Archivio di febbraio 2016

…Roma piange per Giulio Regeni, con moderazione… (ed apre un fascicolo)

Confesso: per Giulio Regeni in un primissimo momento avevo pensato ad un sequestro dei soliti jihadisti per estorcere denaro dal bancomat Italia tramite “liberazione ostaggi”. E,in sovrappiù,ho postato la mia rinnovata perplessità sui nostri compatrioti che si recano in zone “a rischio” per motivi più o meno futili.

Quando ho letto che trattavasi di un giovane e valido ricercatore universitario,pur restando perplesso sulla sua presenza al Cairo in tempi come questi,mi è sorto qualche timore in più sulla sua sorte…subito (purtroppo) suffragato dalla tragica scoperta del corpo martirizzato e nudo.

Dalla prima, grottesca, ipotesi di incidente stradale si è passati a quella di una esecuzione “politica” del giovane studioso italiano… perché e come, tutto da stabilire.

Il 5 febbraio 2016, via Manifesto, si è appreso che Giulio non era solo uno “studioso” ma, sembrerebbe proprio, un attivista impegnato nella difesa dei diritti civili in Egitto, specie di quelli sindacali. Scriveva sotto falso nome perché minacciato ed in quanto divenuto possibile bersaglio? Beh.., logico e probabile.., sarà stato associato dalla polizia egiziana ai Fratelli Musulmani, vero o falso fosse stato questo legame. E così, come spesso capita in questi casi, è stato preso, torturato per rivelare chissà quali legami con i “terroristi”, e poi fatto fuori senza problemi… figuriamoci, in Egitto muoiono e scompaiono ogni giorno oppositori di vario tipo (e pure sostenitori del governo).

A questo punto Roma si è inalberata e fatta sentire “con forza”, quella con cui noi siamo capaci di imporci al mondo quando “ci incazziamo”… manca solo l’intervento del Papa e siamo al completo! Però.., ma come, noi, così entusiastici amici di Al Sisi e del suo democraticissimo governo militare che ha fermato i cattivoni Fratelli Musulmani e portato la “democrazia occidentale” al Cairo, osiamo dubitare dell’idolo (Al Sisi) di Renzi e Mattarella?

Quanto lo hanno celebrato, le due massime autorità istituzionali italiane, assieme a tutti i media del regime (democratico) partitocratico nostrano! Ora ci pensiamo noi al povero Giulio (ha sentenziato il governo).. .i nostri “esperti” sono già al Cairo per risolvere il caso e la implacabile Procura di Roma ha aperto il fascicolo per “omicidio”… tremano già tutti, Faraoni vecchi e nuovi con i loro accoliti!

“Non è mai troppo tardi” per scoprire le verità,su tutto e tutti… solo che,praticamente sempre,sono troppo scomode per essere rivelate…figuriamoci se un Al Sisi possa essere una eccezione!

Vincenzo Mannello – info@vincenzomannello.it

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UE. Italia dei rifugiati e storia del Bulletto dell’Arno rifugiato a Schengen

Schengen è un piccolo paesino, posto all’estremo sud-orientale del minuscolo Granducato del Lussemburgo. La sua esistenza – probabilmente – sarebbe oggi nota solamente agli specialisti di geografia del Benelux, se non fosse stato per un piccolo particolare, di quelli che una volta si chiamavano “accidenti della storia”: il convegno tenutovi, in un lontano giorno del 1985, fra i rappresentanti dei governi di Germania occidentale, Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo, e l’accordo (detto appunto di Schengen) raggiunto in materia di “eliminazione graduale dei controlli” alle frontiere comuni fra i cinque Stati interessati; con l’obiettivo finale di costituire un’area comune di libera circolazione per uomini e merci. Obiettivo presto raggiunto, e codificato nel 1990 in un vero e solenne trattato internazionale – la Convenzione di Schengen – cui aderivano successivamente anche Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Austria, Danimarca, Finlandia e Svezia; ma non l’Inghilterra.

Nel frattempo – nel 1992 – era nata l’Unione Europea, che nel 1999 recepiva la Convenzione e la acquisiva al proprio apparato istituzionale (Trattato di Amsterdam). Da quel momento, gli Stati che aderivano all’Unione aderivano automaticamente anche alle disposizioni della Convenzione di Schengen, ed erano quindi tenuti ad abolire i controlli alle frontiere “interne” ed a consentire la libera circolazione di persone e cose (e denari) all’interno dello “spazio Schengen”.

