USA, Canada, Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda. I cinque spioni anglofoni che fomentano l’instabilità in Cina e non vedono l’instabilità a casa loro

Nei giorni della seconda guerra mondiale, i capi delle spie di Regno Unito e Stati Uniti accettarono segretamente di scambiarsi informazioni sui nemici. Al tempo, era principalmente la Germania nazista e la fonte di informazioni i segnali radio. Dopo la guerra, tale accordo sulla condivisione dell’intelligence continuò. Negli anni ’50, il Regno Unito arruolò altri Paesi del Commonwealth nella rete di spionaggio. In particolare, solo Paesi coloniali anglofoni bianchi, Australia, Canada e Nuova Zelanda furono membri di tale associazione di raccolta di informazioni. Insieme agli Stati Uniti divennero noti come i Five Eyes, con l’acronimo FVEY. Dato che fu formato in base a un trattato segreto, il pubblico e persino i funzionari governativi non seppero della sua esistenza fino al 2005 e il testo dell’accordo fu pubblicato solo nel 2010.

Nel 2013, Edward Snowden rivelò che le nazioni dei Cinque Occhi (USA, Canada, Inghilterra, Nuova Zelanda ed Australia) ascoltano i nuovi membri per aggirare le leggi che proibiscono la sorveglianza dei propri cittadini. (Sia le leggi canadesi che quelle statunitensi non permettono lo spionaggio dei propri cittadini senza mandato). Le informazioni furono quindi condivise tra le agenzie di intelligence dei cinque. Snowden rivelò che il principale metodo di sorveglianza ora è digitale, utilizzando Internet e dati delle telecomunicazione. Nei loro incontri annuali, il capo spia dei cinque Paesi che compongono Five Eyes discute le strategie di intelligence e le realtà della geopolitica mondiale. per come le vedono. Il Canada ha tre agenzie che partecipano alla condivisione dell’intelligence Five Eyes: Communications Security Establishment, intelligence dei segnali, Canadian Forces Intelligence Command, intelligence della difesa, e Canadian Security Intelligence Service (CSIS) per la sicurezza e l’intelligence umana. Consentire alle agenzie di spionaggio di altri Paesi la raccolta informazioni sui canadesi fu oggetto di un pungente rapporto del giudice Richard Mosley che scrisse che il CSIS tiene la Corte Federale del Canada “all’oscuro” sull’esternalizzazione dello spionaggio di canadesi ad altri Paesi.

I Five Eyes fermentano l’instabilità in Cina

I Five Eyes come entità di spionaggio formale compiono 75 anni quest’anno. I nuovi guerrieri della Guerra Fredda passavano l’attenzione dalla vecchia Unione Sovietica al terrorismo islamico e al “soggetto della sovversione” di oggi, la Cina. I Paesi dei Cinque Occhi hanno dichiarato la Cina e il Partito Comunista come maggiore minaccia alla sicurezza delle democrazie occidentali. In apparizioni pubbliche inedite nel 2018, i capi delle agenzie di spionaggio uscivano uno dopo l’altro dall’ombra per denunciare la Cina come minaccia strategica e alla sicurezza. Ciò fu seguito all’incontro annuale dei Five Eyes in Canada nel luglio 2018, dove fu elaborata una strategia di contenimento della Cina e l’obiettivo immediato divenne Huawei, poiché era di gran lunga il leader nello sviluppo della 5G. La pressione contro Huawei diede i suoi frutti poiché quattro dei cinque membri bandirono Huawei poco dopo l’incontro dei Five Eyes. Il Regno Unito persino stracciò un accordo di 15 anni con Huawei, che sviluppava la rete di British Telecom, incluso il 5G, e ordinò lo smantellamento e la rimozione delle apparecchiature principali di Huawei entro il 2023. Il Canada rimane un ostacolo al divieto di Huawei, ma il ritardo nell’approvazione portava le tre grandi telecomunicazioni canadesi a non coinvolgere Hauwei nei loro piani 5G. Nel dicembre 2018, guadagnò punti cogli alleati arrestando Meng Wanzhou, CFO di Huawei, per estradarla negli Stati Uniti per presunte violazioni delle sanzioni statunitensi all’Iran.

Huawei era l’obiettivo dei Five Eyes ma non bastava ad isolare la Cina a livello internazionale. I Paesi dei Cinque Occhi cercarono di fomentare l’instabilità nelle regioni periferiche cinesi Xinjiang e Tibet, nonché Hong Kong, strategicamente vitale . Il Tibet per ora è in secondo piano, poiché il Dalai Lama non ha alcun interesse a separare il Tibet dalla Cina. Una volta che se ne andrà, l’occidente farà sforzi per causare instabilità nella regione. Oggi l’attenzione è su Xinjiang e Hong Kong. The Canada Files scrisse ampiamente su queste due regioni della Cina per contrastare la propaganda occidentale per creare incertezza.

Instabilità nei Paesi dei Five Eyes

Sebbene i Cinque Occhi concentrino il fuoco sulla Cina, non vedono l’instabilità nei propri Paesi. L’entità Five Eyes non è più solo legata alla sicurezza, negli ultimi anni è diventata un veicolo dei cinque Paesi per pronunciarsi su questioni geopolitiche. Ora concentrano il fuoco sulla Cina, con la scusa della sicurezza nazionale e internazionale. Tuttavia, vagare nella geo-politica ha accecato i Cinque Occhi sul terrorismo interno.

