ar,- 1998.

“Il Capitale” Karl Marx

“Il capitalismo ha i secoli contati” Giorgio Ruffolo

“Il capitalista nudo”:W. Cleon Skousen – 1970

“Il Club Bildelberg” La storia segreta dei padroni del mondo Daniel Estulin Arianna Editrice 2009

“Il contagio” Loretta Napoleoni – Rizzoli

“Il denaro pazzo” – Alain Minc – Spirali, 1993

“Il denaro “sterco del demonio” – Fini Massimo – Marsilio – 1998-2003

“Il diritto di proprietà nello stato socialista” Giacinto Auiriti (centro studi)

“Il debito sovrano” Emilio Colombo, Marco Lossani (Università Milano Bicocca – Università Cattolica)

“Il fascismo come rivoluzione del capitale” – Panicali Anna (a cura di), Bottai: – Cappelli, 1978.

“Il fallimento dell’euro” ovvero tutto quello che non è stato detto, Antonio Maria Rinaldi

“Il Golpe Latino – Mario Monti costretto per errore a salvare l’Italia”.

“I creatori di moneta” Gertrude Margaret Coogan – Edizioni di Ar – 1998

“I potenti del denaro” Alberto Mazzucca – Editoriale Nuvoa

“I grandi Banchieri” Vieri Poggiali – De Vecchi Editore – Bologna 1967

“Il Grigiocrate Mario Monti” – A. Grandi, D. Lazzeri, A. Marcgliano

“I paradossi della teoria dell’usura nel medioevo” Sylvain Piron – Università Cattolica – 2006

“I Segreti Bancari” – Giacomo Saver – CSA Bari

“I Signori del Crimine” Jean Ziegler – Marco Tropea Editore

“Illusione e realtà monetarie” – Mario Alberti (prolusione 15 nov. 1929 università bocconi )

“Il Gattopoardo della Banca Commerciale Italiana” Gincarlo Galli Mattioli – Rizzoli 1981

“Il grande mutuo” Nino Galloni Editori riuniti 2007

“Il libro dell’economia partecipativa. La vita dopo il capitalismo” Albert, Michael

“Il Mistero del 2012” A.A.V.V. edizioni il Punto d’incontro.

“Interest and Inflation Free Money” Margrit Kennedy:

“Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni” – A. Smith – Mondadori

“Invece della Catastrofe” – Giulietto Chiesa – PIEMME

“Il paese dell’utopia- La risposta alle cinque domande di Ezra Pound” Giacinto Auriti – Tabula Fati, 2002oppure qui

“Il pensiero creativo contro l’economia dell’assurdo” Serge Latouche

“Il potere del denaro svuota le democrazie” Accame Giano – settimo sigillo 1997

“Il ritorno del dono” Serge Latouche

“Il reddito minimo universale” Philippe Van Parijs , Yannick Vanderborght

“Il Valore del Diritto” Giacinto Auriti – Edigrafital – Teramo1996

“Il Travagliato Travaglio”- Antonella Randazzo – ESPAVO

“Il tramonto dell’Euro” – Alberto Bagnai – Imprimatur editore

“Ingegneria sociale e mondializzazione” il comitato invisibile (francese)

“In difesa del welfare state” Federico Caffè

“In alto il Deficit” Paolo Barnard intervista Warren Mosler – edizioni SI

“Inflation and Debt Free Money” – Margrit Kennedy -1995

“Il libro verde” Gheddafi

“Il sistema economico a misura d’uomo” – Silvio Gesell (www.gesell.it)

“Federico Caffè” – le riflessioni della stanza rossa- Bruno Amoroso

“L’Africa di Thomas Sankara” le idee non si possono uccidere – Carlo Batà – ed. ACHAB

“L’azione umana” – Trattato di economia -Ludwig Von Mises

“L’Associazione dei Capitali ” della libertà delle Banche”

“L’ABC dell’economia” – Pound Ezra – Boringhieri – 1994.

“Lavoro e usura” Ezra Pound

“L’antibancor” – Aa.Vv., – Edizioni di Ar – settembre 1992.

“L’antibancor” – Aa.Vv. – Edizioni di Ar – settembre 1993.

“La Grande Crisi- Le ragioni di una speranza” di Giovanni Passali

“La dittatura dei Banchieri”- Emidio Novi – ed. Controcorrente

“La Banca Centrale Europea” – Papadia Francesco-Santini Carlo – Il Mulino – 1999.

“La Banca Centrale Europea” – Pifferi Marco-Porta Angelo – EGEA – 2001.

“La Banca di Italia il signoraggio e il Nuovo ordine Mondiale” Tesi di Salvatore Tamburro

“La banca, la moneta e l’usura – La Costituzione tradita” – Bruno Tarquini -ed. Controcorrente, 2001/2003

“La Democrazia dei grandi Vecchi” di Giuseppe de Agostinis

“La fabbrica del debito, dell’usura e della disoccupazione” Savino Frigiola – Pragmateia ass, culturale – Rimini 1997

“La crisi mondiale dei giorni nostri” Maurice Allais (Primit)

“La crisi del pensiero unico” – Emiliano Brancaccio – Milano, FrancoAngeli, nuova edizione, 2010

“La finanza e il Potere” Joaquin Bochaca

“La dittatura europea” Ida Magli – BUR

“La globalizzazione”- Wayne Ellwood – Carrocci.

“La guerra infinita” – Chiesa Giulietto – Feltrinelli – 2002.

“La grande truffa” (l’emissione monetaria) Paolo Maleddu

“La moneta debito” origine del debito pubblico – Normanno Malaguti – editore il Cerchio

“La riforma del sistema monetario per un nuovo ordine economico internazionale” Francesco Geraci

“La repubblica delle banche” Elio Lunutti . Arianna

“La ricchezza delle Nazioni” Adam Smith 1776 London edition

“La rivincita dei temperini. Manuale per i perplessi” Nino Galloni

“La scommessa della decrescita” Serge Latouche

“La storia segreta dell’impero americano. Corruttori, sciacalli e sicari dell’economia” – John Perkins – Minimumfax, 2007

“La storia è un’arma” – Edward Bernays

“La terra Trema, invito alla rivolta”, Sforza Ruspoli – Nuove Idee Roma 2006

“La via d’uscita” Nicolò Giuseppe Bellia

“La via del Denaro” La Banca di Italia, il signoraggio e il nuovo ordine mondiale Salvatore Tamburro Nexus edizioni

“La moneta” – Andrea Terzi – Il Mulino.

“La Moneta dell’utopia” Daniele Pace

“La Moneta , Dio o Mammona? in: “Chiesa Viva” n. 204 e 205, Agnoli, Carlo Alberto: Brescia, Editrice Civiltà

“La Moneta come strumento di dominio” – Pietro Sanna

“La Moneta di Satana” – Cosimo Massaro – Edizioni Tabulafati

“La moneta copernicana” -Marco Della Luna – Nino Galloni – ed. Nexus, 2008

“La moneta come strumento di dominio” Pietro Sanna

“La Moneta Libera da inflazione e da interesse” Margrit Kennedy, Ed. Arianna, 2006

“La Moneta Copernicana” Marco Della Luna, Nino Galloni

“La Moneta di Satana” Cosmo Massaro – Fabula Fati

“La Moneta Libera da inflazione e da interesse” Margrit Kennedy – Arianna

“La Moneta, la banca e l’usura” Bruno Tarquini, Chiesa viva

“La Moneta” Capire la Finanza – Fondazione Culturale Responsabilità Etica

“La solitudine del riformista” – Federico Caffe – Bollati Boringhieri

“La storia occulta” Antonella Randazzo.

“La scienza del mercato” Giorgio Di Domenico IRE

“La trappola dell’euro, la crisi, le cause, le conseguenze, la via d’uscita -Marino Badiale e Fabrizio Tringali

“La voragine. Inghiottitoio del debito pubblico” Marcello Degni

“Les Financers qui menent le mond” – Henry Coston – La Librairie Francaise

“L’ebreo internazionale” Henry Ford – edizioni DI Ar – 1922

“L’economista scomodo” Vita e opere di Francesco Ferrara – Faucci Riccardo – Sellerio Editore PA

“L’economia della truffa”I limiti dell’economia globale, la storia di una crisi annunciata

Galbraith John K.

“Le finanze pontificie e i Rothschild 1830-1870″ Felisini Daniela Edizioni Scientifiche Italiane

“Le Chiavi del Potere” Marco Della Luna – Koiné Nuove Edizioni – Roma 2003.

“Le radici di una fede. Per una storia del rapporto fra moneta e credito in Occidente” Massimo Amato, Bruno Mondadori, 2008

“Le origini storiche della moneta” F. Cianciarelli – Edigrafital – Teramo 1996

“Le Banche è la crisi” – Giampiero Cantoni – Arianna

“Le privatizzazioni bancarie in Italia” – GIOVANNI SICILIANO

“L’enigma della moneta” – M. Amato – Milano

“Les Monnais Paralleles – Unite et diversité dufait monétaire” – Jerome Blance – Paris 2000.

“L’eta dell’incertezza” 1997 Arnoldo Mondadori John Kenneth Galbraith

“Lettera aperta ai Guru dell’economia che ci prendono per imbecilli” – Bernard Maris

“Liberalismo e politica economica”, il Mulino, 2006. Bresciani Turroni Costantino

“L’invenzione dell’economia” Serge Latouche

“L’impresa sociale” Nino Galloni

“L’Impero invisibile” Daniele Estulin – Castelvecchi

“L’impero della vergogna” -Jean Zegler Marco Tropea Editore

“Lightning over the Treasury Building, An Expose of our Banking and Currency Monstrosity” – Elsom, John R., Meador Pub., Boston, Mass.

“L’Isola dei naufraghi” Louis Even – Savetion Island

“L’invenzione dell’economia” – Serge La Touche – Bollati Boringhieri

“L’Impresa irresponsabile” – Luciano Gallino – Einaudi

“L’Istituzione segreta dell’America” Antony c. Sutton – Trine Day

“La guerra infinita” -Chiesa Giulietto – Feltrinelli – 2002.

“La morte del denaro : una rivoluzione possibile”, Pierangelo Dacrema Milano : C. Marinotti, 2003

“La privatizzazione del mondo” – Jean Ziegler – Marco Tropea Editore

“La terza guerra mondiale? La verità sulle banche, Monti e l’Euro” Elido Fazi – Fazi editoreia

“La verità sulla finanza italiana” Paolo Sella di Monteluce

“L’Associazione dei Capitali per mezzo della libertà delle banche” Gaetano Semenza 1869

“L’associazione de Capitale per mezzo Della Libertà delle banche” Gaetano Semenza

“La fine della moneta sbagliata”,Francesco Cè. Cremona : Il pensiero economico, 1973. (scribd)

“Lo stato Falsario” ecco cosa hanno fatto i governi ai nostri soldi -Murray N. Rothbard – Laissez- Faire

“L’ordine economico naturale” Gesell Silvio

“L’orrore economico” – Viviane Forrester – Adriano Salani editore

“L’occulta strategia della guerra senza confini” A.A.V.V. Centro di studi politici e monetari

“L’Euro in Bilico” Bruno Amoroso Castelvecchi 2011

“L’economia per tutti” Pierluigi Paoletti Centrofondi

“L’Ordre économique naturel” (trad. da Felix Swinné) – Silvio Gesell – Paris-Bern-Bruxelles 1949.