E non era tutto: perché – nella foia di ampliare a dismisura i confini di questa pseudo-Europa senza frontiere – i burocrati di Bruxelles concepivano l’allargamento dello “spazio” anche ad altri Paesi esterni all’Unione, che volessero accettare i dettami di Schengen. Era il caso – fra gli altri – della Svizzera, il cui governo aderiva nel 2008, ma che nel 2014 era costretto a fare precipitosamente marcia indietro; e ciò per l’esito del referendum popolare che aveva bocciato il libero attraversamento dei confini elvetici (vedi «Chi ha paura del referendum svizzero?» su “Social” del 21/2/14).

Quello elvetico era probabilmente il primo campanello d’allarme, anche se proveniente da un Paese estraneo all’Unione. Ma si preferiva ignorarlo, liquidandolo come un “referendum razzista”, da archiviare il più in fretta possibile insieme agli altri fastidiosi episodi di “populismo” anti-UE. La cupola europea continuava a far finta di nulla, ligia alle disposizioni che, dall’altra sponda dell’Atlantico, ordinavano che l’Europa finisse di essere “fortezza” e si aprisse al mondo: prima agli immigrati, che dovevano alterarne l’identità fisica e culturale; e subito dopo – beninteso – al trattato coloniale di libero scambio (il famigerato TTIP) che in un futuro prossimo dovrebbe distruggere i suoi ultimi scampoli di benessere.

Si è andati avanti così per un annetto, fra una giaculatoria di Papa Bergolio e i moccoli del giornalismo buonista, mentre l’ISIS ammassava in Libia un milione di “rifugiati” africani, che poi scaglionava nelle quotidiane spedizioni verso le coste siciliane, brillantemente collaborata dalle missioni di soccorso d’ispirazione vaticana (l’italiana “Mare Nostrum” e l’europea “Triton”). Si poteva far finta di nulla, perché quei fessi di italiani accoglievano i migranti che si proclamavano “rifugiati” (cioè tutti), li ospitavano spensieratamente per un annetto, e poi facevano finta di credere che si trattasse veramente di emaciati esuli politici e non di baldi giovani in cerca di fortuna.

A un certo punto, però, il meccanismo si è inceppato. Ciò è accaduto nell’autunno scorso, quando dalla Turchia di Erdoğan sono cominciati a partire contingenti sempre più folti di profughi siriani e di migranti economici di varie nazionalità asiatiche (ma con passaporto “siriano” made in Turkey) diretti – attraverso la Grecia e i Balcani – in Germania e nell’Europa settentrionale (vedi «Signori, l’invasione è servita» su “Social” dell’11/9/2015). Mentre i Paesi esteuropei, uno dopo l’altro, iniziavano ad alzare i loro bravi muri e mentre l’Inghilterra blindava il passo di Calais, la signora Merkel – improvvisamente e misteriosamente convertita al buonismo – apriva le porte della Germania ai profughi veri e falsi. Malgrado la mancia miliardaria promessa ai turchi per arginare l’esodo, in breve fiumi di migranti si riversavano sulle strade dei Balcani, inneggiando alla Kanzlerin ed alla sua magnanimità. Imbarazzati, i Paesi del Nordeuropa e dell’area germanica si allineavano disciplinatamente alla capofila, e si dichiaravano pronti ad ospitare quanti più immigrati possibile.

Ma questa disponibilità è durata lo spazio d’un mattino. Perché, sommersi da una vera e propria invasione, anche i nordici hanno alzato i loro bravi muri. Muri non materiali, non di mattoni, ma non per questo meno difficili da superare. Le loro barriere si chiamano pudicamente “controlli alle frontiere interne”, ma suonano comunque come un de profundis per le utopistiche regole di Schenghen. Alla fine, anche la Merkel ha dovuto fare una imbarazzante retromarcia e si è di fatto convertita alla causa dei controlli alle frontiere. Con il cerino in mano sono rimaste soltanto l’Italia di Renzi e la Grecia del convertito Tsipras, piene zeppe di immigrati che nessun altro è più disposto ad accogliere.

Ecco perché il Vispo Tereso si agita tanto e va dicendo che, se si archivia Schengen, l’Europa finisce. Perché sa benissimo – il tapino – che bloccare la “libera circolazione” nell’Unione Europea (anche soltanto per due anni, come da taluno proposto) significherebbe condannare l’Italia a tenersi per sempre quell’esercito di “rifugiati” che per ora si accontenta di bivaccare nei centri di accoglienza, ospitati, nutriti, vestiti e stipendiati con fondi in larga parte europei. Ma cosa succederà quando sarà passato il periodo previsto per l’esame delle richieste d’asilo e dall’UE non arriveranno più i contributi? Cosa succederà se, sospesa “provvisoriamente” Schengen, i “rifugiati” non potranno uscire dall’Italia? Come fare per rimpatriare l’esercito dei non aventi diritto all’asilo, senza affrontare rivolte e disordini di ampie proporzioni? E, se non si sarà in grado di rimpatriarli, come gestire centinaia di migliaia di nerboruti giovanotti che, in un modo o nell’altro, dovranno procurarsi il necessario per campare?

