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Velina D’Arpina del 18 dicembre 2009 – Viene Natale a Calcata e Mazzano, proiettili captivi, pacchi dono, concerti e recite… di tutto un po’

Esco dalla mia tana solitaria, posta sul ciglio della fogna comunale, che splende il sole  non ci sono nemmeno le solite zaffate di merda ad accogliermi, infatti l’acqua è ghiacciata e perciò la puzza e gli schizzi non arrivano. Appena superata la gradinata folle del Fontanile  vedo per strada la bella Patrizia, bibliotecaria a Mazzano, il suo sorriso radioso mi riempie di gioia e letizia. Baci ed abbracci: “Come stai?” – “Benissimo e tu?” – “Sai che in biblioteca adesso abbiamo anche una sezione di libri in romeno ed arabo?” – “Meraviglioso, ci voleva proprio visto che a Mazzano metà della popolazione è romena.. avete novità  per la festa degli animali del 17 gennaio?” – “Sì stiamo preparando qualcosa  a favore di animali molto piccoli ed utilissimi alla natura,  le api” – “Voglio partecipare anch’io a questo tema, sai che ho scritto diversi articoli sulla scomparsa delle api… se vuoi te li mando..” – “Sì, sì facciamo un incontro congiunto in biblioteca per parlare di questo argomento…”.

Altri baci ed altri abbracci ed eccomi rinfrancato sulla salita  per Canossa, stamattina sento l’aria natalizia che si avvicina e ne ho conferma  giunto alla piazza del Comune, a fianco del solito baretto, trovo  2 annunci. Il primo riguarda  la festa degli anziani che si svolge il 20 dicembre alle h. 15: poesie, canti e racconti sul come eravamo da giovani  –recita il programma- e  consegna dei pacchi dono ai presenti, con postilla N.B. I pacchi saranno dati solo a coloro che partecipano all’incontro o che  saranno giustificati per l’assenza….

Mannaggia! Penso fra me  e me proprio il 20 ci ho l’incontro, alla stessa ora, per il solstizio del Sole Invitto al centro Visite del Parco e ora come faccio a diventare ubiquo, se sto lì non posso venire qui… e pensare che son già diversi anni che aspetto questo momento del superamento dei 65 anni per poter avere anch’io il mio bel pacco dono….  Mentre così rifletto mi va l’occhio sull’altro annuncio, riguarda la macellazione in casa dei maiali domestici “potranno essere uccisi in deroga alla norma vigente, previo pagamento di una tassa di euro..  e della comunicazione fatta ai veterinari  ASL, purché l’uccisione sia effettuata da persone competenti e con l’uso di pistola a proiettili “captivi” (proprio così dice “captivi” e che saranno mai?).  Pare che con l’uso di tali proiettili il maiale non soffra… ma, sarà…  

All’ufficio postale vengo accolto da una sorridente impiegata e mentre attendo il mio turno ascolto le chiacchiere di due signore.  “Nel pomeriggio a Mazzano ci sarà il concerto della nostra banda, vai anche tu? – “E dove lo fanno?” – “Al teatro comunale, quello vicino alla banca” – “Poi il concerto verrà ripetuto qui nella Palestra della Scuola il 26 dicembre” – “Ed il 21 dicembre sempre in Palestra ci sarà la recita  per i bambini…”. Insomma il programma delle festività è ben organizzato!

L’impiegata mi consegna un bel pacchetto, si tratta di un libro inviatomi in dono da Simone Sutra, che parla dei tarocchi. Beh, potrò almeno leggere nel futuro…

Al ritorno verso Sodoma e Gomorra mi fermo a governare la mia maiala vietnamita. Mentre verso l’acqua nella sua ciotola e le butto due tocchi di pane secco nel recinto le  comunico con il pensiero “Beh, non mangerai un granché, solo pane ed acqua, ma almeno non ti attendono i “proiettili captivi”, sei contenta?

E voi siete contenti?

