Archivio di settembre 2015

MIGRANTI: FALSO UMANITARISMO E IPOCRISIA SULLE CAUSE

finta solidarietà

Il dramma dei migranti ha raggiunto livelli di guardia. L’Italia è raggiunta da un flusso di disperati provenienti dalle coste libiche stipati su barconi e canotti fatiscenti, sotto il comando e la regia di organizzazioni criminali e gruppi estremisti islamici (gli stessi che hanno servito come mercenari nella guerra scatenata dai paesi della NATO e dalle monarchie del petrolio per abbattere il governo di Gheddafi, e che ora tiranneggiano su ampie zone della Libia).

Contemporaneamente un altro flusso proveniente dalle coste occidentali dell’Anatolia turca si dirige verso le isole greche prospicienti: Mitilene e soprattutto Kos. Di qui i migranti raggiungono la terraferma greca e quindi cercano di forzare il confine con la Macedonia, dove nelle ultime settimane l’esercito e la polizia macedone hanno tentato inutilmente di bloccare l’ingresso nel paese. Più a nord le autorità ungheresi, ben sapendo che i migranti, dopo aver traversato Macedonia e Serbia tenteranno di passare attraverso l’Ungheria per raggiungere l’Europa del Nord, stanno erigendo un muro di confine (simile a quello elevato negli Stati Uniti al confine con il Messico per impedire l’afflusso di migranti dall’America Centrale).

Anche i migranti che sono riusciti a raggiungere l’Italia ed ad evitare di essere chiusi nei centri di raccolta, o ad evadere, si ammassano poi alla frontiera di Ventimiglia per passare in Francia. Pochi vogliono rimanere in Italia sapendo che il paese è in crisi. La terra promessa è ora rappresentata dall’Inghilterra, che da parte sua cerca di bloccare i gruppi che tentano di forzare il tunnel sotto la Manica tra Francia e Inghilterra, o altri paesi dell’Europa del Nord, come la Svezia.

Di fronte a questi fenomeni i nostri politici ed i nostri mass media si dividono in due correnti ben distinte: da un lato, chi fa riferimento al partito di governo si scioglie in lamenti sulla triste sorte dei migranti che annegano nei frequenti naufragi o sono respinti alle frontiere, ma senza delineare soluzioni o fare un’analisi sulle cause e le conseguenze del fenomeno; dall’altro la Lega ed altri partiti di destra si abbandonano a dichiarazioni razziste ed intolleranti.

Chi scrive ritiene che sia inaccettabile ogni manifestazione di intolleranza e di razzismo, ma che contemporaneamente sia inaccettabile ogni falso umanitarismo che diventa ipocrisia e demagogia, se non si esamina il problema considerandone cause e conseguenze.

Il flusso proveniente dalla Libia comprende africani di varia provenienza, Palestinesi e Siriani. Prima del violento abbattimento del governo di Gheddafi, la Libia era il paese più ricco dell’Africa; dava lavoro a due milioni di lavoratori africani immigrati ed era un elemento di stabilità per tutta l’area. Oggi la Libia è un buco nero dominato da bande di fanatici criminali. Non solo i lavoratori africani, ma anche due milioni di Libici sono fuggiti dal paese, e gli stati vicini, come il Mali e altri stati dell’Africa Occidentale sono destabilizzati da gruppi islamici un tempo bloccati proprio dallo stabile governo di Gheddafi. In quanto ai Palestinesi, essi fuggono dai bombardamenti e le persecuzioni di Israele, stretto alleato dei nostri governi occidentali. I Siriani fuggono da una guerra che i paesi occidentali, e i loro alleati come la Turchia (importante membro della NATO), e come l’Arabia Saudita ed altre orribili dittature confessionali del Golfo Arabico, alimentano sostenendo con armi e denaro i rivoltosi jihadisti.

Anche il flusso che va verso la Grecia e la Macedonia è essenzialmente formato da Siriani. Oltre 10 milioni di Siriani sono fuggiti dalle zone invase dallo Stato Islamico (ISIS) e altri gruppi estremisti. La maggioranza ha raggiunto le zone controllate dal governo, ma molti cercano di raggiungere l’Europa, vista (forse illusoriamente) come la terra di ogni opportunità. Inoltre le sanzioni imposte alla Siria dall’Italia e dagli altri paesi della NATO, con la contemporanea rottura delle relazioni diplomatiche, hanno gravemente abbassato il livello di vita della popolazione di quel paese, già vittima degli attacchi degli estremisti foraggiati dall’esterno.

