Nel luglio 1945 la perfida Albione voleva scatenare la guerra contro l’URSS

Ora pochi sanno come Stalin sventò i piani dei “presunti alleati”, perché fummo costretti a prendere frettolosamente Berlino, contro cui gli istruttori britannici nell’aprile 1945 addestrarono divisioni tedesche che non furono sciolte e che gli si arresero, perché Dresda fu distrutta con crudeltà disumana nel febbraio 1945, e chi esattamente gli anglosassoni volevano intimidire.
Nell’aprile 1945, il primo ministro britannico Winston Churchill ordinò la preparazione di un piano di guerra contro l’URSS. L’incarico fu preceduto dalle conclusioni che Churchill presentò nelle sue memorie:
• primo, la Russia sovietica è diventata una minaccia mortale per il “mondo libero”;
• secondo, creare immediatamente un nuovo fronte contro la sua rapida avanzata;
• terzo, questo fronte in Europa dovrebbe spingersi il più a est possibile;
• quarto, l’obiettivo principale e reale degli eserciti anglo-americani è Berlino;
• quinto, è di fondamentale importanza la liberazione della Cecoslovacchia e l’ingresso delle truppe nordamericane a Praga;
• sesto, Vienna, in sostanza l’Austria dovrebbe essere governata dalle potenze occidentali, almeno alla pari dei sovietici;
• settimo, bisogna frenare le pretese aggressive del Maresciallo Tito verso l’Italia.