Ah,  ho letto sul giornale che alla guida della Provincia di Viterbo verrà candidato un esponente di Forza Italia, ma non si tratta del buon Battistoni che era stato candidato 5 anni fa, bensì di Simeoni un ex consigliere regionale… almeno la desinenza è la stessa!  Ultime notizie, ho appena telefonato al Comune di Calcata lasciando un messaggio al Sindaco Luciano Sestili per giustificare la mia assenza alla festa degli anziani del 20 dicembre 2009,  e che mi tenessero un pacco dono da parte… son tanti anni che lo aspetto!  

Paolo D’Arpini

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Calcata: “Sempre sia lodato e beneamato il Santo Halloween.o” – E le ordinanze comunali giuste e logiche…

30 ottobre 2009, è già entrato Saturno in Bilancia e gli effetti benefici si fanno sentire… non solo nell’aria che pare più tersa ma anche nelle consuetudini sociali che acquistano una qualità più ordinata.

Me ne sono accorto dopo la mia quotidiana salita a Canossa (Calcata Nuova) per espletare alcune necessità sociali ed il mio ritorno a Sodoma Gomorra (Calcata Vecchia), allorché transitando nella affollata Piazza Roma (affollata nel senso di costipata da macchine in sosta) ho scoperto al solito angolo delle comunicazioni ufficiali (sia degli sderenati che del Comune) due importanti avvisi riguardanti le normative  decise dal sindaco per la notte del 31 ottobre (volgarmente chiamata notte di Halloween).

Nel primo viene fatto divieto: a tutti gli esercizi commerciali, bar ed affini di vendere bevande alcoliche da asporto in qualsiasi forma; a tutte le associazioni “culturali” ed affini di vendere ai loro “soci” bevande alcoliche da asporto in qualsiasi forma; a tutti i visitatori e cittadini di portare con sé  o consumare bevande alcoliche nelle pubbliche vie e piazze; le forze dell’ordine sono incaricate di vigilare sull’ottemperanza della presente ordinanza. 

Ma ancora meglio, udite, udite: vista l’affluenza prevista per la notte del 31 ottobre è fatto divieto di sosta e transito a tutti gli autoveicoli nella Piazza Roma del Centro Storico, dalle 18 alle 6 del 1.11.09.

Oh meraviglia, ci voleva Sant’Halloween.o  e Saturno in Bilancia (o forse l’esperienza  degli anni passati in cui orde di ubriaconi e traffico intasato impedivano la libera circolazione nel paese)per giungere ad una decisione così saggia e logica per la pubblica quiete. Peccato che Sant’Halloween.o giunga solo una volta all’anno… infatti la suddetta ordinanza dovrebbe essere adottata in ogni fine settimana, poiché l’afflusso notturno a Calcata in quei giorni è comunque e sempre sovr’abbondante e motivo di turbativa (questo finché non verrà definitivamente utilizzato un parcheggio adeguato e pedonalizzato il centro storico).

Scopriamo comunque che Saturno sta giocando la sua parte, infatti già nell’antica Roma “… i Saturnalia diventarono la più grande festa romana, simbolo di libertà e di pace in cui erano proibiti gli spettacoli cruenti e le dichiarazioni di guerra, e come nei mitici inizi, tutti gli uomini (padroni o schiavi) ridivenivano temporaneamente uguali in società, dato che si sospendevano tutte le ordinarie attività pubbliche e private. Pertanto era il tempo scelto anche per le liberazioni definitive degli schiavi. Secondo Lucrezio (De rerum Natura V, versi 925 e seguenti) Saturno scese dal cielo in un Lazio ancora primitivo e dette agli uomini leggi ed organizzo la prima forma di civiltà (Saul Arpino)”.

Mi auguro che il saggio e retto Saturno faccia sentire il suo influsso benefico a lungo ed ispiri gli amministratori tutti, di Calcata, della Tuscia, del Lazio, d’Italia, d’Europa e del mondo intero,  a tenere in buon conto la giustizia…

Paolo D’Arpini

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No ai cavoli, ai broccoli ed alle patate … Si ai rifiuti, al rumore, all’ingiustizia – Calcata 28 giugno 2009 – Comunicato Stampa

Siamo proprio al “redde rationem”, la stupidità e l’ingiustizia pare non abbiano più limiti.Stamattina avevo aperto il centro visite dove c’è una mostra di foto e di grafica sulla valle del Treja, organizzata per festeggiare il solstizio d’estate, e mentre stavo lì con il mio nipotino Sava, di tre anni, leggevo alcuni libricini editi dalla Regione Lazio in cui si parla della valorizzazione degli elementi naturali dei parchi e soprattutto dell’agricoltura biologica come metodo ottimale per produrre cibo sano mantenendo l’habitat pulito.