Il nostro governo, il PD, gli altri governi europei fingono di ignorare le cause e cercano di coprire le loro responsabilità, che riguardano le guerre neo-coloniali scatenate in Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Costa d’Avorio, ecc. e nello sfruttamento cui sono sottoposti da secoli i paesi coloniali ed ex-coloniali. La loro cattiva coscienza li porta ad un atteggiamento ipocritamente e falsamente “umanitario” evitando di analizzare il fenomeno. Questa ipocrisia ricorda quella denunciata in un suo articolo da Marinella Correggia (http://www.circolovegetarianocalcata.it/2015/08/20/palmyra-ed-il-caso-asaad-occidente-ipocrita-e-baro-piange-il-morto-per-non-aver-difeso-il-viso/) a proposito dell’assassinio ad opera dell’ISIS dell’archeologo Khaled al-Asaad, responsabile del sito di Palmyra, quando il PD, da sempre sostenitore della guerra contro il governo siriano, ha commemorato la morte del noto intellettuale tacendo sulle proprie dirette responsabilità.

Inoltre, di fronte alla demagogia razzista della destra, non si possono nemmeno ignorare le possibili conseguenze delle massicce migrazioni. A costo di dire cose impopolari, non si può ignorare che l’afflusso privo di regole di grandi masse che hanno scelto la via dell’emigrazione (non dimentichiamo che molti altri scelgono di rimanere a lottare nei rispettivi paesi per un avvenire migliore) tende ad abbassare i salari e i diritti dei lavoratori dei paesi verso cui si dirigono. Questo era previsto dallo stesso Marx quando parlava dell’utilità per il capitalismo dell’ “esercito industriale di riserva”, cioè disoccupati o sottoccupati disponibili a lavorare in condizioni peggiori e per salari minori, con la conseguenza di abbassare salari e diritti di tutti. Forse solo all’interno del movimento “5 Stelle” si è innescato un dibattito reale con diverse posizioni sull’argomento.

Il drammatico problema della migrazione va affrontato, a parere di chi scrive, indicando le cause, le responsabilità e i possibili antidoti, che consistono innanzitutto in una lotta senza quartiere contro l’imperialismo, lo sfruttamento internazionale, e per la pace, per permettere a tutti i cittadini del mondo una vita decente, inducendoli a non affrontare i difficili viaggi della speranza, spesso solo illusori, talvolta mortali, e a non innescare una guerra tra poveri che inevitabilmente si colora di demagogia razzista.

Vincenzo Brandi – brandienzo@libero.it

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Lavoro alternativo, a ruota libera, n’ata vota!, popsophia, nuova via della seta, Beirut: rivoluzione colorata, figlio mio, Francesco laico e santo

elogio dell'assenza Treia Fulgor Silvi

Il Giornaletto di Saul del 4 settembre 2015 – Lavoro alternativo, a ruota libera, n’ata vota!, popsophia, nuova via della seta, Beirut: rivoluzione colorata, figlio mio, Francesco laico e santo

Care, cari, so che stai lavorando ad un incontro sul “lavoro alternativo” e, dato che me ne sono venuti in mente, così, senza neanche pensarci, un paio, ho pensato che d’ora in poi farò un elenco di quelli che a mano a mano mi salteranno fuori. E’ necessaria però una premessa: un lavoro “alternativo” può essere fruttuoso solo se chi lo intraprende ci crede veramente e lo fa con grande passione. Cioè un lavoro che non rientra tra quelli diciamo normali, normalmente riconosciuti, non può essere inventato solo come un tappabuchi, pensando che magari quella attività può trovare un mercato, altrimenti tanto vale cercarsi un lavoro “normale”…(Caterina Regazzi) – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/09/03/treia-alla-ricerca-di-un-lavoro-alternativo/

Mia rispostina: “Grazie per le belle idee e per l’incoraggiamento…”

A ruota libera – Scrive Ferdinando Renzetti: “…ieri ho sentito dei ragazzi che parlavano di scrittura musicale, uno di loro diceva: vivere male per scrivere bene! In verità non so se quel che ho ri-trascritto può essere interessante vedi un po’ tu, il titolo lo puoi scegliere, a ruota libera: vivere male per scrivere bene, se sono rose fioriranno…” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2015/09/ferdinando-renzetti-ruota-libera.html

Palermo. Pellegrinaggio – Scrive Alleanza Cattolica: “Domenica 13 settembre 2015 si svolgerà il Pellegrinaggio regionale organizzato da Alleanza Cattolica presso il Santuario di Santa Maria La Reale retto dai Padri Agostiniani, via Salita del Convento, 55 – Palermo. Info. alleanzacattolicasicilia@gmail.com”