“L’ordinamento internazionale del sistema monetario” Giacinto Auriti Edigrafital – Teramo – 1996

“L’ultima lezione” ( Su Federico Caffè) – Ermanno Rea- Einaudi, 2000

“L’uomo e il denaro”, Ellul J. Editrice a.v.e., Roma 1969.

“L’umana tragedia” – Francesco Cianciarelli – Controcorrente edizioni

“L’Utopia Monetaria di Silvio Gesell” – Enrico Ghirardini – Università degli Studi di Venezia Ca’ Foscari 1996.

“Oltre l’era dell’inganno” – Antonella Randazzo – ESPAVO

“Mafia per non dire capitalismo”, Carmelo Riccardo Viola Centro Studi biologia Sociale

“Ma l’euro di chi è” Rossano Orlando

“L’Utopie monétaire de Silvio Gesell – Un Cas d’Hétérodoxie entre Wicksell et Keynes Michel Herland” – in: Richard Arena e Dominique Torre – Keynes et les nouveaux Keynésiens, Paris 1992, p. 59-80.

“Mercato senza padroni. Condizioni per uno sviluppo socialmente sostenibile” Nino Galloni

“Mente e denaro” Luigi Ferraro, Dario F. Romano (rivista moneta e credito)

“Misteri dell’euro misfatti della finanza” Nino Galloni ed Rubbettino 2006

“MONETA DI GHIACCIO (ICEMONEY): IL DENARO COME DOVREBBE E POTREBBE ESSERE.”

MONETA, CREDITO E BANCHE IN EUROPA: UN MILLENNIO DI STORIA Giuseppe Felloni

“Moneta Dominio” Piero Sanna

“Moneta Nostra” Marco Saba – Brescia – 2009

“Moneta al Popolo” Scilipoti Domenico

“Money, Bank Credit, and Economic Cycles” – Jesus Huerta de Soto – Auburn: Mises Institute, (2006)

“Moneta e Credito” Rivista di settore (vari aticoli)

“Neurolandia” – Eugenio Bentazzo – ed Chiarelettere

“Non è crisi è truffa!” Salvatore Tamburro 2012 Edizioni Sì

“Non sai nulla e ciò che sai è falso”

“NoEuro-La-Legge-Di-Wilcoyote”

“No Global” – Blondet Maurizio – Ed. Ares – 2002.

“Nord Sud – Predatori, predati e opportunisti” – Centro Nuovo Modello di Sviluppo – Em.

“Nuovo disordine mondiale” – Michel Schooyans – ed San Paolo

“Occupy Money” Margrit Kennedy

“Ordine economico naturale” Silvio Gesell

“O la Banca o la Vita” Marco Saba – ed. Arianna, 2008

“PAS” Alfonso Luigi Marra <>

“Paradisi fiscali, uno scippo planetario” Ares 2000 – Malatempora.

“Parecon – Life After Capitalism” Michael Albert

“Perché è cosi difficile capire la moneta” Silvano Borruso- Accademia della libertà

“Per qualche dollaro in più – come la finanza casinò si sta giocando il pianeta”-Andrea Baranes-Datanews

“Per una economia dal volto umano” Domenico De Simone

“Predoni, padroni planetari” F. Cianciarelli – 2M – Cosenza 1

“Progetto di un banco nazionale svizzero” Barone Giuseppe Corvaja libreria elvetica 1841

“Prendi i tuoi soldi e scappa” Nino Galloni Koinè Roma 2010

“Political Economy of Participatory Economics” Albert Michael – Robin Hahnel

“Quiet Revolution in Welfare Economics” Albert Michael – Robin Hahnel.

“Roma Predona” – Antonella Randazzo

“Raccolta di scritti del prof. Giacinto Auriti”

“Retroscena Bancario” Marco Cali

“Rapinatori in doppiopetto. Il ruolo politico del Fondo Monetario Internazionale” Giovani Cerina

“Reinventare il denaro per reinventare la libertà” adattamento e traduzione di Giuseppe Turrisi

“Saggi sulla moderna “economia del benessere”", (curatore), Boringhieri, Torino Federico Caffè

“Signor Agio” Marco Scarpinelli

“Signoraggio” la grande truffa vagabond book

“Sistema delle contraddizioni economiche o filosofia della miseria” Pierre-Joseph Proudhon (1809-1865)

“Schiavi delle banche” Maurizio Blondet, effedieffe edizioni

“Soldi II libro nero della finanza internazionale” Denis Robert – Ernest Backes, Nuovi Mondi Media

“Saggi sulla Moneta” Dallari M Patron editore Bologna 1978

“Social Credit” (1924, Revised 1933) new edition: December 1979; Institute of Economic Democracy, Canada; I-1 Clifford Hugh Douglas

“Soldi – il libro nero della finanza internazionale” – Denis Robert, Ernest Backes, ed. Nuovi Mondi media, 2004

“Shock economy” – Naomi Klein – Rizzoli editore – 2007

“Stato e Banca Centrale in Italia” – Polsi Alessandro – Laterza – 2001.

“Storia dell’economia” – John Kenneth Galbraith

“Storia delle Banche” – (informare per risistere)

“Storia dei crimini monetari” – Del Mar Alexander – Excelsior editore

“Storia del dollaro” – Nussbaum Arthur – Sansoni – 1961.

“Surviving the Cataclysm” – Webster Griffin Tarpley -Washington Grove Books, 1999

“Sull’orlo del baratro. Il fallimento annunciato del sistema denaro”- Alain De Benoist – Macro Edizioni

“Sulla pelle dei popoli” – Gozzoli Sergio – l’Uomo libero n. 27 – 1998.

“Sulla moneta” – Pound Ezra – Edizioni di Ar – 1977.

“Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta” John Maynard Keynes

“Teoria del circuito monetario” – Graziani Augusto – Jaka book

“Teoria dell’inflazione” Bresciani Turoni Costantini

“Tesi di laurea sul Signoraggio” Università di Napoli Salvatore Tamburro 2006/2007

“The Biggest Lie Ever Believed” Mike Folkerth

“The Capitalist Cost-Benefit Structure of Money” – Dieter Suhr: New York and Berlin 1989.

“The Case Against the Fed” (Paperback) Murray N. Rothbard *Ludwig Von Mises Institute – 2007

“The Creature from Jekyll Island: A Second Look at the Federal Reserve” – Griffin, G. Edward – American Media – P.O. Box 4646, Westlake Village, California, 1998.

“The Keynesian Revolution” – Lawrence Klein – London 1966/1980, cap 5, p.124-152.

“The End of Money and the Future of Civilization” – Thomas H. Greco Jr.- Chelsea Green Publishing – 2009

“The Economics of Innocent Fraud: Truth for Our Time” John Kenneth Galbraith

“The Finanes of European Liberation” whit special reference to Italy – Frank A. Southard, jr. – The Carnegie Endowment for International Peace. by King’s Crown Press, New York 1946

“The Future of Money: Creating New Wealth, Work and a Wiser World” – Bernard Lietaer – Century – 2002

“The Lost Science of Money: The Mythology of Money, The Story of Power” by Stephen A.

“The Federal Reserve Hoax” – Vennard, Wickliffe B. – Forum Pub.- Boston, Mass -1963

“The Federal Reserve Conspiracy” – Sutton, Anthony C. – CPA Book Pub. – Boring, Oregon – 1995.

“The Future of Money. Century” -Bernard Lietaer – London 2001

“The Revolution” Ron Paul

“The Monopoly of Credit” Clifford Hugh Douglas

“The Money Misters” Patrik S J. Carmack diretto da Bill Still (traduzione a cura del PRIMIT)

“The Mistery of Banking” Murray Rothbard – Ludwig von Mises Institute – 2008 Alabama

“The Secret of the Federal Reserve” – Eustace Mullins – Bankers Research Institute – Staunton – VA -1993.

“The Social Credit proposals explained in 10 lessons” – Alain Pilote – The Pilgrims of Saint Michael – 2008

“The Use of Money” (1935) Clifford Hugh Douglas

“The lost science of money” – Stephen A. Zarlenga, -American Monetary Institute, 2002

“The Naturai Economie Order” (translation by Philip Pye)- Silvio Gesell- London 1958.

“The Mystery of Capital” – Hernando De Soto – Basic Books, 2000

“The Money Illusion” Irving Fischer Kessinger Publishing, 2006

“The Money Bomb” – James Gibb Stuart – Ed. William MacLellan (Embryo) – ltd., 1983-4.

“The Monopoly of Credit” (1931) new edition: 1979; Bloomfield Books;

“The Truth in Money Book, Truth in Money Inc.” – Thoren, Theadore R., & Warner, Richard F. – Chagrin Falls – Ohio, 1989

“The Unintended Consequences of the Debt” – Richard A. Werner – CBFSD Discussion Paper Series, No. 2/2008

“Tigri globali, domatori nazionali” – Saccomanni Fabrizio – Il Mulino – 2002.

“Trattato sulla moneta” John Maynard Keynes

“Traditori al governo?” – Marco Della Luna – Arianna

“Towards A Just Monetary System” Muhammad Umer Chapra – The Islamic Foundation – 1985

“Towards Stable and Competitive Banking in the UK” – by RichardA. Werner

Study guide to “The Theory of Money & Credit” by Ludwig von Mises di Robert P. Murphy

“Tutte le balle del capitalismo” Murphy Robert

“Togliete l’ipoteca sulla vostra libertà” Guseppe Turrisi

“Un’altra Moneta” Domenico De Simone – Malatempora

“L’Uomo libero” Consoli Mario

“Un Milione al mese a tutti subito” Domenico De Simone

“Uscita di sicurezza” – Giulio Tremonti – Rizzoli

“Verità sulla Finanza Italiana” Paolo Sella Monteluce – Edizioni del ceto medio produttivo – Roma 1957

“Verso l’Antropocrazia” Nicolò Giuseppe Bellia

“Web of Debt” – Ellen Brown -Third Millennium Press- 2008 (articoli)

“Which WayWestern Man?” – William GayleySimpson

“Where does Money Come From?” – Richard Andreas Werner Josh Ray-Collins

“Who Owns the World” – Kevin Cahill -Mainstream Publishing, 2006

“A Guide & Checklist and Other Local Issue” – Courtney L. Coffing – World Notgeld, 1914-1947

“Il credito e la democrazia” Clifford Hugh Douglas 1920

“Ipoteca sulla vita” Giuseppe Turrisi – Lulù – 2006- 2012

“100% Money”, Irving Fisher 1935

“Il reddito di cittadinanza. Una proposta per l’Italia e per l’Europa” Giuseppe Bronzini: Edizioni Gruppo Abele

“Understanding the financial system” Social Credit Rediscovered – Frances Hutchinson Jon Carpenter 2010

“Un colpo mancino assestato al mezzogiorno d’Italia: l’unificazione dell’emissione di cartamoneta nel 1926″ Francesco Balletta

“Un altra moneta” Domenico De Simone

“10 ragioni per abbolire il fondo monetario Internazionale e la Banca Mondiale” (Kevin Danaher)

Zombie Economics:How Dead Ideas Still Walk among Us. Princeton University Press John Charles Quiggin

SITOGRAFIA

“WWW.SIGNORAGGIO.COM”

ARTICOLI

LA MONETA Givanni Svevo

BANCHE BANCHIERI E MONETA Pierluigi Paoletti

“Il Valore indotto della Moneta” prof. Giacinto Auriti

La giusta offerta di moneta

Ricordo di Federico Caffè

ALTRI LIBRI (Tratto dal libro – La Monteta, capire la finanza)

Numerosi in letteratura sono i saggi sulla moneta, a cominciare dai classici (come di J, M. Keynes:

Saggio sulla Riforma Monetaria – A Tract on Monetary Reform, 1923 – e Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta – The General Theory of Employment, Interest and Money, 1936; gli scritti di M. Friedman – J. A. Schwartz,: Il dollaro. Storia monetaria degli Usa (1867-1960)”, UTET, 1979; Milton Friedman, Manovre monetarie, Garzanti Libri, 1992 e Metodo, consumo e moneta, Il Mulino, 1996; gli scritti di Franco Modigliani: Reddito, interesse, inflazione, Einaudi, Torino, 1987; Consumo, risparmio, finanza, Il Mulino, Bologna, 1992; J.A Schumpeter Trattato della moneta: capitoli inediti Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1996 e tanti altri) cui si rimanda.

