Archivio di febbraio 2023

biden e meloni: “A noi!”

Ogni tanto mi ritrovo a comprare il manifesto. Non che pensi di trovarci chissà che. Un po’ per vecchie abitudini dure a morire; un po’ perché, guardando i titoli online, a prima vista mi paiono accattivanti: d’altronde, la specialità de il manifesto sono proprio i titoli.

Insomma, c’erano il discorso alla nazione di Vladimir Putin e tutta la sceneggiata di Meloni che a Kiev dava il cambio a Biden, spostatosi a Varsavia per rivolgersi «un’altra volta ai russi».

Così l’ho comprato, il manifesto, ma mi sono limitato a questi tre temi; dopo di che è passata ogni voglia di leggere altro.

Il confronto tra i servizi è illuminante sulle “convinzioni” di via Bargoni: tanto sbeffeggiante il primo, nei confronti delle «prevedibili accuse» di Putin «all’”Occidente” e all’Ucraina», quanto ossequioso e mieloso il secondo verso la Meloni, secondo la quale «in Ucraina è in atto un processo accomunabile all’Ottocento italiano».

Tanto irridente il primo verso il Presidente russo, la cui parole «seguono un copione già impiegato più volte in questo anno di guerra», quanto “toccante” il servizio (al servizio di chi?) da Varsavia, dove l’arrivo di Biden è «stato un evento molto sentito in tutto il paese».
Ora, una volta di più – e ce ne scusiamo – diciamo che le nostre simpatie politiche per Vladimir Putin cominciano e finiscono quando dice (e soprattutto quando dà) il fatto loro ai nazigolpisti insediati a Kiev nove anni fa con l’intervento diretto di USA-UE-NATO.

Per il resto, pensiamo che i comunisti russi abbiano già spiegato a sufficienza l’essenza di classe borghese dell’attuale potere in Russia, espressione degli interessi del grosso capitale industriale e finanziario.

E così, a via Bargoni scrivono candidamente che «Putin minaccia da Mosca», a differenza di Biden che invece «risponde da Varsavia»: si nota la diversità d’accento? D’altronde, quanta comprensione si legge tra le righe, per il tono con cui il presidente USA, dalla capitale polacca, ha proclamato ai russi che «Gli Stati Uniti e i paesi europei non vogliono controllare e distruggere la Russia»! *

Quale abisso tra un Putin, «dittatore» (parola di Biden) che accusa «L’occidente capace di ogni nefandezza» e nel suo discorso è seguito dalle «élite del paese a Mosca», e un Biden che invece quell’Occidente lo difende e la cui calata su Varsavia è resa ancor più democratica dalla presenza (qui il servizio raggiunge vette di magnificazione della democrazia europeista) di «Lech Walesa, ex leader di Solidarnosc, il primo sindacato libero dell’Europa orientale»; che la madonna di Czestochowa l’abbia in gloria.

Ma l’afflato demo-liberale de il manifesto è al colmo quando riporta le parole di una neofascista che, rivolta a un nazigolpista, gli assicura che, loro, saranno «insieme fino alla vittoria». La commozione del cronista è tale che si sprigiona irrefrenabile quando «Meloni non ha esitato a connotare la resistenza delle forze armate ucraine di rimandi ideologici. E neanche il Risorgimento è stato risparmiato»: che ardore, che impeto patriottico scaturiva nel rievocare mentalmente la «resistenza delle forze armate» germaniche all’avanzare delle orde di bolscevichi verso il Reich.

Una commozione che evolve in passione per quella conferma de «l’atlantismo del governo italiano come non si faceva da tempo». Eja, eja, sembra sul punto di gridare il cronachista, quando cita il golpista di Kiev che liquida Berlusconi con un perentorio «non ha mai subito un bombardamento alla propria abitazione», come se i bombardamenti ucraini su scuole, ospedali, parchi giochi del Donbass, a partire dal 2014 fossero la condizione naturale e meritata per quei filo-russi allineati a «uno dei tormentoni del complottismo Usa allargatosi a macchia d’olio in tutta Europa».

