Archivio di dicembre 2017

Vladimir Putin piace perché…

Lo sapevate, vero, che i russi sono cattivi? Nonostante la stampa italiana sia costantemente impegnata a ricordare che la Russia è un nemico e Putin uno zar assetato di sangue, il presidente russo riscuote un grande successo nel Belpaese. Perché Putin piace agli italiani?
Sono numerosi i tentativi dell’apparato politico e dei media americani di creare zizzania fra l’Europa e la Russia, rea di “destabilizzare i Paesi europei e di influenzare le sorti di tutte le elezioni del mondo”. Ogni giorno i giornali americani, e quindi anche italiani, accusano la Russia di spargere le famose fake news per spaccare l’opinione pubblica europea.

Ebbene, a forza di ricordare ogni giorno che la Russia è il male usando gli stessi giri di parole e sfiorando a volte il ridicolo, evidentemente parte dell’opinione pubblica si è stancata del solito coro mediatico. Nonostante una forte russofobia onnipresente, infatti, la Russia e il presidente Putin hanno “conquistato” tantissimi ammiratori. Perché? Sputnik Italia ne ha parlato con Paolo Borgognone, saggista, autore di svariati libri fra cui “Capire la Russia. Correnti politiche e dinamiche sociali nella Russia e nell’Ucraina postsovietiche”, “Deplorevoli? L’America di Trump e i movimenti sovranisti in Europa”.

— Paolo Borgognone, perché secondo lei Putin ha moltissimi ammiratori in Italia? Che cosa piace esattamente del presidente russo?
— A mio parere quest’ammirazione è più che giustificata e comprensibile, perché Vladimir Putin rappresenta l’ultimo vero statista internazionale. In un periodo storico in cui, in Occidente soprattutto, la politica la fanno i banchieri, totalmente staccati dai bisogni delle classi popolari, è chiaro che per i ceti penalizzati dalle logiche di globalizzazione liberale, Putin risulta un politico non solo attraente dal punto di vista del carisma, ma anche credibile per quanto riguarda le politiche da lui portate avanti. La Russia, da un’economia sempre più prospera rispetto al caos degli anni ‘90, è un Paese che anche sull’arena internazionale ha recuperato il suo ruolo e la sua dignità in un mondo che sta diventando multipolare. Questo ovviamente non piace agli strateghi della NATO, che invece esigono un mondo unipolare a guida americana.

— Allo stesso tempo notiamo che il mondo mediatico italiano demonizza Putin. Che ne pensa di questo fenomeno?

— Penso che siamo ad un paradosso tragicomico per certi aspetti. La vicenda mediatica portata avanti da quotidiani come La Stampa e La Repubblica sull’onda delle dichiarazioni prive di senso di Joe Biden sulle fake news è ridicola, arriva al limite del grottesco.
L’Unione europea nasce per togliere sovranità e democrazia agli Stati per conferire questa sovranità ai mercati finanziari privati internazionali. In questo contesto andiamo a demonizzare la Russia e le sue classi politiche, che hanno percorso la strada opposta, cioè hanno restituito sovranità al popolo dopo gli anni ‘90, in cui la Russia era un bazar. Nei Paesi dell’Unione europea si vota, però il governatore della Bce Mario Draghi dice che chiunque vincerà alle elezioni sarà la Bce, il Fondo monetario internazionale e la Commissione europea a decidere quali saranno le politiche economiche che il Paese dovrà attuare. Il circo mediatico ovviamente plaude a Mario Draghi e alla Bce come alla quinta essenza della democrazia.
Noi, che siamo una colonia con più di cento basi militari americane, andiamo a sindacare ed attuare forme di demonizzazione mediatica rispetto alla Russia, che percorre una strada differente. C’è sempre stata una volontà russofobica dell’Occidente. Senza andare troppo lontano, andiamo per esempio agli anni ‘90 con il memorandum Brzezinski, il quale dice sostanzialmente che la Russia deve essere smembrata in protettorati su base etnica direttamente o indirettamente gestiti dall’Occidente e dalle sue imprese private. Nel 2013 Hillary Clinton alla vigilia del golpe di Euromaidan dice: gli Stati Uniti faranno qualunque cosa per impedire che lo spazio geopolitico ex sovietico possa in qualche modo riaggregarsi attorno all’idea di Unione eurasiatica. Poi abbiamo visto il colpo di Euromaidan.
— La russofobia nei giornali italiani a volte, come lei sottolineava prima, arriva al limite del grottesco. Dalla Catalogna a Brexit e alle elezioni di Trump è sempre colpa dei russi e di Sputnik. Come si può spiegare una russofobia di questo livello?
— È la solita ricerca del capro espiatorio per colmare le lacune e il malcontento. Questa russofobia dilagante oggi si manifesta nella maniera più evidente attraverso “la crociata anti fake news”, lanciata fra l’altro da media che per primi dispensano fake news. Quotidiani come La Stampa non hanno ancora smentito la fake news messa in giro nel 2011 sui 10 mila morti di Gheddafi in Libia, che sarebbero stati uccisi dall’aviazione libici, invece in realtà sono stati il pretesto per la guerra scatenata dalla NATO.
Questi quotidiani attaccano i media che mettono in discussione la vulgata unica, il pensiero unico dominante in Occidente per diffondere notizie false. Tutto ciò perché le classi politiche occidentali sanno benissimo di essere al lumicino dei consensi. Le classi dirigenti sanno di essere i responsabili del malcontento dilagante, perché le politiche degli ultimi anni del liberismo economico più brutale hanno innescato un malcontento nella popolazione. Questo malcontento viene gestito con la strategia del nemico esterno, la Russia ovviamente.

