Archivio di dicembre 2017

“Per un nuovo anno senza sprechi!” – Consigli per una decrescita ragionata

I rischi dei consumi non meditati durante i festeggiamenti del nuovo anno…

Siamo nel periodo delle principali festività dell’anno, quelle connesse al solstizio invernale e all’arrivo del nuovo anno ed all’epifania, promettono opulenza e una parvenza di felicità. Sono ricche di luci dagli sfolgoranti colori, di tavole imbandite, di molti regali, di fuochi d’artificio. Promesse che ci arrivano dalle copertine patinate delle riviste, dalle vetrine dei negozi e dagli schermi dei nostri televisori. Queste feste così variegate, con una felicità tanto ostentata, sovente sembrano un invito mascherato agli acquisti che nasconde tuttavia qualche insidia e pericolo che potrebbero trasformare i desideri in incubi. Dai rischi dei fuochi d’artificio e dei pranzi abbondanti, ai giocattoli pericolosi e al pericolo del gioco d’azzardo, allo stress legato alle festività, al rischio delle valanghe e a quello elettrico.

Il rischio cibo è tipico delle feste che sono sinonimo di conviviali ritrovi con parenti e amici ma è bene fare attenzione alla quantità e alle calorie dei cibi ingeriti, praticare attività fisica e seguire alcune altre semplici regole dettate dagli esperti di nutrizione per evitare che pranzi e cenoni si trasformino in abbuffate dannose per la salute oltre che per la linea.

Il pericolo valanghe. E’ bello e piacevole passare le feste circondati dalle cime coperte di neve, ma la montagna,cela pericoli per chi l’affronta con imprudenza o incompetenza e l’aumento di incidenti nel periodo festivo è una conseguenza del maggior numero di persone che si dedicano ad attività sportive sulla neve. Il pericolo più letale dell’ambiente alpino è la valanga (fenomeno naturale causato da instabilità del manto nevoso e accentuato da rialzi delle temperature).

Il rischio gioco. Un altro rischio latente che sta diventando un pericolo è l’aumento della dipendenza dal gioco d’azzardo. Durante le festività molte persone trascorrono ore seduti intorno ai tavoli divertendosi a giocare (tombola, briscola, mercante in fiera, settebello, poker, …). È una tradizione piacevole ma che può diventare un pericolo se il gioco diventa un’abitudine della quale non si riesce a fare a meno. Uno studio condotto dall’Istituto di fisiologia clinica (Ifc) del CNR di Pisa evidenzia che l’azzardo è un fenomeno in forte espansione. Quindici milioni di italiani giocano ovvero il 38% della popolazione, tre milioni dei quali rischiano di sviluppare dipendenza. E la febbre del gioco colpisce anche le fasce di età più vulnerabili: adolescenti e preadolescenti.

Rischio stress. Per la maggioranza delle persone Le festività indicano un periodo ‘diverso’ con un mutamento di vita e pieno di aspettative legate alle vacanze. In generale questa è un’occasione positiva, se però quest’attesa viene delusa lascia il posto alla solitudine e alla depressione, e nei soggetti vulnerabili può scatenare comportamenti abnormi e violenti. Forse non non è un caso che durante le feste le pagine di cronaca riportano un aumento di gesti di violenza contro se stessi e contro gli altri.

Il rischio dei fuochi d’artificio. E’ noto i botti di fine anno possono provocare feriti e lutti, a causa di condotte imprudenti o per l’uso di fuochi d’artificio a elevato potenziale esplosivo. Tuttavia non esistono fuochi di artificio che si possano considerare completamente sicuri, persino le semplici ‘stelline’, usate anche dai bambini, bruciano a 300°C e perciò possono provocare ustioni. L’utilizzo di fuochi d’artificio richiede l’osservanza di opportune norme di prudenza poiché comporta sempre un potenziale rischio di ustioni e traumi, dalla semplice escoriazione alla lacerazione, fino alle fratture e all’amputazione. Per prevenire incidenti si consiglia di accendere i fuochi all’aperto, lontano da persone, case, veicoli a motore e da altri giochi pirotecnici; appena accesa la miccia, ci si deve allontanare e non riutilizzare i ‘fuochi’ che non si sono accesi o che si sono spenti prima del tempo.

Rischio giocattoli. Anche nella scelta dei giocattoli per i bambini bisogna pensare alla sicurezza: nonostante le normative dell’Unione Europea, ogni anno vengono ritirati dal mercato milioni di pezzi difettosi o pericolosi. Inoltre recenti controlli hanno scoperto che molti giocattoli provenienti dalla Cina e da Taiwan oltrepassano abbondantemente il limite di sicurezza per la presenza di ftalati, sostanze velenose se ingerite, benché molti campioni testati recassero l’etichetta ‘non tossico’. Pericolosi sono anche le vernici contenenti cadmio e il piombo utilizzato nei paesi asiatici per colorare bambole e pupazzi. Prima di acquistare, controllare la presenza di ‘etichette, avvertenze e istruzioni per l’uso’ chiare e comprensibili. Il marchio CE, che attesta la ‘conformità alle norme europee’, dev’essere visibile, leggibile e indelebile. La qualità del giocattolo può essere confermata anche attraverso marchi aggiuntivi, quali ‘Giocattoli sicuri’ dell’Istituto italiano di sicurezza dei giocattoli e ‘IMQ’ dell’Istituto per il marchio di qualità. Diffidare se mancano il nome del produttore, dell’importatore o distributore.

