Terrorismo. Correggere il Focus: “…la fucina è lo stato d’israele”

Al lavoro per il grande israele….

Se si osserva l’espansione della canea islamo-estremista nei paesi mediorientali e del nord Africa si noterà che si pone ai lati dello stato sionista, a destra ed a sinistra, sopra e sotto. Israele resta però intoccato, anzi c’è uno stretto rapporto di collaborazione fra sion e tagliagole, come si rileva dalle continue notizie di cronaca relative all’arresto di ufficiali istruttori sionisti nelle fila islamiche o di ospedali israeliani che curano i feriti combattuti da Assad. Per non parlare di altre segrete forme di “aiuto” e “santa” alleanza.

Israele ha tutto l’interesse, è nei suoi piani, che il territorio e le popolazioni ad esso circostante siano in lotta fra loro. Ad israele piace l’antagonismo fra sette musulmane, piace che gli stati vengano frammentati. Israele ha bene appreso il “divide et impera”. E ciò avviene non solo attorno ai suoi confini ma anche negli altri luoghi della terra, in forme subdole che tendono a influenzare l’andamento politico economico e finanziario dei paesi europei ed occidentali in generale, per non parlare degli USA che sono praticamente una colonia di sion (per la stessa ammissione dei sionisti). Persino la Russia deve scendere a patti e “trovare accordi” con israele.

Ma la battaglia principale ora si svolge in Palestina. I palestinesi, eredi degli antichi nemici filistei, debbono scomparire. Questo è necessario per realizzare la promessa del dio personale ebraico jawè.

Paolo D’Arpini

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Messaggio a tutti quelli che credono ai diversivi, e ora strillano contro il fondamentalismo islamico, contro i pazzoidi mussulmani, creati ad arte dalle Intelligence Occidentali: “Ora voi ve ne fregate dei palestinesi, il genocidio è lontano dalle vostre case borghesi, ma ricordate che quando i sionisti avranno edificato il loro Regno, tutto sta scritto nello stesso Litolibro criminale: “Tutti i Re della terra si dovranno prosternare al grande Israele”. Così ha stabilito il Signore e loro ci credono ed ovviamente lo vogliono.

Quando anni addietro dicevamo che Israele, fondato su una presunzione di superiorità razziale, rivendica per sé tutte quelle terre e non avrà pace fino a quando non costruirà il grande Regno d’Israele dal Nilo all’Eufrate, con tanto di ricostruzione del Tempio, molti facevano spallucce.

Gli ingenui di centro-destra/sinistra poi ancora oggi vanno dicendo che l’unica soluzione sarebbero due Stati in pace per due popoli, ecc. Sognano il lavoratore ebreo fianco a fianco del lavoratore palestinese, e non sanno che in Israele ci sono ebrei di serie A (i puri) e di serie B (gli spuri), poi i non ebrei, i goyim.

Se sarà tollerata una minoranza di “bestie parlanti”, sul sacro suolo di Sion, lo sarà solo per fargli fare gli schiavi-lavoro agli israeliani.

Qualche altro abboccone si illudeva rispetto alle Road map, ma il fatto è che Israele solo apparentemente accettava tregue e alcune spartizioni del tutto teoriche. L’evidenza che si trattava solo di accettazioni temporanee e opportunistiche era data dal fatto che proseguivano senza sosta gli insediamenti di coloni e che ogni pretesto era buono per distruggere, minare l’autorità e i beni dei palestinesi.

Non sono casuali le dichiarazioni di rappresentanti dell’ebraismo che affermano che bisognerebbe deportare i palestinesi, che comunque se ne devono andare o estinguersi.

Per la verità ancora non siamo alla applicazione diretta di questi progetti genocidiari: si accennano, se ne parla per tastare il terreno delle reazioni, ma il fine vero di Israele, nei fatti, è quello di dare una criminale spallata all’entità palestinese: morte e distruzione, piombo fuso, abbattimento di case, vie, acquedotti, scuole, ospedali e quant’altro.

Una popolazione già in condizioni miserrime che viene ancor più posta in condizioni impossibili, nel terrore. Con la scusa di qualche razzo o con qualche altra false flag, tra due, tre anni, un altra spallata, altro piombo fuso, altro terrore, e l’obiettivo sarà infine raggiunto.

Maurizio Barozzi

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Commento di Giorgio Vitali: “TUTTO QUELLO CHE I GIUDEI HANNO ATTRIBUITO AI NAZISTI ERA QUELLO CHE è SEMPRE STATO NELLE LORO MILLENARIE INTENZIONI. UNA PURA PROIEZIONE ALL’ESTERNO DEI LORO PENSIERI PIU’ RECONDITI. NON A CASO A GUERRA FINITA MOLTISSIMI DI QUESTI “NAZISTI” SI SONO RICICLATI AL SERVIZIO DELL’OCCIDENTALISMO SIONISTA. Consiglio la lettura di EMMANUEL RATIER: I guerrieri di Israele e Emmanuel Ratier: Misteri e segreti del B’nai B’Rith”

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