— Perché?
— C’è un contesto storico di russofobia che ha sempre fatto presa sulle classi intellettuali, oggi la russofobia viene utilizzata in maniera più capillare, perché la Russia è diventata un attore globale capace di mettere in crisi l’esistenza di un mondo unipolare. A livello culturale la Russia riesce a veicolare un modus pensandi alternativo al pensiero unico occidentale. Putin e la Russia oggi in Europa possono risultare attraenti perché riprendono un discorso importante riguardo a molti aspetti della tradizione, in Europa ormai smarrito. La demonizzazione mediatica di Putin e della Russia è il risultato di un conflitto di classe in corso a livello globale fra il mondo liberal occidentale ed un sistema di valori alternativo antagonistico rispetto al liberalismo di mercato.
In un recente articolo del New York Times si accusava il governo austriaco, in particolare il partito FPO, di essere una quinta colonna di Putin. Il governo austriaco si è insediato da tre giorni ed è già una quinta colonna di Putin! Basta essere favorevoli a dialogare con la Russia per essere accusati di essere una quinta colonna.

— Con questa folle russofobia mediatica della Russia è possibile che si ottenga l’effetto contrario: più articoli uguali si scrivono sulla Russia, più si demonizzano i russi e più la gente si stanca di quest’informazione?

— Certamente. La loro azione propagandistica sortirà molto probabilmente l’effetto contrario e indesiderato: più si va a colpire con illazioni e con articoli al limite del ridicolo la Russia e Putin, più ci si scontra con la realtà dei fatti, ma anche con la sensibilità di un’opinione pubblica che comincia a capire dove sta l’inganno. Oggi i media alternativi al modello dominante in Occidente, come per esempio Sputnik, hanno un seguito molto rilevante. In Occidente e in Unione europea la russofobia è l’ideologia ufficiale, è importante che ci siano dei media capaci di offrire una narrazione differente. La risposta è la creazione di misure repressive anche in internet volte a censurare o ad ostacolare il lavoro di questi media alternativi. Per chi si riempie la bocca tutti i giorni di parole come democrazia non mi sembra molto coerente la volontà di limitare il raggio d’azione di questi siti. È tutt’altro che democratico.

Tatiana Santi

(Fonte: https://it.sputniknews.com/opinioni/201712295459670-perche-putin-piace-agli-italiani/)

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Protocollo d’Intesa di Lorenzin e FNS, previsioni poco rassicuranti, basta coi botti, neopaganesimo, spiritualità senza dogmi, migranti: soluzione finale, in attesa del nuovo governo “tandem”…

Il Giornaletto di Saul del 29 dicembre 2017 – Protocollo d’Intesa di Lorenzin e FNS, previsioni poco rassicuranti, basta coi botti, neopaganesimo, spiritualità senza dogmi, migranti: soluzione finale, in attesa del nuovo governo “tandem”…

Care, cari, il Ministro Beatrice Lorenzin, per il Ministero della Salute, e il dr. Raffaele Lorusso, della Federazione Nazionale della Stampa, il 18 dicembre 2017 hanno firmato un “Protocollo d’Intesa”. All’art. 2 del medesimo è scritto: Atteso che la veicolazione di corrette informazioni in un ambito così delicato come la salute riveste una grande importanza, l’obbiettivo dei corsi formativi è, di comune intesa, quello di fornire ai giornalisti conoscenze in ambito sanitario provenienti da fonte istituzionale autorevole e indipendente, al fine di fornire ai cittadini un’informazione corretta e scientificamente validata, contrastando il fenomeno della disinformazione e delle fake news circolanti… (Paola Botta Beltramo)… – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/12/28/sul-protocollo-dintesa-del-ministero-della-salute-e-federazione-nazionale-della-stampa/

Commento di Adriano Colafrancesco: “… il Regime va avanti con il suo ruolino di marcia. Quante anime dovranno ancora essere sacrificate sopra l’altare di una scienza medica (non democratica e gestita dalle industrie chimiche), prima che si comprendano i crimini che si stanno perpetrando?”

Previsioni poco rassicuranti (se si va avanti così…) – In base alle statistiche degli ultimi 50 anni il prof. Reiss fa delle previsioni per coloro che nascono dopo l’anno 2000: – il 40% delle persone saranno affette da diabete; – nel 2050, a tutti gli uomini sarà diagnosticato un tumore alla prostata; – una donna su 4 avrà il tumore al seno; - nel 2020 la concentrazione di spermatozoi sarà diminuita; – nel 2085 sarà azzerata la fertilità maschile. La soluzione? Cibo biologico bioregionale…” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2017/12/malattie-in-aumento-la-soluzione-cibo.html

Integrazione di Caterina Regazzi: “Sono veterinaria e mi occupo principalmente di allevamenti di animali tenuti per la produzione di alimenti di origine animale. L’alimentazione, nell’ambito della RBI è sempre stato un argomento molto dibattuto e con opinioni diverse, come è giusto che sia: su questa Terra è impensabile che tutti abbiamo lo stesso sentire nei riguardi delle diverse componenti…” – Continua in calce al link soprastante

