ONU: “Entro il 2030 arrivare ad una sana nutrizione globale sostenibile”

Il secondo traguardo dello sviluppo sostenibile per le Nazioni Unite si focalizza sulla lotta entro il 2030
contro la cattiva nutrizione in tutte le sue forme. Una nuova ricerca sull’argomento dimostra che per
raggiungere questo traguardo è necessario un approccio nuovo rispetto alla definizione dei limiti della
sufficienza di nutrienti nell’alimentazione dei cittadini del Pianeta. Lo studio è stato pubblicato in
“Frontiere nei sistemi di alimentazione sostenibile”. E’ il primo studio che cerca di mappare
quantitativamente a livello globale il flusso di energia, proteine, grassi, amminoacidi essenziali e
micronutrienti dal campo di cultura al piatto e di identificare i punti caldi dove si perdono nutrienti. Lo
studio mostra che mentre produciamo nutrienti in quantità molto maggiore di quanto richiesto dalla
popolazione del Pianeta, le inefficienze nella catena di distribuzione comportano deficienze alimentari.

La ricerca sottolinea le complessità che sorgono nel mettere a punto un sistema di alimentazione
equilibrato, che solo può essere maneggiato con un approccio olistico. Le innovazioni di approccio che si
richiedono derivano dal fatto che attualmente la sicurezza alimentare è valutata in termini di calorie,
mentre la cosiddetta fame nascosta, cioè la malnutrizione di micronutrienti, affligge più di 2 miliardi di
persone nel mondo attualmente i differenti aspetti del sistema alimentare globale sono trattati in
termini di tonnellate o chili, e diventa difficile definirne sufficienza o meno e rispetto a quante persone
tali quantità possano garantire alimentazione sufficiente.

Il capofila dell’equipe che ha svolto la ricerca ha dichiarato: ”vogliamo ,per la prima volta, valutare
l’intero sistema alimentare in unità di misura utili-nutrienti medi per persona- guardando a tutti i
nutrienti essenziali per la buona salute”. Il gruppo di ricerca ha utilizzato i dati forniti dalla FAO circa i
bilanci alimentari e le composizioni nutrizionali per quantificare proteine digeribili, grassi, calorie,
aminoacidi e micronutrienti (calcio, zinco, ferro, folato, vitamine A,B6,B12,C) attraverso la catena di
distribuzione, dalla produzione in campo all’alimento sulla tavola. Le perdite di alimenti e nutrienti sono
state calcolate dai dati regionali sui rifiuti delle Nazioni Unite e tutti i dati quantitativi sono stati
normalizzati per mediare per persona e per giorno.

I valori delle forniture di nutrienti sono state
confrontate alla richieste medie nutrizionali per stabilire circa la sufficienza o meno. I ricercatori sono
stati colpiti dal risultato: tutti nutrienti, non le calorie corrispondenti, sono distribuiti in quantità
sufficienti. Studi precedenti avevano dimostrato che noi produciamo più dei nostri bisogni in termini di
calorie(5500-6000 kcal per persona per giorno),ma mentre per alcuni nutrienti si arriva ad un eccesso di
quasi 5 volte, i dati su proteine e micronutrienti essenziali sono di segno completamente opposto, in più
con gravi diseguaglianze nella disponibilità di cibo e con differenti tempi e fasi nella perdita (raccolto,
stoccaggio, utilizzo a fini energetici).Queste informazioni sono preziose per interventi preventivi a
salvaguardia di un equilibrio alimentare globale.

Prof. Luigi Campanella – Dipt. Chimica Università “La Sapienza”, Roma

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