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Flagelli d’Italia (tratti da Il Gran Pandemonio di Adriano Colafrancesco)

Letta per episodi, almeno quelli salienti e più rilevanti dal dopoguerra a oggi, la storia d’Italia è nota più o meno a tutti. Quello che spesso sfugge però – ed è possibile cogliere solo zoomando alla rovescia per vedere nell’insieme la cronologia degli eventi – è l’invisibile filo conduttore che accomuna i fatti nella sorte tragica toccata a non poche autorevoli personalità del nostro paese.

Soprassedendo per brevità sul più ampio quadro di stragi e attentati che hanno percorso in lungo e in largo tutto lo stivale, ci soffermeremo, sia pur brevemente, sulle vicende di Enrico Mattei, Aldo Moro, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Enrico Mattei (Acqualagna, 29 aprile 2906 – Bascapè, 27 ottobre 1962)
Sotto la sua presidenza l’Eni negoziò rilevanti concessioni petrolifere in Medio Oriente oltre a un importante accordo commerciale con l’Unione Sovietica, grazie all’intermediazione di Luigi Longo, suo amico durante la guerra partigiana e più tardi segretario del Partito Comunista Italiano.

In tale scenario introdusse il principio per il quale i Paesi proprietari delle riserve dovevano ricevere il 75% dei profitti derivanti dallo sfruttamento dei giacimenti. Iniziative tutte che contribuirono a rompere l’oligopolio delle Sette Sorelle, che allora dominavano l’industria petrolifera mondiale.

Morì nel 1962 in un misterioso incidente occorso al suo aereo personale, nei pressi di Bascapè. Le indagini svolte dall’Aeronautica Militare Italiana e dalla Procura di Pavia sull’ipotesi di attentato, si chiusero inizialmente con un’archiviazione “perché il fatto non sussiste”. In seguito, nel 1997, il ritrovamento di reperti che potevano ora essere analizzati con nuove tecnologie, fece riaprire le indagini giudiziarie. Queste stavolta si chiusero con l’ammissione che l’aereo “venne dolosamente abbattuto”, senza però poterne scoprire né i mandanti, né gli esecutori.

Nel 2012 una sentenza di un processo collegato, quella sulla scomparsa del giornalista Mauro de Mauro che indagava sul fatto, ha riconosciuto ufficialmente che Mattei fu vittima di un attentato. Chiunque sia stato il mandante, pare ormai alquanto probabile che l’esecuzione sia stata affidata a esperti locali, e che la casalinga mafia abbia quindi prestato il suo braccio.

Vale la pena chiudere questa breve scheda con parole dello stesso Mattei, tratte da un documento televisivo, dunque dalla sua viva voce, in una intervista televisiva del dicembre 1959:
“Un giorno a dicembre (1950, ndr) fui chiamato a incontrarmi con uno dei sette grandi (Mr Arnold, Holland della Shell, ndr) – uno dei grandi: hanno un bilancio che è quasi pari al bilancio dello stato italiano – a Montecarlo, dove mi chiamò.

Tutta la collaborazione riguardava l’Italia, tenere sui prezzi, “guadagniamo tutti di più”, che è proprio il contrario di quello che devo fare io. Io sono l’esponente di un’azienda di stato e devo cercare di portare al consumatore tutto quello che è possibile.

E io gli dissi: “Ma sa, in Italia avete finito di poter fare la politica vostra, d’ora in avanti la faremo noi”. Mi disse: “Che cosa vuol fare in Tunisia?”. “Guardi in Tunisia noi vogliamo costruire una raffineria”. Dice: “Voi non farete la raffineria, perché la faremo noi. Noi con una delle grandi società del cartello, un’altra delle sette sorelle”.

E io molto umilmente gli chiesi: “Cosa ne pensa se invece di farla in due, la si facesse in tre?”. “No”, mi rispose! E allora io: “Da questo momento – tirai fuori dalla tasca la matita, avevo altri argomenti da discutere, lo guardai, li cancellai – ho l’impressione che non abbiamo più niente da dirci. Però lei il colloquio di oggi se lo ricorderà per tutta la vita”.

Aldo Moro (Maglie, 23 settembre 1916 – Roma, 9 maggio 1978)
Negli anni settanta e soprattutto dopo le elezioni del 1976, Moro concepì l’esigenza di dar vita a governi di “solidarietà nazionale”, con una base parlamentare più ampia comprendente anche il PCI. Ciò rese Moro oggetto di aspre contestazioni: i critici lo accusarono di volersi rendere artefice di un secondo “compromesso storico”, più clamoroso di quello con Nenni, in quanto prevedeva una collaborazione di governo con il Partito Comunista di Enrico Berlinguer, che ancora faceva parte della sfera d’influenza sovietica.

Aldo Moro fu rapito il 16 marzo ’78 e assassinato il successivo 9 maggio dalle Brigate Rosse. Il 16 marzo 1978, giorno della presentazione del nuovo governo, il quarto guidato da Giulio Andreotti, la Fiat 130 che trasportava Moro dalla sua abitazione nel quartiere Trionfale zona Monte Mario di Roma alla Camera dei deputati, fu intercettata da un commando delle Brigate Rosse all’incrocio tra via Mario Fani e via Stresa.

Gli uomini delle Brigate Rosse uccisero, in pochi secondi, i cinque uomini della scorta e sequestrarono il presidente della Democrazia Cristiana. Dopo una prigionia di 55 giorni in un covo di via Camillo Montalcini 8, le Brigate Rosse decisero di concludere il sequestro uccidendo Moro. Il corpo di Aldo Moro fu ritrovato dentro il portabagagli di una Renault 4 rossa – rubata il 2 marzo 1978 a un imprenditore (Filippo Bartoli) nel quartiere Prati, due settimane prima dell’eccidio di via Fani – il 9 maggio a Roma, in via Caetani, emblematicamente vicina sia a piazza del Gesù (dov’era la sede nazionale della Democrazia Cristiana), sia a via delle Botteghe Oscure (dove era la sede nazionale del Partito Comunista Italiano).

Papa Paolo VI, il successivo 13 maggio, officiò una solenne commemorazione funebre pubblica per la scomparsa di Aldo Moro, amico da sempre e suo alleato, a cui parteciparono numerose personalità politiche italiane e che venne trasmessa in televisione. Questa cerimonia funebre venne celebrata senza il corpo dello statista, per esplicito volere della famiglia, che non vi partecipò, rifiutando il funerale di Stato e scegliendo di svolgere le esequie in forma privata presso la chiesa di San Tommaso di Torrita Tiberina

Su tutto questo, senza formulare altri giudizi e volendo fondarci solo sull’autorevolezza delle fonti, vale la pena di dare spazio alle dichiarazioni dell’onorevole Gero Grassi, parlamentare membro della Commissione d’Inchiesta sul Caso Moro.

“Le relazioni della Commissione Moro, approvate da Camera e Senato, ribaltano la verità giudiziaria e storica affermata in questi anni. In primo luogo la ricostruzione dell’eccidio di via Fani vede almeno 20 persone impegnate sulla scena del delitto mentre le Brigate Rosse, nelle evoluzioni delle loro bugie, sono arrivate al massimo a 9… Nel novembre del 2014 il Procuratore alla Repubblica di Roma Ciampoli ha scritto che è ormai certo che in Via Fani, insieme alle Brigate Rosse, vi fossero elementi dei servizi segreti deviati dello Stato, uomini della mafia romana (Banda della Magliana) e uomini dei servizi segreti europei che avevano interesse per lo meno a creare caos in Italia (…)

Tutto ciò ci induce a ritenere che in via Fani vi fossero “anche” le Brigate Rosse. Il termine “anche” è usato in maniera ironica e significa che per 39 anni una parte di classe politica, magistratura, forze dell’ordine e del mondo del giornalismo italiano, ha sostenuto, sbagliando, che gli unici responsabili erano stati i brigatisti rossi.

Giovanni Falcone, Palermo, 18 maggio 1939 – Palermo, 23 maggio 1992
Giovanni Falcone venne assassinato in quella che comunemente è detta strage di Capaci, il 23 maggio 1992, mentre stava tornando, come era solito fare nei fine settimana, da Roma, insieme alla moglie Francesca Morvillo, che morì con lui nella circostanza, insieme a tre agenti di scorta.

I punti oscuri della Strage di Capaci.
Così in un’intervista il pm Nino Di Matteo:
“La verità che è stata accertata, mi sento di dirlo con cognizione di causa, è ancora una verità parziale (…) La lettura analitica delle sentenze che sono state emesse ci porta a ritenere che è stato possibile – ma mi sento di dire altamente probabile – che insieme agli uomini di Cosa nostra abbiano partecipato alla strage, nel momento del mandato stragista, organizzazione ed esecuzione, anche altri uomini estranei alla mafia”.

Domande senza risposta:
·         il pentito Gioacchino La Barbera dice: “C’era un uomo, durante la preparazione della strage di Capaci, che non avevo mai visto prima. Non era dei nostri”. Chi era quell’uomo?

·         come facevano i boss a conoscere con precisione l’arrivo di Falcone a Punta Raisi?

·         chi c’era a bordo dell’aereo misterioso che sorvolava il tratto Palermo – Punta Raisi nel giorno della strage? (Testimoni lo raccontano in più fasi processuali),

·         perché uomini in mimetica si trovavano sul tetto della Mobiluxor, il mobilificio a ridosso dell’autostrada A29. C’è anche questo nei racconti, resi in più fasi processuali, di alcuni testimoni.

·         che fine hanno fatto le due agende e il computer di Falcone che si trovavano nella macchina?

·         come mai le foto scattate da Antonio Vassallo, assessore comunale a Capaci, subito dopo l’esplosione, furono immediatamente sequestrate da due agenti e non arrivarono mai ai pubblici ministeri? (chi aveva ritratto in quelle immagini?)

 
Paolo Borsellino, Palermo, 19 gennaio 1940 -Palermo, 19 luglio 1992.
Il 19 luglio 1992, dopo aver pranzato con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, Paolo Borsellino si recò insieme alla sua scorta in via D’Amelio, dove vivevano sua madre e sua sorella Rita. Alle 16:58 una Fiat 126 imbottita di tritolo, che era parcheggiata sotto l’abitazione della madre, detonò al passaggio del giudice, uccidendo oltre a Borsellino anche i cinque agenti di scorta.

I punti oscuri della strage di via D’Amelio.
Antonino Caponnetto che subito dopo la strage ebbe a dire, sconfortato, “tutto è finito…”, intervistato anni dopo da Gianni Minà, ricordò che:
 
“…Paolo aveva chiesto alla questura – già venti giorni prima dell’attentato – di disporre la rimozione dei veicoli nella zona antistante l’abitazione della madre. Ma la domanda era rimasta inevasa. Ancora oggi aspetto di sapere chi fosse il funzionario responsabile della sicurezza di Paolo, se si sia proceduto disciplinarmente nei suoi confronti e con quali conseguenze”.

Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino, parla esplicitamente di “strage di Stato”.
“Perché quello che è stato fatto è proprio cercare di fare passare l’assassinio di Paolo e di quei ragazzi che sono morti in via D’Amelio come una strage di mafia. (…) Hanno messo in galera un po’ di persone – tra l’altro condannate per altri motivi e per altre stragi – e in questa maniera ritengono di avere messo una pietra tombale sull’argomento. Devo dire che purtroppo una buona parte dell’opinione pubblica, cioè quella parte che assume le proprie informazioni semplicemente dai canali di massa – televisione e giornali – è caduta in questa chiamiamola “trappola (…) Quello che noi invece cerchiamo in tutti i modi di far capire alla gente (…) è che questa è una strage di stato, nient’altro che una strage di stato. E vogliamo far capire anche che esiste un disegno ben preciso che non fa andare avanti certe indagini, non fa andare avanti questi processi, che mira a coprire di oblio agli occhi dell’opinione pubblica questa verità, una verità tragica perché mina i fondamenti di questa nostra repubblica. Oggi questa nostra seconda repubblica è una diretta conseguenza delle stragi del ’92”.

Tratto da Il Gran Pandemonio di Adriano Colafrancesco

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Lettera aperta a deputati e senatori per dire “No al riconoscimento di Guaido come presidente del Venezuela”

Il testo da mandare lo decide ciascuno, io mando quello che segue, tratto dalla petizione https://www.petizioni24.com/contro_il_riconoscimento_di_guaido_come_presidente_della_repubblica_del_venezuela_da_parte_dell_unione_europea che spero riceva varie firme e che sarà inoltrata all’UE.

Al fondo dell’email l’elenco dei senatori e deputati, fare copia incolla, Grazie – Marinella Correggia

Oggetto: NO al riconoscimento dell’autoproclamato Guaidò come presidente del Venezuela!

Chiediamo all’Italia e ai paesi dell’UE di non compiere una decisione scellerata. L’autoproclamato Juan Guaidò non va riconosciuto come presidente legittimo del Venezuela! No agli ultimatum! La democrazia va rispettata, i golpe vanno respinti.

Anche Papa Francesco ha chiesto una “soluzione giusta e pacifica per superare la crisi, rispettando i diritti umani e desiderando esclusivamente il bene di tutti gli abitanti del paese”.

L’UE deve tenere una posizione autonoma e non rincorrere il Presidente USA che ha messo tutti davanti al fatto compiuto e rischia di causare un bagno di sangue oltre che una grande ingiustizia.

Elenco Parlamentari:

Senato
rosasilvana.abate@senato.it
rossella.accoto@senato.it
donatella.agostinelli@senato.it
enrico.aimi@senato.it
alberto.airola@gmail.com
maria.alberticasellati@senato.it
francesca.alderisi@senato.it
alessandro.alfieri@senato.it
cristiano.anastasi@senato.it
luisa.angrisani@senato.it
paolo.arrigoni@senato.it
bruno.astorre@senato.it
giuseppe.auddino@senato.it
luigi.augussori@senato.it
alberto.bagnai@senato.it
alberto.balboni@senato.it
alberto.barachini@senato.it
claudio.barbaro@senato.it
antonio.barboni@senato.it
francesco.battistoni@senato.it
teresa.bellanova@senato.it
roberto.berardi@senato.it
giorgio.bergesio@senato.it
annamaria.bernini@senato.it
stefano.bertacco@senato.it
massimo.berutti@senato.it
sandro.biasotti@senato.it
paola.binetti@senato.it
caterina.bini@senato.it
caterina.biti@senato.it
vittoria.bogodeledda@senato.it
paola.boldrini@senato.it
anna.bonfrisco@senato.it
giulia.bongiorno@senato.it
francesco.bonifazi@senato.it
emma.bonino@senato.it
stefano.borghesi@senato.it
lucia.borgonzoni@senato.it
umberto.bossi@senato.it
simone.bossi@senato.it
laura.bottici@senato.it
elena.botto@senato.it
gianclaudio.bressa@senato.it
info@lucabriziarelli.it

maurizio.buccarella@senato.it
roberto.calderoli@senato.it
giacomo.caliendo@senato.it
antonella.campagna@senato.it
maurizio.campari@senato.it
stefano.candiani@senato.it
massimo.candura@senato.it
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mariacristina.cantu@senato.it
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adriano.cario@senato.it
pierferdinando.casini@senato.it
marzia.casolati@senato.it
gianluca.castaldi@senato.it
mariadomenica.castellone@senato.it
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s.craxi@fondazionecraxi.org
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zanotelli_g@camera.it
zardini_d@camera.it
zennaro_a@camera.it
zicchieri_f@camera.it
ziello_e@camera.it
zoffili_e@camera.it
zolezzi_a@camera.it
zordan_a@camera.it
zucconi_r@camera.it

………………………

Commento di Marco Palombo: “Sono consapevole che la petizione non può fermare il golpe in atto, è un piccolo test sulla presenza di una opinione pubblica in Italia contraria al golpe. Un test non sulla quantità di questa area ma sul suo orientamento. C’è un’opinione pubblica contro il golpe, piccola o grande che sia, dobbiamo trovare il modo di farla uscire allo scoperto…”

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Assisi, dal 4 al 6 settembre 2015: “L’oriente incontra l’occidente”

XVIII Edizione del MEETING L’ORIENTE INCONTRA L’OCCIDENTE
nell’area del sentiero francescano per una nuova civiltà di Pace
Assisi/S. Maria degli Angeli – Casa Leonori – dal 04 al 06 settembre 2015

Gabriella Lavorgna ad Assisi

Il “MANDIR” della PACE, fondato da Maria GABRIELLA LAVORGNA, organizza dal 4 al 6 settembre 2015 “L’ORIENTE INCONTRA L’OCCIDENTE”. La prima edizione dell’evento nasce nel 1998 ad Assisi, patria di San Francesco, simbolo di ecumenismo e di Fratellanza Universale, con lo scopo di avviare un dialogo costruttivo tra due mondi, rispettandone la diversità … ma anche tra due emisferi … quelli cerebrali, per giungere ad un’integrazione propositiva e cooperativa delle due polarità: razionale ed intuitiva, come generatori di un’identità più armoniosa dell’individuo e delle società.

La Rassegna si propone di offrire una serie di spunti di riflessione, nel rispecchiare gli ideali del “Sentiero”, testimonianza dell’atteggiamento di Francesco verso il mondo e le creature, per rafforzare i valori universali di Amore e di fraternità con tutto il creato per una nuova civiltà di Pace. Le tre giornate saranno inoltre ricche di appuntamenti con numerose conferenze, dibattiti, convegni, proiezioni di documentari, workshop e mostre d’arte e vedrà la partecipazione di qualificati relatori del mondo scientifico-culturale, autorità civili e religiose.

L’UOMO SCOPRE L’UOMO NEL TEMPIO DELL’UNO

PROGRAMMA di massima

Venerdì 04 settembre 2015
Ore 15.30 Apertura Convegno: Dr.ssa Maria Gabriella Lavorgna
(Presidente Fondazione Mandir della Pace)
Sezione: Arte/Spiritualità – Rassegna di arti visive (pittura, scultura, fotografia)
“Il messaggio dell’universo vivente nella pittura multidimensionale”
Presentazione degli artisti e loro opere a cura di Dott.ssa Patrizia Patti (Pres. Ascetic Sign )
Con Pietro Sarandrea, (web.tiscali.it/graficavaly/sarandrea/index.html)) Umberto Pettinicchio,(www.umbertopettinicchio.it) Michelangelo Magnus, Miriana Sara Sofia(www.loveisgoldensection.com/biography.html), Alfonso Petronzi, Alfonso Ruggieri(www.alfonsoruggieri.it)
Presentazione del libro ‘’Luce ed Ombre’’- Buzzi e il potere dell’etere di Caterina Luisa De Caro
Ore 16.30 Sez. Spiritualità/Ben-Essere 
Tavola rotonda “Medicina e Spiritualità del Ben-Essere”

Fiorella Capuano esperta in medicina vibrazionale “Guarigione e consapevolezza”
Dr. Giuseppe Zanella (Maestro del suo Metodo Reiki R.A.U., professionista e esperto formatore nel settore delle Discipline Bio Naturali. Presidente e fondatore dell’Associazione R.A.U. Giornalista e scrittore.“La vibrazione della nuova era”Il cambiamento che si sta verificando porta l’Uomo a ritrovare sé stesso attraverso i piani del Suo Essere e, manifestandoli, riuscirà a comprendere meglio la vita nella sua semplicità e nella sua forza. E’ in questo tempo di grande mutazione che si manifesta l’Uomo Nuovo.
“Il Reiki , l’energia cosmica come terapia del corpo e dell’anima”

Roberto Mazzeo (naturopata, iridologo): “Curarsi con la medicina olistica”

Ore 17.30 Coffee breack

Ore 18.00
Tavola rotonda sul tema ‘’Sessualita’e Spiritualita’’-
con il Dr. Raffaele Cavaliere e la Prof.ssa Caterina Luisa Decaro

 La Scienza Medica più all’avanguardia dimostra che la nostra salute è determinata dalla stretta relazione tra mente, emozioni, ghiandole endocrine, sistema immunitario e stati di coscienza. Il più grave errore, indotto da condizionamenti millenari, culturali e religiosi, è stato quello di contrapporre il piacere sessuale alla Spiritualità . Non c’è quindi più ragione di credere che la Sessualità e la Spiritualità siano due realtà antitetiche e separate. Il Tantra utilizza la grande energia creativa dei rapporti sessuali per guidare i praticanti verso l’espansione della coscienza. In questo senso, la sessualità non viene considerata una realtà carnale, ma un veicolo importante di evoluzione in un contesto spirituale. 

Ore 18.30-Arleen Sidhe Operatrice olistica e del Benessere, riequilibri energetici, Guarigione Quantistica, Terapie essene, cure e lettura dell’ aura. Insegnante sciamanesimo e spiritualità Celtica, Terapeuta del Suono e Musica, uso della Voce, Nada e MantraYoga (yoga del suono);arte-danzamovimentoterapeuta, musicista e cantante:
Dimensione Quantica, guarigione e trasformazione, la legge di Risonanza; Cure di Luce nella Nuova Energia; Medicine quantistiche e Matrix divina

la Guarigione attraverso il Suono e le frequenze di luce; Tutto di noi e intorno a noi è luce e suono; Guarire è Ri-accordar-Si ed armonizzarsi nelle frequenze d’ origine e amore del Creatore, nella Transizione della Nuova Terra e il salto quantico in corso.