Il Rischio Elettrico che può causare danni a persone, cose e animali aumenta nel periodo delle festività. Una buona parte di questi incidenti sono causati da luminarie natalizie difettose o di qualità scadente per l’aspetto sicurezza o da errori e comportamenti scorretti nell’utilizzarle e nell’installarle

Aldo Nardini, presidente Agribio Emilia Romagna

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Follie d’un vecchio anno duro a morire, entrata nell’antropocene, una memoria culinaria, Roma: un monumento agli animali, vegetariani alle soglie del 2018, ultimo avviso: la notte senza tempo…

Il Giornaletto di Saul del 31 dicembre 2017 – Follie d’un vecchio anno duro a morire, entrata nell’antropocene, una memoria culinaria, Roma: un monumento agli animali, vegetariani alle soglie del 2018, ultimo avviso: la notte senza tempo…

Care, cari, generalmente il Capodanno vede la gente nelle sale da ballo e nei ritrovi notturni; tutti sono felici di salutare così l’anno nuovo, ed è per questo che lo iniziano fra i divertimenti, i piaceri e le follie. Purtroppo la maggioranza degli uomini non pensa che ci sia qualcosa da studiare, da approfondire, da trasformare; si va incontro all’anno nuovo con la salda speranza che finalmente quell’anno porterà ciò che si desidera: la vincita del primo premio alla lotteria nazionale, il matrimonio con un principe, l’eredità favolosa di una nonna o di uno zio d’America. Si cerca sempre di vivere nell’illusione, e ci si dice: “l’anno nuovo mi porterà questa o quella cosa”, e intanto si spera… – (Omraam Mikhaël Aïvanhov).. – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2017/12/nuova-speranza-per-un-nuovo-anno.html

Bagno a Ripoli. Mafia – Scrive Arpat: “Si è svolto il 1 dicembre 2017, presso l’Oratorio di Santa Caterina di Bagno a Ripoli, il 23esimo vertice Antimafia, dal titolo “La lotta alla mafia ha senso”, evento organizzato e promosso dalla Fondazione Antonino Caponnetto in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti…”

Lettera al caro vecchio 2017 – Scrive Adriano Colafrancesco: “ …avendo già buttato dalla finestra (di Windows), nel corso dei tuoi 12 lunghi mesi di vita, tutti (o quasi) i miei turbamenti, non mi restano che questi ultimi spiccioli che ti prego di passare in consegna, la notte di Capodanno, al 2018, perché ne faccia tesoro per lui e per tutti gli anni a venire dopo di lui. E’ un monito dedicato al nostro Paese e più in generale all’Europa…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2017/12/caro-vecchio-2017-anche-tu-te-ne-sei.html

5 marzo 2018. Il disastro continua – Scrive Vincenzo Zamboni: “Ma secondo voi, il 5 marzo, dopo avere contato i voti, cosa cambia ? Gli eletti dovranno eseguire gli ordini europei, l’europa è sempre più incasinata, gli Usa non la appoggiano più, e l’intero occidente se la deve sbrogliare con un conflitto con l’Eurasia che lo vede sempre più in difficoltà. Quanto contano in questo puzzle berlusconi, grillo, salvini, il disastroso pd, tutti soggetti formalmente non in grado di governare l’Italia da soli, ma anche accorpati sostanzialmente … portaordini di un totalitarismo europeo sempre più lentamente allo sfascio ?”

1 gennaio 2018 – Entrata nell’Antropocene – Scrive Michele Mauri: “È ufficiale, nel 2018 entriamo nel mondo ad oltre 400 ppm. La nostra specie ha bruciato abbastanza combustibili fossili da spingere la CO2 a 400 parti per milione nell’atmosfera, e anche oltre. Per 200 mila anni siamo vissuti in un pianeta la cui atmosfera oscillava fra 170 e 280 ppm, poi boom!…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2017/12/1-gennaio-2018-entrata-ufficiale.html

Commento di Alberto Palazzi: “Bene, speriamo nel rapido aggiustamento naturale. Senza sconti, l’era più breve del Neozoico, ultima fase dell’Olocene.”

Commento di Alida Nicolazzi Le motivazioni che ci hanno spesso differenziato da altre specie e’ stato ,la spesso menzionata,coscienza ma ora,cosa accadrà di noi?”

Mia rispostina: “Vivremo ancora a lungo!”

Roma. Proposto un monumento agli animali – Scrive AVA: “Gli animali, specialmente quelli d’affezione, hanno dato un contributo determinante all’uomo nel corso del suo cammino evolutivo, condividendo fatiche e sofferenze nel duro lavoro dei campi, restando spesso uccisi nella battaglie per la libertà del nostro paese durante i conflitti armati, patendo insieme all’uomo la fame, le ferite, salvando da morte sicura molte persone in innumerevoli circostanze con il trasporto, specialmente in località montane ed inaccessibili, di medicinali e viveri, sfamando gli esseri umani con il loro latte, coprendoli con la loro lana e difendendo la sua proprietà..” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2016/12/roma-proposta-lerezione-di-un-monumento.html

Pordenone e Udine. Animali – Scrive Silvia Premoli: “Nasce Gaia Lex a Pordenone e Udine. Il vicino di casa pretende che ci sbarazziamo del cane perché gli da fastidio? L’amministratore di condominio non vuole che ci occupiamo di sfamare i gatti randagi? Dobbiamo fare una denuncia per abbandono o maltrattamento di animali? A rispondere c’è GAIA LEX, centro di azione giuridica per gli animali e l’ambiente creato dall’associazione Gaia Animali & Ambiente, che si occupa di intraprendere ogni iniziativa legale in favore di animali e ambiente. Info: 333.7253277”

Treia. Una memoria culinaria – Scrive Caterina Regazzi: “E mia nonna a Treia cucinava e cucinava… le sue specialità, che sono poi le specialità della sua zona di origine erano: vincisgrassi, una sorta di lasagne con un sugo di carne particolare, come è il sugo di carne alla marchigiana, cioè con carne di manzo e odori (cipolla e poco altro) a pezzi e non tritati come nel ragù alla bolognese (la specialità dell’altra mia nonna, ma questa è un’altra storia, meno conosciuta da me e meno variegata), gnocchi di patate, con il solito sugo di carne (questi li faceva altrettanto buoni, se non addirittura migliori, mia zia Augusta, una cugina di mia madre, figlia di zia Marì), ravioli di ricotta, tagliatelle (entrambi col solito sugo), tagliolini in brodo… Quanto mi piaceva vederle fabbricare con perizia e precisione quei manicaretti!…” – Continua: http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2017/12/treia-una-memoria-culinaria-bioregionale.html

