Julian Assange: fermiamo l’estradizione!

Il 20 e 21 febbraio 2024 si terrà presso l’Alta Corte del Regno Unito l’udienza finale sulla richiesta di estradizione di Julian Assange negli USA. Se estradato, il co-fondatore di WikiLeaks (il sito che ha rivelato tanti illeciti commessi da governi e privati in tutto il mondo) rischia una condanna a 175 anni di carcere. Motivo: per aver svelato i crimini di guerra commessi dagli Stati Uniti in Afghanistan e Iraq in base a documenti coperti da Segreto di Stato.

Ma la Corte Surprema USA e la Corte Europea dei Diritti Umani hanno stabilito che E’ LEGITTIMO RIVELARE SEGRETI DI STATO quando ciò è nell’interesse generale. Altrimenti, se non fosse per questa possibilità, qualsiasi regime potrebbe nascondere impunemente i suoi misatti, ponendoli sotto il Segreto di Stato.

Ma per la Giustizia USA e UK, le sentenze di queste corti non importano. Così, hanno già fatto trascorrrere ad Assange 7 anni di reclusione da rifugiato politico e gli ultimi 5 di carere duro nella prigione londinese di Belmarsh, subendo una costante tortura psicofisica — come ha riconosciuto Nils Melzer, Relatore Speciale dell’ONU sulla tortura. Il tutto senza processo. E adesso, con l’estradizione, vogliono che Julian finisca in una prigione statunitense ancora più dura e debilitante. Soltanto per aver svolto il mestiere di giornalista investigativo.

Dobbiamo dire NO all’estradizione.

Colpire Assange non significa soltanto distruggere l’uomo, ma lanciare un messaggio intimidatorio a tutti coloro che vorrebbero fare del vero giornalismo, libero ed indipendente — “colpirne uno per educare cento”. Mentre, in realtà, ciascuno di noi avrebbe un gran bisogno di giornalismo indipendente per poter comprendere la realtà che ci circonda.

Al danno, poi, s’aggiunge la beffa: mentre lui che ha rivelato i crimini dei potenti viene perseguitato, coloro che li hanno commessi sono a piede libero.

Per queste ragioni, in coordinamento con la campagna globale promossa dalla moglie di Julian, Stella Assange, partecipiamo alla manifestazione del GIORNO X, giorno delle udienze finali.

MARTEDì 20 FEBBRAIO DALLE ORE 16.00,
DAVANTI ALL’AMBASCIATA BRITANNICA
A PORTA PIA (via XX Settember 68).

Vedi la locandina per Roma cliccando qui: www.boylan.it/assange/roma.jpg
Vedi le 58 città del mondo dove si manifesterà per Julian il 20/2, cliccando qui: www.boylan.it/assange/mondo.jpg

Patrick Boylan – No War Roma

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