Ecco perché il Bulletto dell’Arno – insieme al Topolino del Pireo – si agita tanto. Sa benissimo che dalla sopravvivenza di Schengen dipende anche la sua personale sopravvivenza politica.

Michele Rallo – ralmiche@gmail.com

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Sessualità fedeltà e libertà, acqua potabile a Milano, tragico tradimento, intervista bioregionale, notizie su Calcata, tienti nella tua luce…

Il Giornaletto di Saul del 5 febbraio 2016 – Sessualità fedeltà e libertà, acqua potabile a Milano, tragico tradimento, intervista bioregionale, notizie su Calcata, tienti nella tua luce…

Care, cari, gli uomini hanno sempre permesso la libertà a se stessi, ma ostacolato quella delle donne; hanno tenuto prigioniere le donne fra le quattro mura di casa; ormai, però quei giorni sono finiti, adesso le donne sono libere tanto quanto lo sei tu e se non vuoi bruciare di gelosia, ci sono solo due maniere: una che tu stesso diventi privo di desiderio, perché dove non c’è desiderio, non può esserci gelosia; oppure, se non vuoi liberarti dal desiderio, concedi all’altro gli stessi diritti che hai tu: abbi coraggio; io vorrei che tu diventassi libero dal desiderio… (Osho) – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/02/04/sessualita-fedelta-e-liberta-se-chiedi-fedelta-sii-tu-stesso-fedele-se-vuoi-essere-libero-lascia-la-stessa-liberta-anche-al-tuo-partner/

Letterina dall’India – Scrive Marinella Gianaroli: “Volevo condividere un’esperienza odierna che riguarda la vs. cara amica Marinella Correggia. Questa mattina una signora dell’associazione LAFTI mi ha portato in bus (delirio totale) a conoscere una ragazza con Adozione a distanza nell’ambito del progetto Futuro di speranza di Overseas, Spilamberto e Gruppo 1% di Sestola. Ho conosciuto anche la direttrice della scuola. Consultando il nome della ragazza e il nome di chi sostiene l’adozione ho scoperto che si tratta di Marinella: quante coincidenze! Se riuscite condividete con lei questo messaggio: Pavithra sta bene, sta frequentando il college Artistico a Thiruvarur. Domenica dovrei incontrarla nuovamente con altri ragazze/i del progetto…”

Milano. Situazione dell’acqua potabile – Scrive Amalia Navoni: “Le leggi emanate dal governo Renzi spingono con varie misure alla privatizzazione dell’acqua, per esempio concedendo vantaggi economici ai Comuni che cedono ai privati le loro quote; con il pretesto di ridurre il numero delle imprese pubbliche, si mira a portare tutti i servizi all’interno delle quattro grandi multiutilities presenti nel nostro paese.
In Lombardia c’è A2A, società quotata in Borsa che ha già acquisito e continua ad acquisire la gestione dell’acqua in molti comuni della Regione…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/02/04/milano-affinche-lacqua-potabile-resti-pubblica/

Il più pulito ci ha la rogna? – Scrive Giorgio Vitali: “Ogni tanto veniamo a sapere dei collegamenti tra Grillo e la famiglia Sassoon oppure di certe posizioni “anomale” del M5S. Tuttavia occorre NON FARSI CONDIZIONARE. La politica è guerra e va affrontata come tale. Se ogni volta che un generale, constatata la superiorità del nemico, si ritirasse e rinunciasse alla lotta, non avremmo storia (che è fatta, per l’appunto, di battaglie vinte in condizioni di minorità). Nella società attuale, caratterizzata dalla complessità, è difficile l’emersione di qualcuno che in qualche modo non abbia agganci. Il problema politico è indirizzare gli eventi nella direzione a noi più favorevole. Ed anche nell’ambiente grillesco è possibile agire, tenendo conto dell’ambiente politico e culturale da cui provengono i parlamentari. Considerando che il dubbio non deve mai abbandonare chi fa politica…”