Insomma, un bel passo in avanti quello fatto a via Bargoni: dal «non ci sono né buoni né cattivi» di 6-7 anni fa, in riferimento a formazioni naziste di Kiev e milizie popolari di L-DNR, si è arrivati, in onore ai dettami liberali, a ignorare il nazismo di quelle formazioni, oggi democraticamente inquadrate nelle «forze armate ucraine». Ancora un passo e i neofascisti nostrani diventeranno per il manifesto i portabandiera dei valori nazionali e dell’ «amor di patria» per il loro scandire «chiaramente che “il popolo ucraino sta combattendo per ognuno di noi”». A noi!

Ma, oltre all’annuncio sulla sospensione dallo Start, di cui si parla diffusamente altrove, cosa ha detto Vladimir Putin a proposito della situazione interna del paese? Diamo la parola a Gazeta Pravda, organo semi-ufficiale del KPRF zjuganovista, non certo una banda di crudeli bolscevichi e nemmeno di terribili giacobini. Putin, scrive Pravda, ha fatto nettamente capire che, sotto la sua direzione, la Russia intende proseguire sulla strada del mercato. Cioè, a dispetto delle frasi sul “capitalismo finito in un vicolo cieco”, non si ha «intenzione di deviare da questo sbagliato solco capitalista. Nessuna sorpresa: la classe dominante non comincerà certo ad annientare se stessa».

Pravda evidenzia anche alcuni aspetti positivi del discorso di Putin, in particolare nell’allargare alle nuove regioni i benefici sociali per maternità, giovani famiglie, nel sostegno a comunità scientifica, specialisti, ai giovani, con attenzione particolare all’istruzione e sottolineando specificamente la questione del sostegno alle famiglie dei militari impegnati in Ucraina, per cui verrà creato un fondo speciale. Ha un po’ bacchettato i miliardari che hanno portato somme colossali fuori dalla Russia, esortando a «investire nel proprio Paese» per non esser messi alla berlina dal popolo: in questo modo, osserva Pravda, il presidente «ha un po’ carezzato gli umori antioligarchici diffusi tra il popolo».

Ma non più di questo.

Non è mancata la stoccata a Putin che, «almeno questa volta, non ha menzionato il filosofo fascista Ivan Il’in». Tuttavia, il presidente non ce l’ha fatta a non citare il «grande statista» Stolypin, sul quale Klim Žukov ha pubblicato un ottimo video, in occasione della ridenominazione, a Saratov, di via Kirov in via Stolypin: questo, a proposito di toponomastica post-sovietica in Russia. Proprio Stolypin, il latifondista Presidente del consiglio e Ministro degli interni zarista, distintosi per le feroci repressioni successive alla rivoluzione del 1905. Stolypin, acclamato in Russia per quella riforma agraria, a proposito della quale Lenin scriveva che fosse tesa a dar vita a una classe di piccoli proprietari contadini, con l’obiettivo di «scindere la massa contadina e far sorgere da essa uno strato di “nuovi proprietari fondiari”, contadini-proprietari benestanti, i quali avrebbero difeso dalla massa, “non per paura, ma in coscienza”, la tranquillità e l’inviolabilità delle enormi tenute dei latifondisti… tentare … di appoggiarsi sulla unione di nobili-feudatari con i “nuovi possidenti”, cioè con contadini-proprietari arricchiti, con la borghesia contadina. … Per Russia riformata Stolypin intendeva un mutamento per cui nelle campagne dovessero rimanere soltanto, da una parte latifondisti soddisfatti, soddisfatti strozzini e kulaki, e dall’altra braccianti smembrati, oppressi, indifesi e impotenti».

In definitiva, scrive Pravda, il discorso presidenziale ha avuto «ancora una volta il carattere di una seduta collettiva di psicoterapia, volta a calmare la società»: non c’è di che preoccuparsi, il Paese è stabile, tutto è sotto controllo.

Soprattutto, se a “controllare” i passi di Mosca ci pensano a via Bargoni, forti delle parole del segretario della NATO, Jens Stoltenberg e dell’Alto rappresentante per gli affari esteri UE Josep Borrell: garanzie di “libertà” contro “l’autocrazia”.