Dovete sapere che mio figlio Felix, che si è sposato ed ha una bella famigliola con due bambini, ha deciso di impostare la sua vita nel modo più naturale possibile, perciò ha interrrotto le scuole tecniche all’ultimo anno, quando sarebbe stato facilissimo terminarle e diplomarsi (vista anche la sua capacità e bravura) ed ha deciso invece di dedicarsi all’agricoltura, ai piccoli lavori di artigianato e di muratura. Una scelta dura visti i tempi che corrono in cui nessuno vuole più sporcarsi le mani. Ma questa scelta in realtà gli ha “pulito” le mani da ogni compromesso con una società che ormai è marcia… Egli lavora ed è onesto come nessun altro… ma queste qualità non piacciono in un paese come Calcata che attualmente vive di finzione e d’ipocrisia, sia mentale che fisica. Un paese che sfrutta l’immagine per vendere se stesso e la sua dignità… e mi dispiace di essere stato il suo fondatore, non avrei mai immaginato 30 anni fa quando venni qui a Calcata e richiamai l’attenzione sulle sue bellezze e sulle qualità magiche del luogo che satana avrebbe preso così fortemente il sopravvento… (altro che mercanti del tempio).

Eppure debbo oggi constatare che è così…. dovete sapere che mio figlio Felix, che è nato a Calcata, e sua moglie, entrambi giovanissimi, stamattina avevano portato sù nella piazzetta di Calcata vecchia un’apetta con i prodotti naturali da loro stessi coltivati: insalate, zucchine, fagiolini, verze… questo sia per dare un segnale pulito e reale di quello che Calcata rappresenta, sia per raggranellare qualche spicciolo (considerando le richieste minimali da loro fatte), ed anche per mandare avanti la famiglia, è ovvio. Ebbene dopo un po’ che stavano lì senza dar fastidio a nessuno, anzi accontentado alcuni paesani che sentono il bisogno di naturalezza e verità di vita, ecco che sono giunti i carabinieri e li hanno allontanati dicendo che erano “abusivi”.

Bene lo sapete chi ha chiamato i carabinieri? Il rappresentatnte ed il fautore di ogni abusivismo e di ogni sporcizia, colui che riempie di mainifesti offensivi il paese, che compie misfatti impuniti dalla mattina alla sera, che vende le sue carabattole di provenienza oscura all’ingresso del paese, che accoglie e smista bancarellari venuti da fuori con le loro mercanzie di collanine e merce dozzinale. Sì “colui” che è il “bravo” di satana ha chiamato i carabinieri, li ha informati del “misfatto” compiuto da mio figlio… ed i carabinieri sono accorsi subito a ristabilire la legge!

Peccato che sia una legge “one way” una legge con il paraocchi, che fa comodo alle cosche di un potere deviato e speculativo e falso in ogni sua espressione. Pensavo che i carabinieri fossero ancora un’istituzione affidabile in Italia… ma vedo che forse non è più così. In un paese dove a malapena si mantiene una parvenza di legalità, con risvolti e compromessi intriganti, dove tutte le attività svolte sono finte e prive di ogni significato e di attinenza con il vivere nel luogo, ecco che “l’informatore” riesce a sistemare quel che a “lui” infastidisce con una semplice telefonata. La solerzia delle forze dell’ordine è encomiabile!

Evidentemente a Calcata piace che ci siano strascichi d’inciviltà notturna, svendita d’ideali, sperequazione, falsità ideologica, sfruttamento dell’immagine, mercanzia d’accatto e da ricettazione, uso improprio del luogo, musicacce e rumori molesti, illegalità diffusa e sporcizia, ma non piace che si espongano le “qualità” vere: i cavoli, la lattuga, i broccoletti e le carote…. e mentre scrivo odo ancora il rullare di tamburi….