Commento di Paola Botta Beltramo: “Dopo aver letto il bel   ricordo di Caterina   ho ripensato alle mie nonne: si chiamavano entrambe Secondina; quella materna detta Dina e quella paterna detta Didi. La nonna  materna, figlia di agricoltori un po’ benestanti  ma che hanno lasciato l’intera eredità, come usava allora, al solo figlio maschio,  visse  modestamente  dedicandosi  alla cura del marito e delle tre figlie…” – Continua in calce al link sopra segnalato

2018. Un augurio comunista – Scrive NPCI: “Giunti al termine del 2017 il saluto all’anno che finisce e al nuovo anno è l’occasione per dare uno sguardo dall’alto e d’insieme all’opera che stiamo compiendo: un’opera in cui chi è deciso a dedicarvi la sua intelligenza, la sua energia e il suo tempo trova il proprio posto e svolge il ruolo corrispondente al proprio impegno, trova il senso della propria vita individuale, quello che lo unisce agli altri esseri umani e la gioia di vivere…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/12/30/a-quelli-che-si-dichiarano-comunisti-a-quelli-che-vogliono-cambiare-il-mondo-a-quelli-che-vogliono-porre-fine-al-catastrofico-corso-delle-cose-che-la-borghesia-imperialista-impone-all%E2%80%99uma/

Senza Fine. Online – Scrive Renata Rusca: “Cari Amici e Conoscenti, ho aperto un nuovo blog “Senza Fine” – http://www.senzafine.info/ – chi volesse inserire un post, può mandarlo a me che lo inserisco volentieri, se è attinente ai soggetti di cultura, arte, società ecc. Chi vuole commentare può farlo semplicemente anche in completo anonimato, scegliendo la dicitura Anonimo. I commenti vengono eliminati solo quando vi è turpiloquio (anche indicato da puntini, che è una grave forma di maleducazione) o contenuti immorali (secondo la mia opinione) o non attinenti al post dove è situato il commento. Info: rrzargar@gmail.com”

Vegetariani alle soglie del 2018 – Scrive AVI: “Un anno impegnativo quello che sta per abbandonarci. È stato anche l’anno del 65° compleanno in cui si sono intrecciati il nostro passato storico, la figura limpida del fondatore Aldo Capitini, il presente indaffarato e promettente, ma anche il senso di inadeguatezza rispetto alle guerre e alle violenze della Storia attuale e il futuro che si disegna con una sensibilità nuova verso gli animali e verso gli ultimi della Terra.” – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2017/12/30/vegetariani-alle-soglie-del-2018/

Ciao, Paolo/Saul

Ultimo avviso: La “Notte Senza Tempo” del Circolo vegetariano VV.TT.  si tiene ogni anno il 31 dicembre. La manifestazione si propone di riscoprire la sacralità della natura nella notte di capodanno, evitando cenoni e baraonde consumistiche. Quest’anno il programma è molto semplice: http://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/La-notte-senza-tempo

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Io non ho mai imparato nulla. Continuo semplicemente a fare con naturalezza qualsiasi cosa mi sento di fare. Qualsiasi cosa devo dire, la dico, perché non ho alcun obbligo verso nessuno, e non ho alcun impegno con nessuno. Non appartengo ad alcun partito. Sono assolutamente libero di essere divertente, scioccante. Non mi preoccupo neppure di contraddirmi perché, a mio avviso, se un uomo resta coerente per tutta la sua vita, dev’essere un idiota. Una persona che cresce, deve contraddirsi molte volte: chi può dire cosa porta il domani? Il domani potrebbe annullare completamente l’oggi. E io sono pronto ad accompagnarmi alla vita senza alcuna esitazione.” (Osho)

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A quelli che si dichiarano comunisti. A quelli che vogliono cambiare il mondo. A quelli che vogliono porre fine al catastrofico corso delle cose che la borghesia imperialista impone all’umanità

Determinati nella lotta del presente, orgogliosi del nostro passato, sicuri del nostro futuro! Impariamo dal passato per condurre con scienza, fiducia e determinazione la lotta del presente con cui costruiamo il futuro del nostro paese e del resto del mondo!

Giunti al termine del 2017, centenario della Rivoluzione d’Ottobre, il saluto all’anno che finisce e al nuovo anno è l’occasione per dare uno sguardo dall’alto e d’insieme all’opera che stiamo compiendo: un’opera in cui chi è deciso a dedicarvi la sua intelligenza, la sua energia e il suo tempo trova il proprio posto e svolge il ruolo corrispondente al proprio impegno, trova il senso della propria vita individuale, quello che lo unisce agli altri esseri umani e la gioia di vivere.

Riandando lungo l’anno l’esperienza della Rivoluzione d’Ottobre e della prima ondata della rivoluzione proletaria che essa ha sollevato nel mondo intero, abbiamo indicato il lascito da cui noi partiamo e gli insegnamenti che ne ricaviamo. Nel Comunicato CC 12/2017 – 27 settembre 2017 abbiamo illustrato i due principali per l’opera che stiamo compiendo.

Avere una visione d’insieme della nostra opera è importante perché ci mostra il senso del lavoro particolare e a volte complicato e sperimentale che ognuno di noi è chiamato a svolgere, che molti di noi già svolgono e ci aiuta a farlo meglio. Quello che ognuno di noi fa oggi non è “un’isola” e neanche “un nuovo inizio”, ma è parte di un’opera di medio periodo che, a sua volta, sviluppa un’opera che viene da lontano, di lungo periodo.

Un’opera di medio periodo. L’opera immediata di ognuno di noi rientra, e se vogliamo farla bene dobbiamo pensarla come parte di un’opera di medio periodo che si riassume in due parole d’ordine.

In Italia nella parola d’ordine “fare dell’Italia un nuovo paese socialista”, cioè un paese che apre la serie dei paesi socialisti che succederanno a quelli creati dalla prima ondata della rivoluzione proletaria.

A livello internazionale nella parola d’ordine “rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato” sulla base del marxismo-leninismo-maoismo.

