Hanno fatto dell’Emilia Romagna una piscina…

Risalire alle responsabilità è un processo che non sarà semplice visti i trucchi, artifizi e raggiri messi in campo in ogni altra simile occasione. Come dire, la risalita si è sempre fermata al pianoterra (mi si corregga se altrimenti).
Ma risalire non basta.

Ridiscendere è l’altro aspetto del problema. Perchè noi cittadini siamo sempre e comunque responsabili del bene comune. Perchè noi cittadini, quando decidiamo chi siano i nostri rappresentanti, deleghiamo ad essi gli indirizzi, le strade da percorrere per il disbrigo della cosa pubblica. Se i nostri rappresentanti non seguono gli indirizzi per i quali noi li abbiamo scelti, togliamo loro la fiducia e li sostituiamo alla prossima tornata elettorale. Se i nostri rappresentanti, nel perseguire gli indirizzi per i quali noi gli abbiamo scelti, provocano danni. I danni vanno addebitati tanto agli eletti quanto agli elettori che li hanno votati.

Nella Regione allagata sembra che le varie amministrazioni degli Enti locali non abbiano curato il bene comune, ma abbiano prestato orecchio ad una selva di richieste individuali reiterata nel tempo. E ad un reiterato scambio tra favori individuali e deleghe politiche, vasta e consensuale.

Quindi, per favore, chi è colpa del suo mal pianga sè stesso, e smetta una buona volta di scrollarsi di dosso le proprie responsabilità attribuendole ad altri o, più spesso, a fattori definiti pudicamente e ipocritamente “imponderabili”.
Se noi, cittadini, sbagliamo, cerchiamo almeno di possedere quella dignità che permette di riconoscere i nostri errori. Solo così potremo evitare di ricaderci.

Giorgio Stern

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