TTIP. Tragico tradimento – Scrive Adriano Colafrancesco: “Washington desidera blindare grandi zone di libero scambio,  dove i prodotti di Pechino avrebbero difficile accesso. Gli USA stanno infatti negoziando con i loro soci nel Pacifico un accordo transpacifico di libero scambio, gemello asiatico di quello transatlantico. I mezzi di comunicazione hanno parlato poco e niente di tutto questo, anche se la posta in gioco è altissima. Con l’accordo TTIP, si vogliono infatti eliminare i dazi e omogeneizzare gli standard e le norme per il commercio di beni e servizi. Gli USA vogliono costituire un blocco globale che assicuri il dominio alle grandi Corporation USA…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2016/02/ttip-turpe-tentativo-di-imposizione.html

Napoli. No War – Scrive Assemblea: “Napoli, 5 febbraio 2016, presidio contro guerra e militarismo, in piazza San Domenico Maggiore per denunciare i preparativi di una nuova aggressione contro la Libia. Info. assembleanowar.na@gmail.com”

Pescara. Intervista bioregionale a rob de la paz – Scrive Ferdinando Renzetti: “Sono contento di essere tornato a vivere qui, molti non se ne rendono conto, Pescara è una città bellissima! Siete fortunati ad avere uno spazio dove incontrarvi per parlare costruire suonare coltivare, magari vengo presto a trovarvi! Vado sempre in giro per riscoprire la citta, con la testa in aria a guardare gli scorci di luce tra i palazzi le case basse, i ponti, la vegetazione residuale sul fiume, il mare e la quinta scenografica delle montagne!..” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2016/02/dorodango-nella-bioregione-di-pescara.html

Roma. Hortus Urbis – Scrive Zappata Romana: “…in attesa dell’arrivo della primavera, all’Hortus Urbis ci si sporca le mani nella natura. Sabato 20 febbraio 2016 si avvierà il corso di giardinaggio pratico. Per la partecipazione al corso di giardinaggio vi saranno dei posti gratuiti riservati ad insegnanti per sensibilizzare sul tema degli orti la scuola. Info. hortus.zappataromana@gmail.com”

Iraq. Fermare i mille desperados di renzie – Scrive Centro di Ricerca per la Pace: “I mezzi d’informazione diffondono da ieri la notizia che l’Italia di Renzi si sta accingendo ad inviare in Iraq altri mille soldati. Anche se fosse solo un “ballon d’essai” la notizia è inquietante, e segnala un ulteriore progredire della catastrofe bellica che sta minacciando il futuro dell’intera umanità. Occorre fermare questa folle deriva verso il disastro…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2016/02/iraq-partono-i-mille-desperados-di.html

Femminino sacro – Scrive Max Fox a commento dell’articolo – http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2016/02/femminino-divino-la-donna-scelse-la.html -: “In mezzo a questo scempio (universale) di stampo maschilista, ciò che è femmineo prende forza, creando i presupposti per una “evoluta” involuzione di tendenza…”

Notizie su Calcata – Scrive Nazzarena: “Salve Paolo, avrei bisogno di parlarti per via di un’uscita culturale con i soci che ci porterà vicino Calcata. Ho bisogno di alcune ‘dritte’ per decidere se andare o meno… il cuore mi dice si’. Fammi sapere….”

Mia rispostina: “Cara Nazzarena, in questo momento sono in Emilia. Tu sai comunque che io manco da Calcata da 6 anni… L’unica associazione un po’ decente di cui ricordo l’esistenza è il Granarone . Qui un vecchio articolo che scrissi su Calcata: http://www.circolovegetarianocalcata.it/calcata/ -”

Treia. Preparativi per San Patrizio – Scrive Mariella Del Poeta: “In occasione delle prossime festività legate al Patrono San Patrizio, l’Amministrazione Comunale invita le SS.V.V. alla riunione che si svolgerà, giovedì 11 febbraio p.v., alle ore 21.00, al fine di coordinare tutti gli eventi previsti per i festeggiamenti del Patrono. Info. ufficio.staff@comune.treia.mc.it”

Tienti nella tua luce – La spiritualità laica, pur essendo un neologismo, ha un’origine remota, nasce nel momento stesso in cui l’uomo ha avuto la prima scintilla di auto-consapevolezza. Sarebbe infatti più corretto definirla spiritualità naturale ma per non confonderla con la new age ed anche a causa delle sovra-imposizioni religiose monoteiste, dobbiamo qualificarla “spiritualità laica” per stabilire la sua assoluta e totale indipendenza da ogni credo (ateismo compreso). In verità diversi modi di spiritualità laica sono riconoscibili, ad esempio, nella filosofia socratica e neoplatonica, ma è soprattutto nel pensiero taoista e zen, nello shivaismo del Kashmir e nell’adavaita vedanta che tale spiritualità ha avuto le sue espressioni più antiche… – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2016/02/liberta-nella-spiritualita-laica-e-come.html

Commento di Luciano De Bei: “In questo scritto, che posso convenire in gran parte del suo contenuto, si dice tra l’altro di sfuggita: “I due moderni più grandi maestri advaita, Ramana Maharshi e Nisargadatta Maharaj, sono stati fulgidi esempi di laicità”. Allora mi chiedo: “Perché non approfondire l’insegnamento di questi due grandi illuminati e scalare queste due vette del mondo della spiritualità, piuttosto che cercare di capire esperienze di persone che non mi sembra abbiano la stessa altezza?”