È proprio facendo avanzare la rivoluzione socialista in Italia che noi compiamo la nostra parte nella rivoluzione socialista mondiale e in particolare ci uniamo e diamo il nostro principale sostegno alla guerra che i partiti comunisti maoisti conducono in vari paesi, dalle Filippine all’India e il nostro appoggio agli organismi, movimenti, popoli e Stati che da un capo all’altro del mondo, dalla Repubblica Popolare Democratica della Corea, a Cuba e alla Repubblica Bolivariana del Venezuela, resistono al catastrofico corso delle cose che la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti impone all’umanità.

Contro questo corso catastrofico delle cose, l’umanità tutta oggi ha davanti a sé il compito di creare la seconda ondata della rivoluzione proletaria mondiale. Questa sarà caratterizzata dall’instaurazione del socialismo nei paesi imperialisti e farà compiere all’umanità il salto epocale verso il comunismo, salto che si apre con l’instaurazione del socialismo che conclude la rivoluzione socialista in corso. Il nostro principale contributo è fare la rivoluzione socialista nel nostro paese, una delle potenze imperialiste e sede di uno dei principali pilastri del sistema imperialista mondiale, il Vaticano.

Ogni analisi che considera la lotta di classe in corso oggi come se fosse avulsa dalla storia della rivoluzione socialista (non parla della prima ondata come se non fosse esistita, sostiene che operiamo in una situazione completamente nuova, ecc.) è, quali che siano le intenzioni dei suoi autori, propaganda della borghesia volta a creare confusione e alimentare diversione e disfattismo nelle masse popolari e nelle nostre file.

Ogni definizione della linea da seguire oggi che non implica la chiara individuazione dei limiti che nel secolo scorso hanno impedito ai partiti comunisti di instaurare il socialismo nei paesi imperialisti e hanno portato all’esaurimento della prima ondata e la chiara indicazione di come superarli, è una diversione, quali che siano le intenzioni dei suoi fautori.

L’opera di lungo periodo. Nel compimento della nostra opera noi riprendiamo l’opera iniziata dalla Rivoluzione d’Ottobre. Noi siamo eredi e continuatori di quell’opera, l’opera che ha determinato il corso della storia nel secolo scorso. Essa ha cambiato il mondo ma è rimasta incompiuta a causa dell’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria. A chi guarda le cose dal punto di vista storico e mondiale, è chiaro che non è la borghesia che ha vinto il movimento comunista, ma è il movimento comunista che non è stato capace di continuare la sua opera ed essa si è quindi esaurita. Non è la borghesia (non è il vecchio mondo) che è forte, è il movimento comunista cosciente e organizzato che deve svilupparsi di più in termini di scienza e di metodi.

Noi siamo i promotori della rivoluzione socialista, i fautori dell’instaurazione del socialismo, prima fase della società del futuro, la società comunista. Questo è oramai scientificamente stabilito, la Rivoluzione d’Ottobre e la prima ondata che essa ha sollevato nel mondo hanno confermato che il marxismo è una scienza; quindi che il futuro dell’umanità è la società comunista è oramai una verità come ogni verità di un’altra scienza, nota a chi studia quella scienza.

La rivoluzione socialista avanza, ma avanza per ondate.

La Comune di Parigi del 1871 ha dato il via alla rivoluzione socialista mondiale. Restò limitata alla città di Parigi. Allora sì che la borghesia vinse, riuscì a soffocare la Comune nel sangue di svariate migliaia di proletari e rivoluzionari e nella deportazione di altre migliaia. L’influenza politica della Comune fu limitata. Durò pochi mesi. Ma la sua influenza storica fu importante: i grandi maestri del comunismo (da Marx, a Engels, a Lenin) ne trassero insegnamenti e a sua volta la borghesia ripiegò sull’alleanza, utile ma con effetti collaterali paralizzanti, con le residue forze feudali alla cui testa vi era la Chiesa di Roma con la sua Corte Pontificia.

La prima ondata mondiale è stata la Rivoluzione d’Ottobre, la costruzione dell’Unione Sovietica e, sulla sua scia, della Repubblica Popolare Cinese, della Corea, del Vietnam, delle democrazie popolari in Europa Orientale, di Cuba, la vittoria sul nazifascismo, la distruzione del vecchio sistema coloniale, la costituzione in ogni paese ai quattro angoli del mondo di partiti comunisti che da allora furono in gran parte dei casi ognuno alla testa delle lotte delle masse popolari del proprio paese, le grandi conquiste delle masse operaie e popolari dei paesi imperialisti.

La borghesia ha contrastato con ogni mezzo la prima ondata, ha cercato di “soffocarla quando era ancora nella culla”, per usare l’espressione di Winston Churchill, in Russia, ma non vi riuscì. Neanche Mussolini, il Vaticano, Hitler e Truman vi riuscirono.

Quanto all’Unione Sovietica di Lenin e Stalin, anche dopo che nel 1956 i revisionisti moderni presero la direzione del suo Partito comunista ci vollero più di trent’anni per portarla alla rovina. La prima ondata si esaurì nella seconda metà del secolo scorso per l’incapacità del movimento comunista di instaurare il socialismo nei paesi imperialisti, per i limiti del movimento comunista come movimento cosciente e organizzato che conosce scientificamente il mondo e lo trasforma.

Noi comunisti siamo questo movimento. Siamo la parte più cosciente e organizzata delle classi sfruttate e dei popoli oppressi che in tutto il mondo ora fanno fronte al corso catastrofico delle cose che la borghesia imperialista, per prolungare la vita del sistema capitalista nonostante la nuova crisi per sovrapproduzione assoluta di capitale che lo corrode, deve imporre in ogni campo (economico, sociale, culturale, ambientale) a tutto il mondo approfittando dell’esaurimento della prima ondata mondiale della rivoluzione socialista. Siamo i promotori della seconda ondata.

Alcuni dicono che la borghesia ha vinto. No, compagni! Consapevolmente o meno queste persone portano tra di noi la propaganda della borghesia, portano nel nostro campo una linea disfattista. La borghesia domina nuovamente, come all’inizio del secolo scorso, il corso delle cose nel mondo solo perché la prima ondata della rivoluzione socialista si è esaurita. Ma questa si è esaurita a causa dei limiti del movimento comunista cosciente e organizzato, i limiti che sta a noi superare.