In questa scheda vengono presi libri più semplici e divulgativi e di vario interesse come:

- AA.VV.: Economie di carta. Finanza internazionale e poteri multinazionali. Emi, 1998

- AA.VV: La moneta dell’impero. Ed. Ombre Corte, 2002

- (numero monografico): Denaro, Ricchezza, uso dei beni. Rivista Parola Spirito e Vita. Quaderni di lettura biblica. EDB, semestrale – n°2 Luglio/Dicembre 2000.

- ARCHIAT P.: Uomo e denaro. L’arte di riaccordare ogni giorno talenti e bisogni. Verlang, 2003

- BARANES A. e MILANO R.(a cura di): Guida per risparmiatori. Come investire per lo sviluppo

nei paesi del Sud del Mondo. 2009. Edizione a cura della Fondazione Culturale Responsabilità Etica.

- BAZOLI G.: Mercato e disuguaglianza. Il Pellicano rosso, 2006.

- BELLI F.: Il denaro e l’etica (un appunto), in Etica e Finanza, a cura di S. Signori, G. Rusconi e

- M. Dorigatti, Franco Angeli, 2005

- BENCIVENGA R.: Il fattore D. La storia del denaro dalle origini ai nostri giorni. Sperling & Kupfer, 1998

- BOFFITO C.: Enciclopedia Einaudi, voce Moneta, 1980

- CAMPANELLA F. (a cura di): Guida ragionata all’Economia. Ed. Il Sole 24 Ore ore, 1988

- CASTRONOVO V. (a cura di): Storia dei fatti economici: gli ultimi 50 anni nel mondo. Supplemento al n° 20 de il settimanale Il Mondo del 15 Maggio 1981

- CASTRONOVO V. (a cura di): Storia dell’economia mondiale. 12 volumi. Ed. Il sole 24 Ore, 2009

- CENTRO STUDI La permanenza del Classico: Regina Pecunia. Libri ARENA, Bologna 2009

- CIPOLLA C.M.: La storia economica, Il Mulino, Bologna, 2005

- CIPOLLA C.M.: Introduzione alla storia economica, Il Mulino, Bologna, 2003

- CIPOLLA C.M.: Moneta e civiltà mediterranea, Neri Pozza, Venezia, 1957

- ENCICLOPEDIA Le Garzantine – Volume sulla Finanza, voce moneta. Milano 2006

- ERCOLANI COCCHI E.: Dal baratto all’euro. Storia della moneta dalle origini ai giorni nostri.

Con CD-ROM. Editoriale Olimpia 2003

- FERGUSON N.: Ascesa e declino del denaro. Una storia finanziaria del mondo Mondadori, 2009

- GODHART C.A.E.: Moneta, informazione e incertezza. Il Mulino, 1994

- KRUGMAN P. R., OBSTFELD M.: International Economics: Theory and Policy, Addison Wesley, 2002

- KURTZMAN J.: The death of money: how the electronic economy has destabilized the word’s market and created financial chaos. Simon & Scuster, New York, 1993

- PÉGUY C.: Il denaro. Editrice Lavoro, Roma, 1990

- POROPAT L.: E come Economia. Denaro, banche, prezzi, imprese, scambi. Editorile Scienza, 2009

- PORTA A. (a cura di): La moneta nei primi economisti marginalisti. Feltrinelli, 1980

- RIGHETTI P.: Dalla bancarizzazione all’inclusione finanziaria: il paradosso della modernizzazione dei mercati e le iniziative di contrasto all’esclusione. In Etica e Finanza, a cura di SIGNORI S., RUSCONI G. e

DORIGATTII M., Franco Angeli, Milano 2005

- SALVINI G. e ZINGALES L.: Il buono dell’economia. Università Bocconi Editore, 2010

- SEN A.K.: Denaro e valore. Etica ed economia della Finanza. Edizioni Dell’Elefante, Roma

1991

- SIMMEL G.: Filosofia del denaro. Utet, 1984

- SOMBARD W.: Il capitalismo moderno. Utet, 1967

- TARQUINI B.: La banca, la moneta, l’usura. La costituzione tradita. Controcorrente, 2010.

- TONINELLI P.A.: Lo sviluppo economico moderno. Dalla rivoluzione industriale alla crisi

energetica. Marsilio, 2006

- TURRI M.G.: La distinzione fra moneta e denaro. Ontologia sociale ed economia. Carocci Editore 2009.

- VACCI G. e GROENEWEGEN P.D.: Il pensiero economico. Dal mercantilismo al monetarismo.

Carocci Editore,2006.

- WICKSELL K.: Interesse monetario e prezzo dei beni. Utet, 1977

- ZYGMUND B.: L’arte della vita. Edizioni Laterza 2009

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TEORIA DEL PLUS VALORE I° MARX

TEORIA DEL PLUS VALORE II° MARX

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DAL BLOG DI ANTONELLA RANDAZZO qui il link <>

AA.VV., “Il libro nero del capitalismo”, Marco Tropea Editore, Milano 1999.

Ahmed Nafeez Mosaddeq, “Guerra alla verità. Tutte le menzogne dei governi occidentali e della Commissione “Indipendente” Usa sull’11 settembre e su Al Qaeda”, Fazi Editore, Roma 2004.

Bakan Joel, “The corporation. La patologica ricerca del profitto e del potere”, Fandango, Roma 2004.

Batà Carlo, “L’Africa di Thomas Sankara”, Edizioni Achab, Verona 2003.

Beck Ulrich, “Libertà o capitalismo”, Carocci, Roma 2001.

Chomsky Noam, “Anno 501, la conquista continua: l’epopea dell’imperialismo dal genocidio coloniale ai giorni nostri”, Gamberetti, Roma 1993.

Chomsky Noam, Vandana Shiva, Stiglitz Joseph E., “La debolezza del più forte. Globalizzazione e diritti umani”, Oscar Mondadori, Milano 2004.

Crouch Colin, “Postdemocrazia”, Edizioni Laterza, Bari 2005.

Gaja Filippo, “Il Secolo Corto – la filosofia del bombardamento. La storia da riscrivere”, Edizioni Maquis, Milano 1994.

George Susan, “Fermiamo il WTO”, Feltrinelli, Milano 2002.

Johnson Chalmers, “Gli ultimi giorni dell’impero americano”, Garzanti, Milano 2001.

Kolko Gabriel, “Il libro nero della guerra”, Fazi Editore, Roma 2005.

Li Vigni Benito, “Le guerre del petrolio”, Editori Riuniti, Roma 2004.

Pilger John, “Agende nascoste”, Fandango Libri, Roma 2003.

Pilger John, “I nuovi padroni del mondo”, Fandango Libri, Roma 2002.

Sen Amartya, “La democrazia degli altri”, Mondadori, Milano 2004.

Shiva Vandana, “Terra madre. Sopravvivere allo sviluppo”, UTET, Torino 2004.

Shiva Vandana, “Vacche sacre e mucche pazze. Il furto delle riserve alimentari globali”, DeriveApprodi, Roma 2004.

Nieto Clara, “Gringos. Cento anni d’imperialismo in America Latina”, Nuovi Mondi Media, Bologna 2005.

Nocera Raffaele, “Stati Uniti e America Latina dal 1945 a oggi”, Carocci, Roma 2005.

ALTRA BIOGRAFIA

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"Articoli di Jean Prassard!

"Controllo della mente controllo del mondo" – Jim Keith – 1997

"I Protocolli dei Savi di Sion"

"L'unico Mezzo" Lev Tolstoj

IL CONTROLLO TOTALE

"Ma quale democrazia!!" – Consoli Mario

"Il mondo come volontà e rappresentazione" Schopenhauer

Federico Caffe un economista scomodo

IL SISTEMA MONETARIAO (SLIDE)

L'ECONOMIA MONETARIA (SLIDE)

GAIAN ECONOMICS

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DA SISTEMARE

TESTO COMPLETO BIBBIA

Enrico Ghirardini: L’Utopia Monetaria di Silvio Gesell. Universita’ degli Studi di Venezia Ca’ Foscari, 1996.

Silvio Gesell: The Natural Economic Order (translation by Philip Pye). London 1958.

(can be found completely on www.systemfehler.de)

John Maynard Keynes: General Theory of Employment, Interest and Money. London 1935, chap. 16, 23 and 24.

Lawrence Klein: The Keynesian Revolution. London 1966/1980, chapter 5, p. 124 – 152.

Dieter Suhr: The Capitalist Cost-Benefit Structure of Money. New York and Berlin 1989.

William Darity jr.: Keynes’ Political Philosophy: The Gesell Connection, in: Eastern Economic Journal Vol. 21, No. 1, Winter 1995, p. 27 – 41.

Mario Seccareccia: Early Twentieth-Century Heterodox Monetary Thought and the Law of Entropy, in: A. Cohen, H. Hagemann and J. Smithin, Money, Financial Institutions and Macroeconomics. Boston: Kluwer Academic Publishers, 1997.

Silvio Gesell : L’Ordre économique naturel (trad. Par Felix Swinné), Paris-Bern-Bruxelles 1949.

Michel Herland: L’Utopie monétaire de Silvio Gesell – Un Cas d’Hétérodoxie entre Wicksell et Keynes, en : Richard Arena et Dominique Torre : Keynes et les nouveaux Keynésiens. Paris 1992, p. 59 – 80.

Jérome Blance : Les Monnais Parallèles – Unité et diversité du fait monétaire. Paris 2000.

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ALTRE FONTI

http://www.jerusalem-holy-land.org/signoraggio_archivio.htm

SCUOLE ECONOMICHE ITALIANE

L'ECONOMIA DIVULGATA

ALTRO ELENCO

David Boyle & Sony Kanoor (forthcoming): Money, World Future Council – Briefing, London..