Fabrizio Poggi

* PS Qualche giorno fa, il portale ColonelCassad aveva anticipato i punti salienti del discorso, con cui Biden da Varsavia si sarebbe rivolto ai russi. Per parte nostra, non giuriamo sull’autenticità di quelle anticipazioni, ma il senso del proclama c’è tutto. Il tono e l’approssimativa grammatica fanno tornare in mente altri appelli lanciati ai russi ottant’anni fa. E dunque:
1 Rus Ivan, arrenditi
2 Rus Ivan, il Reich americano non fare nulla di cattivo russo normale. Noi siamo combattere solo contro giudeo Putin
3 Rus Ivan, in prigionia ti aspettare lardo salato, scarponi caldo e nuovo smartphone
4 Rus Ivan, il Reich americano das ist il più grande civilizzazione e cultura europeo. La Russia è popolo selvaggio e deve sottomettersi un dirigente civile per il suo bene
5 Tutti popoli d’Europa sono stati conquistati da Reich americano. Il Reich americano è il più forte. La resistenza è inutile. Rus Ivan, arrenditi, altrimenti noi eliminare te e tutta tua famiglia e tutta Russia
6 Rus Ivan, non credere giudeo Putin e suoi commissari. Credi Reich americano. Uccidi Putin e commissario e esci mani alzate e porta con te Gazprom e Rosneft.

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Per una agricoltura bioregionale, guerra senza vincitori né vinti, causa povertà?, against the Yankee aggressive dictatorship, ultima spiaggia dello zio Sam, Putin ha detto che, religione tra storia e psicostoria…

Il Giornaletto di Saul del 28 febbraio 2023 – Per una agricoltura bioregionale, guerra senza vincitori né vinti, causa povertà?, against the Yankee aggressive dictatorship, ultima spiaggia dello zio Sam, Putin ha detto che, religione tra storia e psicostoria…

Care, cari, gentile ministro per l’agricoltura e la sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, le segnalo questo mio contributo, rielaborato e aggiornato alle recenti iniziative europee in materia alimentare, ogm, etc, che minacciano la cultura agroalimentare mediterranea e bioregionale… (Giuseppe Altieri) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2023/02/urge-cambiare-paradigma-agricolo.html

Nota – Che un cambiamento di paradigma sia necessario lo conferma la Fao nel suo studio sulla gestione dei suolo nei prati-pascoli. L’agricoltura intensiva disperde la sostanza organica dei suoli e riduce la qualità del cibo. Modelli più sostenibili come il biologico contribuiscono invece efficacemente alla neutralità climatica aumentando lo stock di carbonio nei terreni…

Il pericolo di una guerra senza vincitori né vinti – Scrive Libero: “l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. “Una soluzione militare non esiste” per la guerra tra Russia e Ucraina, dice a Marco Menduini per la Stampa spiegando che “né gli uni, i russi, riusciranno mai a disarcionare la leadership ucraina; né gli ucraini potranno riuscire a riconquistare tutti i territori che sono stati invasi dalla Russia. Questo è un dato che rimane costante nel tempo”. Di certo, puntualizza l’ammiraglio, “non possiamo permetterci un altro conflitto congelato nel cuore dell’Europa”…”

La povertà? – Scrive Andrea Santini: “Era stata la povertà…? Un popolo vessato, derubato, violentato… cercava aiuto e se l’unico a fornirlo era un buon aguzzino o strozzino si finiva volentieri anche nelle sue mani. E’ difficile guardare una moglie, un figlio, una casa sfiorire. E’ difficile osservare se stessi incapaci di provvedere ai bisogni di chi si sarebbe dovuto proteggere. Ma gli anni passano…” – Continua: https://retedellereti.blogspot.com/2023/02/la-poverta.html

L’Ucraina ride. “Arrivano i leopardi” – Scrive J.E.: “Ben quattro! DICANSI QUATTRO Leopard 2A4, per la precisione, accolti in pompa magna al loro ingresso dalla Polonia. Come si comporteranno? Vista la massa, pari a 55 tonnellate nel modello d’epoca appena arrivato (prodotto dal 1985 al 1992). Cinquantacinque tonnellate nel fango del disgelo. Resta solo da capire se la vanga sia già compresa nel kit o sia a carico del destinatario ucraino (magari requisendo qualche fondo di magazzino colcosiano…)

