Per un 25 aprile senza bandiere israeliane – Antifascismo è antisionismo!

25 aprile 2024: NO alle bandiere israeliane nel corteo (con la scusa che richiamino la “Brigata ebraica.”), quella bandiera evoca solo il Sionismo militare di Netanyahu & Co.. Non deve sventolare nel corteo!

Nessuna legittimità al sionismo nelle piazze antifasciste del 25 Aprile 2024

Tutti in piazza ore 8:30 a Roma a Porta San Paolo

Siamo piombati in una spirale bellicista sempre più profonda, con una corsa al riarmo sul piano
internazionale. In Europa aumenta il clima reazionario, con una torsione antidemocratica e belligerante,
come dimostra l’entrata in guerra dell’Italia nel Mar Rosso appena votata quasi in sordina da destra e sinistra
in Parlamento, senza suscitare alcun dibattito nel Paese.

È con questo approccio che da sei mesi provano a renderci complici della barbarie cui stiamo assistendo in
Palestina, dove è in corso un genocidio che conta più di 30 mila morti, oltre che migliaia di feriti e la
mancanza di beni di prima necessità. Questo avviene dopo oltre 75 anni di colonizzazione sionista supportata
dai governi occidentali, a cui il popolo palestinese ha sempre reagito lottando e resistendo.

Pochi giorni fa è stata approvata la risoluzione ONU per il cessate il fuoco a Gaza, segno che siamo giunti ad
un punto che non può essere più ignorato, se già non fosse bastato negli scorsi mesi l’avvio dell’iter presso la
Corte Penale Internazionale per imputare Israele del crimine di genocidio. Israele nonostante ciò non da
cenno di arrestarsi e si prepara a entrare via terra a Rafah, con il chiaro intento di perpetrare un ulteriore
rastrellamento di civili, donne e bambini.

In questi mesi migliaia di persone sono scese in piazza costantemente per lottare a fianco della Palestina. Gli
studenti universitari e tanti giovani hanno dato vita a una mobilitazione che sta ottenendo importanti risultati
con l’obiettivo di rompere i rapporti accademici delle università con Israele. Sono state messe in campo
campagne di boicottaggio delle aziende israeliane e i lavoratori organizzati hanno interrotto il flusso del
commercio di armi con scioperi e blocchi.

Da sempre crediamo che la giornata del 25 aprile non debba essere vissuta come un rituale o una ricorrenza,
ma debba deve rappresentare la riattualizzazione dei valori e degli ideali della resistenza partigiana che liberò
questo Paese dalla barbarie della guerra e del nazi-fascismo e fu asse portante per segnare nuovi rapporti di
forza sul piano politico e sociale per le forze democratiche e per il movimento operaio nel suo complesso.
Dobbiamo impedire che si ripetano le pagine più buie della storia mentre vediamo come le brutalità della
guerra tornano a farsi tragica normalità. Dobbiamo schierarci contro il massacro dei popoli e stare a fianco
delle nuove forme di resistenza che si oppongono al colonialismo e all’imperialismo. Siamo chiamati a un
compito storico per la difesa della democrazia e della pace: essere partigiani contro la guerra e a fianco della
Palestina.

Abbiamo sempre rifiutato la memoria condivisa tra fascisti e antifascisti. Essere partigiani significa prendere
parte. Così oggi non possiamo accettare una narrazione che non prenda posizione netta e chiara su quanto sta
avvenendo in Palestina, rifiutando pretestuose e false sovrapposizioni tra antisionismo e antisemitismo.
La città di Roma a cui è stata riconosciuta la Medaglia d’Oro al Valore Militare per la Resistenza con azioni
partigiane e organizzazioni resistenti tra le più importanti d’Europa oggi è chiamata a fare la sua parte.
Dobbiamo impedire che la propaganda guerrafondaia dell’occupante che 80 anni fa compiva eccidi e
massacri al grido “Achtung Banditen” riviva oggi nella logica di governi che pensano di legittimare lo
sterminio di civili sotto la bandiera della guerra al terrorismo.

Ci rivolgiamo all’ANPI e al Comune di Roma affinché nella giornata della liberazione dal nazi-fascismo del
25 Aprile siano al centro delle piazze i valori antifascisti, che oggi significano lotta contro la guerra e il
genocidio che sta avvenendo in Palestina e non si tollerino simboli o presenza dell’occupante sionista a
partire dalla presenza all’appuntamento cittadino di Porta San Paolo.

Potere al Popolo

Articolo collegato: https://it.palestinechronicle.com/palestina-rossa-perche-ci-opponiamo-alle-bandiere-israeliane-al-corteo-del-25-aprile/

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