Mia rispostina: “In ante scriptum è detto: “Cammina nella tua oscurità… perché camminando, brancolando, a poco a poco, anche tu troverai la tua luce. Quando hai la tua oscurità, la luce non è molto lontana. Quando la notte è buia, l’alba è vicina… a portata di mano. Una volta divenuto dipendente da una luce presa in prestito, sarai perduto. L’oscurità non è mai così pericolosa quanto una luce presa in prestito. Conoscere è bene, ma il sapere non è un bene. La conoscenza è una cosa che ti appartiene, il sapere è di altri.” (Osho)”

Restiamo uniti, comunque! Ciao, Paolo/Saul
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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

“La civiltà contemporanea vuole degli automi. E le persone sono certamente sul punto di perdere le proprie abitudini di indipendenza, diventando sempre più simili ad automi, a pezzi di macchine. Non è possibile dire come finirà tutto questo né come uscirne, e neppure se ci sarà una fine o un’uscita. Una sola cosa è certa, ed è che la schiavitù dell’uomo non fa che aumentare. L’uomo sta diventando uno schiavo volontario. Non ha più bisogno di catene: incomincia ad amare la sua schiavitù, a esserne fiero. E nulla di più terribile potrebbe accadere ad un uomo.” (G.I. Gurdjieff)

…………………….

“La felicità fa paura. Ti dirò una cosa riguardo alla felicità. La felicità viene vissuta come pericolosa, perchè rende soli. Invece con il problema e con l’infelicità si è in compagnia. Il problema e l’infelicità sono connessi ad una sensazione di innocenza e di fedeltà. La soluzione e la felicità, invece, sono connessi ad una sensazione di tradimento e di colpa. Perciò la felicità e la soluzione sono possibili solo se si affronta questa colpa. Non che la colpa sia ragionevole, eppura viene vissuta come tale. Per questo il passaggio dal problema alla soluzione è così difficile.” (Bert Hellinger)

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Milano – Affinché l’acqua potabile resti pubblica…

L’ACQUA DI MILANO E’ BUONA, COSTA POCO, E’ PUBBLICA. Nel 2011 l’abbiamo difesa con il Referendum, ma le conquiste popolari vengono sempre rimesse in discussione e così DOBBIAMO DIFENDERLA ANCORA OGGI.
L’acqua è fondamentale per la vita e la salute, tutti ne hanno bisogno, è un bene comune e un monopolio naturale. Questo suscita gli appetiti delle imprese private, delle multinazionali, perché dà introiti certi grazie alle tariffe, non c’è concorrenza e dà credibilità presso le banche.

Manutenzione, efficientamento degli impianti, miglioramento della qualità e accesso gratuito al quantitativo minimo vitale non sono per i privati gli obiettivi principali. PER I PRIVATI L’ACQUA RAPPRESENTA UNA MERCE Mentre nel 2010 l’Assemblea delle Nazioni Unite e nel 2015 il Parlamento Europeo hanno affermato il diritto umano all’acqua e la sua esclusione dalle regole del mercato.

COSA STA SUCCEDENDO?
Le leggi emanate dal governo Renzi spingono con varie misure proprio alla privatizzazione, per esempio concedendo vantaggi economici ai Comuni che cedono ai privati le loro quote; con il pretesto di ridurre il numero delle imprese pubbliche, si mira a portare tutti i servizi all’interno delle quattro grandi multiutilities presenti nel nostro paese.
In Lombardia c’è A2A, società quotata in Borsa che ha già acquisito e continua ad acquisire la gestione dell’acqua in molti comuni della Regione.
Questo deve essere un campanello di allarme per tutti noi.
La scelta viene giustificata affermando che solo grandi aziende private hanno la possibilità di investire nel settore, ma l’esperienza ci insegna che la realtà è un’altra e che i privati laddove ci sono non hanno quasi mai migliorato le infrastrutture.
Nelle 400 città principali del mondo l’acqua è gestita dal pubblico e tra il 2000 e il 2015 sono 235 le città che hanno scelto di riportare la gestione del servizio idrico in mani pubbliche, tra cui per esempio Napoli, Berlino, Parigi, Grenoble, Stoccarda, per restare in Europa.
Nel nostro territorio l’acqua è gestita da due società totalmente in mano pubblica: una per la città di Milano (MM) e una per la ex Provincia (Gruppo Cap).
Pensiamo che questa suddivisione sia un fattore di debolezza che non mette la nostra acqua al sicuro da incursioni, per questo diciamo:

SE ABBIAMO A CUORE L’INTERESSE DELLA POPOLAZIONE E VOGLIAMO CONTINUARE A GARANTIRCI L’ACQUA PUBBLICA DI BUONA QUALITA’, SICURA PER LA SALUTE, DOBBIAMO METTERLA AL SICURO IN UNA UNICA GRANDE AZIENDA PUBBLICA CHE GESTISCA L’ACQUA DI TUTTA LA CITTA’ METROPOLITANA CON LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI.

Questo dobbiamo pretendere dai nostri amministratori attuali che fanno finta di non capire e da quelli futuri: non si può accettare che l’acqua venga sottratta al controllo dei Comuni che sono l’istanza democratica più vicina a noi e nemmeno che si crei una unica autorità idrica regionale come qualcuno pensa: a chi dovremmo rivolgerci per far sentire le nostre ragioni? A un Ente lontano dai territori, al Consiglio di amministrazione di una multiutility? A dei privati che hanno in mente solo il profitto?

TUTTI INSIEME DOBBIAMO CONTRASTARE QUESTI TENTATIVI

COMITATO MILANESE ACQUAPUBBLICA (acquapubblicamilano@gmail.com)

(Inviata da Amalia Navoni)

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Morire in buona salute, protesta alla Farnesina, NATO: disaster, resilienza, sostegno a Milagro Sala, gnosticismo e femminino sacro…

Il Giornaletto di Saul del 4 febbraio 2016 – Morire in buona salute, protesta alla Farnesina, NATO: disaster, resilienza, sostegno a Milagro Sala, gnosticismo e femminino sacro…

Care, cari, morire bisogna ma in buona salute è meglio… Non vi è patologia che non sia in aumento, specialmente le cronico-degenerative: le statistiche dicono che ogni 8 donne una si ammalerà di un tumore alla mammella, e una ogni 36 svilupperà un tumore al polmone, 1 uomo ogni 7 un tumore della prostata, un uomo su 10 e una donna su 17, un tumore del colon-retto. I nuovi casi di tumore aumentano costantemente dagli ultimi 50 anni ad oggi a livelli da epidemia, basta confrontare i dati degli anni Ottanta con quelli più recenti… E se se si guarda ai bambini la situazione è drammatica…. (Franco Libero Manco)… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/02/03/morire-bisogna-ma-in-buona-salute-e-meglio/

Integrazione dell’autore: “Ho appena firmato una petizione “Belgio impedite un’altra Chernobyl” https://secure.avaaz.org/it/belgian_nuclear_shutdown_loc/?email per sostenere la disattivazione di una bomba nucleare nel cuore dell’Europa. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti. Firma e condividi con tutti…”

La rabbia saudita colpisce ancora – Scrive Nena News: “Il poeta palestinese residente in Arabia saudita, Ashraf Fayadh, scamperà alla morte, grazie anche alle pressioni internazionali, ma non alla prigione e alle frustate. Una corte dell’Arabia Saudita ha revocato la condanna a morte per “blasfemia” e per aver “rinnegato l’Islam” inflitta al poeta palestinese, commutandola però in otto anni di prigione e ben 800 frustate. Fayadh seguirà la sorte subita dal blogger Raif Badawi, frustato un anno fa in pubblico a Gedda. Nel suo caso le frustrate saranno impartite in 16 diverse sessioni e, inoltre, tutte le sue poesie non potranno più avere accesso sui media sauditi…”

Roma. “Italia saudita” – Scrive Srefania Russo: “Il convegno “ITALIA SAUDITA?”, sul doppiogiochismo in atto nel medio oriente e nel Bel Paese, si terrà il 4 febbraio alle ore 17 presso la Fondazione Basso in Via della Dogana Vecchia, 5 (tra il Senato e il Pantheon) e verterà sul ruolo geopolitico storico e attuale del regime dei Saud, sulla loro guerra in Yemen, sul loro sostegno a gruppi estremisti, e sulla vendita di armi italiane a quel regime in violazione della legge 185/90. Info. stefruta@yahoo.es”