ORE 20.00 Pausa Cena

Ore 21.15 Incontri di Etnoscienze
Tavola rotonda “Culture a Confronto Tra Oriente e Occidente nel significato archetipo del simbolismo“L’archeologia e la geometria sacra assolvono il delicato compito di riconoscere il significato archetipale dei simboli per condurre l’umanità in un contesto più ampio di conoscenza spirituale.
Tavola rotonda ‘’Comprendere i segreti dell’Universo ‘’ con
Michelangelo Magnus (scrittore, pittore, creativo): (autore del saggio: “Viaggio nei Misteri della Brianza templare ed esoterica”, e-Book, 2011, AmazonKindle) dal titolo: 
LA MAPPA DEL TESORO  DELLA  CHIESA  DI   SANTO  STEFANO E IL  MISTERO  DELLA   SACRA SINDONE 
Ore 21.40 
Incontro con il Dott. Andrea Fabbri, ovvero uno dei protagonisti del format “MISTERO” di ITALIA UNO 
‘’L’UTILIZZO DEL GEORADAR E DEI DRONI NELLA RICERCA ARCHEOLOGICA’’  
Ore 22,00 -Dr. Aldo Civitillo :Lapis ex illis: il Graal tra storia, letteratura e mistero
Ore 22.20-Prof.ssa Anna Manfredi: Nuove interpretazioni dei simboli nascosti nel Cenacolo di Leonardo e Et in Arcadia Ego di Poussin
In chiusura Culti misterici ed orientali a Pompei –Presentazione del libro di Antonio Virgili a cura di On. le Alfredo Arpaia
Sabato 5 settembre serr
Ore 9:30 Sezione Uomo Natura Ambiente
L’uomo al centro dell’ambiente
La questione ambientale non è un problema tecnico o economico, è prevalentemente un problema che riguarda i comportamenti, perché l’uomo è al centro dell’ambiente. La sfida di oggi è da una parte alzare il livello educativo e morale di ogni cittadino del mondo, dall’altra conseguire il riconoscimento politico e giuridico dell’umanità. Le risorse del pianeta, le aree verdi, i terreni fertili coltivabili, ecc… non sono beni delle nazioni che le detengono, bensì patrimonio di tutta l’umanità. Le crisi di questa epoca, come la scarsità di risorse, la contaminazione dell’atmosfera, i cambiamenti climatici, la riduzione della biodiversità, sono una straordinaria opportunità per una crescita evolutiva individuale e collettiva senza precedenti.
Tavola rotonda “Cun tuctae le creature”
Il cantico delle creature è solo l’eco di una lauda medievale o un messaggio di estrema attualità?  Se stiamo assistendo all’agonia della terra quanta responsabilità è imputabile all’uomo? La visione francescana del mondo che considera tutte le creature come fratelli e sorelle, figlie di un unico Dio Padre, ci può essere d’aiuto? La problematica dell’individualismo è presente anche nell’ecosistema. Alla base dell’ecologia c’è la visione olistica dell’uomo illuminata dalla sua natura spirituale che lo ricongiunge alla vera essenza della vita.

Ing. Marco Bresci, APS Gianni Ballerio : LA GESTIONE ETICA DELLE RISORSE E DELL’ENERGIA -www.marcobresci.it 
 
La sfida di questa epoca è l’avanzamento di una civiltà mondiale, attraverso il riconoscimento politico e giuridico dell’Umanità, il conseguimento della Pace Mondiale Permanente, una strategia di sviluppo globale, etico, equo e sostenibile, un’armonizzazione fra scienza e religione, l’adozione di principi di etica universale. È importante la collaborazione e l’impegno di ogni cittadino del mondo per aiutare l’Umanità a superare le attuali crisi che sono opportunità di crescita, a livello individuale e collettivo. A Parigi in autunno ci sarà un importante summit con l’obiettivo di raggiungere un accordo internazionale sulla riduzione dei gas serra: il mondo del volontariato e dell’associazionismo è chiamato ad un’opera di sensibilizzazione in tutto il mondo in vista di questo evento tenendo conto che gli effetti del cambiamento climatico sono già visibili a ogni latitudine e longitudine e rappresentano una grave minaccia. 

Armando Spedicato ,rappresentante del gruppo ECOCREANDO ,illustra l’attivita’ per il senso comune di attrazione e di richiamo per il viver naturale in armonia simbiotica con la nostra Madre Terra. Lo scopo primario è di perseguire il miglioramento globale della vita del singolo e della collettività promuovendo uno stile di vita eco-sostenibile  integrato nel rispetto, nella tutela, nell’armonia ed in simbiosi con l’ambiente terrestre.

Franco Sammaciccia, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico delle Discipline Bionaturali della Regione Lombardia :Medicine complementari e discipline bionaturali, Una nuova Alleanza a tutela della salute e a difesa della Vitalita’
Le Discipline Bio-Naturali sono attività e pratiche fondate su 3 principi culturali e operativi, costitutivi della nuova “cultura della vitalità” :1. la finalizzazione alla piena espressione della vitalità, patrimonio unico e irripetibile di ogni persona in qualsiasi età, condizione sociale, stato di benessere.2. l’approccio globale alla persona, presa in considerazione come entità vitale indivisibile.3. l’utilizzo esclusivo di conoscenze, tecniche, strumenti e prodotti naturali.

Francesco Pandolfi Balbi illustra il progetto Fire - http://progettofire.silenzioevita.it:
Progetto FIRE: un punto di riferimento per riconoscersi, incontrarsi, unire i buoni sentimenti allo scopo di costruire fattivamente armonia.

Migliorare da subito la propria esistenza, conoscere e incontrare le persone animate dai propri stessi sentimenti per collaborare con loro. Nessuna ideologia, nessuna regola è contemplata dal Progetto FIRE al di fuori del rispetto e dell’amore per la vita e nulla di nuovo c’è da fare per ‘essere Fire‘… solo proseguire la propria esistenza con i valori di sempre e il cuore più leggero, perché tanti piccoli orti ben curati possono fare un unico, meraviglioso giardino. Questo è il nostro obiettivo, ma non vogliamo raggiungerlo ‘un giorno’… vogliamo invece che si riveli un viaggio entusiasmante sin dal prossimo passo. Nessuno sforzo, nessun programma a lungo termine. Solo semplice e autentica vita espressa al massimo. Per tutti.

Proiezione e commento di alcuni brani del documentario “Olos” prodotto dal Club di Budapest
Stefano Momente’ Pres.Vegan’: Alimentazione vegetariana per sviluppare una cultura di Pace
Pausa pranzo
Ore 15.30 Sezione Scienza, Conoscenza per l’evoluzione della nuova coscienza: le reali applicazioni nei vari campi della tecnologia.
Tavola rotonda
“L’evoluzione psichica e spirituale della coscienza umana:
il risveglio della consapevolezza come varco al salto quantico multidimensionale”
Dr.ssa Maria Consiglia Santillo (Psicologo Psicoterapeuta ad orientamento Psicoanalitico – Psico-oncologo – Responsabile Scientifico Centro Studi e Ricerche Psyché): “A Proposito del Proposito … Verso quale Futuro ci Stiamo Proiettando?” Divenire Consapevoli del Progetto per Orientarsi verso l’Autodeterminazione
Esiste un luogo in cui hanno origine tutte le cose e che costituisce il Principio di ogni processo evolutivo. Questo luogo, in una logica frattale, può essere individuato a tutti i livelli: dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande passando attraverso la “terra di mezzo” in cui si colloca l’Umanità. È la dimora del “fiat” che, nell’attuale momento storico, assume una particolare rilevanza. Imparare a conoscere e frequentare questo luogo significa favorire l’autodeterminazione e facilitare il processo evolutivo che l’Umanità è chiamata a realizzare.
Manuela Pompas (giornalista scrittrice): “Siamo tutti sensitivi, siamo Luce’’

Dr. Ulisse di Corpo-Dr.ssa Antonella Vannini- Dr.Raffaele Cavaliere: La legge del Karma: Reincarnazione- libero arbitrio e destino

Ing. Mirjana Sara Sophia-GEOMETRIA SACRA ED ANTICHE DOTTRINE : il legame tra la Sezione Aurea e la Ghiandola Pineale
Il nome della Ghiandola Pineale deriva dalla pigna che ha la geometria della Sezione Aurea. Il nome antico della Sezione Aurea è Tau. Nel 1909 l’hanno cambiato in Phi e con questo si è persa l’importanza della Sezione Aurea ed il suo collegamento con la Ghiandola Pineale situata sulla nostra fronte. Il profeta Ezechiele nel Antico Testamento scrive ‘Dio ci riconoscerà dal segno Tau impresso sulle nostre fronti’ e con questo ci dice quanto sia importante la Sezione Aurea per l’evoluzione della nostra Ghiandola Pineale e del Terzo Occhio che sono in stretto collegamento con il nostro DNA.
La Geometria è il linguaggio base fra tutti quelli presenti nell’Universo ed è il linguaggio del Terzo occhio, con il quale la Ghiandola Pineale si esprime e comunica. E’ un linguaggio che compreso dalla nostra parte femminile, non viene compreso del tutto dalla nostra parte maschile.
Ore 17.30: Pausa coffee breack –

Ore 17.45:Michelangelo Magnus (autore del saggio: “Arte, simboli e parole nel linguaggio segreto della noetica radionica, quale fondamento della magia”“IL NOMINALISMO, OVVERO COME I NOMI DETERMINANO IL DESTINO – NELL’OCCASIONE CI SARA’ UN INTERATTIVITA’ CON IL PUBBLICO E AD OGNUNO CHE VORRA’ VERRA’ SPIEGATO IL VERO SIGNIFICATO DEL PROPRIO NOME DI BATTESIMO”

Fabrizio Bosio(psicoastrologia evolutiva): “RELAZIONI INTERPERSONALI”, nel confronto fra 2 temi natali comprenderemo le reciproche lezioni karmiche-evolutive, sforzandoci a superare le differenze individuali e a potenziare le compatibilita’ ed affinita’

Maria Grazia Albanese: Counselor trainer certificata S.I.A.F., facente parte del Collegio dei Probiviri della medesima associazione- Insegnante della scuola Lux Terrae- Master Reiki -Membro della Società antroposofica: La nuova Era , camminare nella nuova frequenza
Siamo in un momento culminante dell’evoluzione umana, è in atto un cambio di frequenza. In ognuno di noi è nascosto l’intimo bisogno di un salto, di una svolta, che i vecchi schemi ostacolano. La frequenza sta cambiando, in molti esseri è in atto una rivoluzione interiore. Gli antichi misteri indicavano questo momento, dicendo che ci sarebbe stata una fase fondamentale dell’evoluzione umana in cui l’umanità tutta avrebbe camminato tra i mondi e avrebbe ricordato il punto di inizio da cui tutti siamo discesi. In particolare si parlera’degli antichi misteri in connessione con la fisica quantistica ed il vero senso della legge di attrazione.

Rita Faccia (esperta di numerologia) “ Anima numerante, i numeri ti cambiano la vita’’
La Numerologia è una disciplina, un’arte che studia, analizza e relaziona i dati numerici rilevabili dalla data di nascita e dalla trasformazione in numeri delle lettere del nome e cognome di una persona: grazie ai numeri rilevati, è possibile individuare le fasi evolutive dell’individuo, le potenzialità, le qualità, le attitudini, i talenti e le contraddizioni caratteriali  di una persona. La scienza con i propri mezzi (cimatica) e le culture mantriche e ad orientamento spiritualista (vedi rapporto mantra – yantra) hanno dimostrato che ogni suono ha una sua precisa corrispondenza numerica, geometrica, coloristica e vibratoria:  ogni parola o nome esprime l’identità vibratoria, la frequenza armonica, la qualità identificante contenuta nel suono della parola espressa.
Ore 20.00 Pausa cena

Ore 21.30 “I sentieri dell’anima tra Oriente e Occidente: un viaggio tra emozioni diverse”
(Performance di poesia, musica, recitazione e danza etnospirituale) a cura di Rocco Milano Pres. Ars Planet
Il concerto/spettacolo di musica etnospirituale ha finalità filantropiche ed ha lo scopo di rappresentare tramite gli artisti partecipanti, una sorta di itinerario musicale da Oriente a Occidente di differenti culture che mira ad esaltare il concetto di “Unità nella diversità” e gli ideali di pace globale.
Ospite d’Onore-Premio Mandir della Pace
Nour Eddine Fatty musicista sufi etnospirituale
Martine Brochard (attrice, scrittrice)

Canti sacri e canti di luce dalle sonorità profonde e cristalline, nelle diverse lingue e tradizioni etno-spirituali del mondo, e canalizzati dai mondi di luce e regni della Natura con ArleenSidhe  Insegnante canti e danze sacre, sciamaniche, celtiche, etniche tradizionali, danzamovimentoterapeuta, musicista e cantante; Terapeuta del Suono e Musica, uso della voce, Nada e mantra Yoga (yoga del suono). Operatrice di riequilibri energetici, medicine quantistiche, Terapie essene cure e lettura dell’Aura.
 
