Milano, domenica 28 febbraio 2018 – PRESIDIO PER DIFENDERE PIAZZA D’ARMI DAL CEMENTO

Riunione aperta per difendere da cemento e privati l’ex Piazza d’Armi. Mercoledì 7 febbraio ore 20, 45 CASA DELLE ASSOCIAZIONI Piazza Stovani, 3, Milano

Ohi, ohi… Qualcuno se l’è presa a male. Qualcosa gli è andata di traverso.
Il “decoro urbano”, l’”ordine pubblico”, … non hanno gradito che liberi
cittadini abbiano manifestato un legittimo desiderio: mantenere a verde
l’area della ex Piazza d’Armi.

Tanto è stata bella e partecipata la festa dei cittadini – domenica 28
gennaio 2018 – che hanno voluto manifestare pubblicamente che quell’area non
venga cementificata e concessa ad uso esclusivo privato, quanto è stata
violenta e sconsiderata l’azione della Pubblica Amministrazione nel voler
cancellare ogni “velleità” espressa liberamente dal popolo.

Distruggere, rompere, gettare a terra, le scritte, i disegni, le
affermazioni di diritto, oltre a voler segnalare alla Polizia i nomi delle
persone che cercavano di recuperare una parte di quelle testimonianze, ci
sembra un po’ una vigliaccata.

Un governo della città così brutale da non sapere e volere cogliere una
rivendicazione popolare espressa con tanto calore e simpatia per il Bene
Pubblico, non fa una … “bella figura” di sé, soprattutto quando
l’Amministrazione propone di trattare un Bene Pubblico come un interesse
privato, speculativo.

Per questo, per una mera logica di “fare cassa”, sono scattate modalità
repressive.

E’ la legge – quella di Minniti-Orlando – sul “decoro urbano” che “obbliga”
l’Amministrazione ad intervenire con fermezza.

Bella scusa!

La realtà è la Grande Speculazione che su quell’area pensa di metterci le
mani.

Va denunciata la volontà assurda (ancora una volta per motivi di sicurezza e
decoro urbano), si vuole alienare, abbattere, radere al suolo un grande Bene
Pubblico disponibile alla socialità, come lo sono gli ex magazzini militari,
ancora in buono stato.

Per contro è evidente la denuncia dei cittadini all’Amministrazione per
l’abbandono e l’incuria dell’area e dei magazzini perché non muove un dito
per liberare questi spazi alla socialità; finge di non sapere che da alcuni
anni, gruppi di cittadini, sull’area e sulle pertinenze, hanno elaborato
progetti sociali e produttivi.

La domanda è d’obbligo: è possibile che a fronte di spazi e aree disponibili
la logica – in primis – sia sempre quella della rendita e poi … quello che
avanza? … Questa modalità e le regole che vengono praticate sono proprie di
un potere che per garantire sé stesso restringe sempre più la partecipazione
e la democrazia.

Queste modalità “abusive” della gestione della Cosa Pubblica, in particolare
con riferimento alla ex Piazza d’Armi, chiama tutta la città a ribellarsi.

Milano. PRESIDIO PER DIFENDERE PIAZZA D’ARMI domenica 28 febbraio 2018

Amalia Navoni – amalia.navoni@fastwebnet.it

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