Roma. Kerry e Gentiloni svergognati da due donne – Scrivono Marinella Correggia e Stefania Russo: “…“Daesh, figlio delle vostre guerre, del vostro denaro e delle vostre armi” “Siria, Libia, Iraq, Yemen: le vostre vittime” “Arabia saudita, Stati uniti, Turchia: stati sponsor del terrorismo”. Dicevano tutto questo i cartelli gialli bifronte in inglese che avremmo voluto mostrare, azione diretta ai media del mondo, al segretario di Stato Usa, John Kerry e al suo omologo italiano Paolo Gentiloni, alla conferenza stampa del 2 febbraio 2016 che concludeva i “lavori” dello “Small Group”ossia la Coalizione anti-Daesh. Lo Small Group contiene tutti i compagni di merende che negli anni hanno fatto crescere Il Nuovo Califfato: Arabia Saudita, Usa, Turchia, Qatar, la Nato e il Golfo nel suo complesso. Certo non sarebbe stato epico come la scarpa del giornalista iracheno a Bush, ma sarebbe servito…” – Continua:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2016/02/roma-kerry-e-gentiloni-svergognati-da.html

Mio commentino: “Marinella e Stefania, siete una forza della Natura, il lancio dei volantini non è riuscito, pazienza, il fatto è che siete state riconosciute sin dall’inizo e vi stavano già appresso… Ma la memoria del vostro coraggio ed eroismo resterà nelle cronache della nonviolenza e del pacifismo, un abbraccio solidale..”

Commento di G.A.: “… a dispetto degli inviti ripetuti dai russi agli USA di unire le forze nel distruggere le forze ISIS in Siria, gli USA hanno rifiutato di farne una causa comune con i russi. La conclusione è ovvia: gli USA (ed i suoi alleati: Riyadh, Tel Aviv, Turchia, etc ) sostengono l’ISIS….”

Libia. Scenari possibili – Scrive Lothar Bartolo: “Oggi l’America (USA) è un impero in difficoltà e politicamente instabile, per questo conoscendo la vanità del nostro genio mediceo e la sua ammirazione per gli States lo blandiscono per spingerlo alla avventura. La guerra dunque ci sarà. Quello che mi preoccupa è il come. Prevedo uno sbarco cinematografico inutile e costoso ma in sintonia con la megalomania fiorentina. Inutile anche strategicamente. La mia strategia, se guerra deve essere, prevede…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/02/03/libia-possibili-scenari-di-una-nuova-guerra/

Austria. Per l’uscita dalla UE – Scrive Franco Trinca: “L’Austria sta per chiedere l’Uscita dall’Unione Europea mediante un referendum di Iniziativa popolare… Ed ecco la conclusione del testo: «Vogliamo di nuovo vivere in un Paese libero e neutrale senza essere una ‘colonia’ di Bruxelles e di Washington. Non vogliamo essere trascinati in conflitti all’estero che non ci riguardano affatto e sono un vero pericolo per la pace. Fermiamo subito queste pretese, altrimenti sarà troppo tardi»…”

A sostegno di Milagro Sala. Lettera aperta a Matteo Renzi – “Il 16 di Febbraio 2016 Lei sarà il primo Presidente ad incontrare il nuovo Presidente dell’Argentina Mauricio Macri, nell’ambito delle relazioni che da sempre legano il nostro paese all’Italia. Le chiederemmo dunque di parlare col Presidente Macri per sollecitare la liberazione della Deputata Milagro Sala e fargli presente che la comunità internazionale è attenta a eventuali ritorni di autoritarismo e pratiche illegali in Argentina…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/02/03/lettera-a-matteo-renzi-a-sostegno-di-milagro-sala/

Commento di Pressenza: “Propongo di mandare questa lettera a Renzi per mail a matteo@governo.it ed a mezzo un tweet su twitter a @matteorenzi. Dati i tempi stretti suggerirei di mandarla in giro agli amici perché anche loro lo facciano…”

Questo è un disastro – Scrive Alice Slater: “What is the peace movement doing to stop NATO expansion and disband it. See promising suggestion from JFK’s ambassador, William Vanden Heuvel to acknowledge UN’s 75th anniversary in 2020 which vowed to save succeeding generations from the scourge of war…” – Continua:
http://paolodarpini.blogspot.it/2016/02/this-is-disaster-what-is-peace-movement.html

Recanati. Premestruo e menopausa – Scrive Centro Armonico: “Il 13 febbraio 2016, ore 15,30: “La depressione nel premestruo e nella menopausa”. Centro Armonico, C.so Persiani 45 Recanati (Mc). Distinzione tra le varie forme di depressione. Voglia di scomparire. La caduta nel pozzo nero. L’endometrio si sfalda, si cambia pelle: è la morte e la rigenerazione. Info. info@centroarmonico.it”

