02.02.2020. Candelora laica e offerta di luci con canti

Lunario Paolo D'Arpini 1 febbraio 2020

…il 2 febbraio si festeggia la “Candelora” che trae origine da un’antica festa pagana denominata “Lupercalia”, connessa al culto antico della Madre Terra, tesa a rappresentare i riti della sessualità e della fertilità.“Candelora candelora dell’inverno semo fora. Ma se piove e tira vento nell’inverno semo dentro” – Così recita il detto popolare, dal che dovremmo dedurne che siamo ancora nel pieno dell’inverno, visto il maltempo che imperversa… Ciò non toglie che dal punto di vista astrologico a partire dai primi di febbraio si avverte, almeno nello spirito, l’inizio della primavera.

Certo non è la primavera astronomica… è un’avvisaglia di primavera. Questo è un periodo di freddo intenso ma riprende a crescere la durata del giorno ed anche l’aria a volte si addolcisce ed invita i piccoli germogli, che stentano a uscir dal suolo, ad avventurarsi fuori alla luce del sole. In questi giorni sentiremo un’aggiunta di energia, chiamiamola una scorta psico-energetica, che consente di affrontare condizioni straordinarie e crisi acute -come avviene talvolta alle piantine che si avventurano al sole e ricevono invece la gelata- è una questione di vita o di morte!

Il significato recondito della Candelora sta a rappresentare l’incontro-scontro degli opposti: Yang (il caldo), Yin (il freddo).Un momento questo che presuppone un cambiamento ineluttabile. E la spinta viene da quella ‘terza parte’ (la continua mutazione) che conduce al rinnovamento della vita. L’organismo vivente è in stretta correlazione con tutto ciò che lo circonda. Ad alcune cose è affine ad altre è in antagonismo. Saper far fronte a situazioni opposte mantenendo un equilibrio di mente e di corpo, deriva dalla capacità dell’organismo e della mente di integrare nel loro funzionamento le diverse energie vitali. L’acqua, il cibo, il freddo, il caldo, il moto, la quiete, il sonno la veglia, la pulizia e l’influenza spirituale…. la somma di tutti questi fattori, vissuti correttamente, è salute. Perciò accettiamo il freddo e le avvisaglie di primavera con la “benedizione delle candele”, simbolo quest’ultimo della luce che avanza!

In sintonia con questo messaggio, il 2 febbraio 2020, alle ore 20,  a Spilamberto accenderemo  anche noi le nostre candele… nella Cave  di meditazione di Caterina, e  canteremo un antico inno dedicato all’offerta di luci (Jota se Jota).

Paolo D’Arpini – Info. 333.6023090 – circolovegetariano@gmail.com

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