(leggete l’articolo scritto ieri notte in url:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/06/27/storia-completa-di-sodoma-gomorra-quella-di-2000-anni-fa-e-quella-di-oggi-calcata/ )

Scusate lo sfogo e fate di questa lettera-denuncia ciò che volete!

Paolo D’Arpini, residuato di un mondo in via di estinzione.

Circolo Vegetariano VV.TT. di Calcata (per poco ancora) – Tel. 0761-587200 – circolo.vegetariano@libero.it  

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2009: Calcata milionaria.. e resto del mondo a rotoli – «Après nous le deluge»

Parafrasando la famosa commedia/film  di Edoardo De Filippo si potrebbe affermare che Calcata è milionaria, almeno a giudicare dal tipo di vita consumista che vi si svolge, allo stesso tempo potremmo definire questo stesso tipo di vita una sembianza di quello che fu -restando nello spettacolare- durante gli “ultimi giorni di Pompei”. Insomma siamo quasi al “The Day After”.

Calcata da “paese ideale, dove vivere è bello” è ormai il simbolo di quello che ci aspetta in seguito al crollo del sistema democratico e dell’ordine sociale. Nel paese impera la piena anarchia consumista: “Ognuno per sé e satanasso per tutti”.

Se volete sapere come si vivesse a Napoli durante l’emergenza rifiuti, venite a Calcata in un qualsiasi giorno di fine settimana, e vedrete…

All’ingresso del Parco del Treja cumuli e cumuli di rifiuti di ogni genere accostati ai secchioni, quasi tutta merce deperibile, resti alimentari gettati lì da qualche “ristoratore”, il tutto contornato da quadri e quadretti, da guide turistiche e cartelli, manifesti e scacciapasseri, topi e gatti, cani e raccattarobe. Le robe raccattatte vengono poi rivendute all’angolo dai “posteggiatori” abusivi mescolati al traffico asfissiante non controllato da alcun vigile. La Piazza Roma da poco restaurata dalla Regione Lazio, con una spesa di 550.000 euro, ridotta ad un hangar patetico in abbandono, in cui l’abusivismo impera sovrano.

Il teatrino Calcata è aperto nei giorni “festivi” alla vista delle migliaia di sderenati che accorrono ai pub, alle friggitorie, ai ristorantini mordi e fuggi, ai negozietti di ciarpame, alle boutiques di carabattole, alle bancarelle di collanine, alle camerette ad ore, questo il modo di accontentare il turismo nell’ex “paese ideale”, ora “lupanare” od al meglio “Sodoma e Gomorra”. Qui la finzione impera sovrana, qui i vandali e gli sporcatori sono a casa loro, nessuno li controlla o li censura, anzi i pochi cittadini onesti, che ancora resistono, debbono stare in silenzio altrimenti scattano le ritorsioni, i dispetti, le offese, i gesti di sfregio… il tutto nella piena impunità… Poichè a Calcata chi li vede i tutori dell’ordine? E poi quale ordine, quello delle cosche?

Ma non voglio fare la parte unicamente del catastrofista e per buttarla a ridere, inserisco qui dabbasso la “famosa” mappa alternativa di Calcata, redatta dal vacanziere Saul Arpino.

Buon divertimento dal vostro affezionato, Paolo D’Arpini

www.circolovegetarianocalcata.it  (attualmente non recensito)

……………….

Il corrispondente embedded: Saul Arpino presenta:

IL PADIGLIONE DELLE CARABATTOLE

Laboratori, Attività In-culturali e Post-creative di Calcata.

Grotta dell’Oltre Tomba, via dello Sgarrupo, 6 – specializzata in zombies, artisti sommersi ed in catalessi.

Museo Senz’Arte né Parte, via del Camposanto, 23 – arbusti spinosi intrecciati INRI e taglio di alberi vivi a croce.

La Carriola, ass.alter. via del Fabbisogno, 25 – organizza corsi su come squagliarsela velocemente con la refurtiva.