Karl-Heinz Brodbeck (forthcoming): Beiträge zur Grundlegung einer buddhistischen

Ökonomie, Gröbenzell.

Stefan Brunnhuberand & Harald Klimenta, Wie wir wirtschaften werden (Frankfurt: Redline,

2003).

Helmut Creutz, Die 29 Irrtümer rund ums Geld (München: Herbig, 2005).

Richard Douthwaite, The Ecology of Money (Totnes: Green Books, 1998).

Irving Fisher, Stamp Scrip (New York: Adelphi, 1933).

Margrit Kennedy, Interest and Inflation-free Money (Philadelhia: New Society Publishers, 1995).

Margrit Kennedy & Bernard Lietaer, Regionalwaehrungen (München, 2004).

John Maynard Keynes, The General Theory of Employment, Interest and Money (London: www.

bnpublishing.com, 1936).

Bernard Lietaer, The Future of Money (London: Century, 2001).

Bernard Lietaer, The Terra TRC-TM White Paper, www.terratrc.org (2007).

Bernard Lietaer & Stephen Belgin, Of Human Wealth – Beyond Greed and Scarcity (Boulder,

2006).

James Robertson & Joseph Huber, Creating New Money (New Economics Foundation, 2000).

James Stodder, ‘Corporate barter and economic stabilisation’, International Journal of

Community Currency Research, Vol 2, 1998.

Presented at the China-Europe Forum, Workshop 32, ‘Tasks and Responsibilities of

Institutions of the Financial Sector’, Paris and Brussels, October 4-7, 2007.

Notizie raccolte a cura di Giuseppe Turrisi

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Risultato della ricerca:

Italiani dopo aver letto questo articolo… rispondete a questa domanda: “Affidereste i vostri risparmi a Mario Monti?”

Questa la prima domanda che ogni italiano serio dovrebbe porsi.
Perché le dicerìe su un personaggio anche se parzialmente noto – e mai sufficientemente conosciuto proprio a in forza della sua apparenza, neutra, misurata ed essenziale, accattivante sia per i “politici” che per gli sprovveduti – imposto “formalmente” da un “rappresentante” politico esercitante il massimo ruolo istituzionale (politico… perché in servizio “di routine partitica” da 60 anni) alla guida del governo italiano, sono controverse ed infinite.

La “carriera” ufficiale di Mario Monti, redatta da consumati uffici stampa, gli accredita età da “maturo” nato 68 anni fa’ a Varese. Durante la seconda guerra mondiale, in epoca costituzionale di “regno” e “regime fascista”, e, ancora infante, durante il governo della primissima vera Repubblica Italiana – la Sociale – che lo ebbe cittadino per due anni, e, poi, passivo ed ignaro spettatore all’arrivo dilagante al nord Italia degli eserciti Alleati, da “vincitori”, alla fine della seconda guerra mondiale. Indi studi consueti in liceo milanese dei gesuiti (quanti sono coloro che studiarono dai gesuiti! Carlo Azelio Ciampi – scalatore da Bankitalia, poi “tecnico” al governo, Quirinale –, Luigi Abete, Gabriele Albertini, Giovanni Conso, Gianni De Gennaro, Steffan De Mistura, Giuseppe De Rita, Marcello Dell’Utri, Giuseppe De Rita, Luca di Montezemolo, Mario Draghi, Piero Fassino, Vito Gnutti, Enrico La Loggia, Carlo Maria Martini, Enrico Medi, Cesare Merzagora, Giambattista Montini, Massimo Moratti, Pierluigi Nervi, Leoluca Orlando, Amerigo Petrucci – guardato a spalla da Vittorio Sbardella -, Salvatore Rebecchini – sindaco DC di Roma nel dopoguerra, e fondatore della omonima dinastia “politico-palazzinara” -, Francesco Rutelli, Edgardo Sogno, Marco Staderini, e molti con “carriere di successo” ) laurea in economia alla Bocconi di Milano, ove si sfornano, maggiormente oggi, giovani che si prefiggono carriere di dirigenti e banchieri, o di “economisti”. Attività, questa, che, in pratica, vorrebbe indirizzare gli andamenti produttivi umani sempre e solo nel criterio del lucro e profitto ad ogni costo, e mai nel sano senso “sociale”, per il quale l’economia, “scienza empirica di indirizzo e studio delle attività produttive”, dovrebbe operare.

Rimarchevole è, per Monti, la “specializzazione all’università americana di Yale”, passaggio obbligato per approdare a rapporti e livelli “da gran mondo” e, come si rileva anche da internet (ormai “segreto conclamato” ma notissimo) , sede della importante setta massonica Skull and Bones, che si “votò”, per “vocazione filantropica” ma non disinteressata, al “nuovo ordine mondiale”.

2 = Goldman Sachs

Tralascio il “cursus honorum” del Monti. Passo subito alla di lui cooptazione nella “fondamentale” banca di affari – con poteri mondiali e ruoli sovra nazionali – Goldman Sachs, chiarendo il ruolo di questa nei “problemi” mondiali, dalla stessa “sovrintesi”. Se ne occupò il 15 dicembre 2011Virginia Di Leo in “Osservatorio Sicilia” pubblicando, col titolo “La waterloo politica italiana. Uomini Goldman Sachs innescano la crisi, uomini Goldman Sachs si propongono per risolverla …”, una analisi dettagliata. Quella Goldman Sachs cui il film “Inside Job” del 2010 (presentato a Cannes, Roma e gratificato con un “Oscar”) del regista Charles Ferguson, che lo sceneggiò con Chad Beck e Adam Bolt, si dedicò per spiegare la mega crisi finanziaria determinata negli USA nel 2008.

Goldman Sachs, fondata nel 1869 dopo la guerra civile americana, assunse ruolo non comune nella crisi del 1929, forte del suo peso ebraico (le affiliazioni religiose, come le origini etniche negli USA hanno fondamentale importanza – il gangsterismo, per esempio, è sovente prerogativa di siciliani, calabresi, ebrei, irlandesi, cinesi), per allearsi anche col sistema bancario gestito dal “conglomerato” dell’acciaio e degli armamenti del gruppo Morgan (protestante, ma “furfante scaltro tale da surclassare cento affaristi ebrei associati”, come osservò Ezra Pound negli anni ’30 del XX secolo). E la stessa ebbe sviluppo universale dopo Bretton Woods, sulla trama del “nuovo assetto mondiale” colà fissato per tempi indefiniti a partire dalla seconda guerra mondiale, per fissare la spartizione del potere tra USA ed URSS, fino a che a questa entità, additata come “comunista”, fu “concesso di esistere”. Nel ruolo conquistato dagli USA a Bretton Woods (convegno durato 22 giorni nel luglio 1944, sovrinteso dal “santone della scienza economica” John M. Keynes, il britannico definito “Bukow” da Pound) Goldman Sachs assunse funzione di “consulente di governi” sia in occidente che in oriente, con radice “liberista” per le privatizzazioni, ma si dedicò anche ad “acquisizioni industriali” ed al controllo di “materie prime”, determinando l’andazzo delle banche minori – dalla stessa sovrintese e sorvegliate – ad assorbire e guidare direttamente le attività produttive, al fine scoperto di controllare i flussi monetari e gestire e condizionare le tendenze ed i consumi dei popoli. Sul finire degli anni ’80 gestì anche la scalata di Microsoft e General Electric.

Criterio base fu di determinare flussi di alti e bassi nelle quotazioni delle borse internazionali, così che, per esempio, il titolo “Abacus 2007-AC1” fu ragione di inchiesta da parte della SEC – Securities and Exchange Commission – la accidiosa, ma pur sempre vegetante, commissione statale USA di controllo sulle borse – che condusse il 16 aprile 2010 alla incriminazione di Goldman Sachs. Con la logica conseguenza del naufragio al ribasso nelle borse mondiali di valanghe di titoli, “sventura” che stiamo ancor ora vivendo e che è, in apparenza, inarrestabile.

Come accadde tutto ciò, se non con la complicità di uomini di Goldman Sachs imposti nel potere politico?
Ricorda Virginia Di Leo : “Durante l’amministrazione Clinton l’ex direttore generale della Goldman Sachs, Robert Rubin, divenne sottosegretario al Tesoro. Nel 2004, Henry Paulson, amministratore delegato dalla Goldman, fece approvare alla Commissione dei Titoli e Scambi un aumento dei limiti sul rapporto di indebitamento, permettendo alle banche d’investimento di avere ulteriori prestiti [statali, cioè denaro dei cittadini americani, al minimo, e di coloro che degli USA sono debitori, nota mia] da utilizzare per manovre di speculazione. Nel 2005 Raghuram Rajan, capo economista del Fondo Monetario Internazionale (2003-2007) pubblicò un rapporto in cui annunciava il rischio che le società finanziarie, assumendo grandi rischi per realizzare enormi profitti a breve termine, avrebbero potuto far collassare il sistema economico. Nella prima metà del 2006 la Goldman Sachs vendette 3,1 miliardi di dollari di Cdo [Collateralized debt obbigation, cioé “titoli particolari” emessi da società veicolo e garantiti da obbligazioni di debito tra le obbligazioni e prestiti, in una serie di scatole cinesi di scarsa affidabilità vertenti su “scommesse per il futuro”, ma consuete nel “paradiso affaristico liberista speculativo americano”, nota mia] e in quel periodo l’amministratore delegato era proprio Henry Paulson.

Il 30 maggio 2006 George Bush lo nominò segretario del Tesoro e fu costretto a vendere le sue azioni della Goldman, intascando 485 milioni di dollari (e grazie a una legge di Bush padre non pagò nessuna tassa). Nell’aprile del 2010 i dirigenti della Goldman Sachs furono costretti a testimoniare al Congresso americano: Daniel Sparks, ex capo reparto mutui della Goldman (2006-2008) dovette riferire su alcune email in cui definiva certe transazioni “affari di merda”. Fabrice Tourre, direttore esecutivo prodotti strutturati della Goldman Sachs vendeva azioni che definiva “cacca”. Llyod Blankfein, presidente di Goldman, e David Viniar, vicepresidente esecutivo, sotto le pressanti domande del senatore Carl Levin, furono costretti ad ammettere che sapevano di vendere spazzatura.

Purtroppo anche il Presidente degli Stati Uniti di America, Barack Obama, ha confermato il potere mefistofelico della banca d’affari.
Completò Virginia Di Leo : “Il nuovo presidente della Federal Reserve Bank di New York (principale azionista della Fed) è William Dudley, ex capo economista della Goldman (che nel 2004 lodava i derivati). Capo del personale del dipartimento del Tesoro è Mark Patterson, ex lobbista della Goldman Sachs. A capo della CFCT si è insediato Gary Gensler, ex dirigente della Goldman Sachs che aiutò ad abolire la regolarizzazione dei derivati. Anche in Europa la Goldman manovra spregiudicatamente da tempo.