Basta con i botti – Sono sempre di più i sindaci delle città che cercano di contrastare i botti di capodanno, con apposite ordinanze che bandiscono questa pericolosa usanza, per privilegiare la sicurezza della città e dare un chiaro segnale di attenzione verso la salute collettiva degli uomini e degli animali. Nelle Marche il buon esempio viene dal sindaco di Macerata, Romano Carancini, che ha dato un segno di civiltà con la delibera che proibisce i botti di fine d’anno. Indipendentemente da quel che stabiliscono le amministrazioni locali cominciamo da noi stessi a prendere coscienza di questo “male”. Rinunciamo a questo inutile e rumoroso e dannoso spettacolo… – Continua: https://auser-treia.blogspot.it/2017/12/basta-botti-venefici-di-fine-danno.html

Commento di Franca Oberti: “Se vogliamo che qualcosa cambi in questo mondo, possiamo cominciare ad evitare quelle finte, consumistiche e dispendiose guerre di fine anno. Uno spreco incredibile, migliaia di euro in fumo per il gusto di sentir sparare i botti malefici…. gli animali, che sono più furbi degli uomini, l’hanno capito da un pezzo…”

Treia. Consiglio comunale di fine d’anno – Scrive Comune di Treia: “Si rende noto che è convocato il CONSIGLIO COMUNALE per il giorno venerdì 29 dicembre 2017, alle ore 16:30, in SEDUTA pubblica, presso l’Aula Multimediale in via Cavour, n. 29, Treia, per la trattazione del seguente ORDINE DEL GIORNO…” – Continua: http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2017/12/treia-consiglio-comunale-del-29.html

Mio commentino: “Purtroppo stavolta non potrò essere presente, mi auguro che qualche cittadino voglia assistere al Consiglio e riportare notizie in merito…”

Neopaganesimo – La rivalutazione del neopaganesimo, o delle religioni sciamaniche dei popoli nativi, è una delle caratteristiche portanti del filone bioregionale. Spesso, durante le feste da noi organizzate, soprattutto quelle in concomitanza con i solstizi o gli equinozi o per la luna piena e nuova, alcuni adepti “neo-pagani” vengono a condividere il nostro spirito ed oltre alle cerimonie già da noi predisposte aggiungono riti diversi ed offerte alle divinità della natura e fate dei boschi. Io li lascio fare perché in fondo il riconoscere la sacralità della natura in tutte le sue forme è uno degli aspetti della spiritualità laica e dell’ecologia profonda… – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2015/12/neo-paganesimo-sciamanesimo-e-animismo.html

Torino. Noi siamo con la Vita – Scrive Interdipendence: “Due anni e mezzo fa si formò a Torino un movimento spontaneo per testimoniare la solidarietà con le vittime della violenza in atto in varie parti del mondo, soprattutto di quella che si ammanta di motivazioni religiose. Così anche per il primo gennaio del 2018 il movimento Interdipendece ha convocato a Torino una giornata per la pace. La parola d’ordine per quest’anno è: Noi siamo con la vita. Info: ctorrero@interdependence.eu”

Spiritualità senza dogmi – La spiritualità laica non può essere un “atteggiamento” od il risultato di un conformarsi alle norme scritte da qualcuno, spiritualità laica è semplicemente essere consapevolmente quello che si è, senza vergogna e senza modelli di sorta. Perciò il Guru, ovvero la capacità di apprendere ed insegnare attraverso la vita quotidiana, in termini spirituali laici, è la capacità intrinseca di riconoscere quella “verità” in tutto ciò che noi manifestiamo o che a noi si manifesta. Il Guru non è una persona, quindi, o perlomeno non soltanto una persona visto che comunque può manifestarsi in ogni forma, bensì l’intelligenza illuminate che ci libera dalle sovrastrutture mentali e dalle finzioni religiose o morali. A questo proposito vorrei raccontare una mia personale esperienza esemplificativa… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/12/27/la-via-di-mezzo-della-spiritualita-laica-appresa-camminando-verso-il-tempio-di-bagawan-nityananda-di-ganeshpuri/

Viterbo. C’era una volta – Scrive Antonello Ricci: “Natale con Galiana e Frisigello! Spettacolo di piazza per grandi e piccini, animazione con giochi, in Piazza del Comune di Viterbo, il 29 dicembre dalle ore 17.00 (In caso di maltempo l’iniziativa si terrà sotto i portici di palazzo dei Priori). Info: antonello.ricci.viterbo@gmail.com”

Migranti. Una soluzione – Scrive Olivier Turquet: “… per far cessare i profughi basta applicare le Convenzioni dell’ONU sulla libera circolazione delle persone. Un diritto umano è un diritto umano, non sono previste deroghe. L’umanità è una, si manifesta in tanti modi apparentemente diversi ma nel fondo chiunque sa benissimo che le divisioni sono illusioni. Per favore non andiamo dietro alla moda del “tutti contro tutti”! Mettiamo l’accento su quello che unisce e sicuramente vivremo meglio…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/12/28/migranti-una-soluzione-universale/

Mia rispostina: “…una soluzione universale richiederebbe una attuazione universale. Puoi segnalarmi una solo nazione al mondo che non ponga limiti alla libera circolazione, non richiedendo passaporti, visti e permessi di soggiorno? Persino la nazione più spirituale del pianeta, l’India, non ammette questa possibilità. Un conto è l’idealismo teorico un altro la realtà dei fatti. Non siamo “tutti contro tutti” siamo “paritetici”, questo è il mondo in cui viviamo…” – Continua in calce al link segnalato

Commento di Vincenzo Zamboni: “È la prima volta nella storia moderna che vediamo un esercito impiegato per agevolare una invasione straniera. Nella storia antica già accadde con l’imperatore Valente Flavio, che fece entrare i Goti. La vicenda si concluse con il massacro di Adrianopoli, due terzi dell’esercito romano sterminato, imperatore incluso…” – Continua in calce al link sopra segnalato

