Medio (ed estremo) Oriente – Previsioni sulle prossime macchinazioni USA-sion

Piccola previsione: l’FBI “troverà” a San Francisco le prove di qualche tremenda macchinazione russa ai danni degli USA. Dove di preciso? Nella sede del consolato russo fatta chiudere dagli Americani in fretta e furia in soli due giorni. A parte il fatto che questa decisione ha violato il diritto internazionale – ma questo gli USA lo fanno costantemente (ad esempio le truppe USA in Siria non ci dovrebbero proprio essere e invece ci sono) – è probabile che l’FBI nell’ispezione successiva all’evacuazione troverà “roba che scotta”. Ovviamente saranno “fake evidences” ma saranno strillate dai media della presstitute mondiale. Ci scommettiamo?

A proposito di esercito USA in Siria, visto che l’Esercito Arabo Siriano col sostegno della Russia ha rotto il lunghissimo assedio della città di deir-Ezzor da parte dell’ISIS (assedio di cui la stampa occidentale non ha detto nulla e su cui le ONG sorosiane solite, MSF, Amnesty e compagni, non hanno speso una lacrima), l’altro giorno due elicotteri militari statunitensi sono andati nella zona di deir-Ezzor per prelevare 20 comandanti ISIS “di origine europea”. Parecchi osservatori pensano che invece erano agenti e consiglieri USA/NATO di appoggio all’ISIS stesso. D’altra parte i bunker dell’ISIS sono stati costruiti dai genieri della NATO col cemento di una fabbrica francese oggi al centro di uno scandalo per corruzione e attività illegali.

La riconquista di larghe parti del confine con l’Iraq da parte di Damasco, e quindi la messa in sicurezza delle vie di transito della progettata “Via della seta” cinese (One Belt One Road) arteria economica, finanziaria e geopolitica che potrà cambiare gli assetti mondiali, sta portando Netanyhau alla disperazione isterica. Di tanto in tanto fa bombardare postazioni dell’Esercito Arabo Siriano e cerca di convincere i “ribelli” a non ottemperare agli accordi di de-escalation del conflitto concordati da Russia e USA. E’ noto che Israele ha dato costante sostegno ad al-Qaida, ai “ribelli” dell’Esercito Siriano Libero, in realtà una galassia di signorotti della guerra, e persino all’ISIS. E infatti dopo i rovesci dell’ISIS a deir-Ezzor, Israele ha pensato bene di bombardare per ripicca una base militare siriana. A proposito, una blogger che si firma “Syrian girl” l’aveva previsto in anticipo preannunciando anche le motivazioni ufficiali: la base sarebbe stata una fabbrica di “armi chimiche” (fake news usuale).

Netanyhau era andato alla fine di agosto da Putin pregandolo di mollare l’alleanza con l’Iran. Putin lo è stato a sentire con gentilezza (tra i due ci sono strani e complessi rapporti) ma lo ha rimandato a casa a mani vuote, furente e depresso. L’Iran è di fatto l’unico competitor regionale di Israele. Nel frattempo la stampa israeliana sbraitava senza sosta contro la ricostituenda continuità territoriale del cosiddetto “asse sciita” (sottotesto: sbraitava contro la One Belt One Road di cui sopra).

Penso però che i dirigenti più pragmatici di Israele tra poco cambieranno strategia e accetteranno: 1) che la guerra in Siria è stata vinta da Damasco, la Russia, l’Iran ed Hezbollah (come ha già ammesso Staffan De Mistura, l’inviato ONU), 2) che la Russia può al massimo garantire che Hezbollah non aggredirà Israele (ma non che non gli lanci sulla testa qualche migliaia di missili se Israele aggredirà il sud del Libano un’altra volta o l’Iran), 3) che Putin non ha nessuna possibilità di garantirgli che il Golan rimarrà a Israele, che lo occupa illegalmente dalla Guerra dei Sei Giorni, 4) che con l’Iran dovrà venire a patti e di conseguenza sarà meglio entrare nel business della “Via della seta” invece che contrastarla.

L’alternativa è che faccia la guerra da solo all’Iran, cosa che Israele non può permettersi (anche perché Hezbollah adesso è dotato di 100.000 missili. Non solo, gli osservatori militari sottolineano spesso che sei anni e mezzo di guerra hanno fatto di Hezbollah e dell’Esercito Arabo Siriano – e ci possiamo aggiungere le forze speciali russe, gli Specnaz e quelle iraniane – i combattenti più addestrati ed efficaci che ci siano adesso al mondo).

Insomma, il tentativo di balcanizzare la Siria si è rivelato un pessimo affare: per Israele che oggi è messo all’angolo e per gli USA perché la Russia è ritornata alla grande in Medioriente, come non succedeva dai tempi di Nasser.

Magari tra poco tutta la famiglia Netanyhau sarà travolta da un grande scandalo di corruzione. Chissà. Un effetto collaterale della vittoria di Damasco e dei suoi alleati in Siria. Se questo succederà sarà un segnale che anche a Washington i neo-liberal-cons (clintonoidi in testa) iniziano a perdere terreno di fronte alla realtà dei fatti. Se tutto questo non succederà il mondo sarà in serio pericolo.

Piotr

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