Resilienza ed ecologia profonda – Scrive Silvia Malagoli: “Siete pronti a diventare degli esseri resilienti, tolleranti alla sofferenza e alle avversità per sopravvivere? Oppure: Siete pronti ad affrontare caldi tropicali, invasione di insetti, mancanza di acqua potabile? Siete pronti a capire che più cementifichiamo e più Co2 immettiamo nell’aria, meno ossigeno avremo per i polmoni? Siete pronti a…” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2016/02/la-lunga-strada-verso-lecologia.html

Spilamberto. Cammino verso la felicità – Scrive El Camino del Sol: “Stefano Masini del Centro Studi Bhaktivedanta ci parlerà di FELICITA’ secondo la millenaria cultura vedica indiana. Il 9 febbraio 2016, h 20:45, presso El camino del Sol in p.zza Sassatelli, 11 a Spilamberto, MO. Ingresso gratuito. Prenotazioni: Tel. 059-783899″

Ancora sull’I Ching e sullo zodiaco cinese – Scrive Luciano De Bei ad ulteriore commento all’articolo http://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Anno-della-Scimmia-di-Fuoco - : “Saul Arpino, per le persone comuni queste distinzioni non sempre vengono colte con attenzione, quindi, per colui che è interessato alla spiritualità (quella vera) è meglio che recida di netto ogni possibile connessione con l’astrologia. Per quanto riguarda l’I Ching (che ho perso un po’ di tempo per comprenderli), l’unica seria considerazione a riguardo reputo sia rimasta quella di Jung. Anche questi però appartengono al passato e oggi si è perduta la chiave per interpretarli correttamente. Anche perché l’uomo di oggi non ha più la mente di quel tempo in cui si credeva che ogni cosa e la stessa Natura fosse animata da un specifico spirito…”

Mia rispostina: “Luciano De Bei mi permetto di dissentire, riguardo all’I Ching ritengo che la conoscenza lì espressa sia innata nell’uomo, anche se oscurata da anni di ignoranza. D’altronde il nostro cervello ancora funziona in modo analogico, che è la chiave per intuire le “visioni” dell’I Ching. Per altro ciò vale per quaslsiasi altra fonte di Conoscenza. Altrimenti come potremmo avventurarci sulla strada del Non-dualismo, una Verità espressa già migliaia di anni fa? D’altronde siamo qui per divulgare notizie ed informazioni che aiutano, gradualmente, a disintossicarsi da un sistema mondano… – Diceva il grande saggio Ramana: “Conosci la mente per non farti imbrogliare dalla mente”… Parliamo di certe cose periferiche non per restare in periferia ma per far crescere la curiosità del lettore verso la vera Conoscenza…. E qui rimando ad un mio precedente articolo: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2012/04/spiritualita-laica-le-religioni-senza.html

Bologna cercasi ospitalità provvisoria – Scrivono Giulietta e Jasvir: “Cari amici, cerchiamo ospitalità a Bologna, possibilmente in centro, per 4 giorni..Arriveremo il 17 marzo mattina e ripartire il 21 marzo mattina presto Stiamo venendo a fare un corso della scuola di comunicazione Arte del Processo, deep democracy che stiamo seguendo…ci arrangiamo tranquillamente abbiamo tappetino e sacco a pelo… Il corso avrà luogo presso INTERNO YOGA, al piano terra di via Vizzani, 74/A (una traversa di via Azzurra) sarà bene per noi trovarci vicini… – Info. giuliettablu@hotmail.com”

Gnosticismo e femminino sacro – Scrive Valentina Achamoth: “Lo gnosticismo rappresentò una novità, la radicale rivalutazione dell’elemento femminile all’interno della mitologia religiosa giudaico-cristiana e dell’immaginario collettivo. I vangeli gnostici (e apocrifi) contengono una vasta galleria di “donne dimenticate”, protagoniste e testimoni di una forma di spiritualità perduta, un cristianesimo prima del cristianesimo, i cui principi, certamente, furono ben differenti da quelli codificati all’interno dei vari concili ecumenici. In codesto ambiente cristiano primitivo e autentico, che da tempo rappresenta una verità storica in grado di suscitare un sempre più crescente interesse, il femmineo era venerato quale principio divino e le donne detenevano il ruolo di sacerdotesse e maestre d’iniziazione…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2016/02/femminino-divino-la-donna-scelse-la.html

E con ciò vi saluto, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Venne l’isis
che lo consegnò ai cattolici
che gli fecero confessare tutti peccati
venne assolto
e rimandato all’isis
che lo sgozzò
quindi trattenendo la testa come trofeo
rimandò il corpo ai cattolici
che celebrarono il funerale
era iniziato il dialogo interreligioso”

(Paolo Mario Buttiglieri)

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