Alchimia dei suoni e magia dell’Oriente
Musica e danza di ricerca  e integrazione tra Oriente e Occidente –
danze etnospirituali con Rita Patti

Omaggio a Francesco dell’Amore Universale
con Andrea Ceccomori flautista Assisi suono sacro-

In memoria di Franca Sebastiani due sue composizioni: la pace nel mondo e S. Francesco

Giulia D’Alessio cantautrice, interprete di alcune sue composizioni ,e’un messaggio di rispetto verso il prossimo, un no verso ogni forma di violenza, un messaggio di pace e di amore perché dove c’è amore c’è pace.
Antonella Pagano (giornalista scrittrice) recita alcune sue poesie su tematiche di Pace
Domenica 6 settembre
Ore 9.30 Sezione Etica/Economia/Valori Umani
Proiezione del documentario, prodotto da Satya Doc “L’economia della felicità” con Vandana Shiva (docente di fisica quantistica – Premio Nobel alternativo)
Ore 10.00-Tavola rotonda: “L’econometica  per  la qualità della vita” condotta dal Prof. Giovanni Luigi Manco
Prof .Antonino Galloni (economista, Ricercatore Universita’di Berkeley,Politiche per l’occupazione e Cassa Integrazione nelle grandi imprese): Storia di una non idea di Europa
Avv .Massimo Colangelo (autore del saggio: “Come uscire dalla crisi dal titolo:
“IDEE E CONTRIBUTI PER RISOLVERE I PROBLEMI ECONOMICI E SOCIALI”

Prof. Dr. Giovanni Luigi Manco(saggista con il quotidiano di Puglia, Movimento Non violento, Re Nudo, all’insegna del Veltro, Solaria, Aurora Boreale):’’Lavoro e produzione nel discorso evangelico’’
Avv. Vittorio Marinelli( Pres.European Consumers): Etica del consumatore

Multiculturalita’ e Diritti Umani

Con On. le Alfredo Arpaia(Pres LIDU- Lega Italica diritti umani) -Dr.ssa Giovanna Sorbelli pres. Eudonna- Dr.ssa Ella Grimaldi-

Presentazione del libro di Gabriella Lavorgna ’’Lo specchio dell’anima-La logica del creato nel grande gioco della vita’’ a cura della Dr.ssa Patrizia Patti
Ore 12.00 Coffee Break
Dr.ssa Eleonora Mingoia (psicopedagogista) “Verso una Nuova Pedagogia… La scuola dell’armonia umana
Una rivisitazione del concetto di pedagogia. Una analisi degli aspetti nascosti che sincronicamente si ripetono nella nostra vita e quella dei propri familiari per permettere un cambio energetico che conduce alla soluzione dei problemi. Mentre aspettiamo un cambiamento dall’alto, cioè dalle istituzioni, ci accorgiamo che esso è già in atto da tempo grazie al pionierismo di tante persone di buona volontà che hanno a cuore il destino dei propri figli.
Dr.ssa Rosalba Allevi (insegnante): Educare alla Coscienza Affettiva
Un viaggio stimolante tra Oriente e Occidente, tra Spiritualità e Scienza, per elaborare nuove riflessioni attorno alla Vita Umana e all’Educazione

Dr.ssa Maria Grazia Abbamonte psicoterapeuta:’i bambini indaco per una nuova spiritualita’

Ore 13.00 Pausa Pranzo

Ore 15.00 /17.00 – Sala Casa Leonori
il dialogo della Pace tra fedi e culture: Crisi in Medio Oriente e nel mondo, quali possibili soluzioni?
Un viaggio esplorativo, attraverso la visione religiosa e spirituale, per il mondo che ci circonda  condotta dalla Prof.ssa ANITA TOSI teologa, studiosa di storia delle religioni
RIFLESSIONI DI DIDATTICA DELLA PACE E DELLA NON VIOLENZA ALLA RICERCA DI UNA SICUREZZA CONDIVISA. “La sicurezza condivisa mette a fuoco la fondamentale interrelazione tra le persone e con l’ambiente; include anche un rispetto generale per l’interconnessione e la dignità di ogni forma di vita e riconosce il fatto essenziale che tutti vivono in un unico mondo e che per superare la violenza sia necessaria e possibile la giustizia con capacità di compassione e di perdono”.
La chiave del “dialogo”, quale sentiero percorribile per lo sviluppo di una cultura di pace, è l’importanza della conoscenza del “diverso” ,  nelle sue tradizioni socio-culturali e religiose,   per poterne comprendere le reali esigenze e favorirne l’integrazione dello stesso  nella società civile in cui vive: l’opportunità di acquisire e sperimentare  la conoscenza della Scienza Vedica , culla delle religioni, dalla quale si attinge l’universale concetto dell’Unità nella diversità, che classifica l’Umanità come figli di un unico padre.
Interventi:
Dott. Imam Abdel Qader Mohammad
Presidente Centro ISLAMICO CULTURALE DI PERUGIA &  UMBRIA
Prof. Ariè Ben Nun (rabbino generale dell’esercito israeliano, esperto di ghimatria)
Dr .Alessandro D’Alessandro (docente di filosofia e delle tradizioni religiose): “Il contributo del Buddismo al dialogo e alla cooperazione tra fedi e culture per una civiltà mondiale di giustizia e di pace”.
Padre QUIRINO SALOMONE francescano ofm- Fondazione Celestiniana dell’Aquila
Omaggio al maestro spirituale indiano Sathya Sai Baba, con Tullia Parvati Turazzi (esperta in scienza vedica e discipline orientali)
Esiste una sola religione quella dell’Amore-Esiste un solo linguaggio quello del cuore:
Conclusioni con Giorgio Furlan, Maestro di yoga e Esperto di filosofie orientali) “Le vie della fede e della scienza, punto d’incontro per una nuova civiltà”
Testimonianza di Martine Brochard con la presentazione del suo libro: I miracoli esistono solo se ci credi
Coffee Break
twww.mandir.ning.com

Dr.ssa Maria Gabriella Lavorgna (Pres. Fondazione “Mandir della Pace”): programmazione, coordinamento, organizzazione generale
Francesco Lavorgna – Dr.ssa Rosalba DE VITA- pubbliche relazioni – accoglienza Iscrizioni convegno e prenotazioni stands-Servizi di Segreteria e accoglienza -Comitato Operativo Tel.3687559275

Ufficio Stampa:
Feliciana e Lucia Di Spirito – Il giornale dei Misteri www.ilgiornaledeimisteri.it

Sez. Arte e spiritualita’(direzione artistica –grafica e rassegna Arti visive) :D r.ssa Patrizia Patti,

 Dalla mattina del 4 sett. al pomeriggio del 6 sett. è previsto negli spazi adiacenti all’area congressuale l’allestimento di stands (a carico dei partecipanti) per esposizione e vendita di libri, materiale didattico, prodotti biologici, artigianali, olistici, etc. previo contributo per spese organizzative. (contattare segreteria operativa Mandir della Pace shantij@live.it per prenotazione).

Dr.ssa Giovanna Canzano per interviste e riprese dell’evento. DR.SSA VALERIA VOLPE Redattrice Rivista Lux Terrae

Tutti gli operatori olistici saranno presenti nell’area dello spazio espositivo ”Spiritualità/Benessere”, adiacente alla sala conferenze per fornire consulenze, terapie olistiche, massaggi, lettura dell’aura.
In uno stand saranno presenti i rappresentanti della DXN la Società di distribuzione del Ganoderma Lucidum, il fungo cinese dell’immortalità: info:www.staibene.dxnitaly.com

Info generali sulla partecipazione: shantij@live.it

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Luna piena a Treia, la creazione del denaro, il mito della democrazia, annuario ambientale ISPRA, PD/DC, laicità e sincretismo…

luna quasi piena a Treia

Il Giornaletto di Saul del 31 luglio 2015 – Luna piena a Treia, la creazione del denaro, il mito della democrazia, annuario ambientale ISPRA, PD/DC, laicità e sincretismo…

Care, cari, la luna piena di luglio è un evento simbolico che viene celebrato da migliaia di anni in India, sotto il nome di “Gurupurnima”. Questo momento rappresenta la pienezza della coscienza, il Sé, anche definito guru cioè la luce interiore che disperde le tenebre dell’ignoranza. Il guru quindi non è una persona ma la pienezza dello stato indifferenziato della coscienza, in cui cessa ogni dualismo ed in cui essa risiede pienamente nella propria natura. Ed è sempre presente in ognuno di noi. Ciononostante finché la mente umana è preda dell’ignoranza e si identifica in uno specifico nome e forma (la persona che crediamo di essere) è necessario per noi compiere un processo di ricomposizione (che viene definito “yoga”).  L’energia -o consapevolezza- che consente il risvegliarci alla nostra vera natura viene parimenti definito “guru” e può manifestarsi davanti a noi in una forma per compiere l’alchimia del risveglio, ma questa forma non è propriamente separata o altra da noi è come un personaggio del nostro sogno che provvede a risvegliarci a noi stessi. Questo vero guru -o sadguru- viene onorato oggi, 31 luglio 2015, a Treia…” – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/07/30/treia-31-luglio-2015-ed-il-significato-profondo-della-luna-piena-di-luglio/

Commento di Ettore Stella: “Caro Paolo. Proprio ieri sera osservando la luna, mi sono reso conto che man mano che questa cresce di pari passo anche la mia inquietudine sale. Tu parli di benefici raggi lunari, chissà che per me non sia ancora qualcosa da trasmutare. Vista la ricorrenza mediterò anch’io e le tue parole spese per me mi accompagneranno…”

La creazione del denaro – Scrive Mjollnir: “Come avviene la creazione del denaro? I salvataggi servono a risolvere le crisi o sono le crisi che servono a giustificare i salvataggi? Perché i bilanci delle banche seguono regole diverse rispetto a quelle seguite da qualunque altra attività commerciale? Per la prima volta, l’uno davanti all’altro, Marco Saba (spina nel fianco dei consigli di amministrazione delle banche e autore di alcune interrogazioni parlamentari) e Giovanni Zibordi (autore di Cobraf). Due ore di confronto, senza esclusione di colpi ma civilmente, su un tema che divide l’opinione pubblica: il meccanismo di creazione del denaro e la sua legittimità.” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2015/07/30/il-meccanismo-di-creazione-del-denaro-e-la-sua-legittimita/