Noi in Italia promuoviamo la seconda ondata superando i limiti del primo glorioso Partito comunista, il Partito della Resistenza vittoriosa contro il nazifascismo, sorto più per impulso della prima Internazionale Comunista che per la vittoria della sinistra nella lotta tra le due linee nel movimento socialista del nostro paese. Abbiamo ripreso la linea patrocinata alla fine dell’Ottocento da Antonio Labriola contro quella di Filippo Turati, poi negli anni venti del secolo scorso da Antonio Gramsci contro quella di Amadeo Bordiga: il Partito comunista deve soprattutto essere l’organismo fondato sulla concezione comunista del mondo (l’intellettuale collettivo), l’organismo che la sviluppa e la applica per “far montare la maionese” della lotta di classe. Palmiro Togliatti e la sua cricca di revisionisti e di agenti del Vaticano hanno deviato, corrotto e disgregato quel glorioso Partito fino all’estinzione. I gruppi marxisti-leninisti prima e le Brigate Rosse poi non riuscirono a stroncare la loro azione principalmente perché non avevano assimilato a sufficienza la concezione comunista del mondo. Noi consolidiamo e rafforziamo il nuovo Partito comunista che armato del marxismo-leninismo-maoismo dà forza e direzione alle lotte rivendicative delle masse popolari, alla loro resistenza agli effetti della crisi generale del capitalismo e la fa diventare la forza creatrice di un nuovo paese socialista.

Molte sono le divergenze di opinioni e di comportamenti di fronte al catastrofico corso delle cose che la classe dominante, i suoi governi e la sua pubblica amministrazione impongono nel nostro paese. Ma oggi la discriminante principale che caratterizza noi comunisti è tra chi è deciso a fare delle attività economiche che si svolgono in Italia un unico sistema nazionale di produzione e di distribuzione (e su questa base sviluppare la partecipazione delle masse alla gestione della vita della società, costruire con la loro partecipazione il congruente nuovo sistema di relazioni e di istituzioni sociali, sviluppare la pratica di massa delle attività specificamente umane) e chi invece è per perpetuare l’attuale sistema di tante aziende di produzione e distribuzione gestite ognuna per conto suo dai suoi padroni come più ad essi conviene per guadagnare più soldi, ma mettere qua e là qualche pezza di buon senso ai disastri che derivano dal sistema attuale di produzione e distribuzione, dalle altre relazioni sociali connesse e dalla cultura che ne deriva. Il sistema del meno peggio non ha futuro, non c’è limite al peggio.

Quelli che sono decisi a instaurare un unico sistema nazionale di produzione e distribuzione devono coalizzarsi, costituire un governo e una amministrazione pubblica che riorganizzino tutta la produzione e la distribuzione con questo criterio e trasformino tutte le altre attività perché si svolgano in conformità col nuovo sistema economico pubblico. Le altre attività bisogna adattarle al nuovo sistema nazionale di attività economiche, all’unico sistema pubblico di produzione e distribuzione. Quest’opera può essere compiuta solo dalle masse popolari che in misura crescente parteciperanno alla direzione della società e praticheranno le attività specificamente umane da cui da sempre, e oggi con effetti più disastrosi che mai, sono escluse. Chiamiamo socialismo questo sistema di funzionamento della società. Su questa base nazionale bisogna stabilire rapporti di solidarietà, collaborazione e scambio con l’estero, con tutti i paesi, gli organismi e gli individui disposti ad avere rapporti con noi. In questo sistema possono e devono avere posto tutti quelli che sono disposti a collaborare e fare la loro parte per farlo funzionare.

Su questa base i problemi di convivenza sociale, di oppressione di una parte della popolazione su altre (le contraddizioni di genere, di religione e di razza, tra regioni e settori, tra lavoro intellettuale e lavoro manuale, tra lavoro direttivo ed esecutivo, ecc.), di relazioni umane e di gestione del territorio e del clima, delle costruzioni e delle infrastrutture che turbano la nostra convivenza, possiamo risolverli. Saremo in grado di dare a ogni problema soluzioni ragionevoli e costruttive. Oggi disponiamo di conoscenze e strumenti sufficienti per dare a ogni problema soluzioni di civiltà e di benessere per tutta la popolazione e altri migliori potremo trovarli. Dove ci sono divergenze su quale è la soluzione migliore, discuteremo sulla base dell’esperienza e sperimenteremo. Questa è la libertà dal bisogno, la libertà di fare, la libertà di sperimentare, la liberazione dal passato che ci opprime e da chi si ostina a imporlo.

Cosa ci impedisce di fare questo? Chi ci impedisce di fare questo?

Oggi noi comunisti siamo pochi. Neanche la parte combattiva della classe operaia e delle masse popolari è più conquistata al comunismo, come lo era invece nella prima parte del secolo scorso, all’inizio della prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria, dopo la vittoria della Rivoluzione d’Ottobre in Russia. Noi comunisti italiani dobbiamo far fronte al risultato dell’esaurimento della prima ondata mondiale della rivoluzione socialista e alle specificità con cui è avvenuta nel nostro paese. Non serve a niente lamentarsene, è comunque il punto da cui partiamo. Piccolo drappello di comunisti idealmente e organizzativamente legati tra noi, avanziamo nel marasma di rassegnazione e di disperazione che ci circonda. L’importante è che abbiamo capito cosa e come fare per sviluppare quello che c’è, per elevare a un’attività sociale superiore quelli con cui siamo già in contatto e propagare il fuoco, che ognuno di noi si dia i mezzi per farlo e lo faccia con un legame di idee e organizzativo sempre più stretto tra noi. Faremo montare la lotta di classe come si fa montare la maionese e la porteremo al punto necessario per prendere il potere.