Nel 1999 la Grecia non aveva i numeri per entrare nell’euro. Quindi la Goldman truccò i bilanci. Su PressEurope Gabriele Crescente scrive: “Nel 2000 Goldman Sachs International, la filiale britannica della banca d’affari americana, vende al governo socialista di Costas Simitis uno “swap” in valuta che permette alla Grecia di proteggersi dagli effetti di cambio, trasformando in euro il debito inizialmente emesso in dollari. Lo stratagemma consente ad Atene di iscrivere il ‘nuovo’ debito in euro ed escluderlo dal bilancio facendolo momentaneamente sparire. E così Goldman Sachs intasca la sua sostanziosa commissione e alimenta una volta di più la sua reputazione di ottimo amministratore del debito sovrano.”.
Così la Di Leo, durante i passi esplorativi di Monti in vista dell’incarico di Governo.

3 = Goldman Sachs globale

Ed é umanamente naturale che quello di Goldman Sachs sia stato, nell’insieme e, sopratutto, negli ultimi venti anni, un “ambientino” dal quale qualsiasi persona seria (e timorata di “dio” – ma quale “dio”? – non quello del “dio denaro” adorato anche dalla banca vaticana I.O.R.) si sarebbe dovuta tenere lontana le mille miglia.

Invece Goldman Sachs fu “vivaio” di personaggi per incarichi pubblici negli Stati Uniti d’America. Il già citato Robert Rubin, che divenne Segretario al Tesoro nella presidenza di Bill Clinton. William Dudley, capo economista in Goldman Sachs dal 1986, lavorò per Timothy Geithner – Presidente della Federal Reserve di New York – per sorvegliare il dipartimento della compravendita di titoli di stato. Da vicepresidente di Goldman Sachs Henry M. Paulson divenne Segretario al Tesoro nella presidenza di George W.Bush. E così, da dirigente della banca, Robert Zoellich divenne vicesegretario USA, mentre Joshua Bolten finì capo gabinetto della Casa Bianca, e l’ex presidente Jon Corzine divenne Governatore del New Jersey.

Il “sorprendente”, in apparenza, è che il governo statunitense (Barack Obama è “solo presidente” per la forma, cioè esecutore di decisioni prese altrove e “ratificate dal parlamento, che è sintesi delle varie lobbies di potere ) abbia “sacrificato” – sotto l’evidenza di operazioni bassamente speculative e di ammanchi scriteriati, che costrinsero la S.E.C. ad intervenire sin dal 2003 – la banca Lehman Brothers ammettendola alla bancarotta, quando la finzione dei “mutui subprime” era stata fatta esplodere ad arte. Nella fattispecie, i “mutui fondiari” negli USA vennero volutamente concessi con facilità ai richiedenti per effimeri edifici di legno e cartongesso, al solo fine di tentare di equiparare il problema della casa alle case europee, che, proverbialmente, anche nella accezione più modesta, sono solide ed in pietra o cemento armato. Si aggiunga, poi, che lo spirito del consumismo accattivante sostenuto ad arte dall’economia capitalista che si ammanta di “liberismo”, si avvalse del valore “nullo” del denaro circolante e virtuale, proprio per creare giganteschi flussi monetari, ma di nessuna consistenza. In effetti l’intera operazione – gabbata e distorta da cronisti e politici, scrupolosi servili verso i “veri mega-banchieri” – rappresentò solo una “partita di giro” che ha permesso la continuità del sistema dominante (scrupolosamente “creatore di denaro dal nulla” ed usuraio) con l’apparente sacrificio di un “ramo parzialmente secco”, che è stato così abbattuto col fine della potatura rinvigoritrice.

4 = L’Italia di Goldman Sachs, salvo altri

Il “giardinetto italiano” è adeguato in proporzione.
Massimo Tononi, classe 1964, laureato nel 1988, fino al 1993 ha lavorato presso l’ufficio londinese della Goldman Sachs, occupandosi maggiormente di fusioni e acquisizioni tra imprese. Assistente di Romano Prodi nella seconda esperienza del professore alla guida dell’IRI (che l’IRI dissolse), nel 1994 tornò alla Goldman Sachs, di cui diventò partner “managing director”, per incarico che lasciò il 18 maggio 2006 per diventare sottosegretario all’Economia nel secondo governo Prodi, del quale aveva finanziato la campagna elettorale con 100.000 euro. Ma, caduto quel governo, tornò a Goldman Sachs fino al 2010, come partner della banca d’affari, e poi diventando “advisory director”.

Romano Prodi svolse la mansione di “senior advisor” di Goldman Sachs, dal marzo 1990, e come si è detto, fu “liquidatore” dell’IRI e… capo del governo italiano.

Gianni Letta dal 18 giugno 2007, mentre non era sottosegretario alla presidenza del consiglio dei Ministri del governo Berlusconi (fu tale nel secondo, terzo e quarto governo), fu nominato advisor di Goldman Sachs, come fu annunziato da “Il sole 24 ore”.
Mario Draghi, Vicepresidente e “Managing Director” di Goldman Sachs International per l’Europa tra il 2002 e il 2005, da associato venne incaricato delle “imprese e dei paesi sovrani.” A questo titolo, una delle sue missioni fu quella di vendere i prodotti finanziari “swap”, consentendo di dissimulare parte del debito sovrano che permise di truccare i conti greci. Lo sostiene il 14 novembre 2011 su “Le Monde” Marc Roche. La carriera di Draghi (classe 1947) lo vede dal 1984 al 1990 in carica di Direttore esecutivo presso il Consiglio di amministrazione della Banca Mondiale. Dal 1991 al 2001 è Direttore generale del Tesoro della Repubblica Italiana. Inoltre fu Presidente dello European Economic and Financial Committee. E nel 1993 fu Capo del Comitato per le “privatizzazioni” (operazione “liberista” che sovrintese alla svendita di “pezzi del patrimonio pubblico”). Da “Direttore generale del Tesoro” guidò la Commissione che stese il Testo Unico sugli “Intermediari e mercati mobiliari”. Dal 2002 al 2005 è stato vicepresidente e membro del management Committee Worldwide della Goldman Sachs.

Per “scelta formalmente politica interna italiana”, ma raccomandata dall’estero, fu nominato Governatore della Banca d’Italia dal 29 dicembre 2005 al 31 ottobre 2011 (in proposito, famosa la ferma e sconcertante dichiarazione in collegamento diretto RAI-TV del già Presidente della Repubblica Cossiga, che lo “qualificò in maniera salacemente negativa” anni dopo quella nomina, avendone in seguito accertato ruoli ed origini “nel settore”). Ad aprile del 2006 venne eletto Presidente del Financial Stability Forum, divenuto Financial Stability Board dalla primavera del 2009, che ha funzione della realizzazione di un insieme integrato di misure politiche per affrontare i rischi per il sistema finanziario globale da parte delle istituzioni finanziarie di importanza sistemica (SIFI) e fissare il calendario attuativo per queste misure. Dal 1° novembre 2011 diviene Presidente della Banca centrale europea, in seguito a “compromessi” armonizzati tra il “sistema bancario centrale europeo” e le megabanche mondiali.

Mario Monti dopo la nomina (proposta ed effettuata dal governo Berlusconi) a Commissario Europeo sulla concorrenza, passò a Goldman Sachs, come riferisce “Le Monde” del 15 novembre 2011: “nel dicembre 2005 come “un membro del consiglio di ricerca di Goldman Sachs Global Market Institute ”. Secondo la banca, la sua missione è quella di consigliare “sulle questioni europee e questioni globali di ordine pubblico”. Ma a differenza di Mario Draghi, che aveva un socio, Mario Monti è un “apriporta”, di quelli incaricati di entrare nel cuore del potere Europa per difendere gli interessi della banca”. E la malizia di “ Le Monde” si spinge anche oltre, parlando della”incarnazione completa del “capitalismo di accesso”, in cui eccelle Goldman Sachs”, per poi chiedersi a raffica:

“Perché mai questo tecnocrate con l’etica esigente, è andato a immischiarsi nel mondo spietato dei banchieri centrali? L’avidità? L’ammirazione degli intellettuali italiani negli Stati Uniti? Necessità di partecipare al vero potere finanziario? Un po’ di questo, senza dubbio. Questo legame ha almeno consentito di succedere a maggio 2010 ad un altro uomo di Goldman, il suo mentore Peter Sutherland, ex commissario europeo, inoltre, alla Presidenza UE della Commissione Trilaterale, circolo prestigioso dell’élite economica e diplomatica internazionale”.

5 = Le “manovre finanziarie” per appropriarsi degli Stati

Chiariamo l’azione della Goldman Sachs. Fu lei, secondo MF – Milano Finanza – ad innescare le vendite (ma vere svendite!) dei BTP italiani per schiacciarne i prezzi, facendone poi incetta al minimo raggiunto. E si sostiene – a fronte della evidenza dei fatti – che sia artificiosa l’ondata di innalzamenti dello “spread” (la differenza in punti – centesimi di punto percentuale -) tra i BTP italiani e quelli germanici. Innalzamenti che si potrebbero risolvere ponendo ai vertici dei governi “uomini del sistema finanziario”, per poi far figurare miglioramenti solo dopo la loro operatività, certamente favorevole al giro bancario speculativo mondiale. Riprova è nel mercato borsistico dei giorni precedenti e simultanei allo insediamento di Mario Monti che vede le maggiori banche italiane non reperire, per i propri clienti, i pubblicizzati BTP a tassi “golosi” (rendimenti del 6 e 7%), ma “suggerisce” agli stessi “propri strumenti anche a breve termine” a tassi minori ma a costo alla pari.

Inutile dire che l’immissione ai vertici di governo riguarda uomini mai eletti pubblicamente (per quanto la formalità elettorale possa considerarsi seria ed attendibile, a fronte di leggi – come quella italiana – che vogliono i “candidati” nominati dai capi/padroni dei partiti, i quali si avvalgono del voto espresso dai rassegnati solo per convalida formale a proprio favore).
E, nel “programma del governo Monti” è stato definito a chiare lettere il cardine : la “dismissione” (ovviamente “a terzi”, che rischiano di essere “finanzieri e banche estere dotate di … masse di denaro virtuale”, o, comunque, “personaggi del solito giro buono”) del ricchissimo patrimonio pubblico immobiliare, per “soddisfare il debito contratto con le banche mondiali” e per le “esigenze del Mercato”! Forse si salverà il Colosseo di Roma ed il Canal Grande di Venezia (mere difficoltà di trasporto!), ma l’ENI (che figura “italiana” anche se è gestita “in proprio” da clientes del regime, senza che utili di sorta vengano “socializzati” con i cittadini tutti – secondo la proposta di legge n. 1292 presentata il 31 gennaio 1995 dal prof. Giacinto Auriti e sottoscritta da 18 senatori) potrebbe esser ceduta a “più esperti petrolieri esteri”, insieme con tutte le “concessioni sul suolo della penisola italiana” che hanno già gettito superiore a quanto rendono le concessioni in Libia.

