Come storcere le menti, adattandole all’obbedienza, cominciando dalla scuola…

Senza azione decisa della maggioranza silenziosa, non ci sarà mai un cambiamento. Siamo governati da uomini mediocri, usciti da un’urna di scontenti a cui piace delegare e farsi condurre, come le pecore, da un pastore che le fa crescere per poi mangiarle. La scuola è il primo recinto dove gli agnelliini vengono educati all’obbedienza. Nelle parole di un grande poeta c’è la sintesi di questo processo educativo manipolativo e schiavizzante: E crearono la scuola, come il diavolo comandava.

“Il bambino ama la natura, così l’hanno rinchiuso in quattro mura.
Non può stare seduto per ore senza muoversi, così hanno ridotto al minimo la sua libertà di movimento.
Gli piace lavorare con le mani e hanno iniziato a dargli informazioni e teorie.
Ama parlare onestamente – gli hanno insegnato a stare in silenzio.
Si sforza di capire – gli hanno insegnato ad imparare a memoria.
Vorrebbe esplorare e usare la propria conoscenza (dell’anima) – ma ha ottenuto il tutto in forma pronta su decine di fogli grigi di lavoro.
Attraverso tutto questo, i bambini hanno imparato ciò che non avrebbero mai imparato in altre circostanze: hanno imparato a non mettere in discussione nulla e ad adattarsi.”

Ecco perché i bambini che cadono in questa trappola scolastica a volte fanno delle carriere incredibili. Pensate ad un nostro ministro dal curriculum inesistente, passato da venditore di bibite, a ministro senza alcuna competenza e molta ignorante arroganza.

Gilberto Di Benedetto, Presidente Sdebitalia – presidentesdebitalia@gmail.com

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