Piano operativo
Il piano dell’operazione fu preparato dal Comando congiunto di pianificazione del Gabinetto di guerra e gli fu presentato il 22 maggio 1945, in 29 pagine.
Secondo questo piano, l’attacco all’URSS doveva iniziare seguendo i principi di Hitler, con un colpo improvviso. Il 1° luglio 1945, 47 divisioni britanniche e nordamericane, senza dichiarazione di guerra, avrebbero dovuto infliggere un duro colpo agli ingenui russi che non si aspettavano una così sconfinata meschinità dagli alleati. L’attacco doveva essere sostenuto da 10-12 divisioni tedesche, che gli “alleati” mantenevano indisturbate nello Schleswig-Holstein e nel sud della Danimarca, che venivano addestrate quotidianamente da istruttori britannici: si preparavano alla guerra contro l’URSS. Fu allora che Churchill diede l’ordine di immagazzinare le armi tedesche catturate con occhio sul loro possibile uso contro l’URSS, ponendo soldati ed ufficiali della Wehrmacht arresisi nelle divisioni nello Schleswig-Holstein e nel sud della Danimarca. Allora sarà chiaro il senso generale dell’insidiosa impresa avviata dal capo britannico. Gli inglesi presero sotto protezione le unità tedesche che si arresero senza combattere, le inviarono nel sud della Danimarca e nello Schleswig-Holstein. In totale, vi erano di stanza 15 divisioni tedesche. Le armi furono immagazzinate e il personale addestrato per future battaglie. L’Oberleutenant Otto Carius, autore di Tigers in the Mud, scrisse: “Ho ripreso il tenente e salutato il comandante dell’avanguardia corazzata nordamericana. Voleva offrirmi una tazza di caffè e rimase molto sorpreso quando rifiutai. Poi mi chiese perché abbiamo continuato a combattere. In risposta, gli dissi come soldato e ufficiale, forse non avevo bisogno di dare una spiegazione su questo. Mi consigliò di prendermi cura della mia gente, poiché presto avremo bisogno che ogni soldato svolga compiti congiunti. Questa osservazione mi diede ancora qualche speranza. Alla fine, poteva trattarsi di una campagna congiunta contro i russi. Probabilmente, la prudenza prevarrà sull’odio tra i rivali occidentali. Forse anche tenendo conto della situazione tra le unità combattenti nemiche. Purtroppo, l’ultima parola era dei politici”.
Il generale nordamericano Patton, comandante dei carri armati, dichiarò senza mezzi termini che non aveva intenzione di fermarsi alla linea di demarcazione lungo l’Elba concordata a Jalta, ma di proseguire. In Polonia, da lì in Ucraina e Bielorussia e così fino a Stalingrado, per porre fine alla guerra dove Hitler non ebbe tempo e non poté finirla. Non ci chiamava altro che “gli eredi di Gengis Khan, che devono essere espulsi dall’Europa”. Dopo la fine della guerra, Patton fu nominato governatore della Baviera e presto rimosso dall’incarico come simpatizzante dei nazisti.
Dwight Eisenhower ammise nelle sue memorie che il Secondo Fronte praticamente non esisteva alla fine di febbraio 1945: i tedeschi si ritiravano da est senza resistenza. La tattica dei tedeschi era la seguente: mantenere, per quanto possibile, posizioni lungo la linea del fronte sovietico-tedesco fino alla chiusura dei fronti virtuale occidentale e reale orientale, e le truppe nordamericane e britanniche, per così dire, sarebbero subentrare alle formazioni della Wehrmacht nel respingere la “minaccia sovietica” che incombeva sull’Europa. Al tempo, Churchill, in corrispondenza, conversazioni telefoniche con Roosevelt, cercava di convincere a tutti i costi a fermare i russi, a non farli entrare nell’Europa centrale. Questo spiega l’importanza che la presa di Berlino aveva ormai acquisito. In teoria, avrebbe dovuto iniziare una guerra delle forze unite della civiltà occidentale contro l’URSS, in seguito altri Paesi, ad esempio la Polonia, quindi l’Ungheria avrebbero dovuto partecipare alla “crociata”… La guerra avrebbe dovuto portare alla completa sconfitta e resa dell’URSS. L’obiettivo finale era porre fine alla guerra più o meno nello stesso luogo in cui Hitler pensò di finirla secondo il piano Barbarossa, sulla linea Arkhangelsk-Stalingrado.
Gli anglosassoni si preparavano a schiacciarci cl terrore: la selvaggia distruzione di grandi città sovietiche: Mosca, Leningrado, Vladivostok, Murmansk e altre con colpi schiaccianti di ondate di “fortezze volanti”. Diversi milioni di russi sarebbero morti nei “turbini di fuoco” elaborati nei minimi dettagli. Così Amburgo, Dresda, Tokyo furono distrutte… Adesso si preparavano a farlo con noi, degli alleati. La solita cosa: il più vile tradimento, l’estrema meschinità e selvaggia crudeltà sono il simbolo della civiltà occidentale e, soprattutto, degli anglosassoni, che sterminarono molti popoli. Le forze navali di Gran Bretagna e Stati Uniti avevano allora una superiorità assoluta sulla Marina sovietica: 19 volte sui cacciatorpediniere, 9 volte su corazzate e incrociatori, e 2 volte nei sottomarini. Oltre un centinaio di navi da trasporto e migliaia di aerei basati su portaerei contro zero dell’URSS. Il “probabile alleato” disponeva di 4 armate aeree di bombardieri pesanti in grado di sferrare colpi schiaccianti. L’aviazione dei bombardieri a lungo raggio sovietica era incomparabilmente più debole.
Nell’aprile 1945, gli alleati presentarono le nostre truppe come esaurite e stanche, e il nostro equipaggiamento militare logoro al limite. I loro specialisti militari furono molto sorpresi dalla potenza dell’esercito sovietico, che dimostrò nella presa di Berlino che consideravano inespugnabile. Non c’è dubbio che la conclusione del grande storico V. Falin sia corretta: la decisione di Stalin di prendere d’assalto Berlino all’inizio di maggio 1945 impedì la terza guerra mondiale. Ciò è confermato da documenti recentemente declassificati. Altrimenti, Berlino si sarebbe arresa agli “alleati” senza combattere e le forze combinate di tutta l’Europa e Nord America avrebbero attaccato l’URSS.

