Controinformazione, complottismo, negazionismo… e revisionismo

Molti validi autori della galassia pacifista, antimperialista ed anticapitalista hanno denunciato la continua manipolazione e falsificazione delle notizie da parte dei media di regime e l’importanza di una corretta informazione su ciò che accade nel mondo.

Tra i libri che hanno trattato di questo argomento vanno ricordati “La fabbrica della menzogna” di Vladimiro Giacchè, “La disinformazione e la fabbrica del consenso attraverso i media” di Paolo Borgognone, “Giornalisti comprati” in cui il giornalista tedesco Ulfkotte rivela come lui stesso e gran parte dei giornalisti tedeschi siano stati per anni sul libro paga della CIA, “La sporca guerra contro la Siria” in cui il professore di storia australiano Tim Anderson smaschera le bugie con cui i paesi della NATO coprono l’aggressione tuttora in corso contro quello sfortunato paese. Gli ultimi tre libri sono editi dal coraggioso editore Zambon, che ha pubblicato anche un “Dossier Sebrenica” in cui si denunciavano le menzogne che hanno giustificato l’intervento della NATO in Bosnia.

Di fronte a questo cumulo di menzogne la controinformazione è stata alimentata, con precise documentazioni, da siti come No War, Lista e Comitato No NATO, Comitato contro la guerra di Milano, Info-CIVG, l’Antidiplomatico; dalle riviste La Voce di GAMADI, Marx 21 e Contropiano.
Sulla questione della pandemia da Corona-virus è stato pubblicato un documentato dossier audio-visivo a cura dell’amico Patrick Boylan – “Agnelli sacrificali”: www.interculture.it/3/7 – in cui, dati alla mano, si denuncia il fatto che l’espansione della pandemia nei paesi capitalisti occidentali sia stata causata in gran parte dalle pressioni degli imprenditori che hanno spinto i governi a tenere aperti stabilimenti industriali, servizi non essenziali, e centri turistici. Si può aggiungere tra le cause la scarsità delle risorse assegnate alle strutture sanitarie in seguito ai tagli e le privatizzazioni, e soprattutto per quanto concerne la seconda ondata, il mancato rafforzamento dei trasporti (in particolare scolastici), l’insufficiente incremento dei controlli e dei tracciamenti dei focolai. I dati dimostrano che in paesi socialisti come la Cina, Vietnam, e Cuba, dove è stato istituito un blocco temporaneo totale, ed è stato effettuato un tracciamento diffuso con tamponi, il numero delle infezioni è stato 100 o addirittura 1000 volte inferiore a quelli di USA, Brasile, Francia, UK ed Italia. Anche in alcuni paesi capitalisti, dove per l’azione decisa dei governi di tendenze ecologiste o moderatamente progressiste sono state prese le misure necessarie – vedi Nuova Zelanda, Corea del Sud e Slovacchia – il ritmo delle infezioni è stato minimo.

Corretta è stata in Italia la posizione di un partito come Potere al Popolo, del sindacato di base USB e della rivista Contropiano, che hanno organizzato delle manifestazioni, non per negare la presenza del virus, ma per chiedere provvedimenti certi ed adeguati per tutti quei lavoratori dipendenti o indipendenti, e per le fasce più deboli della popolazione, danneggiati dalla pandemia, aggirando anche i veti ed i ricatti dell’Unione Europea, che condiziona gli eventuali finanziamenti a condizioni inaccettabili.

In questo quadro tutta l’azione di controinformazione corretta è gravemente compromessa dall’esplodere di pulsioni irrazionaliste e sciocchezze complottiste e negazioniste, cui si è incautamente abbandonato parte del movimento di cointroinformazione che con tanta passione si era invece battuto in passato per denunciare le bugie con cui erano state giustificate le aggressioni alla Jugoslavia, all’Iraq, alla Libia, i colpi di stato in Serbia, Ucraina, Georgia, Bolivia, i tentativi per ora falliti di destabilizzazione del Venezuela, Bielorussia, Hong Kong, le trame finanziarie della UE e l’espansione aggressiva della NATO.