Commento di Paola Botta Beltramo: “In questo contraddittorio sulla creazione del denaro da parte delle banche, Zibordi afferma che le banche creano denaro dal nulla che però devono restituire (a chi? domanda Saba) e che gli utili delle banche derivano da interessi, da obbligazioni e da attività finanziarie varie. Marco Saba invece , e con lui gli altri ricercatori del Centro Studi Monetari, tra i quali il presidente Antonino Galloni autore del libro “Bank – il futuro della banca”, afferma che il denaro creato dal nulla forma il reddito che non appare nei bilanci e che quindi non viene tassato…” – Continua in calce al link sopra segnalato

Roma. Presentato Annuario ISPRA – Scrive Arpat: “Presentato il 29 luglio 2015 a Roma, nell’Auditorium del MATTM, l’Annuario dei dati ambientali ISPRA 2014-2015: i grandi temi affrontati sono quelli della qualità delle acque e dell’aria, degli agenti fisici e dei rischi per il suolo in generale, dagli eventi franosi e alluvionali, agli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, etc. L’attenzione è rivolta anche alle superfici interessate da coltivazioni biologiche…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2015/07/roma-lispra-ha-presentato-lannuario-dei.html

Il male che ci aspetta – Scrive Diego Fusaro: “Se la “Destra del Denaro” decide che gli Stati nazionali sono un’invenzione e che l’unica realtà esistente è il one world del mondo globalizzato e ridotto a piano liscio del mercato, con annessa delocalizzazione, ecco che la ridicola “Sinistra del Costume” seguirà facendo l’elogio della globalizzazione dei viaggi low cost e dell’inglese per tutti. Di più, condannerà lo Stato nazionale come foriero di sventure, senza mai dire, ovviamente, che i pochi diritti superstiti per gli offesi del pianeta erano garantiti, guarda caso, dallo Stato stesso e dalle sue politiche di assistenza sociale. Se la “Destra del Denaro” decide che la religione è un’invenzione e che bisogna liberarsene per convertirsi tutti all’unica teologia riconosciuta legittima, il monoteismo del mercato, ecco che la “Sinistra del Costume” seguirà pedestremente portando avanti forme liturgiche di ateismo religioso, senza accorgersi ovviamente che è il capitale stesso a dover distruggere ogni religione che non sia quella del Mercato divinizzato.”

Il mito della democrazia – Scrive H.H. Hoppe : “Il primo e più fondamentale mito [da sfatare legato alla democrazia] è che l’emergere da un ordine precedente (il periodo feudale) degli Stati sia stata la causa del progresso economico e civile che ne è seguito. La teoria ci induce invece a ritenere che tale progresso ci sarebbe comunque stato nonostante, e non a causa, la formazione degli Stati. Lo Stato può essere definito convenzionalmente come: un’agenzia che esercita un monopolio territoriale, imposto con la forza, sia sulla decisione finale da prendersi in caso di controversie (giurisdizione) sia sulla tassazione. Per definizione quindi, ogni Stato, a prescindere dalla sua particolare costituzione è economicamente ed eticamente inadeguato…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2015/07/il-mito-della-democrazia-ed-il-coraggio.html

Ucraina ridotta a colonia – Scrive KPU: “La decisione del regime al potere di trasferire le dogane delle frontiere occidentali alla gestione di una compagnia privata britannica, stando a quanto ha affermato Yatsenyuk , rappresenta il riconoscimento della propria incompetenza e incapacità di contrastare il contrabbando e la corruzione. Ciò, a dispetto delle dichiarazioni forti fatte sul Majdan, conferma la mancanza di una squadra di comando formata da quadri professionalmente qualificati. Si tratta, in definitiva, di una manifestazione dell’incapacità di gestire lo stato e di uno sputo in faccia al popolo dell’Ucraina, a cui è negato il diritto di essere padrone sulla propria terra e a cui spetta solo il destino della schiavitù coloniale”

PD/DC. La musica è la stessa – Scrive Fabrizio Belloni: “.. Il teatrino dei dissidi, dei distinguo, delle finte contrapposizioni serve a ripetuti passaggi televisivi, a giustificare ogni nefandezza, a gettare tornado di fumo negli occhi della Popolazione. Esattamente come facevano i democristiani. Del resto il rottamatore che avrebbe dovuto cambiare tutto in cento giorni e che non ha fatto altro che riempire di barzellette i media, altro non è che un piccolo catto-comunista di sagrestia, alle prese con problemi tanto, troppo più grandi di lui…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2015/07/si-scrive-pd-si-legge-dc-ma-lo-spartito.html

Bologna. In memoria di Marcinelle – Scrive Salvatore: “Sogni e speranze dell’Italia che partiva. Sabato 8 agosto 2015 ore 21, Piazza Spadolini, Bologna. Simona Sagone, voce. Salvatore Panu, fisarmonica. Mirco Mungari, chitarra. Ingresso libero. In caso di pioggia si terrà C/O GRAF, Piazza Spadolini n. 3. Dedicato alle vittime della miniera di Marcinelle nel giorno dell’anniversario della strage avvenuta l’8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier, in Belgio e a tutti i migranti di oggi!”

Laicità e sincretismo – Poveri cristianucci, dopo le denunce di vari genitori, più che altro islamici, che obiettano la presenza del crocifisso nelle scuole, e la lotta senza quartiere degli atei, da arroganti assertori del cattolicesimo come “religione di stato” sono costretti ad accettare compromessi e cedere il passo al nuovo corso (vedasi il papa Francesco che abbraccia i mullah e bacia la mano ai rabbini). Ma in definitiva ci vuole o non ci vuole il crocifisso nei luoghi pubblici? E qualcuno obietta: “e perché non la mezzaluna, la svastica, la croce celtica ed il fulmine di Giove Pluvio?” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/07/laicita-e-sincretismo-in-alternativa.html

Anche questa è fatta, ciao, Paolo/Saul

……………………..

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Contempla la vita come è: infinita, indivisa, sempre presente e attiva. Alla fine ti renderai conto di essere un tutt’uno con essa. Non sarà difficile come sembra, perché non farai altro che tornare alla tua condizione naturale. Quando realizzerai che tutto viene da dentro, che il mondo in cui vivi non è stato proiettato su di te, ma da te, le tue paure avranno fine. Senza questa realizzazione, ti identifichi con gli elementi esterni: il corpo, la mente, la società, la patria, l’umanità, persino Dio e l’Assoluto, ma questi son solo modi per tentare di sfuggire alla paura.” (Nisargadatta Maharaj)

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Democrazia della miseria: “1992. Inizio della fine – 2014. Piano Finale”

La svolta: 2 giugno 1992

Era il 1992, all’improvviso un’intera classe politica dirigente crollava sotto i colpi delle indagini giudiziarie. Da oltre quarant’anni era stata al potere. Gli italiani avevano sospettato a lungo che il sistema politico si basasse sulla corruzione e sul clientelismo. Ma nulla aveva potuto scalfirlo. Né le denunce, né le proteste popolari (talvolta represse nel sangue), né i casi di connivenza con la mafia, che di tanto in tanto salivano alla cronaca. Ma ecco che, improvvisamente, il sistema crollava.
Cos’era successo da fare in modo che gli italiani potessero avere, inaspettatamente, la soddisfazione di constatare che i loro sospetti sulla corruzione del sistema politico erano reali?

Mentre l’attenzione degli italiani era puntata sullo scandalo delle tangenti, il governo italiano stava prendendo decisioni importantissime per il futuro del paese.

Con l’uragano di “Tangentopoli” gli italiani credettero che potesse iniziare un periodo migliore per l’Italia. Ma in segreto, il governo stava attuando politiche che avrebbero peggiorato il futuro del paese. Numerose aziende saranno svendute, persino la Banca d’Italia sarà messa in vendita. La svendita venne chiamata “privatizzazione”.

Il 1992 fu un anno di allarme e di segretezza.L’allora Ministro degli InterniVincenzo Scotti, il 16 marzo, lanciò un allarme a tutti i prefetti, temendo una serie di attacchi contro la democrazia italiana. Gli attacchi previsti da Scotti erano eventi come l’uccisione di politici o il rapimento del presidente della Repubblica. Gli attacchi ci furono, e andarono a buon fine, ma non si trattò degli eventi previsti dal Ministro degli Interni. L’attacco alla democrazia fu assai più nascosto e destabilizzante.

Nel maggio del 1992, Giovanni Falcone venne ucciso dalla mafia. Egli stava indagando sui flussi di denaro sporco, e la pista stava portando a risultati che potevano collegare la mafia ad importanti circuiti finanziari internazionali.Falcone aveva anche scoperto che alcuni personaggi prestigiosi di Palermo erano affiliati ad alcune logge massoniche di rito scozzese, a cui appartenevano anche diversi mafiosi, ad esempio Giovanni Lo Cascio.La pista delle logge correva parallela a quella dei circuiti finanziari, e avrebbe portato a risultati certi, se Falcone non fosse stato ucciso.
Su Falcone erano state diffuse calunnie che cercavano di capovolgere la realtà di un magistrato integro. La gente intuiva che le istituzioni non lo avevano protetto. Ciò emerse anche durante il suo funerale, quando gli agenti di polizia si posizionarono davanti alle bare, impedendo a chiunque di avvicinarsi. Qualcuno gridò: “Vergognatevi, dovete vergognarvi, dovete andare via, non vi avvicinate a queste bare, questi non sono vostri, questi sono i nostri morti, solo noi abbiamo il diritto di piangerli, voi avete solo il dovere di vergognarvi”.

Che la mafia stesse utilizzando metodi per colpire il paese intero, in modo daspaventarlo e fargli accettare passivamente il “nuovo corso” degli eventi, lo si vedrà anche dagli attentati del 1993.

Gli attentati del 1993 ebbero caratteristiche assai simili agli attentati terroristici degli anni della “strategia della tensione”, e sicuramente avevano lo scopo di spaventare il paese, per indebolirlo. Il 4 maggio 1993, un’autobomba esplode in via Fauro a Roma, nel quartiere Parioli. Il 27 maggio un’altra autobomba esplode in via dei Georgofili a Firenze, cinque persone perdono la vita. La notte tra il 27 e il 28 luglio, ancora un’autobomba esplode in via Palestro a Milano, uccidendo cinque persone. I responsabili non furono mai identificati, e si disse che la mafia volesse “colpire le opere d’arte nazionali”, ma non era mai accaduto nulla di simile. I familiari delle vittime e il giudice Giuseppe Soresinasaranno concordi nel ritenere che quegli attentati non erano stati compiuti soltanto dalla mafia, ma anche da altri personaggi dalle “menti più fini dei mafiosi”.
Falcone era un vero avversario della mafia. Le sue indagini passarono a Borsellino, che venne assassinato due mesi dopo. La loro morte ha decretato il trionfo di un sistema mafioso e criminale, che avrebbe messo le mani sull’economia italiana, e costretto il paese alla completa sottomissione politica e finanziaria.
Mentre il ministro Scotti faceva una dichiarazione che suonava quasi come una minaccia: “la mafia punterà su obiettivi sempre più eccellenti e la lotta si farà sempre più cruenta, la mafia vuole destabilizzare lo stato e piegarlo ai propri voleri”, Borsellino lamentava regole e leggi che non permettevano una vera lotta contro la mafia. Egli osservava:”non si può affrontare la potenza mafiosa quando le si fa un regalo come quello che le è stato fatto con i nuovi strumenti processuali adatti ad un paese che non è l’Italia e certamente non la Sicilia. Il nuovo codice, nel suo aspetto dibattimentale, è uno strumento spuntato nelle mani di chi lo deve usare. Ogni volta, ad esempio, si deve ricominciare da capo e dimostrare che Cosa Nostra esiste”

I metodi statali di sabotaggio della lotta contro la mafia sono stati denunciati da numerosi esponenti della magistratura. Ad esempio, il 27 maggio 1992, il Presidente del tribunale di Caltanissetta Placido Dall’Orto, che doveva occuparsi delle indagini sulla strage di Capaci, si trovò in gravi difficoltà: “Qui è molto peggio di Fort Apache, siamo allo sbando. In una situazione come la nostra la lotta alla mafia è solo una vuota parola, lo abbiamo detto tante volte al Csm”.