La Bottega del Passatore, via Agrigento, 34 – poesie a metro, epitaffi, barzellette, gioco delle tre carte.

L’Antro di Circe, via Odissea, 12 –specialità fatture d’amore e odio, panacee anche trucchi e trucchetti.

All’Orso furioso, via del Tempestoso, 56 – allevia il letargo dipingendo pagliuzze e sassolini per collanine.

Virgineo Oscuro, via della Fogna, 90 – tessitura a mano di stole profumate all’olio di puzzola.

Sapori e Colori, via Orto di Getsemani, 26 – assaggi e massaggi con olio di ricino benedetto.

Vai e Vieni, via delle Montagne Russe, 78 – scalate e passeggiate, avanti ed indrè, non si parte e non si arriva.

Burka, via del Talebano, 85 – collezione esclusiva di veli e velette, anche cappucci e bavagli.

Gioielleria Artigiana Ambulante, via Dove Capita, snc. – orecchini e campanelli da naso, fischietti e specchietti per le allodole.

Dove Non Mangiare Bere e Dormire.

Ad Ore, via del Referenziato, 34 – una camera ad un letto unificato, servizi esterni dove capita.

Ristorante del Mal Augurio, via Nido di Vespe 65 – specialità incartate ed insaccate, provenienza oscura.

Birreria Sugar Brown, via Fateviunfix, 69 – birra bruna e bionda alla spina, allo spinotto, allo spinello.

Grand Hotel de La Riviere, via Torquemada, 99 – ad una stella (visibile dal tetto), acqua piovana in camera.

Ristoambulazione, via dei Pezzenti, 76 – si mangia in piedi o seduti fuori, sulle scale o per terra.

Bar Ba Gianni, Via in Kulolaluna, 77 – ricchi premi e cotillons a chi trova il posto.

Panetteria del Porco, via Montisuini, 34 – panini, panine, pagnottelle e pagnotte, a volte cotte a volte crude.

Agenzia di Viaggi, via della Transumanza, 34 – si organizzano merendine al sacco e colazioni affrettate.

Senza Gusto, via del Finanziere, 323 – lunedì broda, martedì zuppa, mercoledì panbagnato, giovedì acquacotta.

La Cantina dello Scotennato, via Moneta Bucata, 11 – assaggi di sfiziosità industriali, dal supermercato al mentecatto.

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Giordano Bruno e la profezia del “Sole Nero”… corrisponde al 2012 del calendario Maya? – Intanto si commemora il nolano a Campo de Fiori il 17 febbraio 2009

Appresi della filosofia avveniristica ed apparentemente fantascientifica del “pensatore” di Nola attraverso il libro: “La futura scienza di Giordano Bruno” di Giuliana Conforto, una professoressa di astrofisica che conobbi a Roma tanti anni fa. Affascinato dalle sue idee la invitai a vari incontri presso il Circolo Vegetariano di Calcata e successivamente ad un convegno sulla Spiritualità Laica tenutosi a Viterbo alla fine del secolo scorso, al quale partecipò anche la scrittrice Etain Addey e fu “moderato” da Arnaldo Sassi (caporedattore del Messaggero edizione viterbese). Da allora, pur avendo continuato ad occuparmi di certi argomenti, non ho avuto più notizie della bella Giuliana che si è avventurata nel gran mondo dell’insegnamento “esoterico” e la mia “laicità” non mi ha consentito di avvicinarla ulteriormente.

Ciò non ostante la mia simpatia per Giordano Bruno è rimasta intonsa, anzi da tre anni mi sono iscritto all’Ass. Naz. Libero Pensiero a lui dedicata. Ed in questo ambito associativo ho conosciuto un’altra grande esponente della libertà di pensiero, la professoressa Maria Mantello, che oggi mi ha fatto pervenire l’invito che potete leggere più avanti per commemorare il sacrificio del filosofo di Nola finito sul rogo il 17 febbraio 1600 a Roma.

