Dopo l’attentato al Crocus di Mosca… – Terrorismo buono e terrorismo cattivo…


Il comitato investigativo russo ha fatto sapere che il bilancio delle vittime dell’attacco terroristico di venerdì notte al municipio Crocus, alla periferia di Mosca, è di 193 vittime tra cui tre bambini. Identificati i corpi di 41 persone. 107 persone sono ricoverate in ospedale, tra gli adulti, 15 sono in “gravissime condizioni”, 42 sono “gravi”, tra cui due bambini.

Il servizio di sicurezza federale russo (FSB) ha comunicato di aver arrestato 11 sospetti, tra cui i 4 attentatori materiali. Si sostiene che i sospettati stavano tentando di fuggire verso il confine tra Russia e Ucraina.
L’Isis ha rivendicato l’attacco senza fornire prove.
Politici russi accusano l’Ucraina di essere coinvolta
L’intelligence americana accredita la pista dell’Isis
(Rai News)

Tutto il mondo “civile” è scosso dall’immondo atto terroristico al Crocus di Mosca, che ha causato la morte di numerosi uomini donne e bambini. Persino la “civile” Europa condanna l’eccidio degli innocenti “civili” russi.

“L’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza nonché vicepresidente della Commissione europea, Josep Borrell, ha dichiarato ad alta voce: “Condanno nella maniera più ferma possibile il mostruoso attentato terroristico commesso la sera del 22 marzo 2024 nei pressi di Mosca. Ancora una volta, persone indifese sono diventate vittime del terrorismo. La comunità internazionale deve restare fermamente unita nella lotta contro la piaga del terrorismo.”

Tale condanna verbale stride però con i fatti precedenti in cui la “civile” Europa ha fornito l’Ucraina di missili, droni ed altri pesanti mezzi di guerra con i quali gli ucraini hanno bombardato le città russe, colpendo in ogni luogo non ci fossero forze militari che potessero contrastare i loro assalti: le abitazioni, i mercati, luoghi di culto, scuole… ovunque ci fosse popolazione inerme. Ma gli ucraini, si sa, fanno parte della congerie europea, sono culo e camicia con i “civili” abitanti della UE, Borrell compreso…

E gli americani, i “civili” cugini yankees di Borrell, cosa dicono? “Noi l’avevamo detto che erano previsti attacchi dinamitardi di matrice musulmana in Russia”. Ed i nordamericani se ne intendono, sanno che è facile incolpare i musulmani, soprattutto se fanno il loro gioco: “tu mi dai una cosa a me ed io ti do una cosa a te…”. Tant’è che Maria Zakharova ha ritenuto necessario commentare: “È importante che le autorità americane non dimentichino come i loro organi di informazioni e il loro ambiente politico abbiano subito collegato i terroristi che hanno sparato al Crocus con l’ISIS. Noi ora sappiamo in quale paese questi sanguinari bastardi intendevano nascondersi dalla persecuzione: l’Ucraina. Lo stesso Paese che, per mano dei regimi liberali occidentali, si è trasformato per dieci anni nel centro della diffusione del terrorismo in Europa.”

E non solo questo. Il proprietario dell’hotel dove vivevano gli autori dell’eccidio del Crocus ha detto alle forze di sicurezza che uomini provenienti dal Tagikistan hanno fatto il check-in all’inizio di marzo. Va notato che il 7 marzo le ambasciate americana e britannica hanno quasi contemporaneamente avvertito i loro cittadini di “possibili attacchi terroristici durante i concerti a Mosca nel prossimo futuro. Un gruppo di terroristi è arrivato a Mosca per commettere degli omicidi…” E questo come è venuto subito a conoscenza dell’intelligence americana?

L’ex ufficiale della CIA ed ex funzionario del Dipartimento di Stato americano, Larry Johnson, ha detto a Sputnik di trovare degno di nota il fatto che l’amministrazione Biden si sia affrettata a “cercare di allontanare l’Ucraina dall’attacco terroristico del 22 marzo a Mosca”, sottolineando che “implica un livello di conoscenza su chi lo ha realizzato e chi lo ha finanziato, chi c’è dietro. Ci sono una serie di risposte che l’amministrazione Biden dovrà fornire a Mosca se vuole sperare di calmare la tensione. Perché, se la Russia ritenesse che gli Stati Uniti siano in qualche modo coinvolti nell’attentato, scatenerà l’inferno, soprattutto contro ufficiali, funzionari e personale militare della CIA e degli Stati Uniti che sono operativi in territorio ucraino”.

Ed anche i fratelli albionici dello zio Sam cominciano a preoccuparsi che i loro sporchi traffici vengano scoperti: “L’MI-6 (servizio segreto britannico) ha consegnato informazioni a chi di dovere affermando che “le agenzie di intelligence russe hanno informazioni sulla preparazione delle operazioni GRU/SBU in Russia”. L’intelligence britannica raccomanda di chiudere/congelare i contatti con tutti i gruppi che hanno operato lungo la pista”

E cosa dicono le autorità russe? Il Ministero degli Interni ha smentito l’informazione secondo cui le persone detenute con l’accusa di aver commesso un attentato terroristico a Crocus erano cittadini della Federazione Russa: sono tutti cittadini stranieri.

Tutti e quattro i terroristi detenuti verranno portati a Mosca per interrogatori e azioni investigative. Prenderli vivi era il compito più importante.

Gli agenti dell’FSB sono riusciti a identificare, trovare e trattenere vivi molto rapidamente i quattro terroristi che hanno attaccato il Crocus. E anche stabilire rapidamente la propria cerchia di amici e complici. E per non farli sparire in Ucraina, dove per loro era stato preparato un corridoio.

Vladimir Putin ha sottolineato il lavoro dei servizi speciali. Il Presidente ha espresso un ringraziamento speciale agli equipaggi delle ambulanze, agli equipaggi delle ambulanze aeree, ai vigili del fuoco e ai soccorritori che hanno fatto di tutto per salvare le vite delle persone.

Tutti coloro che hanno sparato e ucciso sono stati trovati e arrestati, si stavano dirigendo verso l’Ucraina, che aveva creato una “finestra” per consentire ai 4 terroristi “musulmani” di fuggire attraversando il confine. Identificheremo e puniremo tutti i colpevoli.

Putin ha inoltre dichiarato: “Il nostro dovere comune ora è stare insieme su un’unica linea. Nessuno riuscirà a seminare panico e discordia nella nostra società. La Russia ha ripetutamente attraversato le prove più difficili, e sarà lo stesso anche adesso…”

Notizie raccolte da varie fonti e rielaborate da Paolo D’Arpini

Integrazioni di Nicolai Lilin sull’atentato di Mosca: https://www.youtube.com/watch?v=qCN43typnaw

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