Anche il Pubblico Ministero di Palermo,Roberto Scarpinato, nel giugno del 1992 disse: “Su un piatto della bilancia c’ è la vita, sull’altro piatto ci deve essere qualcosa che valga il rischio della vita, non vedo in questo pacchetto un impegno straordinario da parte dello Stato, ad esempio non vedo nulla di straordinario sulla caccia e la cattura dei grandi latitanti”

Nello stesso anno, il senatore Maurizio Calviraccontò che Falcone gli confessò di non fidarsi del comando dei carabinieri di Palermo, della questura di Palermo e nemmeno della prefettura di Palermo.

Che gli assassini di capaci non fossero tutti italiani, molti lo sospettavano.

Il Ministro Martelli, durante una visita in Sudamerica, dichiarò: “Cerco legami tra l’assassinio di Falcone e la mafia americana o la mafia colombiana”. Lo stesso presidente del consiglio Amato,durante una visita a Monaco, disse: “Falcone è stato ucciso a Palermo ma probabilmente l’omicidio è stato deciso altrove”.
Probabilmente, le tecniche d’indagine di Falconenon piacevano ai personaggi con cui il governo italiano ebbe a che fare quell’anno. Quel considerare la lotta alla mafia soprattutto un dovere morale e culturale, quel coinvolgere le persone nel candore dell’onestà e dell’assenza di compromessi, gli erano valsi la persecuzione e i metodi di calunnia tipici dei servizi segreti inglesi e statunitensi. Tali metodi mirano ad isolare e a criminalizzare, cercando di fare apparire il contrario di ciò che è. Cercarono di far apparire Falcone un complice della mafia.Antonino Caponnetto dichiarò al giornale La Repubblica: “Non si può negare che c’è stata una campagna (contro Falcone), cui hanno partecipato in parte i magistrati, che lo ha delegittimato. Non c’è nulla di più pericoloso per un magistrato che lotta contro la mafia che l’essere isolato”

L’omicidio di due simboli dello Stato così importanti come Falcone e Borsellino significava qualcosa di nuovo. Erano state toccate le corde dell’élite di potere internazionale, e questi omicidi brutali lo testimoniavano. Ciò è stato intuito anche da Charles Rose, Procuratore distrettuale di New York, che notò la particolarità degli attentati:”Neppure i boss più feroci di Cosa Nostra hanno mai voluto colpire personalità dello Stato così visibili come era Giovanni, perché essi sanno benissimo quali rischi comporta attaccare frontalmente lo Stato. Quell’attentato terroristico è un gesto di paura… Credo che una mafia che si mette a sparare ai simboli come fanno i terroristi… è condannata a perdere il bene più prezioso per ogni organizzazione criminale di quel tipo, cioè la complicità attiva o passiva della popolazione entro la quale si muove”.

Infatti, quell’anno gli italiani capirono che c’era qualcosa di nuovo, e scesero in piazza contro la mafia. Si formarono due fronti: la gente comune contro la mafia, e le istituzioni, che si stavano sottomettendo all’élite che coordina le mafie internazionali.
Quell’anno l’élite anglo-americananon voleva soltanto impedire la lotta efficace contro la mafia, ma voleva rendere l’Italia un paese completamente soggiogato ad un sistema mafioso e criminale, che avrebbe dominato attraverso il potere finanziario.

Come segnalò il presidente del SenatoGiovanni Spadolini, c’era in atto un’operazione su larga scala per distruggere la democrazia italiana:”Il fine della criminalità mafiosa sembra essere identico a quello del terrorismo nella fase più acuta della stagione degli anni di piombo: travolgere lo stato democratico nel nostro paese. L’obiettivo è sempre lo stesso: delegittimare lo Stato, rompere il circuito di fiducia tra cittadini e potere democratico…se poi noi scorgiamo – e ne abbiamo il diritto – qualche collegamento internazionale intorno alla sfida mafia più terrorismo, allora ci domandiamo: ma forse si rinnovano gli scenari di dodici-undici anni fa? Le minacce dei centri di cospirazione affaristico-politica come la P2 sono permanenti nella vita democratica italiana. E c’è un filone piduista che sopravvive, non sappiamo con quanti altri. Mafia e P2 sono congiunte fin dalle origini, fin dalla vicenda Sindona”.

Anche Tina Anselmi aveva capito i legami fra mafia e finanza internazionale: “Bisogna stare attenti, molto attenti… Ho parlato del vecchio piano di rinascita democratica di Gelli e confermo che leggerlo oggi fa sobbalzare. E’ in piena attuazione… Chi ha grandi mezzi e tanti soldi fa sempre politica e la fa a livello nazionale ed internazionale. Ho parlato in questi giorni con un importante uomo politico italiano che vive nel mondo delle banche. Sa cosa mi ha detto? Che la mafia è stata più veloce degli industriali e che sta già investendo centinaia di miliardi, frutto dei guadagni fatti con la droga, nei paesi dell’est… Stanno già comprando giornali e televisioni private, industrie e alberghi… Quegli investimenti si trasformeranno anche in precise e specifiche azioni politiche che ci riguardano, ci riguardano tutti. Dopo le stragi di Palermo la polizia americana è venuta ad indagare in Sicilia anche per questo, sanno di questi investimenti colossali, fatti regolarmente attraverso le banche”.[10]

Anni dopo, l’ex ministro Scotti confesserà a Cirino Pomicino: “Tutto nacque da una comunicazione riservata fattami dal capo della polizia Parisi che, sulla base di un lavoro di intelligence svolto dal Sisde e supportato da informazioni confidenziali, parlava di riunioni internazionali nelle quali sarebbero state decise azioni destabilizzanti sia con attentati mafiosi sia con indagini giudiziarie nei confronti dei leaders dei partiti di governo”.

Una delle riunioni di cui parlava Scotti si svolse il 2 giugno del 1992, sul panfilo Britannia, in navigazione lungo le coste siciliane. Sul panfilo c’erano alcuni appartenenti all’élite di potere anglo-americana, come ireali britannici e i grandi banchieri delle banche a cui si rivolgerà il governo italiano durante la fase delle privatizzazioni (Merrill Lynch, Goldman Sachs e Salomon Brothers).

In quella riunione si decise di acquistare le aziende italiane e la Bancad’Italia, e come far crollare il vecchio sistema politico per insediarne un altro, completamente manovrato dai nuovi padroni. A quella riunione parteciparono anche diversi italiani, come Mario Draghi, allora direttore delegato del ministero del Tesoro, il dirigente dell’Eni Beniamino Andreatta e il dirigente dell’IriRiccardo Galli. Gli intrighi decisi sulla Britannia avrebbero permesso agli anglo-americani di mettere le mani sul 48% delle aziende italiane, fra le quali c’eranola Buitoni, la Locatelli, la Negroni, la Ferrarelle, la Perugina e la Galbani.
La stampa martellava su “Mani pulite”, facendo intendere che da quell’evento sarebbero derivati grandi cambiamenti.
Nel giugno 1992 si insediò il governo diGiuliano Amato. Si trattava di un personaggio in armonia con gli speculatori che ambivano ad appropriarsi dell’Italia. Infatti, Amato, per iniziare le privatizzazioni, si affrettò a consultare il centro del potere finanziario internazionale: le tre grandi banche di Wall Street, Merrill Lynch, Goldman Sachs e Salomon Brothers.
Appena salito al potere, Amato trasformò gli Enti statali in Società per Azioni, valendosi del decreto Legge 386/1991, in modo tale che l’élite finanziaria li potesse controllare, e in seguito rilevare.
L’inizio fu concertato dal Fondo Monetario Internazionale, che, come aveva fatto in altri paesi, voleva privatizzare selvaggiamente e svalutare la nostra moneta, per agevolare il dominio economico-finanziario dell’élite. L’incarico di far crollare l’economia italiana venne dato aGeorge Soros, un cittadino americano chetramite informazioni ricevute daiRothschild, con la complicità di alcune autorità italiane, riuscì a far crollare la nostra moneta e le azioni di molte aziende italiane.
Soros ebbe l’incarico, da parte dei banchieri anglo-americani, di attuare una serie dispeculazioni, efficaci grazie alle informazioni che egli riceveva dall’élite finanziaria. Egli fece attacchi speculativi degli hedge funds per far crollare la lira. A causa di questi attacchi, il 5 novembre del 1993 la lira perse il 30% del suo valore, e anche negli anni successivi subì svalutazioni.
Le reti della Banca Rothschild,attraverso il direttore Richard Katz,misero le mani sull’Eni, che venne svenduta. Il gruppo Rothschild ebbe un ruolo preminente anche sulle altre privatizzazioni, compresa quella della Banca d’Italia. C’erano stretti legami fra il Quantum Fund di George Soros e i Rothschild. Ma anche numerosi altri membri dell’élite finanziaria anglo-americana, come Alfred Hartmann eGeorges C. Karlweis, furono coinvolti nei processi di privatizzazione delle aziende e della Banca d’Italia. La Rothschild Italia Spa, filiale di Milano della Rothschild & Sons di Londra, venne creata nel 1989, sotto la direzione di Richard Katz. Quest’ultimo diventò direttore del Quantum Fund di Soros nel periodo delle speculazioni a danno della lira.Soros era stato incaricato dai Rothschild di attuare una serie di speculazioni contro la sterlina, il marco e la lira, per destabilizzare il sistema Monetario Europeo. Sempre per conto degli stessi committenti, egli fece diverse speculazioni contro le monete di alcuni paesi asiatici, come l’Indonesia e la Malesia. Dopo la distruzione finanziaria dell’Europa e dell’Asia, Soros venne incaricato di creare una rete per la diffusione degli stupefacenti in Europa.
In seguito, i Rothschild, fedeli al loro modo di fare, cercarono di far cadere la responsabilità del crollo economico italiano su qualcun altro. Attraverso una serie di articoli pubblicati sul Financial Times,accusarono la Germania, sostenendo che la Bundesbank aveva attuato operazioni di aggiotaggio contro la lira. L’accusa non reggeva, perché i vantaggi del crollo della lira e della svendita delle imprese italiane andarono agli anglo-americani.
La privatizzazione è stata un saccheggio, che ancora continua. Spiega Paolo Raimondi, del Movimento Solidarietà:
Abbiamo avuto anni di privatizzazione, saccheggio dell’economia produttiva e l’esplosione della bolla della finanza derivata. Questa stessa strategia di destabilizzazione riparte oggi, quando l’Europa continentaleviene nuovamente attratta,anche se non come promotrice e con prospettive ancora da definire, nel grande progetto di infrastrutture di base del Ponte di Sviluppo Eurasiatico.
Qualche anno dopo la magistratura italiana procederà contro Soros, ma senza alcun successo. Nell’ottobre del 1995, il presidente del Movimento Internazionale per i Diritti Civili-Solidarietà, Paolo Raimondi, presentò un esposto alla magistratura per aprire un’inchiesta sulle attività speculative di Soros & Co, che avevano colpito la lira. L’attacco speculativo di Soros, gli aveva permesso di impossessarsi di 15.000 miliardi di lire. Per contrastare l’attacco, l’allora governatore della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi, bruciò inutilmente 48 miliardi di dollari.
Su Soros indagarono le Procure della Repubblica di Roma e di Napoli, che fecero luce anche sulle attività della Banca d’Italia nel periodo del crollo della lira. Soros venne accusato di aggiotaggio e insider trading, avendo utilizzato informazioni riservate che gli permettevano di speculare con sicurezza e di anticipare movimenti su titoli, cambi e valori delle monete.

