L’applicazione del MES che ci “salverà definitivamente”

…non illudiamoci: una volta che lo 0,1% ha assaporato il sangue del Potere assoluto, come lo esercita in queste settimane, garantito dai suoi pretoriani in divisa, come dai suoi gazzettieri, non ci rinuncerà se non trafitto dal famoso paletto anti-vampiro della rivoluzione. Ma non solo noi amiamo i militari sotto casa. Un’antica canzonetta tedesca ci racconta di ragazze entusiaste che al passaggio della banda militare aprono finestre e porte e offrono ai soldati vino e arrosto. Ora che la ministra della Difesa tedesca, Kramp-Karrenbauer, successora di quell’altra simpaticona, von der Leyen, ora capa UE ma allora inquisita per scandali finanziari, ha rincorso il Conte Zio e ha messo in campo la Bundeswehr “per sopperire alle necessità dei cittadini”, chissà se ancora si canta “Quando i soldati marciano per la città, le ragazze aprono…”
https://www.youtube.com/watch?v=MC9M3hN-E3A

Non contenti di aver dato piena soddisfazione sia alla BCE che, con la storica lettera segreta di Trichet e di Draghi, intimava al nostro governo di de-democratizzare la nostra Costituzione (ci provò Renzi), sia al finanzcapitalismo mondiale, che pretese la stessa cosa con una lettera di J.P.Morgan, Giuseppe Conte e il suo ministro Gualtieri (inserito nell’eurolista di George Soros) invocano, contro gli strali del M5S, l’applicazione del MES. Il MES, Meccanismo Europeo di Stabilità (già “Salvastati”), è quell’invenzione degli eurocrati per cui, in cambio di un po’ di soldi prestati, 450 miliardi (la BCE ce ne darebbe 250 in più, senza condizioni), ci arrivano tra capo e collo le note misure capestro, l’austerity, destinate a impoverire tutti quanti e arricchire qualcuno. Insomma meccanismo ammazza-nazioni, alla greca. E’ così che si arriva a un paese in cui il 5% più ricco possiede quanto il 90% più povero. La circostanza che il MES sia voluto da Stefano-Bilderberg-Feltri del Fatto Quotidiano, quanto “misure molto più stringenti” vengano auspicate con impeto mascellare da Lilli-Bilderberg-Gruber su La7, ci spiegano chi è il puparo, di questo e di tutto il resto…

Ed intanto coronavirus impazza. Chissà se si tornerà a votare. Intanto i decreti hanno creato una nuova struttura di classe. L’1’% in villa (o palazzo), con ettari di giardino o parco e, grazie a riders e autisti, il supermercato in casa; il popolo ristretto in mono-bi-o tri-locali, a volte con balconcino da cui cantare; colonnelli e truppa per le strade. Poi ci sarà il sottoproletariato delle turbe disperse di tutti coloro che mesi di inattività avranno spazzato via: negozietti, piccole e medie imprese, piccoli e medi contadini, piccoli e medi professionisti, muratori, artigiani. Finalmente monopolio planetario e il vecchio Amazon ci sembrerà il baracchino dei vestiti usati.

Fulvio Grimaldi – fulvio.grimaldi@gmail.com

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