…Roma piange per Giulio Regeni, con moderazione… (ed apre un fascicolo)

Confesso: per Giulio Regeni in un primissimo momento avevo pensato ad un sequestro dei soliti jihadisti per estorcere denaro dal bancomat Italia tramite “liberazione ostaggi”. E,in sovrappiù,ho postato la mia rinnovata perplessità sui nostri compatrioti che si recano in zone “a rischio” per motivi più o meno futili.

Quando ho letto che trattavasi di un giovane e valido ricercatore universitario,pur restando perplesso sulla sua presenza al Cairo in tempi come questi,mi è sorto qualche timore in più sulla sua sorte…subito (purtroppo) suffragato dalla tragica scoperta del corpo martirizzato e nudo.

Dalla prima, grottesca, ipotesi di incidente stradale si è passati a quella di una esecuzione “politica” del giovane studioso italiano… perché e come, tutto da stabilire.

Il 5 febbraio 2016, via Manifesto, si è appreso che Giulio non era solo uno “studioso” ma, sembrerebbe proprio, un attivista impegnato nella difesa dei diritti civili in Egitto, specie di quelli sindacali. Scriveva sotto falso nome perché minacciato ed in quanto divenuto possibile bersaglio? Beh.., logico e probabile.., sarà stato associato dalla polizia egiziana ai Fratelli Musulmani, vero o falso fosse stato questo legame. E così, come spesso capita in questi casi, è stato preso, torturato per rivelare chissà quali legami con i “terroristi”, e poi fatto fuori senza problemi… figuriamoci, in Egitto muoiono e scompaiono ogni giorno oppositori di vario tipo (e pure sostenitori del governo).

A questo punto Roma si è inalberata e fatta sentire “con forza”, quella con cui noi siamo capaci di imporci al mondo quando “ci incazziamo”… manca solo l’intervento del Papa e siamo al completo! Però.., ma come, noi, così entusiastici amici di Al Sisi e del suo democraticissimo governo militare che ha fermato i cattivoni Fratelli Musulmani e portato la “democrazia occidentale” al Cairo, osiamo dubitare dell’idolo (Al Sisi) di Renzi e Mattarella?

Quanto lo hanno celebrato, le due massime autorità istituzionali italiane, assieme a tutti i media del regime (democratico) partitocratico nostrano! Ora ci pensiamo noi al povero Giulio (ha sentenziato il governo).. .i nostri “esperti” sono già al Cairo per risolvere il caso e la implacabile Procura di Roma ha aperto il fascicolo per “omicidio”… tremano già tutti, Faraoni vecchi e nuovi con i loro accoliti!

“Non è mai troppo tardi” per scoprire le verità,su tutto e tutti… solo che,praticamente sempre,sono troppo scomode per essere rivelate…figuriamoci se un Al Sisi possa essere una eccezione!

Vincenzo Mannello – info@vincenzomannello.it

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