2018. In attesa del nuovo governo “tandem” – Scrive Mauro Bertamè: “Via che si entra in piena campagna elettorale. Però i risultati già a ottobre erano noti: si formerà un governo tandem che avrà il compito sostanziale di evitare la svendita totale dell’Italia, di proteggerla da una Troika devastante, un tandem che potrebbe permettere “attraverso un potere bi-polare” una minore svendita. Le elezioni ormai sono state pianificate, si sono accontenti pensionati e statali = voto assicurato. La stessa legge elettorale indicava che il potere sarebbe stato bi-polare. L’ennesimo calcio al barattolo: di quello ormai si campa. Però il contentino statali-pensionati è stato un filo eccessivo, quindi è possibile che per evitare l’iva al 25% dovremo prenderci carico di nuove tasse. Cosa possono colpire?…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2017/12/2018-buon-anno-nuovo-in-attesa-del.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

Musica bioregionale.
Se ci sono dodici mele quante sono le mele rosse?
Sono andato cosi avanti che sono rimasto indietro ora poco posso
fermarmi ad aspettare
o a farmi aspettare difficile spiegare!
mi sento come un’edera
senza un albero a cui aggrapparsi
cosi rimango un po sospeso nel vuoto
un po’ fermo al suolo in cerca di un sostegno potrei mettere annuncio:
cercasi quercia disperatamente!
Se fossi una vite basterebbe
una canna come sostegno
infatti modo di dire è
canna mantieni la vite
vite mantieni la canna
due strutture deboli
che assieme formano
una struttura forte”
(Ferdinando Renzetti”

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“Quando Cerchi l’Amore, con Tutto il Tuo Cuore. Troverai i suoi Echi nell’Universo.” (Rumi)

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Migranti. Una soluzione universale…

Scrive Olivier Turquet: “… per far cessare i profughi basta applicare le Convenzioni dell’ONU sulla libera circolazione delle persone. Un diritto umano è un diritto umano, non sono previste deroghe. L’umanità è unica, come la spiritualità: si manifesta in tanti modi apparentemente diversi ma nel fondo chiunque, come te, ha fatto meditazione, sa benissimo che le divisioni sono illusioni. Per favore non andiamo dietro alla moda del “tutti contro tutti”! Mettiamo l’accento su quello che unisce i popoli e sicuramente vivremo meglio…”

Mia rispostina: “…una soluzione universale richiederebbe una attuazione universale. Puoi segnalarmi una solo nazione al mondo che non ponga limiti alla libera circolazione, non richiedendo passaporti, visti e permessi di soggiorno? Persino la nazione più spirituale del pianeta, l’India, non ammette questa possibilità. Un conto è l’idealismo teorico un altro la realtà dei fatti. Non siamo “tutti contro tutti” siamo “paritetici”, questo è il mondo in cui viviamo, fatto di spazi, civiltà e popoli delimitati e soprattutto di “religioni antagoniste”. In tal caso l’autodifesa è legittima, questa la mia opinione, ed io non sono un “santo” dedito al porgere l’altra guancia, bensì un laico che vede la possibilità di esprimere liberamente il proprio pensiero restringersi… Tu no? Certo, dal punto di vista dello “Spirito” questa limitazione non ha alcuna importanza, ma così non è dal punto di vista della mente. Perciò la mia “missione” continua, seguo con fiducia il mio Dharma, senza curarmi di risultati, lodi o critiche.” (Paolo D’Arpini)

Replica di Olivier Turquet: “Sul tema ci sono gradi diversi. Per esempio tempo fa il Senegal, per ritorsione, iniziò a chiedere il visto agli europei. Pessima soluzione. Pragmaticamente la cosa è durata poco perché si sono accorti che gli fotteva quel poco di turismo.
Sul tema serio: l’Essere Umano avanza verso soluzioni profonde. Lo fà con avanzamenti e retrocessioni ma comunque in una direzione evolutiva e in crescita.
Se ci troviamo d’accordo su questo riconosceremo che l’applicazione del diritto alla circolazione di tutti in tutto il pianeta sta avanzando. Dovrebbe avanzar più in fretta e il Principio che la sostiene è quello che tu dici essere disatteso. Ma 50 anni fa era molto peggio.
Andare contro l’evoluzione delle cose è andare contro se stessi (Silo).
Autodifesa: c’è da difendersi se si pensa di avere un nemico. I terroristi islamici passano la stragrande parte del loro tempo assassino ad ammazzare musulmani. Se ci sono nemici qua sono quelli che continuano a sfruttare le immense risorse arabe e africane a loro favore: essi sono di tutte le latitudini e le religioni e, infine, della religione unica, quella del Dio Denaro. La maggior parte dei popoli sono pacifici e non vanno oltre a qualche sana scazzottata in famiglia. Ai terroristi e ai guerrafondai (minoranza stoica dell’Umanità) le armi gliele danno quelli che gli conviene (gli italiani in questo sono in buona posizione).
Quest’ondata anti immigrati e anti islamici sta sostanzialmente sbagliando nemico (preferirei: avversario).
Infine la coerenza: se un principio è valido non c’è nessuna “ragion pragmatica” che lo rende meno valido o lo annulla. Il pragmatismo giustifica tutto in nome delle “cose concrete”; le quali, come ben sappiamo, sono un’illusione. Stammi bene e correggi il tiro.”