Rebellion against the Yankee aggressive dictatorship… – UNAC wrote: ”Demonstration at the White House in Washington, D.C. on Saturday March 18 demanding “Peace in Ukraine – Say NO to Endless U.S. Wars”. – Continue: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2023/02/27/unac-north-american-rebellion-against-the-yankee-aggressive-dictatorship/

Mestre. Libraria – Scrive Michele Boato: “In occasione della presentazione del libro “Infanzia e potere di Andrea Sola si tiene un incontro pubblico rivolto a genitori, educatori e insegnanti. L’11 marzo ore 15.30 presso il Centro CittAperta a Mestre, in via Col Moschin 20 (vicino alla stazione ff.ss.) Info: micheleboato14@gmail.com”

L’ultima spiaggia dello zio Sam… – Scrive Mike Whitney: “…non sono cieco. È facile vedere che questa guerra contro la Russia non ha nulla a che fare con “l’aggressione non provocata”. È solo una cortina fumogena utilizzata per nascondere il vero obiettivo, che è quello di preservare l’egemonia mondiale degli Stati Uniti. Quello che dobbiamo fare ora è analizzare onestamente “cosa sta succedendo”; cerca di capire “perché sta accadendo questo?”, e poi determina quale sarà il risultato…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/02/lultima-spiaggia-dello-zio-sam-lucraina.html

Nota – Il popolo nordamericano vuole che il proprio governo collabori con altre nazioni per creare un mondo più prospero e pacifico. Non vogliono un nuovo ordine mondiale e certamente non vogliono una terza guerra mondiale…

Ciò che ha detto Putin che (volutamente?) l’Occidente non ha ascoltato… – Scrive Patrizio Ricci: “Martedì 21 febbraio 2023 il presidente russo Putin ha pronunciato un discorso molto significativo. Ciò che ha detto Putin, se letto attraverso la lente del diritto internazionale, dovrebbe essere agghiacciante. Forse faremmo bene a ricordare che Putin è laureato in diritto internazionale. Il suo discorso ha sollevato una serie di evidenze che potrebbe essere materia per una causa legale contro la NATO….” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2023/02/27/quello-che-loccidente-volutamente-non-ha-capito-del-discorso-di-putin-del-21-febbraio-2023/

Nota – Putin ha affermato che nessuno può vincere una guerra nucleare, ed è una guerra che non dovrebbe mai essere combattuta. Tuttavia la Russia si sta preparando a sopravvivere proprio a una guerra del genere, che spera però di evitare (e altrettanto stanno facendo gli USA e la NATO forse con meno scrupoli ndr).

Religione tra storia e psicostoria – Secondo la teoria di Albert Einstein si può dedurre che una forma che si manifesta nella spazio è semplice durata nel tempo. Come dire che la proiezione energetica della forma è individuabile soltanto in rapporto con la sua prosecutio temporale. Da qui l’idea che ogni cosa ed ogni accadimento sono semplici proiezioni spazio temporali, e pertanto “immaginarie”, ovvero percepibili attraverso la visione, in un continuum inscindibile… La coscienza riflessa della mente è in grado di fermare i fotogrammi nel caotico flusso energetico spaziotemporale rendendo le forme, i fatti, insomma ciò che compone lo svolgimento dell’agire, non solo visibili ma anche consequenziali e sperimentabili… – Continua con testo bilingue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2017/11/the-invention-of-christianity-in.html

Ciao, Paolo/Saul

Ultime Notizie – Pangolino assolto: il Covid è nato in laboratorio – “La notizia più importante del 27 febbraio 2023 è naturalmente quella che la stampa italiana nasconde: il dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti valida l’ipotesi della nascita in laboratorio del covid ma nessuno ha il coraggio di chiedere scusa. Il Corriere si limita ad un trafiletto di poche righe, mentre Repubblica e Il Fatto ignorano completamente una notizia di tale rilevanza… – https://www.youtube.com/watch?v=REJnX_xQddg

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Una guerra nucleare è sufficiente per distruggere tutto, e non c’è più molto tempo perché l’uomo comprenda che dovremmo creare un mondo dove non ci sia nessuna possibilità di guerra…” (Osho)

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Quello che l’Occidente (volutamente?) non ha “capito” del discorso di Putin del 21 febbraio 2023

Martedì 21 febbraio 2023 il presidente russo Putin ha pronunciato un discorso che si preannunciava molto significativo. Dopo che è stato pronunciato, tuttavia, la maggior parte degli esperti ha affermato che Putin non ha detto nulla che già non si sapesse. La maggior parte di loro si è concentrata sul suo annuncio della sospensione del trattato START II. Tuttavia, ha detto qualcosa di molto più significativo.