Tolentino – Popsophia dell’umorismo – Scrive Sara Di Giuseppe: “E’ certo un caso, che il panama di Massimo Donà (filosofo, musicista jazz, accademico) occupi con prepotenza il campo della mia foto, però sembra messo lì apposta a far da guardia, in questo incontro sul tema delle parole: perché la brillante testa che c’è sotto è una di quelle che la parola la cura, la soppesa, ne fa materia di un parlare elevato e rigoroso, di un ragionare e dimostrare che come anche il jazz procede per guizzi e improvvisazioni e fluisce argomentando senza mai perdersi…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2015/09/tolentino-popsophia-dellumorismo.html

Castelnuovo di Farfa. Bagno nelle gole – Scrive Avventura Soratte: “6 settembre 2015. Suggestiva escursione in uno degli angoli più sorprendenti della Bassa Sabina: le “Gole del Farfa”, dichiarate Monumento Naturale dalla Regione Lazio. Partendo dall’ameno borgo di Castelnuovo di Farfa, attraverso una stradina di campagna, scenderemo di quota fino a raggiungere le sponde del torrente, che incide un canyon di notevole bellezza e nel quale, facoltativamente, si potrà fare un bagno di fine estate. Info. avventurasoratte@hotmail.com”

N’ata vota – Scrive Fabrizio Belloni: “Grande clamore per i segni col pennarello sulle mani degli invasori clandestini nella repubblica Ceka. Immancabile il commento scandalizzato e offeso del capo rabbino di Roma, cui non è parso vero poter sciorinare uno spot auto pubblicitario. Gran cassa dei media radical chic: alti lai, capelli strappati, cenere sulle zucche, ululati “al nazi, al nazi!” Prime pagine piene di foto… Faccio soavemente e sommessamente notare che tale pratica è stata, ed in alcuni casi ancora lo è, applicata per anni all’ingresso di discoteche e/o concerti di massa in Paesi di chiara democrazia. Senza clamore alcuno dei giornalisti – linguetta. Pratica tesa a regolare alti flussi di persone in poco tempo ed in poco spazio. Senza contare elezioni “democratiche” in Paesi tenuti in gran conto: India, per esempio…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2015/09/nata-vota-il-gesuita-bianco-ha-parlato.html

Italia strana – Scrive Andrea Mozzoni: “Sbarchi, corruzione, guerre, morte… Tutto nasce da lontano. In Italia è più “conveniente” sperperare nell’accoglienza in loco (con gli scandali e le polemiche politiche che ne derivano) anziché finanziare la cooperazione internazionale, unico reale pilastro della solidarietà. Un’opportunità che non cogliamo e della quale capiamo sempre meno l’importanza…”

Italia in guerra – Scrive Vincenzo Zamboni: “Rammentiamo che lo stato italiano è continuativamente in guerra,sempre solo e regolarmente di aggressione, da ben 24 anni continuativi (Iraq, Somalia, Jugoslavia, Afghanistan, Libia, Siria). Chi dimentica e rimuove questo gravissimo dato di fatto fondamentale commette un errore esiziale che lo rende incapace di comprendere ogni logica del corso degli eventi…”

La nuova Via della Seta – Scrive Claudio Martinotti Doria: “Qui vi informiamo  della gigantesca proposta progettuale cinese della Nuova Via della Seta (uno dei più grandi progetti della Storia dell’Umanità).  L’intervento che divulghiamo oggi è  accurato e dettagliato  e contiene anche qualche tentativo interpretativo delle ripercussioni che potrebbe indurre sui mercati delle materie prime e del sistema monetario internazionale, e soprattutto di come sposterebbe definitivamente il baricentro finanziario mondiale..” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2015/09/cina-che-cammina-nella-nuova-via-della.html

Jesi. Vivere con Gioia – Scrive Sonia: “Grande potenza della rete. Ieri mattina sono stata alla parrocchia di Jesi con Daniela Spurio e so con certezza che, tu e Caterina, presenterete il vostro libro “Vita enza Tempo” nel primo appuntamento delle 4 stagioni il 27 settembre 2015. CHE MERAVIGLIA! Sul blog http://viverecongioia-jes.blogspot.it/ trovate le locandine inserite da Daniela e da DIFFONDERE PER ONORARE IL SUO LAVORO..”

Beirut. La solita rivoluzione colorata – Scrive Vincenzo Brandi: “Da settimane la capitale del Libano è sconvolta da manifestazioni antigovernative. Il pretesto per queste manifestazioni, che appaiono ben organizzate e coinvolgono una media di 20.000 o 25.000 persone, è la mancata raccolta dei rifiuti che ha causato disagi alla cittadinanza. Ma è credibile che per un motivo del genere vada avanti da settimane una protesta politica che ora chiede le dimissioni del governo e nuove elezioni?..” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2015/09/03/beirut-una-nuova-rivoluzione-colorata-in-corso/

