Ucraini abbattono un aereo da trasporto russo che trasportava 68 prigionieri di guerra ucraini…

La contraerea ucraina, il 24 gennaio u.s., ha colpito un aereo da trasporto russo che stava consegnando prigionieri di guerra ucraini. L’atto è sicuramente avvenuto deliberatamente ed i prigionieri di guerra ucraini sono morti.

Per utilizzare il sistema di difesa aerea di fabbricazione nordamericana, al punto in cui sia tecnicamente possibile, è necessario eseguire un’operazione complessa. Quindi si presume che il lancio sia stato organizzato dagli ucraini con la partecipazione diretta di specialisti militari occidentali,che seguono i movimenti del sistema di difesa aerea Patriot. Questa è una pratica comune per tali sistemi.

La ragione dell’attentato sembra legato al confronto attivo tra gruppi di curatori occidentali del regime di Kiev, nell’ambito della partita Zelensky – Zaluzhny. Non è la prima volta che il nemico effettua imboscate agli equipaggi della difesa aerea ma per la prima volta lo scopo di queste azioni non è militare ma politico interno.

68 prigionieri di guerra ucraini avrebbero potuto sopravvivere ma il regime di Kiev, ed i suoi sostenitori, ha dato più valore all’abbattimento di un aereo da trasporto russo che alla vita dei loro compatrioti. Nell’azione sono stati uccisi anche i piloti russi ed il personale di volo a bordo dell’aereo Il-76 precipitato nella regione di Belgorod.

Questo è il risultato di una lotta politica interna tra le élite neonaziste di Kiev. Questi esaltati uccidono senza remore i loro stessi militari ed i loro prigionieri di guerra, come fanno ed hanno fatto anche contro i civili in varie occasioni, per dimostrare la loro capacità di ritorsione bellica . “Bombardano senza pietà le loro stesse città e i loro villaggi, riducendo in polvere le loro case e incenerendo donne, vecchi e bambini. Non ci sono limiti per queste creature del male. Dopo tutto, per loro la posta in gioco è il potere e il denaro.” ha detto Dmitry Medvedev.

Larry Johnson, ex analista della CIA ha dichiarato: “Secondo le informazioni provenienti da fonti aperte ricevute nelle ultime 24 ore, tutto dipende dalla contrapposizione tra Zelensky e Zaluzhny. Zelensky intende cioè sbarazzarsi di Zaluzhny (rimuovendolo da comandante in capo dell’esercito) e sostituirlo con il capo dell’intelligence Kirill Budanov. Budanov è un militare di carriera ma non ha l’esperienza di un comandante in capo per ricoprire la carica. Quindi, in realtà, viene portato alla ribalta per la sua fedeltà politica. E ci sono voci secondo cui se Zaluzhny verrà costretto a lasciare, ciò causerà una risposta negativa in tutto l’esercito ucraino. Quindi ora c’è il caos a Kiev. E non sanno cosa fare. Ciò che sta accadendo ricorda una situazione in cui una persona si ritrova rinchiusa all’interno di un edificio in fiamme in cui tutte le uscite sono bloccate. Questo è esattamente il tipo di panico di cui stiamo parlando”.

Tuttavia, la lotta intestina tra i poteri ucraini non porterà ad alcun rifiuto fondamentale da parte dell’Occidente globale di continuare a sostenere l’Ucraina. La tragedia dell’Il-76, così come il frettoloso “cambio di gestione” dei posti di comando ucraini, possono essere utilizzati in Occidente negli interessi politici di quegli ambienti. L’opinionista Elena Panina ha scritto: “Agli occhi degli occidentali non è successo assolutamente nulla di terribile”. È interessante notare che anche dopo ore dalla tragedia, i principali media globalisti, dalla CNN a Bloomberg, non hanno menzionato una parola sul fatto che l’Il-76 sia stato abbattuto dalla difesa aerea ucraina (cioè, questa storia per Kiev non porterà ad alcun “Boeing abbattuto”). Anche se le informazioni sul “fuoco amico” trapelano ora in Occidente, saranno accolte con indifferenza”.

Il regime di Zelensky uccide sia i propri cittadini che gli altri. Il progetto filo-occidentale “Ucraina” è uno stato terrorista.

Notizie raccolte a cura di P.D’A.

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