Ciò che ha detto Putin, se letto attraverso la lente del diritto internazionale, dovrebbe essere agghiacciante per l’Occidente. E in proposito, faremmo bene a ricordare che Putin è laureato in diritto internazionale. Il suo discorso ha sollevato una serie di evidenze che potrebbe essere materia per una causa legale contro la NATO.

Per prima cosa ha elencato, circa 30 modi diversi con cui le nazioni occidentali hanno attaccato la Russia. Questi includevano l’espansione della NATO ai confini della Russia, il sostegno ai terroristi in Russia, la guerra economica, il sabotaggio terroristico dell’oleodotto Nordstream, il finanziamento del colpo di stato e della guerra in Ucraina, l’assistenza diretta all’Ucraina per attaccare obiettivi in ​​Russia, compresi i bombardieri nucleari russi, e il complotto per distruggere e dividere la Russia in pezzi.

Annidata in mezzo a queste questioni c’era una dichiarazione importante

“Questo significa che hanno intenzione di finirci una volta per tutte. In altre parole, progettano di trasformare un conflitto locale in uno scontro globale. Questo è il modo in cui lo intendiamo e risponderemo di conseguenza, perché questo rappresenta una minaccia esistenziale per il nostro Paese ”.

La scelta delle parole di Putin è estremamente significativa alla luce della dottrina nucleare russa, la quale afferma che le armi nucleari potrebbero essere usate dalla Russia “in risposta all’uso di armi nucleari e di altro tipo di distruzione di massa contro di essa o contro i suoi alleati, e anche nel caso di aggressione contro la Russia con l’uso di armi convenzionali quando l’esistenza stessa dello Stato è minacciata”.
Tra i 30 punti di prova della guerra americana contro la Russia, Putin ha elencato diversi casi di uso americano di armi convenzionali contro il territorio russo attraverso l’Ucraina come delega sottilmente velata, e ha affermato che ciò rappresenta una “minaccia esistenziale per [lo Stato russo ].”

Quello che Putin ci ha appena detto è che il Cremlino ora considera attuale la condizione n. 2 dell’uso nucleare.
Questa dichiarazione è stata accompagnata da due azioni correlate. Il giorno prima del discorso la Russia ha testato un missile balistico intercontinentale Sarmat II. E alla fine del discorso, Putin ha annunciato che la Russia si ritirerà immediatamente dal trattato START II, ​​che limita il numero e la portata dei suoi missili nucleari.

Queste tre affermazioni, insieme eventi in corso, dovrebbero dire all’Occidente che la Russia ha appena detto “Vattene dal mio cortile!“, ed è vicina ad usare l’arma atomica. Ciò non significa che domani mattina la Russia colpirà gli Stati Uniti. Ma ora stiamo decisamente barcollando sull’orlo della scogliera della guerra nucleare.

Offesa nucleare e difesa. Putin ha precedentemente affermato che nessuno può vincere una guerra nucleare, ed è una guerra che non dovrebbe mai essere combattuta. Tuttavia, dietro le quinte, la Russia si sta preparando a sopravvivere proprio a una guerra del genere, che spera però di evitare (e altrettanto stanno facendo gli USA e la NATO forse con meno scrupoli ndr).