Mia ulteriore risposta: “Caro Olivier, un po’ mi annoia parlare di queste cose, poiché non è nel mio stile ribattere punto per punto usando la logica, non potendo tramettere esperienze dirette analogiche. La mia posizione nei confronti degli islamici non è causata dalla paura dei cosiddetti “terroristi!, anch’essi manovrati da un sistema che è lo stesso dell’immigrazione forzata. Tutte e tre le religioni derivate dal “libro” sono settarie e combattive e sminuitive nei confronti reciproci. Il cristianesimo si è molto ammorbidito qui in occidente, per via dell’avanzamento della scienza e dei “lumi”, i giudei sono al sicuro e possono permettersi di apparire “libertari” avendo comunque in mano, da dietro le quinte, le leve del potere finanziario e bancario, mentre i musulmani -poveretti- sono i più “sfigati” e proprio per questo i più chiusi e retrivi. Tutti i musulmani -compresi quelli che sono cittadini europei da tre o quattro generazioni- hanno mantenuto le loro credenze e cultura. Le mantengono forsennatamente come unica ragione di vita e di identità. Per questo sono estremamente pericolosi ed ottusi. Il loro numero aumenta sempre più e per noi laici non sarà facile continuare a vivere liberamente, ti basti vedere il destino dei pochi “ribelli” nei paesi arabi che finiscono in galera o decapitati. Se poi i musulmani sono di recente conversione, come gli africani, hanno tutta la virulenza dei nuovi proseliti e sono quindi ancora più pericolosi. Sono stato in Africa nera ed ho visto come i neo convertiti si comportano nei confronti degli altri non appartenenti alla stessa religione (od alla stessa setta, vedi i sunniti contro gli sciiti)… I neri avendo rinnegato o perso la loro cultura ancestrale sono privi di radici e di forza morale e si atteggiano a difensori e propagatori duri e puri delle religioni acquisite, per una sorta di reazione psicologica (di senso d’inferiorità?). Ciò avviene ed è avvenuto non solo per i muslim ma anche per i cristiani che affrontano il martirio come forma di dedizione alla loro religione. Non vorrei perciò trascorrere gli ultimi anni della mia esistenza in un paese in cui la libertà d’espressione viene mutilata, più di quanto non stia avvenendo oggi nella nostra società dominata essenzialmente da cristiani e giudei, ma apparentemente “liberali” e fedeli al “dio denaro”. Forse tu vivi in un mondo idealistico -di matrice cristiana- in cui nutri la speranza che tutto si aggiusti attraverso l’acquiescenza e la pazienza nei confronti di virulenti aggressori, inviati appositamente dai poteri finanziari mondialisti per indebolire la nostra società. Ma se tu potessi osservare con distacco e discriminazione tutta questa faccenda, e non soltanto da un punto di vista religioso o razziale, potresti tranquillamente indovinare le ragioni reali dietro a tutta questa “immigrazione” composta di maschi giovani e forti nei confronti di una società occidentale decadente, che non è più in grado di resistere. Ma stai sereno, l’autodifesa -da parte mia- è squisitamente intellettuale…” (Paolo D’Arpini)

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Commento di Vincenzo Zamboni: “È la prima volta nella storia moderna che vediamo un esercito impiegato per agevolare una invasione straniera. Nella storia antica già accadde con l’imperatore Valente Flavio, che fece entrare i Goti (in fuga dagli Unni). La vicenda si concluse con il massacro di Adrianopoli, due terzi dell’esercito romano sterminato, imperatore incluso (Valente Flavio, disfatta di Adrianopoli). Ed iniziarono le dominazioni barbariche, con dissoluzione dell’impero d’occidente. Siamo già a buon punto della replica. La storia insegna, ma i politici non la studiano. Se andate a rivedere quella dei Goti che entrano nell’impero ne scoprirete delle belle: la cronaca di oggi ne è un remake. Studiate, brava gente, studiate: qualcosa resterà….”

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Articolo collegato (con commenti): https://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2017/12/il-pd-ti-aiuta.html?showComment=1514361894073#c2716900346561275230

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Sul “Protocollo d’intesa” del Ministero della salute e Federazione Nazionale della Stampa

Il Ministro Beatrice Lorenzin, per il Ministero della Salute, e il dr. Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa– FNSI –, il 18 dicembre 2017 hanno firmato un “Protocollo d’Intesa” *

All’art. 2 del medesimo è scritto: “Atteso che la veicolazione di corrette informazioni in un ambito così delicato come la salute riveste una grande importanza, l’obbiettivo dei corsi formativi è, di comune intesa, quello di fornire ai giornalisti conoscenze in ambito sanitario provenienti da fonte istituzionale autorevole e indipendente, al fine di fornire ai cittadini un’informazione corretta e scientificamente validata, contrastando il fenomeno della disinformazione e delle fake news circolanti. “…

e all’art. 9 (Riservatezza: “ Le Parti si rendono garanti che il personale destinato allo svolgimento delle attività oggetto dell’accordo manterrà, nei confronti di qualsiasi persona non autorizzata IL SEGRETO per quanto attiene l’informazione sui prodotti da diffondere: I materiali saranno divulgati secondo le modalità di volta in volta concordate.”

