Israele/Palestina. Uno Stato per due popoli…

Mustafa Barghouti insiste con la proposta politica di “un unico Stato per due popoli, laico e tollerante, con diritti e doveri per tutti” potrebbe essere una soluzione. La commistione e l’integrazione sono sempre avvenuti nella storia ed in tutti i Paesi del mondo, a seguito delle continue migrazioni umane sulla terra. Un naturale aggiustamento nel riconoscimento di appartenenza alla stessa specie. Basterebbe guardare la storia d’Italia con tutti i mescolamenti avvenuti nei secoli. Ma la Palestina è oggi occupata da una falsa etnia, autodefinitasi “semita”, che da mille anni si distingue e vuole mantenere la sua identità di convenienza e non vuole integrarsi con nessun altro che sé stessa.

In Palestina prima dell’invasione sionista del 1947 esisteva una forma di equilibrio, convivevano arabi, ebrei, cristiani di varie fedi e persino atei. I sionisti però non sono veri ebrei, sono “latrones” di origine cazara turcomanna, “convertiti” da mille anni all’ebraismo andando contro la legge rabbinica sul diritto di nascita, e da allora confermano quel che hanno impropriamente acquisito: la loro differenza elettiva e l’appartenenza etnico-religiosa al popolo giudaico (in realtà ebrei si nasce solo da madre ebrea e non per conversione).

Questi sionisti perpetrano la frode attraverso il sancire un titolo idebitamente acquistato (in realtà un furto d’immagine e di titolo) e -come succede per tutti i conversi per convenienza e per i ladri- essi riaffermano la loro acquisizione e “distinzione” con la reiterata asserzione del loro diritto. Il loro è un atto contro natura, un patto ereditario con il diavolo. Hanno un brutto karma da scontare e se lo sono portato con sé in Palestina di cui si sentono legittimi ed unici proprietari.

Aggiungo che gli ebrei ortodossi originari della Palestina sono oggi un’esigua minoranza che protesta di tanto in tanto ma è fuori gioco; i palestinesi sono superati in numero e forza militare dai sionisti immigrati e sono costretti a vivere nelle misere enclavi di Gaza e Cisgiordania (da qui la rivolta di Hamas) e per vivere debbono assoggetarsi come schiavi ai voleri del governo sionista oppure morire in guerra; tra l’altro israele è finanziato ed appoggiato da UE, USA e mondo occidentale, nonchè dai veri padroni del mondo i banchieri ashkenaziti che controllano tutta la finanza e l’economia; i cristiani, poveri cristi, sono divisi tra loro e i loro capi (papone in testa) cercano solo un compromesso per gestire il pellegrinaggio dei fedeli ai luoghi santi. I palestinesi espropriati della propria terra hanno sete di vendetta e gli israeliani sanno che se ci fosse un unico stato “democratico” in breve tempo sarebbero outnumbered…
Pertanto la proposta di Barghouti per un “unico stato laico” è al momento utopica ma vale la pena di perseguirla.

Paolo D’Arpini

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http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/02/01/palestina-e-nascita-dello-stato-di-israele-sefarditi-ashkenaziti-sionisti-ed-i-veri-discendenti-degli-ebrei-originari/

https://paolodarpini.blogspot.com/2018/04/kazary-convertiti-proposito-del-popolo.html

Commenti ricevuti per l’articolo :- V.B.: “La proposta di un unico stato democratico, per quanto oggi sembri utopistica, è di fatto alla fine l’unica possibile. La soluzione “due stati” non è più praticabile dopo l’espansione colonialista sionista in tutta la Cisgiordania e a Gerusalemme Est, tutt’ora in corso, e la distruzione di Gaza e del suo popolo, in atto. Israele in realtà non ha nessuna proposta e nessuna strategia, tranne l’uso cieco e prolungato della violenza…” – Altro commento di J.C.M.: Concordo. Già Gheddafi ne aveva parlato nel suo Libro Bianco del 2003 (https://www.m-48.it/wp-content/uploads/2022/01/Libro-Bianco.pdf). – Altro commento di J.M.: “Conosco Mustafa Barghouti solo dal nome e dalle idee qui riportate da Paolo D’Arpini. Uno ‘Stato per due popoli, laico e tollerante, con diritti e doveri per tutti’ sembrerebbe un’idea figlia della logica più elementare. Tuttavia trascura, omette o minimizza la storia e il relativo effetto che ha avuto su uno dei due popoli in questione. – Altro commento di P.P.: Mustafa Barghouti ha ragione. La posizione “2 popoli 2 stati” è una presa in giro, come 70 anni di storia dimostrano. Quanto più che da anni non esiste più fisicamente una continuità territoriale della “zona palestinese”. Purtroppo come tutto l’Occidente politico, anche Israele è piombato in una sorta di fondamentalismo imperialistico, coi giovani che in generale sono i più affetti (perché sono stati indottrinati fin da subito). Un fondamentalismo che ha messo a nudo il suo sottofondo razzista. Quindi l’unica soluzione praticabile è quella meno accettabile oggi in Israele.”

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