Fantapolitica – Gli Stati Uniti del Mediterraneo (ovvero la riedizione riveduta e corretta dell’Impero Romano)

Una Nuova Europa? … Una proposta “alternativa” è possibile avanzarla.
Pazza, strampalata, a prima vista irrealizzabile.
Quindi seria e forte.

In sintesi:
• L’Italia deve uscire dalla Unione Europea.
• Altrettanto devono fare Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Grecia, Bulgaria, Romania, Spagna, Portogallo, Malta. Il Montenegro, se è furbo, diventa la nuova Svizzera del Mediterraneo.
• Parimenti si deve abbandonare quella tassa usuraia che si chiama Euro. Simpatico come un mal di denti.
• Si crea, con accelerazione continua, una zona di unica moneta e di unica tassazione con i Paesi del Mediterraneo. Libero scambio, burocrazia ai minimi sindacali. Un Parlamento a Malta composto da due Camere: una con componenti in numero proporzionale al numero degli abitanti, ed una con due persone fisse per Stato.
• Oltre agli stati europei citati, i componenti della nuova entità mondiale saranno: Libano, Siria, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco.
• I veri problemi statuali sono tre: Turchia, Israele, Francia. (Siria e Libano sono problemi creati ad arte dai signori della guerra. Come la Libia, del resto). La Turchia potrà essere associata, a precise, verificabili condizioni, ma solo associata; Israele non sarà né partecipe né associato: troppo legato con un rapporto schiavo-padrone, alla City di Londra e agli USA; la Francia deve scegliere con referendum interno, se lo crede: o grande protagonista o sottomessa alla potenza tedesca.
• I problemi socio – culturali – religiosi sembrano insormontabili, o quanto meno di difficile superamento. E’ vero il contrario. L’associazione paritaria, l’unione disarma gli estremisti.

E’ evidente che tale nuova Entità avrebbe un numero di abitanti assai significativo (comunque superiore ai 400 milioni di abitanti); avrebbe risorse energetiche di primo livello: a parte quelle già note ricordo che nel Mediterraneo sono stati trovati due enormi giacimenti di petrolio e di gas, dalle foci del Nilo su su fino alla Grecia lambendo anche lo Stivale. Ogni Stato possiede poi specifiche risorse minerarie che messe in comune farebbero acquistare agli Stati Uniti Mediterranei forse non la sufficienza autarchica, ma certo una sommatoria meno dipendente da altrui capriccio. L’industria manufatturiera è assai avanzata e seconda a nessuno, in certi settori. Dove poi il nuovo Attore storico trionferebbe sarebbe nello strategico settore alimentare. Essere autonomi oggi significa libertà e potenza. Non soggetti a ricatti e condizionamenti. I Popoli degli Stati Uniti del Mediterraneo seguirebbero la logica, il “nomos” che da sempre regola gli accadimenti del genere umano.

Quando una potenza è al vertice mondiale (gli USA), ed un’altra potenza anela a prenderne il posto, non lo farà mai con le armi. Lo farà con l’economia. Le armi, il rafforzamento viene poi.

La principale obbiezione è naturalmente la presenza di masse di islamici nel nuovo soggetto (o di cristiani, se visto dall’altra parte). E qui dobbiamo capirci e fare arricciare il becco alle oche ed alle papere del verminaio sopra citato. Gli arabi coinvolti non sono gente con l’anello al naso, trogloditi con la clava. Non voglio fare la storia, ma ricordo che chi sta bene non rompe le scatole agli altri. E se una miope visione egoistica, non supportata dal coraggio di dichiararsi sfruttatori colonialisti possiede ancora una mentalità ottocentesca, sarebbe bene che si aggiornasse almeno al secolo trascorso: sarebbe già un passo in avanti. Avessero avuto almeno quel coraggio, di ammettere candidamente di sfruttare le risorse altrui, la scelta era semplice : o di qua o di là, secondo le proprie inclinazioni. Se gli arabi fossero coinvolti in un progetto di portata secolare, su un piano di parità, di uguale dignità umana, si toglierebbe ipso facto la motivazione della loro ribellione, che può essere solo terrorista, in uno scontro totalmente asimmetrico. Chi sta costruendo manda di solito al diavolo il fanatico, spedendolo a pedate nel sedere a rompere altrove le scatole. Certo, fin dall’inizio ci vorrebbe fermezza e risoluzione, esattamente quello che manca ai debosciati democratici di oggi.

