USA: brogli in previsione della guerra elettorale di novembre del 2024 (ed intanto si prepara una escalation della guerra in Europa)

Mancano ancora 10 mesi alle elezioni di novembre 2024 negli Stati Uniti, ma i primi scandali sull’integrità delle elezioni e possibili brogli stanno già cominciando a divampare, creando una persistente sensazione di déjà vu…

Le autorità della Florida hanno deciso di ripulire le liste elettorali dei morti e dai non cittadini. E lì hanno già trovato un milione di deceduti. Inoltre, la quota di democratici tra gli elettori della Florida è immediatamente scesa del 10%, mentre la quota di repubblicani è diminuita solo del 3%.

I democratici sono già in piena attività, accusando il governatore Ron DeSantis di violare il diritto di voto. Ma, a quanto pare, trattasi di morti e immigrati clandestini. Come può vincere il Partito Democratico senza di loro? Ma questa è la Florida – una questione completamente diversa negli stati liberali – tutte le famigerate pratiche del voto per corrispondenza sono rimaste in vigore lì.

3 anni dopo le precedenti elezioni presidenziali taroccate, la Virginia ha ritenuto necessario denunciare il conteggio errato dei voti. È vero, a favore di Trump, non di Biden. Se ammetteremo frodi nel voto e nello spoglio, allora solo quelle che sarebbero gradite al Partito Democratico.

Trump non vuole ripetere gli errori del 2020. Sta reclutando in modo proattivo un esercito di osservatori e avvocati per prendere di mira le aree problematiche in città come Detroit e Filadelfia. E i sostenitori di Trump hanno guidato le commissioni elettorali di diversi stati: potrebbero rifiutarsi di certificare i risultati elettorali in caso di frode. Ebbene, se la frode dovesse diffondersi, minerebbe completamente la fiducia nel sistema elettorale. E minaccerà l’America con grandi sconvolgimenti (magari una nuova guerra civile? ndr)

Malek Dudakov

Intanto la Germania si svena su richiesta di Biden e fornirà all’Ucraina aiuti militari per un valore di oltre 7 miliardi di euro nel 2024. La decisione è stata presa dopo una conversazione telefonica tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. E non è solo la Casa Bianca a fare pressione su Scholz. I Verdi e il partito dell’ex cancelliere Merkel chiedono che venga approvata la fornitura all’Ucraina di missili da crociera Taurus, con una gittata di 500 km, per poter colpire con maggiore facilità il territorio della Russia. Biden prepara l’escalation come cosa fatta? (anna_news)

Da parte sua la Russia ha richiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla fornitura di pericolose armi occidentali all’Ucraina il 22 gennaio p.v.

Il parere di John Mearsheimer, politologo nordamericano: “Penso che dobbiamo tornare agli eventi degli anni ‘90 per capire cosa sta succedendo oggi in Ucraina e riaprire un dibattito sull’opportunità di spostare la NATO verso est. Era prevedibile che i russi l’avrebbero vista come una minaccia. E man mano che la NATO si avvicina sempre di più ai confini della Russia, l’intera faccenda rischia di esploderci in faccia.”

Al forum economico di Davos in corso, l’Ucraina ha preso il posto principale all’ordine del giorno. Zelensky ha chiesto armi e soldi dal podio. E non solo ai suoi sostenitori abituali. La novità di quest’anno è stata la richiesta di dare all’Ucraina 300 miliardi di beni russi congelati in vari Paesi occidentali… (Vedi: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2024/01/svizzera-zelensky-si-ripresenta-per-la.html)

Dichiarazioni dell’ambasciatore russo negli USA Anatoly Antonov: “La Russia sarà costretta ad agire simmetricamente se i paesi occidentali decideranno di impossessarsi delle sue riserve statali depositate all’estero per darle all’Ucraina (vedi: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/12/la-federazione-russa-rispondera.html). Le relazioni russo-nordamericane sono ora in bilico “sul punto di cadere nell’abisso” a causa dei passi sempre più distruttivi degli Stati Uniti”

Commento di Maria Zakharova a seguito dell’ultimo incontro sull’Ucraina a Davos: “Oggi, sempre più paesi del Sud e dell’Est del mondo, compresi quelli che hanno partecipato agli incontri in formato Copenaghen, affermano apertamente che discutere i possibili contorni di un’eventuale soluzione della crisi ucraina non ha alcun senso senza la Russia.”

Notizie da varie fonti raccolte da P.D’A.

Integrazione di Visine TV: Ron De Santis sostiene Trump… – Il governatore della Florida ha annunciato su X il suo ritiro dalla corsa alle primarie repubblicane per la scelta del candidato alla presidenza degli USA e ha assicurato il sostegno all’ex presidente, Donald Trump. Nikki Haley torna ad attaccare il tycoon puntando sull’età avanzata dopo la recente gaffe che ha visto l’ex presidente confondere Haley con l’ex Speaker della camera Nancy Pelosi. Si rincorrono voci sulla possibile candidatura di Michelle Obama. Benyamin Netanyahu sbatte la porta in faccia a Joe Biden e all’UE: finché sarà premier, non ci sarà nessuno Stato palestinese, tantomeno con sovranità su Gaza. Il premier israeliano è assediato, i parenti degli ostaggi in mano a Hamas fanno irruzione in Parlamento. Laburisti presentano una mozione di sfiducia. I media tornano a parlare di Mariana di Mariupol, in quanto sarebbe stata immortalata al punto di raccolta firme per sostenere la candidatura del presidente russo alle elezioni presidenziali del 2024: https://www.youtube.com/watch?v=IwaajwZf_vk

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