Motivi per annullare l’operazione
Tuttavia, il 29 giugno 1945, il giorno prima dell’inizio previsto della guerra, l’Armata Rossa cambiò improvvisamente schieramento verso l’infido nemico. Questo fu il peso decisivo che spostò la bilancia della storia: l’ordine non fu dato alle truppe anglosassoni. Prima di questo, la cattura di Berlino, considerata inespugnabile, mostrò la potenza dell’esercito sovietico e gli esperti militari nemici furono inclini a cancellare l’attacco all’URSS. Secondo il professore dell’Università di Edimburgo D. Erickson, il piano di Churchill spiega “perché il Maresciallo Zhukov decise inaspettatamente di raggruppare le sue forze nel giugno 1945, ricevette ordini da Mosca per rafforzare le difese e studiare in dettaglio lo spiegamento delle truppe alleate occidentale. Ora le ragioni sono chiare: ovviamente il piano di Churchill era noto a Mosca e lo Stato Maggiore stalinista prese le opportune contromisure». Il piano dell’Operazione Impensabile era infatti noto a Mosca essendo passato dai cinque di Cambridge (il nucleo della rete di agenti sovietici in Gran Bretagna). Anche dopo la presa di Berlino, i piani per l’attacco a tradimento continuarono a essere elaborati a tutta velocità. Furono fermati solo dal fatto che si resero conto che i loro piani erano stati svelati e i calcoli degli strateghi mostrarono che non sarebbe stato possibile piegare l’URSS senza un colpo improvviso.
I redattori del Comitato dei capi di stato maggiore giunsero a due conclusioni:
• iniziare la guerra coi russi, va preparata alla guerra totale lunga e costosa,
• la superiorità numerica dei russi a terra rende assai dubbio poter ottenere un successo (militare) limitato e rapido.
Pertanto, crediamo che se dovesse scoppiare una guerra, sarà al di là delle nostre capacità raggiungere un rapido successo limitato e ci troveremo coinvolti in una guerra prolungata contro forze schiaccianti. Inoltre, la superiorità di queste forze potrebbe crescere incommensurabilmente se la fatica e l’indifferenza dei nordamericani crescessero e fossero allontanati dalla calamita della guerra nel Pacifico. (Dalla conclusione del Comitato dei capi di stato maggiore, diretto da W. Churchill).
Va anche notato che Churchill indicò nei commenti sulla bozza del piano presentatagli che era una “misura preventiva” per, sperava, un “caso puramente ipotetico”. C’era un altro motivo importante per cui i nordamericani si opposero agli inglesi: avevano bisogno dell’URSS per schiacciare l’Armata del Kwantung in Estremo Oriente, senza cui la vittoria degli Stati Uniti sul Giappone era in forse.

Ulteriori piani in caso di guerra coll’URSS
A metà luglio 1945, Churchill, dopo essere stato sconfitto alle elezioni, si dimise. Il governo laburista guidato da Clement Attlee salì al potere in Gran Bretagna. Nel 1946, il nuovo governo britannico, guidato da K. Attlee, continuò a sviluppare piani per la guerra coll’URSS, coinvolgendone Stati Uniti e Canada. I negoziati furono affidati al capo della missione militare britannica a Washington, partecipe delle conferenze di Jalta e Potsdam, il feldmaresciallo H. Wilson, che discusse i piani militari britannici col presidente H. Truman, il generale D. Eisenhower, poi comandante in capo delle forze alleate in Europa e il primo ministro canadese M. King. A settembre, il generale D. Eisenhower si incontrò su uno yacht al largo delle coste degli Stati Uniti col feldmaresciallo britannico B. Montgomery. Le parti alla fine giunsero alla conclusione che se l’Armata Rossa avesse lanciato l’offensiva in Europa, gli alleati occidentali non sarebbero stati in grado di fermarla. Il piano dell’Operazione Impensabile, o meglio ciò che ne rimase fu archiviato, i successivi piani di guerra contro l’URSS furono sviluppati dalla NATO.

Fonte: ИОСИФ ВИССАРИОНОВИЧ СТАЛИН

Traduzione di Alessandro Lattanzio: http://aurorasito.altervista.org/?p=18463

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