Patrizio Ricci – 27 Febbraio 2023 – Fonte: https://www.vietatoparlare.it/putin-nel-suo-discorso-del-21-febbraio-ha-posto-le-basi-legali-alluso-del-nucleare/?fbclid=IwAR34HpCWAipOVPXaCf7sr0bYnsUIIdfCMAejXHxPBkPigVVXMBKaRB6ROXs

Traduzione integrale del discorso di Putin del 21 febbraio 2023: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-discorso_di_putin_del_21_febbraio_traduzione_integrale_in_italiano/82_48840/

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UNAC: “North American rebellion against the Yankee aggressive dictatorship…”

Coinciding with the 20th anniversary weekend of the criminal U.S.-invasion of Iraq, a major set of actions including a demonstration at the White House in Washington, D.C. on Saturday March 18 demanding “Peace in Ukraine – Say NO to Endless U.S. Wars” and “Fund People’s Needs, Not the War Machine.” Since 2003, the U.S. has engaged in sanctions (economic war) on more than 40 countries. These targets of U.S. economic warfare include the people of Cuba, Zimbabwe, Venezuela, Ethiopia, Eritrea, Iran and many other nations. Even in the wake of the worst disasters, like the recent deadly earthquake, Washington keeps its cruel sanctions in place against Syria. U.S. bases and “commands” blanket most of the world. It is a global empire.

The Biden administration is determined to escalate the Ukraine war. The real goal of the massive arming and training of Ukrainian forces has nothing to do with the interests of Ukrainian, Russian or American people. The aim instead is to “weaken Russia” as stated by the U.S. Secretary of Defense himself, even at the risk of a catastrophic nuclear war that could end life on Earth. A U.S. General commanding 50,000 troops in the Pacific also issued a letter to his sub-commanders in recent days informing them that he believes that the United States will be at war with China within two years. The danger of global war is growing! The people must act!

The demonstration will make connections between the human and financial toll of U.S. militarism at home and abroad. Key demands include:

Peace in Ukraine – No weapons, no money for the Ukraine War
Abolish NATO – End U.S. militarism & sanctions!
Fund people’s needs, not the war machine!
No war with China!
End U.S. aid to racist apartheid Israel!
Fight racism & bigotry not war!
U.S. hands off Haiti!
End AFRICOM!

Endorsers:
United National Anti-War Coalition, ANSWER Coalition, Black Alliance for Peace, The People’s Forum, CodePink, World BEYOND War, Popular Resistance, Veterans for Peace, International Action Center, Party for Socialism and Liberation, Al-Awda, The Palestine Right to Return Coalition, Labor Against Racism and War, Leonard Peltier Defense Committee, Universal African Peoples Organization, East Bay Democratic Socialists of America, Socialist Action, Nevada Green Party, Samidoun Palestinian Prisoner Solidarity Network, Ohio Peace Council, Green Party of Connecticut, Berkely Fellowship of Unitarian Universalist Social Justice Committee, Environmentalists Against War, Pacific Green Party (OR), Linn-Benton Chapter, Lauren Faith Smith Ministry for Nonviolence, Maine Cumberland County Greens, Genesee Valley Citizens for Peace, San Jose Peace and Justice Center, Servicio Particular Alacran, Minnesota Peace Action Coalition, PeaceWorks of Greater Brunswick, UPWARD (Uniting Peace With Actions Respect and Dignity), Socialist Party of America, North Country Peace Group, Workers World Party, Roger Waters, Bronx Antiwar Coalition, Global Network Against Weapons & Nuclear Power in Space, Chicago Anti-War Coalition, National Immigrant Solidarity Network, China-US Solidarity Network, North American Climate Conservation and Environmental group, Stop the War Machine – New Mexico, Mobilization Against War and Occupation, Struggle La Lucha, Bethlehem Neighbors for Peace, Odessa Solidarity Campaign, DC Young Communist League, Uhuru Solidarity Movement, North American Climate Conservation and Environment group, Virginia Defenders for Freedom Justice & Equality, Roger Waters…

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Acqua fonte di vita, un anno dopo l’inzio della crisi, alimentazione bioregionale di Paolo D’Arpini, il Circolo VV.TT. emblema dell’alimentazione naturale, i tedeschi non cascano nella trappola ucraina, gli hackers israeliani colpiscono ancora, categorie di pensiero e categorie di esperienza…

https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiABygCcdKVepGNYc39XWIFA_NU5s6uy1seZqoSE3YCmIfgIf-2fqtghHEXm58zR9cnrDLTBNL7jF6nAqyFu9XXX_mCVZtOyTwIdAo01iA_v3DCnNC9plAJ2bk9cZA7YyfJsoarDa7iUAWQ8qDDId_Ms9I07Z6Q5e3wkoaJELXYSUyAzujlSsaiRsOCvQ