Lorenzin era presente in Quirinale nel corso della giornata nazionale della ricerca sul cancro del 6/11/2014 nel corso della quale il prof. Umberto Veronesi affermò:

“Polarizzandosi solo sugli organi abbiamo tralasciato il tema del pensiero dell’uomo quindi bisogna secondo me nella medicina del futuro ritornare al vecchio pensiero platonico che diceva che bisogna curare l’Anima per curare il corpo. L’ Anima, in greco psiché. Bisogna curare il pensiero, il cervello, il modo di sentire le cose, perché quando una persona si ammala di un tumore in un organo certamente quello si può curare, si può guarire ma poi se la malattia viene percepita ed elaborata nel cervello, nel pensiero, là rimane a lungo. Io dico sempre ai miei colleghi: è facile togliere un nodulo al seno ma è difficile toglierlo dalla mente. Lì rimane per mesi, per anni e fino a quando non è completamente scomparso la guarigione non è realizzata. Noi vediamo la sua guarigione fisica ma dobbiamo pensare anche alla guarigione a livello mentale Bisogna quindi che i medici si rapportino con i pazienti in una maniera diversa, in una maniera più dialogante, più profonda, più conoscitiva per avere la sua fiducia. La fiducia di un paziente non si ottiene con una firma di consenso informato. E’ una firma che serve più al medico, per proteggersi dai rischi del futuro, che al paziente stesso. Il paziente ha bisogno di sapere, di conoscere, ha bisogno di dialogo e quindi dico sempre che bisogna saper ascoltare…” www.youtube.com/watch?v=FM7HZi6Ovfk

Propose l’ascolto, attraverso la maieutica, già Socrate. Maieutica = arte ostetrica, ovvero la capacità di far partorire la verità, attraverso l’esercizio del dialogo, con domande e risposte, – come dal vocabolario – : “tali da spingere l’interlocutore a ricercare dentro di sé la verità, determinandola in maniera il più possibile autonoma” .

Per uscire da questa confusione, che dura da millenni nonostante Socrate-Platone, neoplatonici, teosofi, igienisti ecc., occorre che le persone abbiano consapevolezza delle cause delle loro malattie, endogene od esogene, a prescindere poi dalle svariate cure. Non è sufficiente però occuparsi delle proprie emozioni dopo la diagnostica perchè : “ se la Medicina Psicosomatica, che si pone come la disciplina che, per eccellenza, tenta di superare il dualismo mente-corpo, al di là delle presunte apparenze, è scivolata nuovamente nel riduzionismo meccanicistico di secoli fa, un’altra recente disciplina, la psico-oncologia che presume anch’essa un’attitudine olistica nei confronti del paziente, è scivolata ancora più in basso. In uno dei testi più accreditati nella letteratura italiana, il “Manuale pratico di psico-oncologia”, si afferma nelle prime righe di presentazione che: “La Psico-oncologia costituisce in ambito sanitario un riferimento per tutti coloro – oncologi, psicologi, psichiatri, psicoterapeuti – che nel trattamento della malattia neoplastica hanno una visione olistica del malato, tesa a tutelare e favorire una migliore qualità di vita del paziente considerandolo nella sua complessità, vista la inscindibilità negli esseri umani della componente biologica da quella emozionale” (Grassi, Biondi, Costantini, 2003, pag. IX). Peccato che nelle trecentoventi fitte pagine del testo non c’è una riga in cui si accenni alla possibilità, anche remota, che le emozioni abbiano una qualche determinante nella genesi del cancro! In tutto il manuale pratico di psico-oncologia, le emozioni sono considerate solo in quanto “vissuto di malattia”, cioè la reazione emotiva del paziente tumorale! Viene proprio da chiedersi cosa si intenda con il termine “olistico” o con “l’inscindibilità negli esseri umani della componente biologica da quella emozionale” (da un articolo dello psichiatra Danilo Toneguzzi sulle 5 leggi biologiche scoperte dal dr. R.G. Hamer )

Queste considerazioni valgono naturalmente anche per tutte le altre cosiddette patologie, incluse quelle considerate epidemiche. Ovvio che non si può esercitare la maieutica con i bambini. Devono provvedere gli adulti i quali saranno poi in grado di scegliere in modo più consapevole eventuali prevenzioni e cure per sé e per i bambini.

Paola Botta Beltramo

* Protocollo d’Intesa: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2681_allegato.pdf

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Commento di Adriano Colafrancesco: “Mentre il gregge mangia panettoni sintetici, bevendo spumanti tossici aromatizzati, davanti ad un plasma da 50 pollici, il Regime va avanti con il suo ruolino di marcia. Quante anime dovranno ancora essere sacrificate sopra l’altare di una scienza medica (non democratica e gestita dalle industrie chimiche), prima che si comprendano i crimini che si stanno perpetrando?”

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Il PD ti aiuta (ed il papa pure), bioregionalismo in chiave politica, finestra spazio-temporale, pregiudizio, la cultura del copia-incolla, dove passa l’uomo resta il deserto, vivere amare ridere…

Il Giornaletto di Saul del 28 dicembre 2017 – Il PD ti aiuta (ed il papa pure), bioregionalismo in chiave politica, finestra spazio-temporale, pregiudizio, la cultura del copia-incolla, dove passa l’uomo resta il deserto, vivere amare ridere…

Care, cari, la XVIIesima Legislatura volge a termine ed è giunto il momento di tirare le somme e fare il bilancio degli ultimi 6 anni, tutti caratterizzati dal P.D. al Governo del Paese (fatta eccezione per il solo 2012 quando non era al governo ma appoggiava – senza battere ciglio – tutte le nefandezze del Governo Monti)… (Giuseppe Palma) – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2017/12/il-pd-ti-aiuta.html?showComment=1514361894073#c2716900346561275230