Negare addirittura la presenza del virus è una stupidaggine madornale, dovuta anche ad infiltrazioni da parte di movimenti negazionisti di destra e reazionari. Attribuire addirittura tutta la costruzione di una presunta falsa pandemia ad un gigantesco complotto demo-plutocratico (o magari addirittura giudaico), di cui sarebbero agenti Bill Gates, Soros, le multinazionali produttrici di medicinali ed i governi compiacenti, rischia di mettere in ridicolo anche le passate e future denunce, quelle ben documentate, sulle reali malefatte di questi signori. La pandemia esiste realmente, anche se non è pesante come quella “spagnola” che provocò decine di milioni di morti. Oggi siamo “solo” a circa un milione e mezzo di morti e 55 milioni di infettati, in genere concentrati in alcuni paesi capitalisti. Vanno certamente denunciate le responsabilità dei governi che non abbiano preso le misure necessarie o abbiano preso misure insufficienti e contraddittorie, come quello italiano, tirato e spinto da tutte le parti e sottoposto a forti pressioni. Tuttavia è certo che il virus agisce: esso è sempre quello di tipo “corona” che, a seconda delle mutazioni che subisce, può rivelarsi anno dopo anno più aggressivo e pandemico, o causare solo delle più modeste influenze.

Altre polemiche e manifestazioni di paure irrazionaliste devono essere attese nel momento in cui saranno messi a punto definitivamente e si giungerà alla somministrazione dei vaccini già prodotti in Cina, Russia, UK, Germania, USA, ed anche in Italia. Si può discutere sulla reale efficacia di un singolo vaccino, sulle eventuali controindicazioni, ma è un fatto certo, scientificamente provato, che i vaccini sono stati una grande risorsa per l’umanità e che hanno debellato malattie terribili che facevano strage: come il vaccino antivaioloso già messo a punto dal medico inglese Jenner all’inizio dell’800; quello contro la rabbia messo a punto dal famoso biologo Pasteur a metà dell’800; quello prodotto alla fine dell’800 contro la difterite, malattia che colpisce un bambino su 20 nei paesi africani dove non si riesce ad iniettarlo e che provocò una strage in Russia nel caos seguito alla caduta del’URSS quando non si riusciva più ad effettuare le vaccinazioni; fino ai vaccini Salk e Sabin che hanno debellato la poliomelite a metà ‘900, e quelli contro morbillo e rosolia. Nel caso di malattie virali, che resistono agli antibiotici, il vaccino è l’unica vera cura. Speriamo che il movimento No Vax, basato in gran parte su considerazioni errate e demagogiche, non crei a questo proposito paure diffuse ed ingiustificate; anzi speriamo che i vaccini possano essere distribuiti anche tra la popolazione dei paesi più poveri schiacciati sotto il tallone dell’imperialismo e del capitalismo finanziario.

Che poi i vaccini saranno prodotti nei paesi occidentali da grandi case farmaceutiche come la Pfizer che ne trarranno profitto, questo è inevitabile in regime capitalistico, dove anche il pane, la pasta, l’Aspirina, e tutti i dispositivi che permettono la vita moderna sono fatti per il profitto. Ogni movimento di controinformazione, per essere credibile ed efficace, deve sempre basarsi su notizie certe e dati scientifici inoppugnabili, andando al nocciolo dei problemi ed evitando facili demagogie.

Roma 24.11.2020 Vincenzo Brandi

P.S. – “Colgo l’occasione per scusarmi con Paolo d’Arpini per essermi dimenticato di citare tra le preziose fonti di controinformazione il Circolo Vegetariano di Calcata (circolovegetariano@gmail.com). Purtroppo, quando scrivo gli articoli vado sempre di fretta per gli innumerevoli impegni, per cui mi scuso anche verso tutti gli altri siti che ho dimenticato di citare (ad es. comedonchisciotte@yahoo.it, ecc.). Ringrazio anche Paolo per aver ripreso il mio articolo, che ovviamente non è una verità rivelata ma – spero – una fonte di discussione.” (V.B.)

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