Il Giornaletto di Saul del 27 febbraio 2023 – Acqua fonte di vita, un anno dopo l’inzio della crisi, alimentazione bioregionale di Paolo D’Arpini, il Circolo VV.TT. emblema dell’alimentazione naturale, i tedeschi non cascano nella trappola ucraina, gli hackers israeliani colpiscono ancora, categorie di pensiero e categorie di esperienza…

Care, cari, cosa è l’acqua se non la madre del nostro Pianeta? Biodiversità, vivente, cibo, clima, energia, lavoro, pace. Una dimensione che ha orientato uomini e donne dall’antichità. Oggi assistiamo al prevalere della volontà del capitale finanziario di rendere i beni comuni e i diritti umani delle merci da cui estrarre il massimo profitto, senza un adeguato contrasto da parte dei poteri pubblici a tutela delle comunità e della natura… (Erica Rodari) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2023/02/25-marzo-2023-giornata-mondiale.html

Roma per la pace – Scrive C.A.: “Migliaia di persone a Roma, il 25 febbraio, per la fiaccolata di EuropeForPeace, conclusa con gli interventi di Rossella Miccio di EMERGENCY, Andrea Riccardi di Sant’Egidio e di Maurizio Landini della CGIL. La Pace è l’unica vittoria di cui abbiamo bisogno!”

Un anno dopo l’inzio della crisi… – Scrive Daniele Lanza: “Dunque. Il sovrano (per così dire), si rivolge alla nazione del “grande paese”, rannicchiata davanti agli schermi, esattamente come l’anno passato, nel medesimo giorno… un monologo – ininterrotto – della stessa durata di una partita di calcio. Quei 90 minuti e rotti che tiene la parola, sono uno spazio di tempo indefinibile… ovvero COSA si deve spiegare al proprio popolo, comunicargli l’entità della situazione in cui ci si trova…?” – https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/02/un-anno-dopo-linzio-della-crisi.html?sc=1677410816745#c4637839065950627128

Nota – …occorre vedere ed interpretare… un estremo per bilanciarne un altro avvenuto in precedenza: quello del presidente abbassatosi troppo a misura d’uomo (Boris Eltsin) cosa che fece sprofondare tutto il continente russo sotto il suo peso…

“Alimentazione Bioregionale. Nutrirsi con il cibo naturale che cresce nel luogo in cui si vive” di Paolo D’Arpini… – Scrive Mauro Garbuglia: “Un nuovo Autore entra nella Famiglia Nisroch: Paolo D’Arpini, che a marzo uscirà con il suo nuovo libro “Alimentazione Bioregionale. Nutrirsi con il cibo naturale che cresce nel luogo in cui si vive”. Un libro che racconta l’esperienza dell’Autore di oltre 50 anni di vita, come promotore di un’alimentazione a misura d’uomo legata al territorio dove si vive.” – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2023/02/26/alimentazione-bioregionale-nutrirsi-con-il-cibo-naturale-che-cresce-nel-luogo-in-cui-si-vive-di-paolo-darpini-prossimamente-in-libreria/

Il Circolo VV.TT., emblema dell’alimentazione naturale in Italia – Questa è proprio una chicca storica, quasi archeologica, proprio alcuni giorni fa stavo rileggendo un articolo di Anna Maria Pinnizzotto che parlava dell’esperienza vegetariana fatta a Calcata nel 1979, subito dopo ho ricevuto un savoroso “amarcord” dello scrittore Nico Valerio. Insomma un vero reperto vivente della storia vegetariana in Italia – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2018/03/calcata-ed-il-circolo-vvtt-lemblema-del.html

E qui “Il ciclo della vita”. Un amarcord del 2006, qualche anno prima del trasferimento a Treia: http://www.vivereconcura.org/documenti/vivere%20con%20cura%2024.pdf

Questa democrazia è fasulla… – Scrive Roberto Tumbarello: “La democrazia portata all’eccesso consente agli ignoranti di accedere al potere e ai criminali di avere uguali garanzie. Pur professandosi latrice di libertà è complice di insanabili crisi sociali. L’autorità dello stato è impotente, essendo la Giustizia quasi inesistente. Il paese può andare in mano a guitti e ciarlatani (come di fatto è già avvenuto ndr)…”