6 = Trilateral

Panorama chiaro, anche se sconcertante.
Infatti, da venerdì 11 a domenica 13 novembre 2011 in Olanda, a L’Aia, Mario Monti avrebbe dovuto presiedere la riunione della “Regione Europea” (con 180 aderenti “ammessi”) della “Trilateral”, che è una chiusissima “combinazione associativa di personaggi gestori il potere mondiale” organizzata nel 1973 dal plutocrate e “politico” David Rockfeller, nella sezione italiana della quale, oltre Monti, militano:
Enrico Tomaso Cucchiani (Allianz, assicurazioni, finanziari, globalità),
Marta Dassù (Aspenia – Aspen Institute Italia),
John Elkann (Fiat Group,investimenti globali con “finanziamenti statali italiani”), PierFrancesco Guarguaglini (Finmeccanica – esperto/indagato per “fondi neri”, caro a tal Tremonti),
Federica Guidi (Ducati Energia, erede dal padre di una serie di c.d.a, presidente Confindustria “Giovani”),
Enrico Letta (già DC, vice “capo” PD, già “governante”, e…”nipote”),
Carlo Pesenti (Italcementi e altri “cementi europei”, C.d.a di UniCredit, Mediobanca e RCS MediaGroup),
Luigi Ramponi (senatore Pdl, già comandante generale della Guardia di Finanza e Direttore del SISMI),
Gianfelice Rocca (Confindustria, Techint group, cliniche),
Marcello Sala (vicepresidente banca Intesa Sampaolo, International Council del Bretton Woods Committee – Washington – e del Consiglio Direttivo di Diplomatia, C.d.a di AlexBank S.A.E.-Egitto),
Carlo Secchi (già parlamentare DC, docente già rettore università Bocconi, in C.d.a. di Pirelli, Italcementi, Mediaset, Allianz-Ras, Parmalat, Fastweb, e.Biscom, Fondazione Teatro alla Scala, TEM Tangenziali Esterne di Milano, Milano Serravalle, Premuda, La Centrale Sviluppo del Mediterraneo),
Maurizio Sella (comitato esecutivo A.B.I., presidente Banca Sella,ecc., cugino di omonimo “antibanchiere”),
Stefano Silvestri (servizi A.I.A., C.d.a. Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza – AIAD ),
Marco Tronchetti Provera (già Telecomitalia, presidente di : Pirelli & C. S.p.A., Pirelli Tyre S.p.A (pneumatici), CAMFIN S.p,A., G.P.I. S.p.A, Marco Tronchetti Provera & C., S.a.p.a., Prelios S.p.A. (immobiliare), Fondazione Pirelli, Fondazione Silvio Tronchetti Provera, Fondazione Hangar Bicocca, vicepresidente di Mediobanca, membro di Esecutivo di Confindustria e C.d.a. di : RCS Quotidiani S.p.A., Università Bocconi, F.C. Internazionale Milano S.p.A., Alitalia – Compagnia Aerea Italiana S.p.A., Fondazione Cerba, Eurostazioni S.p.A.. In Consiglio Direttivo di Assonime, Assolombarda, in International Advisory Board di Allianz),
Franco Venturini (Corriere della Sera).
Della Trilateral fa parte anche Lucas Papademos, vice presidente della B.C.E., ma “economista” di base, ora, novembre 2011, imposto – “a furor di decisioni estere” per contrastare il “furor di popolo” e l’ipotetico referendum popolare circa la persistenza nella soggezione all’euro e nella assunzione dei debiti maturati dai governi di sinistra e destra in connivenza e consociazione – a capo del governo greco.

Ecco un altro spaccato del “sistema di esperti” che governa di fatto il mondo, o coadiuva i “signori del denaro e delle speculazioni con esso compiute”.

7 = Bilderberg ed Aspen, più altre consorterie e “confratellerie”

BILDERBERG
Si è molto fantasticato e scritto circa gli “ammessi” a questo Club ormai antico, creato in Olanda da magnati dell’alta finanza. Gli “invitati” alle riunioni sono, in via nominale, circa 120, ma le circostanze permettono elasticità.
Gli italiani partecipanti, oltre la famiglia Agnelli in passato dominante, oggi sono certamente (ma il novero è fluttuante, in virtù delle “nuove assunzioni e notorietà”) : Alfredo Ambrosetti, Franco Bernabé, Emma Bonino, Giampiero Cantoni, Lucio Caracciolo, Luigi G. Cavalchini, Adriana Ceretelli, Innocenzo Cipolletta, Gian C. Cittadini Cesi, Rodolfo De Benedetti, Ferruccio De Bortoli, Gianni de Michelis, Mario Draghi, John Elkan, Paolo Fresco, Gabriele Galateri, Francesco Giavazzi, Giorgio La Malfa, Claudio Martelli, Rainer S. Masera, Cesare Merlini, Mario Monti, Corrado Passera, Romano Prodi, Alessandro Profumo, Gianni Riotta, Virginio Rognoni, Sergio Romano, Carlo Rossella, Paolo Scaroni, Stefano Silvestri, Domenico Siniscalco, Barbara Spinelli, Giulio Tremonti, Marco Tronchetti Provera, Walter Veltroni, Ignazio Visco, Antonio Vittorino, Paolo Zannoni.

ASPEN INSTITUTE
Come si può verificare, è notevole la contiguità tra i su citati “club”, ed ora, aggiungendo anche il seguente elenco (certamente incompleto, perché basato esclusivamente sui nomi dei “dirigenti” più in vista) dei “partecipanti italiani allo Aspen Institute”, si può avere un quadro complessivo del “sancta sanctorum” immanente sulle teste degli italiani, al di fuori di ogni millantata “regola democratica”: Luigi Abete, Giuliano Amato, Lucia Annunziata, Alberto Bombassei, Francesco Caltagirone, Giuseppe Cattaneo, Fedele Confalonieri, Fulvio Conti, Maurizio Costa, Marta Dassù, Gianni De Michelis, Umberto Eco, John Elkann, Jean-Paul Fitoussi, Franco Frattini, Gabriele Galateri di Genola, Mario Greco, Giovanna Launo, Enrico Letta, Gianni Letta, Adelia Lovati, Emma Marcegaglia, William Mayer, Francesco Micheli, Paolo Mieli, Mario Monti, Lorenzo Ornaghi, Corrado Passera, Riccardo Perissich, Angelo Maria Petroni, Mario Pirani, Romano Prodi, Alberto Quadrio Curzio, Giuseppe Recchi, Gianfelice Rocca, Cesare Romiti, Paolo Savona, Carlo Scognamiglio, Lucio Stanca, Giulio Tremonti, Beatrice Trussardi, Giuliano Urbani, Giacomo Vaciago.
8 = Un “quadro” più eloquente

Emergono, anche nella fittizia “novità” del governo Monti, insediato di fatto il 16 novembre 2011, nomi apparentemente nuovi e sconosciuti. Ma i personaggi cui quei nomi appartengono sono indicati negli elenchi sopra proposti.

Per mero esempio, quando nel farsesco “toto-nomine” relativo al governatore della Banca d’Italia si ventilarono figure le più probabili e “certe”, i fatti, poi, rivelarono l’esistenza del “napoletano” Ignazio Visco, non certo “assunto” a dispetto del ruspante Bossi, che avrebbe preteso “un milanese”. Visco, vicedirettore generale di BankItalia, aveva sovrintendenza ai rapporti e servizi con l’estero. Ruolo non trascurabile, nel lungo lasso di tempo necessitato per “regolare” gli assetti degli investimenti monetari effettuati “in proprio” dal provvidenziale e pittoresco sedicente colonnello Gheddafi, gestore assoluto, in chiave personale e dispotica, del potere politico e finanziario del “florido” Stato di Libia.

Nel contempo, la triade consecutiva di nomi relativa a Monti, Ornaghi, Passera, emerge nel ristretto novero di 16 ministri del gabinetto Monti, tutti “di esperienza” certamente provata (e non avrebbe potuto essere differentemente, trattandosi di quasi tutti sessantenni), dall’alto delle venerande età tutti riguardanti. Squadra che non contempla un vero giovane, giacché s’ha da ritenere che “i professori”, capeggiati da un consumato e maturissimo “professore”, non hanno avuto alcuna considerazione e stima per chi ha età inferiore ai 39 anni, da poco compiuti, per mero esempio, da tal Benito Mussolini il 30 ottobre 1922, quando il re del tempo gli conferì incarico per un democraticissimo governo, che aveva nel partito del “leader” appena 36 deputati su 420 totali, ma che fu approvato da sonora maggioranza dei deputati del parlamento, senza il “suggerimento e la raccomandazione dei mercati esteri o della banca centrale del tempo”.

10 = Improprietà linguistica da parte del “prof. Monti”
Col monotono timbro di voce preannunciato dall’arguto comico Maurizio Crozza, il professore Monti – inspiegabilmente “promosso senatore a vita” per nessun merito culturale e artistico esplicato nella carriera, a vera illustrazione della Patria – nella sua esposizione al parlamento italiano, impropriamente abbondando di terminologie sottratte alla lingua inglese e al vernacolo americano (come se si fosse trovato ad esporre sue notizie ad un cenacolo di suoi accoliti), a totale danno della comprensione da parte dei cittadini tutti, ha mostrato nessuna conoscenza filologica della parola italianissima “corporativo”. Infatti, inserendola nel programma prospettato al Senato della repubblica – nel quale possono abbondare i comunque “diplomati e laureati” come abbondano gli incolti in filologìa e in pratica della corretta lingua italiana e relativi termini appropriati – quella espressione fu sparata a proposito degli interessi soggettivi di “corpo” riguardanti ordini professionali, conventicole o strutture analoghe. Certamente, l’alone “dotto” del colorito ed ameno predecessore Berlusconi (esperto soprattutto in storia romana, a proposito di Romolo e … Remolo, che esibì nella antica esperienza di intrattenitore su navi da crociera) ha lasciato profonda traccia, dalla quale è impossibile distaccarsi. E lo spasso aumenta al considerare che la “prestigiosa università” Bocconi ha annoverato il “nostro” quale rettore per anni, oltre che “docente”.
11 = “Smemorato”, “ignorante”, o … “mistificatore” ?

Ma “docente”, il prof. Monti, nella scienza, l’economia, che, nei fatti, non ne indovina una, almeno in Italia, dal 27 aprile 1945, da quando interruppe il mai più ripetuto gigantesco ruolo di Ministro delle Finanze della Repubblica Italiana, Sociale (perché realmente sensibile alla socialità ed ai problemi dei cittadini tutti), il professore (della università di Napoli!) Domenico Pellegrini Giampietro. Unico, nella storia umana, che, in piena guerra e sotto i bombardamenti distruttori (procurati scientemente dagli Alleati che l’Italia intesero dominare ed abbattere),e in danno della Penisola e dei cittadini, non infierì su di essi con inopportune tassazioni, ma “seppe utilizzare” le enormi liquidità monetarie e la “statica” riserva aurea custodite – in servizio di tesoreria statale – dalla Banca d’Italia s.p.a. a totale disponibilità e favore dello Stato, rendendo utile di bilancio di 20,9 miliardi di lire, pur avendo entrate ordinarie di 50,4 miliardi e spese per 359,6 miliardi. Bilancio riconosciuto anche dalla commissione ispettiva senatoriale degli USA presieduta dal sen. Winkersham, che così certificò pubblicamente il 25 agosto 1945, anche sulla stampa italiana.