Intanto inserisco qui, per una migliore comprensione di certe sue profezie, alcuni aspetti del pensiero bruniano ed alcune citazioni e commenti su di lui:

“L’uomo viaggerà nel cosmo e dal cosmo apprenderà il giorno della sua fine [...] proprio quando l’uomo si crederà padrone del cosmo molte ricche città faranno la fine di Sodoma e Gomorra [...] un Sole Nero inghiottirà nello spazio il sole, la luna, e tutti pianeti che ruotano intorno al sole”   (bibliografia: “De l’infinito Universo et mondi di Giordano Bruno”)

Significative sono le ultime due righe che, oltre ad attestare come Bruno avesse abbracciato la visione copernicana del mondo, confermano l’apparizione di un secondo Sole Nero perché non luminoso, così come non è luminoso un pianeta al confronto di una stella. E questo è il tema che verrà presentato agli studenti superiori di Viterbo, durante la manifestazione “Mese Bruniano a Viterbo” lì programmata dal 6 marzo al 3 aprile 2009, presso il Consorzio Biblioteche di quella città.

Ed ora la previsione:   «Il Sole Nero» inghiottirà tutti i pianeti a causa del suo forte campo gravitazionale, dovuto ad una massa così consistente che influenzerà pesantemente persino il campo gravitazionale solare. L’umanità apprenderà dall’osservazione del cielo «il giorno della sua fine», nel momento in cui «viaggerà nel cosmo». Solo nel novecento l’uomo ha iniziato a compiere viaggi nello spazio, è quindi certo che Bruno prevede che gli avvenimenti di cui parla si verificheranno in una data non precisata a partire dal XX I° secolo e non prima. E qui non si può fare a meno di considerare la parimenti apocalittica rivelazione del calendario Maya che indica il 2012 come “momento cruciale per la Terra”….

Alcuni cenni storici su Giordano Bruno:  Giordano Bruno, filosofo astronomo e scrittore, nato a Nola nel 1548, nonostante l’inquisizione ecclesiastica infliggesse il carcere e le torture, si rifiutò sempre di rinnegare le sue idee e fu arso vivo a Roma in Campo dei Fiori il 17 febbraio 1600.

Il suo torto fu di aver aderito alla visione copernicana, contrapponendo ad un universo chiuso e finito, infiniti universi. Il 1584 è l’anno in cui scrive “De l’infinito universo et mondi”, nel quale tratta il problema dell’essere dal punto di vista cosmologico: “l’essere è lo spazio infinito con i mondi innumerevoli” e dal punto di vista metafisico: “l’essere è l’infinito stesso”.

Manifestazione commemorativa:  L’Associazione Nazionale Del Libero Pensiero “GIORDANO BRUNO” – invita, martedì 17 febbraio 2009 – ore 16.30 Roma – Piazza Campo dei Fiori, alla commemorazione–convegno: La declinazione laica delle libertà.

Cerimonia deposizione corone con la partecipazione della Banda Musicale del Corpo di Polizia Municipale. Saluti: Sindaco del Comune di Roma o suo delegato; Presidente Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno”, avv. Bruno Segre.

Interventi: Margherita Hack (infiniti mondi). Arturo Napoletano (Giordano Bruno: sulle ali della libertà di pensiero). Carlo Bernardini (libertà di ricerca). Federico Coen (libertà d’informazione). Elena Coccia (contro la dittatura della maggioranza. Le garanzie laiche della democrazia). Maria Mantello (libertà di, libertà da – la rivoluzionaria filosofia di Giordano Bruno). Mirella Sartori (Consulta Romana per la Laicità delle Istituzioni: libere consulte in libero pensiero).

Partecipazione artistica: Centro Studi Enrico Maria Salerno (Laura Andreini Salerno, Fabio Cavalli, Valentina Esposito). Intermezzi per voce, chitarra ed armonica di Geovani Ciconte, Filippo Bizzaglia, Alessandra De Angelis, Maria Teresa Lubrano, Arianna Zapelloni Pavia, Fabiola Perna. Presenta: Antonella Cristofaro

Info:  3297481111; liberopensiero.giordanobruno@fastwebnet.it  

Partecipate compatti, au revoir, Paolo D’Arpini