Riflessioni nonviolente per la Marcia della Pace Perugia/Assisi 2023

Si svolge, domenica 21 maggio 2023, la marcia Perugia-Assisi, la più importante manifestazione per la pace che si tiene in Italia da oltre mezzo secolo. Confermando la nostra adesione vorremmo proporre alcune minime riflessioni sull’ora presente.

1. La guerra, gli eserciti e le armi sono nemici dell’umanità, poiché il loro comune scopo è sempre e solo l’uccisione di esseri umani.
2. Abolire la guerra, gli eserciti e le armi è quindi compito ineludibile di ogni essere umano e di ogni umano istituto che condivida la convinzione che salvare le vite è il primo dovere.
3. Nell’età atomica inaugurata dalla bomba su Hiroshima, inoltre, l’umanità intera sa che ogni guerra puo’ divenire mondiale e nucleare, e distruggere l’intera famiglia umana.
4. Nulla è quindi più necessario ed urgente che abolire le guerre, gli eserciti e le armi; per salvare non solo le vite di innumerevoli persone, ma la stessa esistenza dell’umanità nel suo insieme.
5. In questo momento il governo golpista del nostro paese, in flagrante violazione dell’articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana che “ripudia la guerra”, sta partecipando, fornendo armi assassine, alla guerra in Ucraina e quindi al massacro della popolazione vittima inerme della guerra.
6. Il governo italiano, infatti, come molti altri governi, invece di adoperarsi per far cessare la guerra e le stragi, coopera ad alimentare l’una e le altre, partecipando cosi’ al piu’ atroce dei crimini.
7. E’ dovere di ogni persona senziente e pensante opporsi alla guerra e alle stragi: con l’azione diretta nonviolenta che rispetta e difende tutte le vite.
8. E’ dovere di ogni persona senziente e pensante opporsi al governo golpista che violando la Costituzione (ed agendo quindi illegittimamente, illegalmente, criminalmente, dittatorialmente) alimenta la guerra e le stragi: opporsi con l’azione diretta nonviolenta che rispetta e difende tutte le vite.
9. Pertanto alle iniziative di pace gia’ in corso, purtroppo restate fin qui ininfluenti rispetto alle decisioni dei poteri stragisti e quindi rispetto alla prosecuzione, estensione ed intensificazione della guerra, e’ indispensabile aggiungere l’azione diretta nonviolenta con cui bloccare le fabbriche di armi e i trasporti di armi, con cui bloccare le strutture militari compartecipi della guerra, con cui bloccare l’illegale azione del governo che nella guerra ha criminalmente precipitato anche il nostro paese.

Stralcio di un appello del “Centro di ricerca per la pace” di Viterbo – centropacevt@gmail.com

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