Ma, certo, questo dato fondamentale, è volutamente ignorato dagli economisti odierni, per non far risaltare la incapacità dei ministri successivi al Pellegrini Giampietro, e la “calcolata negligenza”, in spirito di palese falsità, degli storici della scienza economica e dei fenomeni monetari. A chi intendesse confutare questa affermazione, indirizzo la consultazione (da me disponibile, o effettuabile sia presso l’ufficio storico della Banca d’Italia, sia presso l’Archivio Centrale dello Stato) della “Gazzetta Ufficiale d’Italia” (si noti la specificazione! Non del “regno d’Italia”! Regno in quel tempo non esistente di fatto e di diritto, a causa della “Resa senza condizioni” sottoscritta nel settembre 1943 dal “formale governo Badoglio incaricato dal re, che simulava d’esser capo dello Stato italiano,” e dai nemici dell’Italia, gli Alleati – USA, Gran Bretagna, Francia, URSS – [si consulti, al proposito, il prezioso volume composto, in “seconda edizione riveduta e aumentata” del nonagenario prof. Elio Lodolini “DAL GOVERNO BADOGLIO ALLA REPUBBLICA ITALIANA – Saggio di storia costituzionale del “quinquennio rivoluzionario” 25 luglio 1943 – 1° gennaio 1948 – (con aggiornamento al 2011)”, ediz. Associazione Culturale Italia Storica, Genova, maggio 2011, analitico e fornito di inoppugnabili citazioni di leggi e decreti]), anno 85°- Numero 159 – parte prima –, di Lunedì 10 luglio 1944 – XXII – che pubblicò a pag. 1050 il “DECRETO MINISTERIALE 28 giugno 1944 – XXII, n. 400, emesso dal Ministro delle Finanze, a firma: Pellegrini, e vistato dal Guardasigilli Pisenti, registrato alla Corte dei Conti il 1 luglio 1944-XXII, Atti ministeriali di governo, Registro 3, Foglio 132. Con questo Decreto, dal titolo “Nomina dell’Avvocato Giovanni Orgera a Commissario Straordinario della Banca d’Italia”, si sciolsero il Consiglio Superiore e il relativo comitato della Banca d’Italia e si sospesero “le funzioni delle assemblee generali dei partecipanti”, accollando, nel contempo, al “Commissario straordinario per l’Amministrazione della Banca d’Italia, nominato dal Ministro, tutti i poteri del Consiglio Superiore, del Comitato del Consiglio stesso, del Governatore, e del Direttore Generale”, di fatto ponendo la già “società di partecipanti” al totale servizio ed inglobamento dello Stato.

Affinché non sembri artificiosa la mia citazione, rinvìo al volume, da me da tempo pubblicato, “EZRA POUND E LA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA”, ediz. Pagine, Roma, 2009, nel quale nelle pagine 102 e 138, almeno, indicai, se pur in sintesi, il fatto storico. Oltre che altri, antichi e numerosi saggi, nei quali ho ribadito l’accadimento.

12 = Note sul ruolo della Banca d’Italia e della B.C.E.
Chiarisco, comunque, il concetto. La Banca d’Italia ha, dalla costituzione, forma di società con azionisti un tempo “particolari” (Casse di Risparmio e Banche popolari a carattere locale, tutti gli Istituti previdenziali sociali dello Stato), che vengono ufficialmente definiti “partecipanti”, perché in percentuale al capitale nominale ( di € 156.000) ad essa attribuito dal tempo del Fascismo. Inquadrata nella grande e basilare Legge bancaria del 1936, dettata dal regime fascista, che pose ordine nel sistema delle aziende del settore, aveva – formalmente e di fatto – autonomia dallo Stato, cui forniva “servizio di tesoreria” secondo regole precise, per le quali allo stato avrebbe dovuto “prestare denaro” in casi di necessità. In pratica una “azienda esterna allo Stato”, ma ad esso collegata. Come tale, assoggettata alla regola di redazione di bilancio, con relativo utile da tassarsi a favore dello Stato. L’azione, per decreto, del Ministro delle Finanze della Repubblica Sociale Italiana, fece assumere direttamente allo Stato le attività della Banca d’Italia che, da eventuale creditrice e “depositaria di liquidità e riserve”, fu costretta a branca dello Stato e, per ciò, obbligata a rendere disponibile allo Stato – senza obbligo di lucro per essa! – tutte le necessità correnti e straordinarie dello Stato. In pratica, l’ipotetico “debito pubblico” dello Stato – e l’indebitamento conseguente dei cittadini – svanì automaticamente.

Rendo attuale il concetto. Se la Banca d’Italia s.p.a., e la sua sovrastante e “contenente odierna” B.C.E. – Banca Centrale Europea – “emittenti di denaro” senza riserve di garanzia, e, di conseguenza, nominali creditrici (creditrici di cosa, se ciò che dalle due succitate viene fornito è solo “carta” ?) della Repubblica Italiana, sia per la emissione che per i prestiti anticipati nel tempo, vedessero “annullati i vantati crediti” (perché fatti risultare da antichi “bilanci di addebito, sempre NON CHIARI”, e dei quali non si conosce la genesi! E va ricordato il magistero di Giacinto Auriti, che pretese sempre di conoscere il creditore e la natura del credito da questo vantato! ), oggi i cittadini italiani non sarebbero vessati dal sistema bancario mondiale con l’angosciante problema dell’infinito “debito pubblico”, che ogni giorno si incrementa, a causa dei tassi di interesse da quel sistema pretesi ed ottenuti, all’infinito!

13 = L’esempio della Repubblica Argentina
La Repubblica Argentina, per esempio, costretta da una serie di governanti legati e dipendenti, per loro interessi personali, dai mega banchieri internazionali, fu indotta al fallimento. Ma la avvedutezza della attuale, e di recente confermata, Presidente Cristina Fernández de Kirchner (del partito peronista, con forti connotazioni sociali), che proseguì integralmente, in pieno spirito “sociale”, l’opera intrapresa dal 2003 da, Néstor Kirchner, il marito, eletto da plebiscito popolare Presidente della repubblica, e poi immaturamente scomparso. Questi operò sul gigantesco debito, fatto salire dai governanti predecessori a regime di “fallimento”, subendolo con riserva, ma, nel contempo, imponendo un taglio quasi totale del 75% di esso nei confronti di tutti i creditori (essenzialmente le mega banche apolidi, che, nei rispettivi “paesi di base teorica”, riuscirono ad ottenere sentenze favorevoli dalle interessatissime ed “ubbidienti” magistrature delle aree di loro base nominale). Inoltre ripianò, imponendo proprie condizioni, il debito statale anche verso il famigerato Fondo Monetario Internazionale, al quale impedì – imitato poi dalla moglie, divenuta a sua volta Presidente – ingerenze e “controlli ispettivi” in Argentina. Ricontrattò con tutti i fornitori di servizi e nazionalizzò alcune industrie in precedenza “privatizzate” dai governanti (come è accaduto in Italia) di turno, tutti “rispettosi delle imposizioni dettate oltre confine”.

Così che oggi la Repubblica Argentina vive, e gode, una fase di alto sviluppo sociale nell’ambito di una vera stabilità politica. Esempio inconcepibile per i politici italiani di tutte le fazioni, e, maggiormente, per i personaggi della millantata “nuova onda” (ma in verità antica e decrepita, perché, comunque, legata a figure di apparentemente “non politici”, e “formalmente” tecnici, ma legatissimi ed incombenti sulla politica tutta) introdotti da Mario Monti.

14 = Tutti gli uomini del Monti
Col “pacato e sobrio” – ma tremendamente e freddamente monotono, di tonalità automatica, come le letture di Ciampi, Fazio e Draghi ammannite ogni 31 maggio alle Assemblee dei partecipanti di Banca d’Italia – linguaggio presentato in parlamento dal neo incaricato capo del governo Mario Monti, si sono anche “mostrati” i “suoi uomini”. La stampa di regime (salvo voci isolate!) li ha gabbati per “neofiti della politica”, dimenticando – o dando da intendere agli accidiosi “assorbenti” tivù, radio e giornali – che tutti i “magnifici 17 personaggi” (cabala! chissà cosa significherà) mostrati il 17 novembre hanno sempre avuto a che fare con la politica spiccia, sia per attivismo, che per contiguità, che per dipendenza diretta, che per indole, che per storia.
I 17 “uomini nuovi del Monti” figurano “tecnici”. E, per chi ha raggiunto e superato l’età naturale del pensionamento, c’è da chiedersi se un normale professionista, o funzionario, od anche impiegato ed operaio, non possa ritenersi “tecnico” a fronte della seria esperienza accumulata in oltre 40 anni di attività. E qualcuno, nel parlamento italiano, ha avuto l’ardire di indicare “eccellenze” questi “moschettieri del denaro e della arroganza”. Eccellenze di certo, ma partorite dal regime nel quale sono nati, allevati, istruiti. Coi risultati personali che, da stolti di facile palato, vengono ritenuti prestigiosi, da “eccellenze” forse anche invidiate (l’invidia è la proprietà degli incapaci e dei poveri di spirito!).

15 = Elenco dei ministri, confratelli nel gabinetto Monti
Mario Monti al ministero della Economia e Tesoro; Giulio Terzi di Sant’Agata agli “Esterni”; Anna Maria Cancellieri agli Interni; Paola Severini alla Giustizia; Gianpaolo Di Paola alla Difesa (che, di fatto, è “Guerra”, essendo l’Italia difesa dalla NATO, ed usando i militari per operazioni “belliche, con armi da guerra, che porterebbero la pace”solo mediante le armi); Renato Balduzzi alla Salute; Corrado Clini allo Ambiente; Francesco Profumo alla Pubblica Istruzione (da non confondersi con il più noto Alessandro Profumo, profumatamente strapagatosi in milioni di euri alla guida di Unicredit, che riuscì a condurre alla bancarotta, personaggio, comunque, nel giro dei bankieri-usurai, ed ispiratore di partiti politici soprattutto di aree di centro e sinistra, senza disdegnare la destra. Ma il Francesco Profumo, pur operando nella docenza universitaria, ha mani e sedere in consigli di amministrazione di banche, dato notissimo agli studenti che, subito, lo hanno contestato in piazza); Lorenzo Ornaghi ai Beni Culturali; Mario Catania all’Agricoltura; Corrado Passera allo “Sviluppo economico + Infrastrutture + Trasporti”; Enzo Moavero Milanesi agli Affari Europei; Piero Gnudi al Turismo e Sport; Fabrizio Barca alla Coesione territoriale (che non è la “disgregazione del territorio e ambiente”, ma tutt’altro, se non peggio!); Piero Giarda ai Rapporti col parlamento; Andrea Riccardi alla Cooperazione internazionale; Antonio Catricalà è sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

16 = L’esempio Corrado Passera
Facile riferirci al Corrado Passera, “gentiluomo capo banca” che gode di reddito formale denunciato al fisco italiano di € 3.900.000 (reddito corrispostogli da compiacenti complici nei vertici bancari, a tutto danno degli azionisti e dei clienti della sua mega banca, vessati da tale non ragionevole ed inumano “salasso”). “Gentiluomo di cappa e spada” sia per trascorsi liceali in scuola gesuita (Montini docet!), sia per piena soddisfatta accettazione e gradimento certificati dal Bagnasco cardinale di Santa Romana Ecclesia, che è cittadino italiano quando si impegna nella Conferenza Episcopale Italiana – per conto della quale opera e pontifica -, sia quando usa il “debito” passaporto dello Stato Vaticano, per viaggiare ovunque. Passera che mai ebbe rapporti ufficiali con la politica, ma a questa – in buona sostanza di ambiente e clima democristiano – concesse linee di credito a gestori e bande partitiche. Come è avvenuto anche di recente, per finanziamenti industriali al gruppo NTV, che col Montezemolo (anima monetaria del così detto “terzo polo”) sta pencolando nello agone delle fazioni. E, sulla scia di così pesante influenza bancaria, urla vendetta la proposta sparata – che certamente sarà concretata in termini brevi di tempo futuri – di condurre tutte le transazioni, a partire dai pagamenti di entità modesta, al “forzoso” uso del bancomat, che è tessera di pagamento non comune, perché non concessa a chi non intenda avere rapporti con le banche, proprio a causa del suo alto costo di gestione, delle esorbitanti spese che la banca accolla per ogni servizio (e di ciò tratterò in capitolo specifico), e a causa della rarefatta difficoltà nel suo rilascio. Ovvio che il prospettato sistema di “pagamento” gratificherebbe ancora più il dominio delle banche e la loro ingerenza nella privatezza e riserbo degli individui, così facilmente controllati in ogni consumo, e, di conseguenza, censurabile – a discrezione di qualsiasi impiegatuccio di banca – in ogni scelta. E, per ciò, “indirizzabile e suggeribile” con plagiaria persuasione, a qualsiasi atto quotidiano.