I tedeschi non cascano nella trappola ucraina… – Scrive A.C.: “Continuano le manifestazioni contro la guerra nelle principali città tedesche. I manifestanti chiedono la fine delle forniture di armi a Kiev e la fine di un’ulteriore escalation del conflitto ucraino. La gente scandisce “No alle sanzioni contro la Russia”, “Nord Stream: l’inizio della Terza Guerra Mondiale”, “No alle forniture di armi all’Ucraina”…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2023/02/i-cittadini-tedeschi-non-cascano-nella.html

Integrazione di F. dall’Aglio: “Due giorni fa, a Berlino, un T-72 russo distrutto in Ucraina è stato piazzato davanti all’ambasciata russa, così, per dispetto. I russi residenti in città, insieme a un bel po’ di tedeschi (tra cui il pronipote di Bismark, prontamente intervistato dalla tv), hanno cominciato a portare fiori sul rottame, scatenando l’indignazione dei “giusti”: la Bild, a firma Oskar Luis Bender definisce “di cattivo gusto la deposizione dei fiori, opera naturalmente dei “Putin-Aktivisten”. Gli organizzatori si sono rivolti alla polizia per far togliere i fiori, ma niente da fare: pare che deporre fiori in luogo pubblico, seppure su un carro armato russo, non sia reato in Germania…” – Continua in calce al link soprastante

Sondaggio per la pace – Un sondaggio dello Council on Foreign Relations mostra che buona parte degli italiani vorrebbe che la guerra finisse il prima possibile. Mentre una metà degli intervistati negli Stati Uniti, in Gran Bretagna ed in alcuni Paesi Ue ritiene che la Russia sia un “avversario” da combattere.

“Hacker israeliani hanno influenzato i risultati delle elezioni in decine di Paesi” – Scrive Sinistra in Rete: “Secondo quanto rivela il quotidiano The Guardian, un team giornalistico investigativo ha scoperto un gruppo israeliano responsabile della manipolazione di oltre 30 elezioni in tutto il mondo. Gli hacker hanno portato avanti le macchinazioni attraverso attacchi informatici, sabotaggi e bot di disinformazione.” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2023/02/26/the-guardian-hacker-israeliani-hanno-influenzato-i-risultati-delle-elezioni-in-decine-di-paesi/

Maurizio Costanzo è andato avanti – Il 24 febbraio 2023 ha lasciato questa valle di lacrime un giornalista che ha caratterizzato mezzo secolo di giornalismo in Italia. La sua carriera, cominciata sulle pagine del memorabile “Paese Sera” ha avuto momenti di gloria e di ombra (per il suo coinvolgimento nella massoneria). Quando, verso i primi anni ‘90, lavoravo come corrispondente del traballante quotidiano di sinistra in redazione c’era ancora chi lo ricordava alle prime armi. Ci fu un momento in cui sembrava che volesse invitarmi al suo Maurizio Costanzo Show, per alcune battaglie da me portate avanti, poi non se ne fece nulla…”

Categorie di pensiero e categorie di esperienza – Il linguaggio non è solo semantica. Eppure c’è già all’interno della mente un “seme” che consente la comprensione di concetti sottili, che non hanno corrispondenza nel mondo materiale. Ad esempio quando un bambino apprende a parlare ed a scrivere, non segue solo esempi concreti: tavolo, cibo, cane, etc. Vi sono pure concetti e sentimenti che vengono “riconosciuti” intuitivamente, per una sorta di ammissione interna che va aldilà dell’esempio. In questo caso si presuppone che vi sia già una pre-conoscenza innata di tali concetti, il linguaggio insomma è descrizione di un qualcosa che abbiamo già dentro… – Continua: https://bioregionalismo.blogspot.com/2017/11/categories-of-thought-and-categories-of.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Che vantaggio c’è discutere se il mondo sia reale o irreale, senziente o insenziente, piacevole o spiacevole? Estinguere l’ego, trascendere il mondo, realizzare il Sé – quello è lo stato caro a tutti e libero dal senso di unità e dualità.” (Ramana Maharshi)

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