Inquinamento e produzione energetica – L’impegno consigliato all’Italia da Arrigo Colombo

no al solare selvaggio a terra

Posta la grande conferenza COP21 di Parigi – cui hanno partecipato 170 Stati e che ha lavorato per due settimane – per le misure da prendere contro il surriscaldamento globale dell’atmosfera,
lo scioglimento dei ghiacci, l’innalzamento degli oceani, che minacciano immani catastrofi all’umanità, a cominciare dalle grandi alluvioni,

ci chiediamo quali misure l’Italia ha deciso di prendere per contribuire a questa enorme e urgentissima impresa,
e per parte nostra ne suggeriamo due:

1. La trasformazione delle centrali elettriche dal carbone al metano, le centrali a carbone essendo fortemente inquinanti in fatto di CO2 e di altri gas serra;

2. Un potente sviluppo della produzione di energia solare attraverso una semplice misura che però dev’essere estesa a tutto il paese,
mobilitando Regioni e Comuni;
e cioè l’applicazione di pannelli fotovoltaici sopra tutti gli edifici industriali e commerciali a tetto piatto: fabbriche, depositi, magazzini, garages ecc.; ma anche sulle case;
escludendo in modo assoluto il terreno agricolo, coltivato o meno; che già scarseggia;
ma che purtroppo è stato in passato utilizzato per questo, come si vede in molte zone.

Il Governo ha parlato finora soltanto di un intervento anche massiccio sul dissesto idrogeologico, che però è altro, non ha nulla a che vedere col surriscaldamento globale e le sue cause.

Prof. Arrigo Colombo

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