Spiegano il Presidente e il segretario generale del “Movimento Internazionale per i Diritti Civili – Solidarietà”, durante l’esposto contro Soros:
È stata… annotata nel 1992 l ‘esistenza… di un contatto molto stretto e particolare del sig. Soros conGerald Carrigan, presidente della Federal Reserve Bank di New York, che fa parte dell’apparato della Banca centrale americana, luogo di massima circolazione di informazioni economiche riservate, il quale, stranamente, una volta dimessosi da questo posto, venne poi immediatamente assunto a tempo pieno dalla finanziaria”Goldman Sachs & co.”come presidente dei consiglieri internazionali. La Goldman Sachs è uno dei centri della grande speculazione sui derivati e sulle monete a livello mondiale. La Goldman Sachs è anche coinvolta in modo diretto nella politica delle privatizzazioni in Italia.In Italia inoltre, il sig. Soros conta sulla strettissima collaborazione del sig.Isidoro Albertini, ex presidente degli agenti di cambio della Borsa di Milano e attuale presidente della “Albertini e co. SIM” di Milano, una delle ditte guida nel settore speculativo dei derivati. Albertini è membro del consiglio di amministrazione del “Quantum Fund” di Soros.
III. L’attacco speculativo contro la lira del settembre 1992 era stato preceduto e preparato dal famoso incontro del 2 giugno 1992 sullo yacht “Britannia”della regina Elisabetta II d’Inghilterra, dove i massimi rappresentanti della finanza internazionale, soprattutto britannica, impegnati nella grande speculazione dei derivati, come la S. G. Warburg, la Barings e simili,si incontrarono con la controparte italiana guidata da Mario Draghi, direttore generale del ministero del Tesoro, e dal futuro ministro Beniamino Andreatta, per pianificare la privatizzazione dell’industria di stato italiana. A seguito dell’attacco speculativo contro la lira e della sua immediata svalutazione del 30%, codesta privatizzazione sarebbe stata fatta a prezzi stracciati, a beneficio della grande finanza internazionale e a discapito degli interessi dello stato italiano e dell’economia nazionale e dell’occupazione. Stranamente, gli stessi partecipanti all’incontro del Britannia avevano già ottenuto l’autorizzazione da parte di uomini di governo come Mario Draghi, di studiare e programmare le privatizzazioni stesse. Qui ci si riferisce per esempio alla Warburg, allaMorgan Stanley, solo per fare due tra gli esempi più noti. L’agenzia stampa EIR (Executive Intelligence Review) ha denunciato pubblicamente questa sordida operazione alla fine del 1992 provocando una serie di interpellanze parlamentari e di discussioni politiche che hanno avuto il merito di mettere in discussione l’intero procedimento, alquanto singolare, di privatizzazione.
I complici italiani furono il ministro del Tesoro Piero Barucci, l’allora Direttore di Bankitalia Lamberto Dini e l’allora governatore di Bankitalia Carlo Azeglio Ciampi. Altre responsabilità vanno all’allora capo del governo Giuliano Amato e al Direttore Generale del Tesoro Mario Draghi. Alcune autorità italiane (come Dini) fecero il doppio gioco: denunciavano i pericoli ma in segreto appoggiavano gli speculatori.
Amato aveva costretto i sindacati ad accettare un accordo salariale non conveniente ai lavoratori, per la “necessità di rimanere nel Sistema Monetario Europeo”, pur sapendo che l’Italia ne sarebbe uscita a causa delle imminenti speculazioni.
Gli attacchi all’economia italiana andarono avantiper tutti gli anni Novanta, fino a quando il sistema economico- finanziario italiano non cadde sotto il completo controllo dell’élite. Nel gennaio del 1996, nel rapporto semestrale sulla politica informativa e della sicurezza, il Presidente del Consiglio Lamberto Dini disse:
I mercati valutari e le borse delle principali piazze mondiali continuano a registrare correnti speculative ai danni della nostra moneta, originate, specie in passaggi delicati della vita politico-istituzionale, dalla diffusione incontrollata di notizie infondate riguardanti la compagine governativa e daanticipazioni di dati oggetto delle periodiche comunicazioni sui prezzi alconsumo… è possibile attendersi la reiterazione di manovre speculative fraudolente, considerato il persistere di una fasecongiunturale interna e le scadenze dell’unificazione monetaria.

Il giorno dopo, il governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, riferiva che l’Italia non poteva far nulla contro le correnti speculative sui mercati dei cambi, perché “se le banche di emissione tentano di far cambiare direzione o di fermare il vento (delle operazioni finanziarie) non ce la fanno per la dimensione delle masse in movimento sui mercati rispetto alla loro capacità di fuoco”.
Le nostre autorità denunciavano il potere dell’élite internazionale, ma gettavano la spugna, ritenendo inevitabili quegli eventi. Era in gioco il futuro economico-finanziario del paese, ma nessuna autorità italiana pensava di poter fare qualcosa contro gli attacchi destabilizzanti dell’élite anglo-americana.
Il Movimento Solidarietà fu l’unico a denunciare quello che stava effettivamente accadendo, additando i veri responsabili del crollo dell’economia italiana. Il 28 giugno 1993, il Movimento Solidarietà svolse una conferenza a Milano, in cui rese nota a tutti la riunione sul Britannia e quello che ne era derivato.
Il 6 novembre 1993, l ‘allora presidente del Consiglio, Carlo Azeglio Ciampiscrisse una lettera al procuratore capo della Repubblica di Roma, Vittorio Mele, per avviare “le procedure relative al delitto previsto all’art. 501 del codice penale (”Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio”), considerato nell’ipotesi delle aggravanti in esso contenute”. Anche a Ciampi era evidente il reato di aggiotaggio da parte di Soros, che aveva operato contro la lira e i titoli quotati in Borsa delle nostre aziende.
Anche negli anni successivi avvennero altre privatizzazioni, senza regole precise e a prezzi di favore. Che stesse cambiando qualcosa, gli italiani lo capivano dal cambio di nome delle aziende, laSip era diventata Telecom Italia e leFerrovie dello Stato erano diventateTrenitalia.

Il decreto legislativo 79/99 avrebbe permesso la privatizzazione delle aziende energetiche. Nel settore del gas e dell’elettricità apparvero numerose aziende private, oggi circa 300. Dal 24 febbraio del 1998, anche le Poste Italianediventarono una S.p.a. In seguito alla privatizzazione delle Poste, i costi postali sono aumentati a dismisura e i lavoratori postali vengono assunti con contratti precari. Oltre 400 uffici postali sono stati chiusi, e quelli rimasti aperti appaiono come luoghi di vendita più che di servizio.
Le nostre autorità giustificavano la svendita delle privatizzazioni dicendo che si doveva “risanare il bilancio pubblico”, ma non specificavano che si trattava di pagare altro denaro alle banche, in cambio di banconote che valevano come la carta straccia. A guadagnare sarebbero state soltanto le banche e i pochi imprenditori già ricchi (Benetton, Tronchetti Provera, Pirelli, Colaninno, Gnutti e pochi altri).
Si diceva che le privatizzazioni avrebbero migliorato la gestione delle aziende, ma in realtà, in tutti i casi, si sono verificati disastri di vario genere, e il rimedio è stato pagato dai cittadini italiani.
Le nostre aziende sono state svendute ad imprenditori che quasi sempre agivano per conto dell’élite finanziaria, da cui ricevevano le somme per l’acquisto. La privatizzazione della Telecom avvenne nell’ottobre del 1997. Fu venduta a 11,82 miliardi di euro, ma alla fine si incassarono soltanto 7,5 miliardi. La società fu rilevata da un gruppo di imprenditori e banche., e al Ministero del Tesoro rimase una quota del 3,5%.

Il piano per il controllo di Telecom aveva la regia nascosta della Merril Lynch, del Gruppo Bancario americanoDonaldson Lufkin & Jenrette e della Chase Manhattan Bank.

Alla fine del 1998, il titolo aveva perso il 20% (4,33 euro). Le banche dell’élite, la Chase Manhattan e la Lehman Brothers, si fecero avanti per attuare un’opa.Attraverso Colaninno, che ricevette finanziamenti dalla Chase Manhattan, l’Olivetti diventò proprietaria di Telecom. L’Olivetti era controllata dalla Bell, una società con sede a Lussemburgo, a sua volta controllata dalla Hopa di Emilio Gnutti e Roberto Colaninno.
Il titolo, che durante l’opa era stato fatto salire a 20 euro, nel giro un anno si dimezzò.Dopo pochi anni finirà sotto i tre euro.
Nel 2001 la Telecom si trovava in gravi difficoltà, le azioni continuavano a scendere. La Bell di Gnutti e laUnipol di Consorte decisero di vendere a Tronchetti Provera buona parte loro quota azionaria in Olivetti. Il presidente di Pirelli, finanziato dalla J. P. Morgan, ottenne il controllo su Telecom, attraverso la finanziaria Olimpia, creata con lafamiglia Benetton (sostenuta da Banca Intesa e Unicredit).

Dopo dieci anni dalla privatizzazione della Telecom, il bilancio è disastroso sotto tutti i punti di vista: oltre 20.000 persone sono state licenziate, i titoli azionari hanno fatto perdere molto denaro ai risparmiatori, i costi per gli utenti sono aumentati e la società è in perdita.
La privatizzazione, oltre che un saccheggio, veniva ad essere anche un modo per truffare i piccoli azionisti. La Telecom , come molte altre società, ha posto la sua sede in paesi esteri, per non pagare le tasse allo Stato italiano. Oltre a perdere le aziende, gli italiani sono stati privati anche degli introiti fiscali di quelle aziende. La Bell, società che controllava la Telecom Italia, aveva sede in Lussemburgo, e aveva all’interno società con sede alle isole Cayman, che, com’è noto, sono un paradiso fiscale.