Il lavoro in corso. La sola alternativa realistica al governo della borghesia imperialista, del Vaticano, della NATO, dell’Unione Europea e della Banca Centrale dell’oligarchia finanziaria europea è il governo d’emergenza che le masse popolari aggregate in organizzazioni operaie e popolari (OO e OP) costituiranno facendovi partecipare gli esponenti della sinistra borghese che ancora godono della loro fiducia, il governo che faranno ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia, il governo che abbiamo chiamato Governo di Blocco Popolare. Ogni proposta di far cambiare linea alla borghesia imperialista e ai suoi governi, di indurli con le buone o con le cattive a cambiare linea e condotta, di controllare il loro operato, è illusione e diversione. Frenare e rallentare la loro opera, ridurre i danni, strappare qua e là miglioramenti è certo possibile, ma si tratta in ogni caso di risultati limitati, precari e sistematicamente usati dalla borghesia e dai suoi servi e succubi per mettere parti delle masse popolari contro altre. Esortiamo i nostri lettori a usare il Comunicato CC 31/2013 – 25 luglio 2013 e fare il bilancio dei cinque anni della legislatura della Repubblica Pontificia aperta dalle elezioni di febbraio 2013 e appena chiusa ieri 28 dicembre dal decreto del suo Presidente. L’opera del Governo di Blocco Popolare porterà invece a un livello superiore la lotta per l’instaurazione del socialismo e svilupperà in ogni campo e senza riserve tutta l’energia creativa delle masse popolari. L’attività svolta dagli operai di una piccola azienda, la Rational di Massa, un’azienda di meno di 25 dipendenti, ha mostrato nell’anno che sta per finire l’enorme potenziale di mobilitazione e di trasformazione che persino un’azienda così piccola ha in sé.

È con l’obiettivo di creare le condizioni necessarie per la costituzione del Governo di Blocco Popolare che appoggiamo e promuoviamo l’attuazione delle parti progressiste della Costituzione del 1948 alcune aggirate e ignorate, altre apertamente violate (in particolare gli articoli 3 e 4, l’articolo 11 e molti altri) dalla borghesia e dal clero oggi come ieri. Aggirate, ignorate e violate non a caso o per sbaglio, ma a difesa dei loro interessi. Proprio per questo saranno attuate principalmente dal basso, ad opera delle masse popolari organizzate, dalle OO e OP che agiscono almeno localmente come Nuove Autorità Pubbliche. No Euro, No UE, No NATO sono parole d’ordine costruttive, pratiche solo se diventano linee guida dell’attività locale delle OO e OP e sono inquadrate nella lotta per la costituzione di un loro governo d’emergenza. La sovranità e l’indipendenza nazionali sono alla base di ogni progresso, ma solo l’iniziativa delle masse popolari organizzate per costituire un proprio governo d’emergenza può realizzarle.

È con l’obiettivo di creare le condizioni necessarie per la costituzione del Governo di Blocco Popolare che appoggiamo la ribellione dei sindaci e di altre autorità locali al governo centrale di Roma, alle istituzioni dell’oligarchia finanziaria europea (UE, BCE, ecc.) e alla NATO. Questi sistematicamente stanno eliminando quanto è stato creato e quanto resta delle autonomie locali e non si arresteranno perché i loro interessi ve li obbligano. Promuovere la formazione di Amministrazioni Locali d’Emergenza (ALE) è la linea che noi propugniamo.

È con l’obiettivo di creare le condizioni necessarie alla costituzione del Governo di Blocco Popolare, promuovere la creazione di nuove OO e OP e il rafforzamento e coordinamento di quelle già esistenti che parteciperemo alla campagna elettorale già in corso. Dovunque, e in primo luogo tra le file dei promotori e fautori della lista di “Potere al Popolo”, noi porteremo ed esortiamo tutti i destinatari di questo Comunicato a portare la linea di promuovere la creazione di organizzazioni operaie e popolari in ogni azienda privata e pubblica e in ogni quartiere e paese, di portarle a rafforzarsi e a coordinarsi per formare un proprio governo d’emergenza e costringere i vertici della Repubblica Pontificia a ingoiarlo.

Questo è nel nuovo anno il lavoro comune dei comunisti e di tutti quelli che si dedicheranno a costruire l’alternativa all’attuale catastrofico corso delle cose. Il (nuovo) Partito comunista italiano sostiene l’opera di quanti già vi si dedicano, impiega le proprie forze per moltiplicare il loro numero, fa quanto è nelle sue capacità per orientare la loro opera perché sia efficace e si rafforzi, perché confluisca nel fiume della rivoluzione socialista in corso.

Proprio per questo facciamo appello ai lavoratori, agli intellettuali, alle donne e ai giovani più avanzati a rafforzare le file del Partito, ad arruolarsi e diventare comunisti.

Per diventare comunisti bisogna impadronirsi della scienza delle attività con le quali gli uomini fanno la loro storia, svilupparla e usarla per instaurare il socialismo.

Il Partito è scuola per ogni individuo deciso a diventare comunista e palestra per chi la pratica!

Il primo elementare passo è costituire clandestinamente in ogni azienda capitalista, in ogni azienda pubblica, in ogni istituzione e in ogni centro abitato un Comitato di Partito per assimilare la concezione comunista del mondo e imparare ad applicarla concretamente ognuno nella sua situazione particolare!

Studiare il Manifesto Programma del Partito e i Comunicati CC è la prima attività di chi si organizza per diventare comunista. Stabilire un contatto clandestino con il Centro del Partito è la seconda. Promuovere la costituzione di organizzazioni operaie in ogni azienda capitalista e di organizzazioni popolari in ogni azienda pubblica, in ogni istituzione addetta a fornire servizi pubblici, in ogni zona d’abitazione è la terza.

La rivoluzione socialista è in corso, da quando il Partito comunista si è costituito come Stato Maggiore della guerra popolare rivoluzionaria che porrà fine alla Repubblica Pontificia. Nella rivoluzione socialista nessuna donna e nessun uomo è un esubero! Nella rivoluzione socialista c’è posto per tutti quelli che sono disposti a far la loro parte!