Nuova Zelanda:
Concentrandosi sulla Cina come minaccia, la Nuova Zelanda e gli altri quattro Paesi non vedono la minaccia imminente alla loro sicurezza: il terrorismo nazionalista bianco. Il 15 marzo 2019, un suprematista bianco australiano entrò in una moschea di Christchurch mentre si pregava, uccidendo 51 persone e ferendone 40. Il tiratore aveva la propria intelligence nelle reti della supremazia bianca. Disse che la sua ispirazione veniva dai suprematisti bianchi nordamericani e fu incoraggiato dal tiratore del Centro Islamico di Quebec City che uccise 6 persone e ferito 19, il 29 gennaio 2017. Anche con la tanto decantata rete Five Eyes, il governo della Nuova Zelanda non aveva la minima idea che il massacro sarebbe accaduto. Questo perché i politici avevano gli occhi puntati sulla Cina ed erano ciechi sui problemi che avevano di fronte. Tuttavia, il nuovo governo di Jacinda Ardern sembra adottare un approccio più indipendente e conciliante nei confronti della Cina. La nuovo ministra degli Esteri neozelandese è Nanaia Mahuta, la prima Maori nominata alla carica. La Nuova Zelanda comincia a vedere la luce del giorno tra sé e gli altri Four Eyes, poiché Mahuta resiste nel partecipare a qualsiasi esercizio contro la Cina. Il ministro del Commercio, Damien O’Connor, suggeriva che l’ Australia trattasse con la Cina in modo più diplomatico, “maturo” e rispettoso.

Australia:
Il governo australiano è probabilmente il più rumoroso nel criticare la Cina, oltre ai nordamericani. Tuttavia, perde nella guerra commerciale con la Cina. Le esportazioni australiane in Cina rappresentano il 40% delle esportazioni totali. Da quando ha alzato la voce nella guerra di propaganda contro la Cina, le esportazioni verso la Cina sono diminuite del 6,1% nel 2020. Con la perdita del mercato cinese, l’economia australiana potrebbe contrarsi del 2,8%. Chi vorrebbe comprare da persone che ti calunniano?

Regno Unito:
Dalla Brexit, il Regno Unito si trova ad affrontare instabilità. A parte la contrazione economica dovuta a Brexit e pandemia, il Regno Unito deve affrontare una rottura interna. La Scozia votava 62% a 38% per rimanere nell’UE, e l’Irlanda del Nord 55,8% a 44,2% per rimanere. Lo Scottish National Party lavora a un altro referendum per lasciare il Regno Unito e rientrare nell’UE. Il 49% sostiene l’indipendenza mentre il 44% si oppone. In Irlanda del Nord, il 51 per cento sostiene il referendum per unirsi al resto dell’Irlanda. Boris Johnson ha già abbastanza problemi interni per cercare di litigare con la Cina.

Canada:
La stabilità canadese è minacciata da un movimento separatista. Questa volta viene dal Canada occidentale e non dal Quebec. Il 25 per cento degli albertani è favorevole a una “Wexit”, soprattutto ora che i nordamericani hanno cancellato l’oleodotto Keystone XL. Il Quebec mantiene un nucleo nazionalista al 30% che vuole rompere col Canada, ma la separazione del Quebec è improbabile al momento. Il Canada ha una miriade di altri problemi da affrontare, come il genocidio degli indigeni, dove molti sono ancora senza acqua potabile e alloggi decenti. Tuttavia, la Sottocommissione della Camera per i diritti umani prende di mira la Cina con storie inventate sullo Xinjiang. Il governo canadese dovrebbe guardare a casa dove può apportare modifiche.

USA:
Cosa si può dire del tentato golpe insurrezionale del 6 gennaio 2021 che ha ucciso 5 persone e ne ha ferite innumerevoli altre? Ancora una volta, l’intelligence dei Five Eyes era cieca di fronte al terrorismo interno dei suprematisti bianchi e non vedeva cosa succedeva. Gli estremisti nazionalisti bianchi di destra vogliono destabilizzare gli Stati Uniti e provocare una guerra civile. I Five Eyes lo vedono?
Il nazionalismo bianco che porta al terrorismo è il pericolo esistenziale che minaccia la sicurezza e la stabilità dei Paesi dei Cinque Occhi. Se sono accecati dal loro odio ideologico per la Cina e non vedranno il pericolo estremista interno, allora la loro intelligence li deluderà come in Nuova Zelanda e Stati Uniti.

William Ging Wee Dere – https://libya360.wordpress.com/2021/02/01/the-five-eyes-nations-stoke-instability-in-china-while-blind-to-instabilities-at-home/

William Ging Wee Dere è l’autore del pluripremiato “Being Chinese in Canada, The Struggle for Identity, Redress and Belonging”. (Douglas e McIntyre, 2019). Era organizzatore politico ed attivista di spicco nel movimento ventennale per il risarcimento del Chinese Head Tax and Exclusion Act.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – http://aurorasito.altervista.org/?p=15192

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