Ma il lavoro di una generazione mediterranea ripeterebbe, mutatis mutandis, quello che si disse della Muraglia Cinese: ha sacrificato una generazione per salvare le cento successive.

E poi…… Sai che soddisfazione mandare a quel paese, proibendone la presenza criminale, la Goldman Sachs e simili associazioni criminali! Togliere alla “finanza creativa”, agli usurai delle banche, alle forze massoniche – giudaiche – plutocratiche la facoltà di gestire la vita dell’Uomo basterebbe di per sé a rendere il progetto una sfida da affrontare col sorriso, con un fiore in bocca (e due bombe a mano fra le dita, perché non si sa mai). Probabilmente il gesuita vestito di bianco si metterebbe di traverso, ma ormai anche lui deve capire che il sacro è sentito dentro l’Uomo, non imposto da curie sempre più in affanno, svuotate dalla carica vitale.

E la scelta non è difficile: l’Uomo da una parte, la costruzione di una piramide fasulla dall’altra. Ci hanno provato, e si son visti i risultati. Che poi l’Italia sia in questa nuova realtà un Paese guida vien da sé: non sto ad elencare le motivazioni perché ciascuno può agilmente farlo con paragoni di numeri e cifre.

“Ma sembra la riedizione dell’Impero Romano” obbietta il radicalchic, sniffando. Ma va?! E cosa ci sarebbe di male a imitare, aggiornando modi e circostanze, qualcosa che è durata dodici secoli, e che ha dato la civiltà al mondo? L’Impero lo si crea con idea, fermezza, qualità, orgoglio e cinismo. C’era la Dea Roma, costruiamo il Mare Nostro. Aperto a tutti, se non vengono ad usarci come deposito delle loro atomiche. Aperto a tutti, se si tiene fede alla parola data. Aperto a tutti ma servo di nessuno. Di nessuno: né Dio, né Allah, né occidente, né oriente, e soprattutto non a logge, a cartelli, a massonerie, a conventicole più o meno illuminate. Categorie, corporazioni, etnie, razze, culture: questi devono essere i valori fondanti. I parlamenti che oggi vediamo starnazzare non hanno risolto il problema. Anzi si stanno dibattendo negli spasimi di una morte annunciata ma mai ammessa. La democrazia rappresentativa parlamentare ha esaurito il suo – sporco, ipocrita, corrotto, inefficace, – ciclo storico. Sta morendo male, senza pudore e dignità. Nata col sangue della ghigliottina, cresciuta col sangue delle guerre mondiali (assassini che hanno dichiarato guerra preventiva), muore nel fango viscido e maleodorante della corruzione, del fallimento epocale.

Questo è solo un progetto, un’idea. Aperta a critiche, suggerimenti, miglioramenti. Ma mi è sembrato il modo migliore di onorare quella volontà di potenza, quella immane lotta contro l’oro, sterile e fine a se s tesso, quel desiderio di creare invece che sfruttare, quel guardare la vita come opportunità e non come appiattimento che vide nel secolo scorso un tentativo di incarnazione. Posso anche sbagliare, ovviamente. Ma almeno ho provato a redigere un sogno, un’idea. Politicamente scorrettissima, grazie a Dio. Od ad Allah, fate voi.

E se rispolverassimo, con calma e serenità il bistrattato, negato, temuto paganesimo?

Stralcio di una lettera di Fabrizio Belloni

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Commento di Marco Bracci: “L’idea di Fabrizio è alquanto esaltante e spero che qualche intraprendente “politico” la colga e la porti avanti.
C’è però una cosa che prima andrebbe studiata bene: l’Impero Romano non è mai scomparso, ha semplicemente cambiato vestito. E’ stato perpetuato fino ad oggi dalla casta sacerdotale cattolica e dal Vaticano, che l’ha allargato a tutto il mondo.
Fare l’Impero Romano del Mediterraneo, prima di tutto, significa studiare come fare a togliere dalle grinfie del V. quelle Nazioni che Fabrizio cita e che dovrebbero far parte del nuovo impero. Ma si sa che nessuno cede le sue proprietà per nulla e quindi, anche nel nuovo, ci sarebbe lo zampino del vecchio, che rovinerebbe tutto. Beh, ma intanto tiriamo avanti ancora un po’, potrebbe dire qualcuno. Si, come per un malato di cancro che dice: mi tolgo tutto il toglibile, per tirare avanti qualche mese in più. Ma non sarebbe meglio invece seguire un’altra via, occultata da sempre da coloro che hanno interesse a che tutto cambi perché rimanga tutto com’era?”

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