Avanti quindi, compagni! La nostra vittoria dipende interamente da noi! Assimiliamo e applichiamo gli insegnamenti della Rivoluzione d’Ottobre! Osare sognare, osare pensare, osare vedere oltre l’orizzonte della società borghese! Osare vincere! Il nostro futuro lo costruiamo noi!

Nuovo Partito Comunista Italiano – nuovopci@riseup.net

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Vegetariani alle soglie del 2018

Un anno impegnativo quello che sta per abbandonarci. È stato anche l’anno del 65° compleanno in cui si sono intrecciati il nostro passato storico, la figura limpida del fondatore Aldo Capitini, il presente indaffarato e promettente, ma anche il senso di inadeguatezza rispetto alle guerre e alle violenze della Storia attuale e il futuro che si disegna sempre di più con una sensibilità nuova verso gli Animali e verso gli ultimi della Terra.

Ogni successo dell’associazione per noi corrisponde a un traguardo verso il cambiamento che è, proprio per il suo ritmo passo passo, più duraturo e irreversibile: gli Animali sono il nostro specchio, che cosa pensiamo di loro e come li trattiamo è la cartina tornasole di come vogliamo vivere, di che cosa sono le nostre priorità, di come vediamo il resto del mondo che ci vive accanto. Alla fine, sta a noi decidere se prendere la vita come una continua lotta per la sopravvivenza (vivere, morire e sopraffare) o come il luogo dove mettere in campo la nostra integrità di esseri sensibili, giunti gli uni agli altri.

Che cosa ci auguriamo per noi e per tutti voi? Un anno nuovo 2018 sereno con tante occasioni di “azioni ombrello”, protettive nei confronti dei più deboli e radicate nella convivenza pacifica.

L’Idea Vegetariana – Associazione Vegetariana Italiana

Nota aggiunta:

Ogni anno sono molte le vittime dei giochi pirotecnici, persone che si feriscono e che rischiano la vita e che, a volte, rimangono menomate per sempre; questi pericoli tuttavia non dovrebbero costituire l’unico deterrente al loro uso: ci sono altre buone ragioni per festeggiare l’anno nuovo che arriva senza lo sconquasso dei fuochi artificiali. Il primo fra tutti è lo spavento che questi rumori assordanti e improvvisi scatenano negli animali di casa ma non solo…

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Ferrovia ultima spes, I Ching mese per mese, il selvatico dietro casa, are you prepared?, vita ed opere di Nityananda, Putin piace perché, Guiglia: la notte senza tempo, the seeker is the searched…

Il Giornaletto di Saul del 30 dicembre 2017 – Ferrovia ultima spes, I Ching mese per mese, il selvatico dietro casa, are you prepared?, vita ed opere di Nityananda, Putin piace perché, Guiglia: la notte senza tempo, the seeker is the searched…

Care, cari, la scelta fatta di favorire le strade rispetto le ferrovie, il loro non ammodernamento, l’abbandono di chilometri di rotaie, assieme a quella di privilegiare la mobilità nord-sud, ha creato in Italia grandi squilibri territoriali e mancato sviluppo in particolare nel Sud e nel Centro Italia. A queste scelte si è aggiunta l’inconsistenza della politica viterbese nello scenario regionale e nazionale, con la conseguenza del mancato sviluppo economico del viterbese, divenuto così il dormitorio di una forza lavoro obbligata a trasferimenti verso Roma accentratrice, con mezzi pubblici inadeguati o con auto private, aggravando i danni all’ambiente, con costi per la collettività esagerati…. (Raimondo Chiricozzi)… – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2017/12/locomozione-e-trasporti-la-scelta-della.html

Il Libro dei Mutamenti (I Ching). Mese per mese – Comincia una rubrica sullo zodiaco cinese e sul libro dei mutamenti sul giornale telematico La Rucola di Macerata. Sono appena usciti gli articoli relativi all’introduzione http://larucola.org/2017/12/29/il-libro-dei-mutamenti-i-ching-di-paolo-darpini-numero-0/ ed al primo archetipo mensile “il Bufalo” http://larucola.org/2017/12/29/il-libro-dei-mutamenti-i-ching-di-paolo-darpini-numero-1/ – Con questa serie di articoli, che si susseguiranno durante il corso dell’anno, forniamo gli strumenti, mediante spiegazione e schemi, per individuare il proprio segno (l’archetipo animale) zodiacale cinese per anno di nascita con l’esagramma dell’I Ching associato, l’animale zodiacale per mese, per giorno, per ora, l’elemento, il segno yin o yang… Ringrazio Simonetta Borgiani per la redazione”

Il selvatico dietro casa – Scrive WWF Tirreno: “La popolazione urbana è in continua crescita e nel 2050 costituirà l’80% della popolazione totale. Soprattutto per ragazzi e bambini, il contatto con il verde urbano è spesso l’unica occasione per vivere la natura nel quotidiano. In tale ottica l’invito del WWF è quello di arricchire le città di spazi verdi che possano garantire più ricchezza di vita, svago, aria pulita e migliorare la biodiversità urbana. E’ tempo di tornare a scoprire la Natura ma, soprattutto, è tempo di far tornare la Natura in città…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2017/12/il-selvatico-dietro-casa-in-un.html

Controllo finanziario e monetario dell’economia mondiale – Scrive Bye bye Uncle Sam: “…quando stampano un bel po’ di questa roba c’è un boom. Quando ne stampano troppa, c’è l’inflazione (in realtà, la stampa di denaro è inflazione). Quando smettono di stamparla o semplicemente ne sospendono la stampa, c’è una depressione. Fino a quando le persone continuano a sgobbare ed a lasciare che i banchieri diano loro pezzi di carta o tracce luminose sullo schermo del computer in cambio del loro sangue, sudore e lacrime, tutto va bene. Ma se una nazione comincia ad accorgersi dell’imbroglio ed inizia a disfarsene è visitata da una rivoluzione colorata, una invasione culturale, o semplicemente ricacciata all’età della pietra a suon di bombe. Questo è tutto. Ora capite l’economia.”