Commento di Guglielmo Donnini: “LA GUERRA LA VINCE CHI NON LA FA. Così parlò il Professor Piepoli, decano dei sondaggisti italiani al pari di Roberto Weber, altro decano famoso. I polli di Renzi, al pari di quelli manzoniani di Renzo, si beccano e si azzuffano prima di finire in casseruola. Sentenze dei sondaggi, naturalmente. Tutto da scoprire e verificare tra poco più di un soffio di settimane. Il 4 marzo è dietro l’angolo. Da oggi in poi, fino al momento della ridicola mordacchia anti-sondaggi, saremo bombardati da numeri e percentuali. Non ci sarà più tempo per correggere gli errori di tutta una legislatura”

Commento di Marco Palombo: “Io penso che alle elezioni debba esserci una sinistra politica, indipendentemente dai giudizi su quella passata e presente,  penso che debba esserci in politica chi vuole rappresentare i ceti più deboli e spostare ricchezza e potere verso queste fasce di popolazione. La lista Potere al Popolo è un’ incognita completa. Però, se riuscirà ad essere presente alle elezioni e ad essere visibile nel dibattito elettorale, porrà temi giustissimi, e, strano ma vero, nel percorso iniziato ci sono anche ambienti giovanili oltre ai noti anziani…”

Commento di Paolo Sensini: “Al netto dei disastro economico e sociale dell’ultimo decennio, forse addirittura peggio del lascito di una vera e propria guerra, gli unici “risultati” ottenuti dai governi PD voluti dal golpista Napolitano sono le battaglie storiche dei radicali: nozze omosessuali e multiculturalismo. Mancano il suicidio assistito e lo ius soli, che verranno caledendarizzati non appena possibile. Sarà un caso che Emma Bonino sia diventata il vero punto di riferimento della sinistra?“

Commento di Olivier Turquet: “Caro Paolo, sono veramente preoccupato per la deriva razzista ed antiislamica che noto aumentare ogni giorno sul tuo giornaletto che, come sai, ricevo e leggo con attenzione tutti i giorni e della cui redazione quotidiana ti ringrazio infinitamente. Sono francamente preoccupato per te e per i lettori, che sicuramente sono buone persone. Preoccupato per il loro Spirito, contaminato da questo oscuro male…” – Continua in calce al link sopra segnalato

Mia rispostina: “Caro Olivier, deriva anti-islamista? Vedere le cose come sono non è una deriva ma una attenzione ai fatti… Se fossimo agli anni ‘30 del secolo scorso cosa avresti detto che “mi lascio andare ad una deriva antigermanica ed anti italiana?” I profughi non sono tali per loro volontà ma per una deriva -in questo caso il termine ci azzecca- mondialista che non ha nulla a che vedere con l’umanità e la spiritualità…”

Commento di Uberto Tommasi: “L’educazione religiosa ci dice di uccidere passione e ragione, mentre l’educazione laica ci dice di evolvere trasformando l’energia proveniente dalla passione per mezzo della ragione…”

Commento di Fernando Rossi: “Sui migranti ci mentono in tanti. Il Papa ha solennemente dichiarato di non riuscire a esercitare la sua monarchia nemmeno nel piccolo Stato di Città del Vaticano, “Fare riforme in Vaticano è come voler ripulire la sfinge con uno spazzolino da denti”; ma ciò, evidentemente, non ne riduce la presunzione di illustrarci continuamente come gli altri stati dovrebbero riformarsi e modificare la vita dei propri popoli. In una delle sue ultime esternazioni ‘urbi et orbi’, egli ha chiesto ospitalità per le popolazioni che la grande finanza manda in Europa dall’Africa e dal Medio Oriente, ovviamente bypassando Israele, lo Stato voluto e gestito dalla lobby sionista della grande finanza.”

Attuazione bioregionale in chiave politica. Il Bioregionalismo ha due obiettivi: recuperare e tutelare al massimo l’ambiente naturale; ridisegnare nuovi confini delle regioni, tenendo finalmente conto delle loro caratteristiche etniche, ambientali, linguistiche, sociali e produttive. Il tutto in una visione della Stato che invece di amministrare se stesso, attraverso la sola tutela della burocrazia, (tra le più arretrate del mondo), si occupi finalmente e seriamente dei grandi problemi nazionali e della tutela dei cittadini… – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2017/12/bioregionalismo-ecologia-profonda-e_27.html

Gerusalemme ed il sionismo umiliato – Scrive A.M.: “L’ONU ha votato sulla dichiarazione di Trump che, dopo la dichiarazione unilaterale di Nethanyau, riconosceva Gerusalemme come unica capitale di Israele anziché la città dei tre popoli, respingendo tale proposta con 128 voti contro 8! Una debacle totale ed indiscutibile. Siamo contenti che una volta tanto la spocchia arrogante del sionismo mondiale sia stata sonoramente sbeffeggiata dal mondo intero!”

