Caduta democratica burlesque – La legge elettorale Italicum è connessa indissolubilmente alle riforme costituzionali, assieme fanno un “unicum orribilis”

A proposito di questa legge elettorale va ammesso che è legata mani e piedi alla riforma costituzionale, nel senso che la “casta dei politici” vuole fare l’en plein, con un senato di “selezionati” non si sa bene con quali criteri se non la “fedeltà”, in perfetto stile fascista.

L’idea nasce dai problemi che nei due poli emersero per la presenza di forze “non allineate” alla volontà dell’establishment, soprattutto la Lega Nord, mentre nel burlesque polo di sinistra Vendola non ha mai creato problemi a nessuno, tranne ai suoi elettori.

Se vi ricordate fu Di Pietro la vera spina nel fianco alle politiche vetuste e democristiane dei vari D’Alema & C. che desideravano privatizzare l’acqua. Furono i suoi referendum a sparigliare le carte, e la schiacciante vittoria si tramutò in una sconfitta perché da quel giorno tutti si misero contro lui. Fu proprio Verdini a dargli il colpo di grazia, con una campagna acquisti fatta sui suoi punti deboli (anche Achille aveva il tallone), con personaggi che passeranno alla storia per la loro inettitudine: Scilipoti e Razzi.
Fa sorridere sentire Dini e Monti invocare il NO al referendum per paura che sia proprio “l’anima di Di Pietro”, cioè il Movimento 5 Stelle, a governare il paese. Perché per evitare questa sonora sconfitta ci sarebbe solo un modo, fare il partito della Nazione. Ma perderebbero egualmente, visto che gli elettori della Lega sono al 70% refrattari al sistema, e quelli della Meloni idem.

E così la volontà di creare un “regime” andrebbe a gambe all’aria, e i renziani verrebbero derisi a vita.
Tornando alla campagna acquisti di Verdini due note:

1) non esiste nessuna maggioranza in grado di resistere al grande corruttore (che vince sempre, come dimostrano gli anglosassoni da secoli su tutta la faccia della terra). Quindi il sistema ideato da Renzi funziona solo se a vincere è il partito del grande corruttore, altrimenti dura quanto i governi Prodi.

2) Il pacchetto di riforme è stato pensato da un personaggio come Verdini, che oltre alle indecenti campagne acquisti, ha avuto problemi con la giustizia, e da un arrogante e mitomane giovanotto in politica da quando è nato, che in una regione (toscana) con casi di eccellenza nella gestione dei rifiuti è riuscito a “blindare” gli inceneritori perché fonte di lauti guadagni per le banche. Non credo che una cosa del genere possa accadere in nessuna parte del mondo, anche se Trump e la Clinton sono un punto veramente basso nella storia degli Stati Uniti d’America.

Giorgio Mauri

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