Are you prepared ?… – Scrive Gabriele D’Ancona: “… un amico ha scritto che sta cercando di creare un gruppo di persone che si preparano. Vi dico che nel momento in cui riuscirà a raggiungere questo scopo sarà arrivato al grado più alto della Preparedness… – Se il rifugio è il cardine della mia visione, ancora più importante è creare il gruppo di persone con cui dividerò il lungo periodo di tempo all’interno del rifugio. Quanto tempo dovrò rimanerci dopo l’arrivo di una crisi conclamata? Giorni, mesi, anni?… ” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2017/12/preparedness-consigli-per-sopravvivere.html

Fake News di stato (estero) – Scrive V.Z.: “La Admiral Gorshkov, fregata russa, ha navigato e svolto attività nelle acque internazionali prossime a quelle territoriali inglesi senza violare queste ultime, pertanto agendo in modo pienamente legittimo. Il capo di stato maggiore britannico, Stuart Peach, ha parlato di “azioni di sabotaggio della Marina Russa per tagliare i cavi sottomarini di internet”. Mostrando quali prove ? Nessuna. Come sempre, quando si parla della Grande Madre Russia. Qual è dunque la credibilità dei governi europei e dei mass media che ne amplificano i messaggi di fronte al popolo ?”

Putin piace perché… – Scrive Tatiana Santi: “… a forza di ricordare ogni giorno che la Russia è il male usando gli stessi giri di parole e sfiorando a volte il ridicolo, evidentemente parte dell’opinione pubblica si è stancata del solito coro mediatico. Nonostante una forte russofobia onnipresente, infatti, la Russia e il presidente Putin hanno “conquistato” tantissimi ammiratori. Perché?…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/12/29/vladimir-putin-piace-perche/

Roma. Un equilibrio delicato – Scrive AVA: “Nel prossimo anno 2018. Per venire incontro alle persone che lavorano l’ora di inizio delle conferenze è stata spostata dalle 17,30 alle 18,30. Le conferenze con cadenza settimanale si volgono in sede AVA in Piazza Asti 15/a – Roma. Prossimo evento: Giovedì 4 gennaio 2018, alle ore 18,00, proiezione del filmato “UN EQUILIBERIO DELICATO”. Un documento che denuncia, tramite dati statistici e relazioni di scienziati, medici e ricercatori indipendenti la drammatica situazione cui versa la salute umana, del pianeta e di tutti i suoi abitanti, e le possibili soluzioni. Dopo il filmato, che dura un’ora e 15, dibattito e spaghettata conviviale. Info: francoliberomanco@fastwebnet.it”

Vita ed opere di Nityananda – Scrive Francesco Balestro: “Bhagawan Nityananda (novembre / dicembre 1897 – 8 agosto 1961) è stato un Guru indiano. I suoi insegnamenti sono pubblicati nel “Chidakash Gita”. Nityananda nacque a Quilandy (Pandalayini), Kerala, India del sud. I dettagli sulla nascita di Nityananda sono relativamente sconosciuti. Secondo alcuni suoi discepoli Nityananda è stato trovato come un bambino abbandonato nel villaggio di Tuneri, Kozhikode, Kerala, India, da una signora di nome Uniamma Nair, che era sposata con Chathu Nair. La coppia Nair adottò questo bambino e si prese cura di lui insieme con i loro cinque figli…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/12/vita-ed-opere-di-bhagawan-nityananda.html

Protocollo d’intesa Lorenzin/FNS – Scrive Andrea Dalla Bona a commento dell’articolo http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/12/28/sul-protocollo-dintesa-del-ministero-della-salute-e-federazione-nazionale-della-stampa/ : “…io ho firmato un protocollo d’intesa con i miei dubbi…. vista l’esperienza, breve ma non nulla, mi fido poco delle “corrette informazioni” imposte per legge, quindi i miei dubbi hanno il diritto di portarmi a chiedere informazioni a 360°, chiedere opinioni, pretendere prove….”

Reminder. La notte senza tempo – Quest’anno il 31 dicembre mi troverò a trascorrere questo momento magico a Guiglia, nel bosco del Parco dei Sassi di Roccamalatina. Il programma è lo stesso di sempre… e sarà sempre sempre lo stesso finché le mie gambe mi reggeranno in piedi: affrontare la notte buia coraggiosamente in qualsiasi condizione atmosferica, per capire che anche l’assurdo è una componente della vita… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2017/12/15/guiglia-parco-dei-sassi-di-roccamalatina-31-dicembre-2017-la-notte-senza-tempo-del-circolo-vegetariano-vv-tt-a-casa-val-di-sasso/comment-page-1/

Il 50nario del ‘68 – Scrive Ivano Sartori: “Dal 1° gennaio, si darà la stura a «festeggiamenti» che dureranno un bel po’. Nel 2018 si celebrerà il cinquantenario del 1968, l’anno che per molti reduci fu formidabile, per altri horribilis, per tutti indimenticabile, per i millenials un ufo della storia inafferrabile con Instagram. Chi l’ha vissuto, non può non ricordare…”

The seeker is the searched… – Everyone plays his part in the game of Consciousness. And when we come to know each other and accept ourselves completely, our actions are in tune with the circumstances but they have no particular purpose, we do not need to fight against someone, we can love ourselves indefinitely and unconditionally and the rest of the world as well. Showing our true qualities, without fear of consequences and without expectations of results. Life is a game in which playing one’s part is essential… – Continue (con testo italiano): https://bioregionalismo.blogspot.it/2017/12/the-one-who-seeks-is-searched-colui-che.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

“Da sempre il potere
per dominare
invita al suo banchetto
i rappresentanti dei sudditi”
(Paolo Mario Buttiglieri)

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“Vivi ogni giorno come se fosse ogni giorno. Né il primo né l’ultimo. L’unico.” (Pablo Neruda)

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Ciao Paolo, calorosi auguri per un sereno 2018 e … quattro versetti satanici.

“Non rompe più Repubblica i coglioni?
Contro i pentastellati s’erge ZAMBONI.
La storta Elena loda il GLIFOSATO?
Un inno agli OGM avea già dato…”
(Luigi Caroli)

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