“Finestra aperta spazio-temporale…” – Scrive Antonella Pedicelli: “Caro Paolo, per “chiudere” l’anno in bellezza, ho pensato di raccogliere alcune tue “citazioni” da me conservate nel corso di questi anni in cui abbiamo mantenuto un solido e vivace scambio epistolare! La ricchezza di ogni giorno si manifesta anche in tutti quei pensieri e parole che siamo in grado di offrire a tutti coloro con i quali condividiamo il momento presente, quell’attimo tangibile sussurrato dalla dimensione umana, tra Cielo e Terra! Auguri a te e a tutti i lettori del Giornaletto di Saul…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2017/12/antologia-per-un-nuovo-anno.html

Programma per la pace nel mondo – Scrive Uberto Tommasi:  “Lo scioglimento di 250 miliardi di tonnellate all’anno di ghiaccio dalla massa continentale antartica ha liberato immensi territori. Per la pace nel mondo sarebbero da trasferire in Antartide tutti i monumenti delle religioni monoteistiche da Gerusalemme, al Vaticano, alla Mecca. E si potrebbero organizzare linee aeree e crociere gratuite per i fedeli forniti solo di armi da taglio per portare finalmente a compimento la pacificazione…”

L’incontro – Siamo avvezzi a giudicare quel che osserviamo attraverso il filtro della memoria e delle sensazioni collegate alle trascorse esperienze. Anche nel caso di eventi “nuovi” o di idee precedentemente non considerate non facciamo a meno di cercare di “comprendere” e misurare sulla base del nostro conosciuto. Ecco questa “preconoscenza” è la nostra “schiavitù” ma se potessimo lasciarci andare sino al punto di poterci osservare mentre si innesca il meccanismo del “pre-giudizio” e capire il suo funzionamento… potremmo già considerare questa “attenzione” come una prima forma di meditazione e distacco dal processo appropriativo in corso…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/12/27/dove-la-civilta-dei-vivi-e-dei-morti-si-incontrano/

Grazie euro – Scrive Vincenzo Zamboni: “Grazie all’euro l’Italia non può neanche ricostruire un suo paese terremotato. Perché deve chiedere il permesso all’Europa. Cioè alla banda di ascari di un ubriacone lussemburghese, tutti mai eletti da nessuno. E gli ipocriti fingono vergognosamente stupore per gli italiani che si incazzano. Non c’è disprezzo sufficiente per la smodata malvagità degli austeristi euristi…”

La cultura del copia-incolla – Scrive Ferdinando Renzetti: “Ho letto su televideo che in Svezia è stato formalmente riconosciuto come forma di comunicazione il ‘copismo’ una tecnica fondata sulla base del copia-incolla ideata da uno studente di filosofia. Il nuovo metodo considera essenziali i comandi che permettono appunto di copiare i files informatici. Il principio fondante è che l’informazione è sacra e copiarla è un sacramento. La missione è condividere il sapere con il copia e semina….” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2017/12/il-copia-incolla-come-psico-dinamismo.html

Inverni sempre più freddi – Scrive Joshua Nevett: “Parlando con il Daily Star Online, gli esperti di clima e meteo prevedono un periodo di freddo che si protrarrà fino alla fine dell’inverno. Nei prossimi anni, David Dilley, di Global Weather Oscillations, crede che gli inverni diventeranno “più intensi”. La sua ricerca mostra che entro il 2019, la Terra entrerà in un ciclo di raffreddamento naturale di 120 anni che si verifica ogni 230 anni, in controtendenza rispetto al riscaldamento globale…”

Dove passa l’uomo resta il deserto – Scrive Filippo Mariani: “Sembrerebbe l’inizio di un film di fantascienza dove un gruppo di astronauti scesi su un pianeta abitabile scoprono che invece la vita non c’è più. Le cause sempre le stesse: l’uomo. Disastri causati in gran parte per l’eccessiva e incontrollata captazione delle acque d’immissione ai laghi per un’agricoltura dispersiva, nonché per esigenze di industrie inquinanti e in parte inutili e infine per esigenze di approvvigionamento idrico delle città. A questo poi si deve aggiungere che le attività antropiche hanno…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2015/12/fantascienza-realistica-resoconto-della.html

Santo Stefano è un santo distratto… – Stefano Andreoli scrive: “…perché in fondo capita ogni tanto di dimenticarsi d’esistere… ma abbuffarsi fino a far schizzare i bottoni della camicia per ringraziare di cuore le mani zelanti di chi si è rinchiuso per due giorni in cucina, tentare di colpire la palla bianca sul tappeto verde gocciolanti di grappa come spugne e con le tasche colme di risate, cambiare una gomma a terra a mezzanotte a due vecchi alticci mentre ti guardano lavorare bestemmiando in dialetto, e un bel culo ciondolante per strada che fa sempre allegria come quando da bambino fissavi i regali sotto l’albero aspettando trepidante di scartarli, mentre fuori dalla finestra la neve iniziava a scendere lenta e silenziosa… in fondo ’sto Natale non è stato solo nebbia, spese e lucine…”

Vivere, amare, ridere… – Scrisse Osho: “Noi vogliamo che il mondo sia meno serio e più sensibile alla vita; certo, deve essere sincero, ma non serio. Noi vogliamo che il mondo impari che il senso dell’umorismo è una delle qualità fondamentali di un uomo religioso… Se non ridi, ti lasci sfuggire moltissimi misteri della vita: la risata ti rende un bambino innocente e ti collega all’esistenza; ti unisce al fragore dell’oceano, al silenzio delle stelle. La risata, fa dell’uomo l’unico essere intelligente del mondo…” – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2017/12/27/vivere-amare-ridere-di-osho-rajneesh-recensione/

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Ci sono solo due modi per sconfiggere il destino o rendersene indipendenti. Il primo è chiedersi chi riguarda questo destino e scoprire che solo l’ego è legato al destino, e non il Sé, e che l’ego non esiste. L’ altro è arrendersi completamente a Dio, vedendo la propria impotenza e rinunciando a qualunque senso del me e lasciando che Dio faccia di te quello che vuole.” (Ramana Maharshi)

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