A punto rappresento il mio ormai antico rilievo : perché mai ogni transazione monetaria deve essere accompagnata da scontrino fiscale o fattura, mentre tutte le aziende bancarie MAI emisero scontrino fiscale e/o fattura per ogni operazione da loro effettuata sia su addebiti per spese, sia su interessi e rimborsi per mutui, sia per commissioni da loro ottenute, o qualsiasi introito relativo alla loro attività? Ho la certezza che se ciò avvenisse, cioè : se le aziende bancarie tutte rilasciassero fatture e scontrini fiscali per i loro introiti, TUTTI i cittadini italiani potrebbero essere sollevati da qualsiasi tassazione loro imposta! Mi sappia contestare il signor Monti, esperto “professore di economia”, su questa base!

La “eccellenza” del signor Corrado Passera, inoltre, mai sentì il cristiano “dovere” (ammesso che esista tale sentimento, soprattutto per chi “maneggia denaro” e di denaro specula, e vive in ambiti chiusi, lontano dalle realtà quotidiane, solo mirando a trarre profitti macroscopici, a detrimento altrui) di non appropriarsi di denaro, conseguito o contrattato con suoi “complici”, in tale enorme ed “immorale” quantità! Se il personaggio accampa “diritti ottenuti” per “logiche di mercato”, non potrà accreditare a queste l’eccessivo ed “ indebito arricchimento ” che, sotto l’identico profilo, potrebbe accampare un vile scippatore di vecchiette, “ costretto dalla logica di mercato ” alla sua ignobile attività per poter esser considerato “ cliente ragguardevole in banca ”, in forza della sua “ scaltrezza e violenta destrezza ”.

Se il fine giustifica i mezzi, chi conquista emolumenti – anche in campo privato – di quantità non comune (salvo la vincita macroscopica fortuita mediante lotteria) ha il dovere morale di rendere conto a chiunque di ciò che ha introitato. Ciò anche se la Costituzione della Repubblica Italiana non annovera uno specifico articolo che obblighi a rendiconto chiunque sia al servizio dello Stato, o nello Stato rivesta qualsiasi carica.

17 = Enrico Letta, “uomo di Monti”, boss “cattolico” nel PD : catto- comunismo a servizio degli usurai
Citato in questa analisi più volte (Trilateral, scuola dai gesuiti, Aspen Institute, nipote del Gianni per discendenza da un prefetto massone), Enrico Letta è “stella polare” nel partitone di maggiore consenso tra gli elettori italiani, che mostrano di rinunciare ad ogni discernimento, rassegnati, come sono, nella “dipendenza” narcotica ordita su un generico “anti” che è sempre servile verso i gestori del denaro. Un po’ come i vecchi comunisti trinariciuti, gli affezionati al PD non si avvedono che il partito opera in funzione dell’alta finanza globalista, che ai tempi del Pci serviva la Mosca dei banchieri occidentali che l’Urss conducevano soprattutto nel tempo della “guerra fredda”. Il Letta Enrico ha “dovuto” ostentare in pieno parlamento la sua “devozione” al Monti col vergare un biglietto di “piena disponibilità”, spedito dal suo scranno e fatto recapitare ufficialmente da un commesso al “presidente del Consiglio” nella cadrega ufficiale. Il rito liturgico delle varie confraternite di stretta appartenenza pretende – come nelle funzioni nei templi massonici – osservanze, anche se ciò potrebbe far storcere il naso ai distratti elettori, i quali sono sempre costretti e propensi a dimenticare velocemente. E la palese osservanza, ma ostentata nella ufficialità, è atto di dovere.

18 = Spruzzate di “tutto”, buone per i potenti
Dalla vecchia democrazia cristiana allo stravecchio partito comunista, alle frattaglie massoniche dei “partitini” degli anni ’50 e ’60, alla destra missista e dipendente, allo spirito sessantottino, in senso partitico tutto è condensato nella squadra monticiana. Formale il “rispetto” della asetticità che Monti rappresenterebbe nei 67 anni di militanza in affari e governo. Egli ha tenuto – con tremula fermezza – ad allontanare da sé la diceria di rappresentare il mondo internazionale degli affari, del quale fino ad alcuni istanti prima dell’incarico ricevuto dal Quirinale era in carica, perfino con la attribuzione di “member of Moody’s Senior European Advisory Council”, non calunniosamente propalata nei canali internet ancora il 18 novembre 2011. E Moody’s è la privatissima agenzia di stima delle posizioni economiche, finanziarie e monetarie, di base statunitense, che attribuisce apprezzamenti agli Stati ed alle mega-aziende, determinandone anche la defunzione.

Fondamentale è stato l’assenso ed apprezzamento conferito pubblicamente dal cittadino italiano Angelo Bagnasco, presidente della C.E.I. e, passaporto vaticano, cardinale di Santa Romana Ecclesia. 4 osservanti e dichiarati attivi membri delle organizzazioni religiose cattoliche su 17 membri del governo italiano sono garanzia minima. Per contro, la sponda vetero comunista ne manifesterebbe solo 2. Il resto è rappresentanza formale della burocrazia. Ma il totale è, in chiave inoppugnabile, emanazione e garanzia per il sovranazionale mondo delle banche e del denaro, che ha creato la crisi mondiale vigente, e quella italiana in particolare.

Se si vuole celiare, si può soffermare l’attenzione alla attività incalzante del diplomatico di carriera preposto agli Affari Esterni, che nella ventennale presenza negli Stati Uniti d’America (inclusa la missione presso le Nazioni Unite) riuscì anche ad unire l’esperienza prestigiosa di ambasciatore d’Italia in Israele, nel quale triennio ebbe l’occasione della famosa visita con zucchetto in testa del maturo Gianfranco Fini (il termine Finì – con l’accento sulla “i” – fu coniato “per tabulas” da chi scrive nel 1995!) sulla “via di Damasco”. Via damascata che ha condotto il “brillante giovinotto pescatore subacqueo” alla sinecura di Montecitorio e, certamente, ad avvenire più “lucroso”. Con l’intermezzo della “sceneggiata” di distacco dal benefattore Berlusconi, per motivi di “campanilismo calcistico” (i calci si riferivano alle operazioni di scalata al potere!).

19 = Futuro per gli italiani ? “Lacrime e sangue?”
I “programmi elettorali”, come quelli di governo”, sono parole! I fatti che seguono sono stati sempre, in 66 anni di regime vigente, opposti alle promesse. Anche se a qualche neofita del potere scappa di esprimere la propria “vera intenzione”, come è accaduto, di introdurre in Italia l’energìa prodotta mediante il nucleare, ma abbandonata a furore di referendum popolare. E, senza mezzi termini, con tale dichiarazione (gabbata per opinione) si ribadisce il nessun concetto che, chi gestisce il potere, ha delle speranze del popolo tutto. Speranze di maggioranze, che, notoriamente, in democrazia non hanno diritto di cittadinanza. Così come si è confermato ufficialmente che la “ipotesi di tassazione dei patrimoni alti” mai verrà considerata, giacché tutti coloro che hanno fin’oggi “dato” dovranno continuare – con diligenza maggiore – a dare. Anche se viventi sotto la soglia dell’indigenza chiaramente indicata in € 15.000 annui.

20 = Perché maggioranza assoluta in parlamento per Monti?
Appare come un mistero!
Il “dimissionario” Berlusconi, negli sproloqui consueti reiterati anche mentre saliva e scendeva dal Quirinale per mostrare di continuare o non continuare nel governo (senza che alcuno lo avesse sfiduciato ufficialmente!), aveva promesso di rendere duro il futuro a chiunque. Per contro, il “suo” partito, a cominciare da lui, ha assicurato e conferito la totale approvazione parlamentare a Monti e governo. Simultaneamente imitato dagli atavici suoi “nemici” del PD, e dal minacciante Antonio Di Pietro, capo della Italia dei Valori, che dimenticò in un lampo – Alzheimer incipiente? – del reale calibro di “valori bancari e monetari” rappresentato dalla compagine di Monti tutta, oltre che dal suo capo in particolare. Maggioranza “bulgara” per Monti, ottenuta da Senato (281 favorevoli e 25 contrari sul limite minimo di 154) e Camera dei deputati ( 556 favorevoli e 61 contrari per 309 necessari per la maggioranza). Solo la Lega Nord si è opposta, con l’aggregazione di Domenico Scilipoti, che, con arguzia, ha agghindato a lutto – fascia nera sul braccio – il suo abito.
Governo tecnico?

Si ha la sensazione che tale unanimità di consensi sia “dovuta”, come accadde al “salvatore della patria” (“p” minuscola!) Ciampi – del quale ha dottamente fornito dati l’alto magistrato in pensione Bruno Tarquini, nel volume “LA BANCA, LA MONETA E L’USURA”, ediz. Controcorrente, Napoli, 2002 -, al massiccio valore monetario rappresentato da Monti, e dalla sua compagine, per far sopravvivere il teatrino di marionette della politichetta italiana, composto da una cinquantina di partitini e partitoni, tutti indifferenti alla salute dei cittadini, che nulla di nuovo e di edificante – in linea con 66 anni di regime – otterranno dal presente formale “governo di tecnici”, uomini della alta plutocrazia, tutti dotati di “redditi denunciati” superiori ad € 400.000 annui, oltre i privilegi accumulati nella loro non breve esistenza, grazie ed in forza di coloro che, ora, per la forma, fingono di avvicendare.

Ed ora rispondi alla domanda: affideresti tu, lettore, il tuo portamonete a Mario Monti?

Antonio Pantano

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