Gli speculatori finanziari basano la loro attività sull’esistenza di questi paradisi fiscali, dove non è possibile ottenere informazioni nemmeno alle autorità giudiziarie. I paradisi fiscali hanno permesso agli speculatori di distruggere le economie di interi paesi, eppure i media non parlano mai di questo gravissimo problema.
Mettere un’azienda importante come quella telefonica in mani private significa anche non tutelare la privacy dei cittadini, che infatti è stata più volte calpestata, com’è emerso negli ultimi anni.
Anche per le altre privatizzazioni, Autostrade, Poste Italiane, Trenitalia ecc., si sono verificate le medesime devastazioni:licenziamenti, truffe a danno dei risparmiatori, degrado del servizio, spreco di denaro pubblico, cattiva amministrazione e problemi di vario genere.

La famiglia Benetton è diventata azionista di maggioranza delleAutostrade. Il contratto di privatizzazione delle Autostrade dava vantaggi soltanto agli acquirenti, facendo rimanere l’onere della manutenzione sulle spalle dei contribuenti.

I Benetton hanno incassato un bel po’ di denaro grazie alla fusione di Autostrade con il gruppo spagnolo Abertis. La fusione è avvenuta con la complicità delgoverno Prodi, che in seguito ad un vertice con Zapatero, ha deciso di autorizzarla. Antonio Di Pietro, Ministro delle Infrastrutture, si era opposto, ma ha alla fine si è piegato alle proteste dell’Unione Europea e alla politica del Presidente del Consiglio.
Nonostante i disastri delle privatizzazioni, le nostre autorità governative non hanno alcuna intenzione di rinazionalizzare le imprese allo sfacelo, anzi, sono disposte ad utilizzare denaro pubblico per riparare ai danni causati dai privati.
La società Trenitalia è stata portata sull’orlo del fallimento. In pochi anni il servizio è diventato sempre più scadente, i treni sono sempre più sporchi, il costo dei biglietti continua a salire e risultano numerosi disservizi. A causa dei tagli al personale (ad esempio, non c’è più il secondo conducente), si sono verificati diversi incidenti (anche mortali). Nel 2006, l ‘amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, si è presentato ad una audizione alla commissione Lavori Pubblici del Senato, per battere cassa, confessando un buco di un miliardo e settecento milioni di euro,che avrebbe potuto portare la società al fallimento. Nell’ottobre del 2006, il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi,approvò il piano di ricapitalizzazione proposto da Trenitalia. Altro denaro pubblico ad un’azienda privatizzata ridotta allo sfacelo.

Dietro tutto questo c’era l’élite economico finanziaria (Morgan, Schiff, Harriman, Kahn, Warburg, Rockfeller, Rothschildecc.) che ha agito preparando un progetto di devastazione dell’economia italiana, e lo ha attuato valendosi di politici, di finanzieri e di imprenditori. Nascondersi è facile in un sistema in cui le banche o le società possono assumere il controllo di altre società o banche. Questo significa che è sempre difficile capire veramente chi controlla le società privatizzate. E’ simile al gioco delle scatole cinesi, come spiega Giuseppe Turani:”Colaninno & soci controllano al 51% la Hopa, che controlla il 56,6% della Bell, che controlla il 13,9% della Olivetti, che controlla il 70% della Tecnost, che controlla il 52% della Telecom”.

Numerose aziende di imprenditori italiani sono state distrutte dal sistema dei mercati finanziari, ad esempio la Cirio e la Parmalat.Queste aziende hanno truffato i risparmiatori vendendo obbligazioni societarie (”Bond”) con un alto margine di rischio. La Parmalat emise Bond per un valore di 7 miliardi di euro, e allo stesso tempo attuò operazioni finanziarie speculative, e si indebitò. Per non far scendere il valore delle azioni (e per venderne altre) truccava i bilanci.

Le banche nazionali e internazionali sostenevano la situazione perché per loro vantaggiosa, e l’agenzia di rating, Standard & Poor’s, si è decisa a declassare la Parmalatsoltanto quando la truffa era ormai nota a tutti.
I risparmiatori truffati hanno avviato una procedura giudiziaria contro Calisto Tanzi, Fausto Tonna, Coloniale S.p.a.(società della famiglia Tanzi),Citigroup Inc. (società finanziaria americana), Buconero LLC (società che faceva capo a Citigroup), Zini & Associates (una compagnia finanziaria americana), Deloitte Touche Tohmatsu (organizzazione che forniva consulenza e servizi professionali), Deloitte & Touche SpA (società di revisione contabile),Grant Thornton International(società di consulenza finanziaria) eGrant Thornton S.p.a. (società incaricata della revisione contabile del sottogruppo Parmalat S.p.a.).

La Cirio era gestita dalla Cragnotti & Partners. I “Partners” non erano altro che una serie di banche nazionali e internazionali. La Cirio emise Bond per circa 1.125 milioni di Euro. Molte di queste obbligazioni venivano utilizzate dalle banche per spillare denaro ai piccoli risparmiatori. Tutto questo avveniva in perfetta armonia col sistema finanziario, che non offre garanzie di onestà e di trasparenza.
Grazie alle privatizzazioni, un gruppo ristretto di ricchi italiani ha acquisito somme enormi, e ha permesso all’élite economico-finanziaria anglo-americana di esercitare un pesante controllo, sui cittadini, sulla politica e sul paese intero.

Agli italiani venne dato il contentino di “Mani Pulite”, che si risolse con numerose assoluzioni e qualche condanna a pochi anni di carcere.
A causa delle privatizzazioni e del controllo da parte della Banca Centrale Europea, il paese è più povero e deve pagare somme molto alte per il debito. Ogni anno viene varata la finanziaria, allo scopo di pagare le banche e di partecipare al finanziamento delle loro guerre. Mentre la povertà aumenta, come la disoccupazione, il lavoro precario, il degrado e il potere della mafia.

Il nostro paese è oggi controllato da un gruppo di persone, che impongono, attraverso istituti propagandati come “autorevoli” (Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea), di tagliare la spesa pubblica, di privatizzare quello che ancora rimane e di attuare politiche non convenienti alla popolazione italiana. I nostri governi operano nell’interesse di questa élite, e non in quello del paese.

Antonella Randazzo – DISINFORMAZIONE.IT

Antonella Randazzo ha scritto Roma Predona. Il colonialismo italiano in Africa, 1870-1943,(Kaos Edizioni, 2006); La Nuova Democrazia.Illusioni di civiltà nell’era dell’egemonia Usa(Zambon Editore 2007) e Dittature. La Storia Occulta (Edizione Il Nuovo Mondo, 2007).

………………………………….

PROSSIMI OBIETTIVI INDICATI DALLA MASSONERIA SIONISTA

1) Esproprio delle seconde case, date gratuitamente in uso a clandestini e nomadi, in aggiunta alle case popolari già esistenti.
2) Aumento della tassazione sulle prime case e sulle eredità.
3) Aumento dell’Iva.
4) Prelievi forzosi sui depositi e risparmi dei cittadini italiani.
5) Legalizzazione della prostituzione, anche minorile.
6) Legalizzazione della droga.
7) Ius soli e voto agli immigrati.
8) Chiusura dei Cie e apertura totale delle frontiere.
9) Parificazione in tutto e per tutto delle unioni e coppie di fatto a quelle regolarmente sposate.
10) Diritto al matrimonio delle coppie gay, lesbiche, trans e bisex.
11) Liberalizzazione totale dell’aborto, possibile anche postumo fino al 18 mese di vita del figlio.
12) Rimozione di tutti i simboli religiosi e sacri da ogni luogo pubblico, ivi compreso il crocifisso, che non potrà essere neanche indossato al collo, abolizione dell’insegnamento della religione a scuola.
13) Messa all’indice della bibbia, in quanto offensiva e discriminante per i non cristiani, per gli omosessuali, le prostitute e svariate altre categorie di persone, nonchè divieto di evangelizzazione cristiana, in quanto parificata all’integralismo e al fondamentalismo religioso.
14) Passaggio delle sovranità nazionali alla UE e all’ONU.
15) Comando militare assegnato alla NATO e fine degli eserciti nazionali.
16) Legalizzazione della poligamia.
17) Liberalizzazione totale della pornografia.
18) Insegnamento dell’educazione omosessuale, lesbica, transgenica e bisessuale a scuola.
19) Legalizzazione della pedofilia.
20) Accesso alla procreazione assistita a qualsiasi coppia, anche non eterosessuale, al commercio degli uteri in affitto, allo sperma, agli ovuli fecondati, anche in vitro, agli embrioni umani.
21) Legalizzazione dell’eutanasia, e creazione di un’età massima consentita di vita, e di un limite alla spese mediche di mantenimento per anziani, malati terminali non autosufficienti, oltre il quale si potrà disporre l’eutanasia di stato.
22) Fine del concetto di cittadinanza nazionale e passaggio al concetto di apolidismo.
23) Abrogazione della pensione sociale e della cassa integrazione, della garanzia bancaria dei depositi e della non fallibiltà di banche ed enti pubblici, stati e nazioni.
24) Imposizione a qualsiasi chiesa e religione, del dovere di celebrare le nozze omosessuali, lesbiche, incestuose, trans, bisex anche poligame.
25) Abolizione del battesimo ai minorenni o a persone comunque non consenzienti.
26) Scuole superiori ed università a numero chiuso.
27) Imposizione, -come già avviene in Cina, del numero massimo di 1 figlio a coppia.
28) Imposizione dell’inserimento di un microchip sottocutaneo.
29) Fine della circolazione della moneta cartacea.
30) Divieto di produzione alimentare per autoconsumo.
31) Imposizione delle culture biologicamente modificate.
32) Abrogazione del controllo della filiera alimentare.
33) Divieto di detenzione di armi a civili non poliziotti.
34) Scioglimento dell’arma dei Carabinieri e assoggettamento delle forze di polizia all’Eurogendfor Europea, e dell’Esercito Italiano a quello della UE.
35) Processabilità dei cittadini italiani anche al di fuori della giustizia italiana, quindi possibilità di estradizione per processi in altri paesi esteri, non più diritto al giudice naturale.
36) Perdita di tutti i diritti legati alla cittadinanza.
37) In caso di nascita di un secondo figlio nelle coppie eterosessuali (vietato per legge) si potrà procedere all’aborto imposto per legge, o in alternativa, la sottrazione per l’adozione a coppie gay, tans, bisex o lesbiche.
38) La maggiore età scatterà a 16 anni, e la possibilità di riconoscimento di una sessualità autonoma, a 12 anni.
39) Introduzione di una legge sull’omofobia, che punisca chiunque è contrario a qualsiasi orientamento sessuale difforme da quello eterosessuale.
40) La patria potestà, può essere tolta ai genitori naturali, su richiesta di un giudice, per motivi di interesse pubblico.
41) Le usl dovranno farsi carico del servizio sessuale a domicilio per gli aventi bisogno, attraverso operatrici sessuali assunte all’uopo dal governo comunitario centrale.
42) Le riserve auree nazionali verranno assegnate alla UE e gestite dal Consiglio d’Europa e dalla BCE.
43) Il parlamento Europeo, sarà eletto ad opera di grandi elettori, non più a suffragio universale.
44) Abrogazione della Costituzione della Repubblica Italiana, del codice penale e civile italiano e adozione della Costituzione Europea e delle leggi europee

(fonte: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=710724615635135&set=a.104455156262087.2810.100000928095626&type=1&theater– )

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