Putin va all’Onu, per un ultimo avvertimento – Scrive G.Q.: “Il presidente russo Vladimir Putin ha emanato un decreto approvato la composizione della delegazione russa a partecipare alla sessione 70 ° dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il presidente sarà a capo della delegazione russa. Putin per la prima volta dal 2005, parteciperà alla Assemblea Generale delle Nazioni Unite…”

Francesco. Laico e santo – Francesco d’Assisi fu un santo che per certi versi possiamo dichiarare “laico”. Egli in verità visse da laico ed anche nel periodo del suo risveglio spirituale mantenne un atteggiamento laico-naturalistico. La sua adorazione di Dio essendo basata sulle forme della natura e del creato. Sempre egli si adoperò di mantenere un comportamento adatto al mantenimento della vita, occupandosi di animali, di lavoro, di contemplazione delle bellezze naturali… – Continua:
http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/09/francesco-un-santo-laico.html

Vento – Scrive Max Focs: “Da bambino ricordo che avevo poco più di 3 anni e stavo in piedi davanti al mare sopra una piccola barca a vela, tenevo il timone e giocavo a salpare per il mondo alla ricerca di avventure magiche celate in quell’orizzonte lontano e misterioso che vedevo. In fondo sto ancora cercando di salpare, a volte mi chiedo se è una prova per il mio amore per il mio intento. Ma a che Demone o Dio può interessare questo? Chi si può nutrire di tutto ciò? Prima o poi si alzerà questo vento…”

Figlio mio… – Scrive Devi Sai Ma: “Caro figlio, che sembri dormire sulle rive del mare, il sonno eterno di un angelo, io voglio dirti che anche tu sei a me figlio, piccolo angelo spiaggiato dall’indifferenza di uomini senza coscienza, piccolo eroe silente, figlio dell’ingiustizia sociale, politica, economica mondiale, vittima sacrificale dell’egoismo dell’uomo involuto, materialista, assassino!” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2015/09/03/caro-figlio-che-sembri-dormire-sulle-rive-del-mare/

Commento di Franca Oberti: “Guerre, guerre, odio, lotte x ribadire che un dio è migliore dell’altro… e non capire che Dio è uno solo e non ha nome perché Lui è tutto, e coltivare odio e uccidere senza pensare che si muore lo stesso…”

Mi viene da piangere, eppure… Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“La mia legge è il vino e il buon umore,
il mio credo, l’indifferenza a fede e a dubbio
ho domandato alla mia amata che è il mondo: “Che dote vuoi?”
Ella m’ha detto: “Il tuo cuore gioioso è la mia dote”.
(Omar Khayyam)

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Caro figlio, che sembri dormire sulle rive del mare…

bimbo siriano morto annegato

“Caro figlio, che sembri dormire sulle rive del mare, il sonno eterno di un angelo, io voglio dirti che anche tu sei a me figlio, piccolo angelo spiaggiato dall’indifferenza di uomini senza coscienza, piccolo eroe silente, figlio dell’ ingiustizia sociale, politica, economica mondiale, vittima sacrificale dell’ egoismo dell’ uomo involuto, materialista, assassino! Si tu che sognando nuovi giocattoli e stelle filanti sei partito, fidandoti degli uomini grandi, quelli che vrebbero dovuto proteggerti, sbattuto su un barcone fatiscente, uomini dagli occhi bui, dall’ anima buia che conoscono solo un comandamento, mors tua vita mea, che amano il potere e il denaro, violenza e indifferenza, tu piccolo straccio sulla spiaggia, figlio amato, figlio nostro, di tutti, che dormi silenzioso, ma il tuo silenzio sta urlando nella mia coscienza, anche la mia, ! Cari signori della guerra che dietro i vostri colletti bianchi vendete armi a questi popoli disgraziati, vi arricchite con il sangue degli ultimi degli ultimi, finanziate dittatori sanguinari per poi deporli quando non servono piu’, e voi terroristi del nulla, dal cuore vuoto e senza piu’ anima, si voi! Siete voi complici senza nessuna scusa, e voi che volterete il viso altrove perche’ e’ meglio guardare il nuovo gossip sull’ ultima showgirl cocainomane che ha fatto un nuovo tatuaggio, o voi politici che fate le vostre ipocrite campagne elettorali su cadaveri e dolore, costruite muri di carta che vi crolleranno presto sulle teste vuote e le lingue lunghe, a voi anche dico, che quel figlio che dorme il sonno senza ritorno sulla spiaggia, e’ anche vostro, non solo mio, io ti chiedo perdono per tutti loro, piccolo figlio del dolore … Una Madre shanti om ”

Devi Sai Ma

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Articolo collegato: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2015/09/bambini-morti-sulla-spiaggia-comodi-e.html

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Beirut, una nuova rivoluzione colorata in corso? (con la scusa dell’immondizia)

Lunario Paolo D'Arpini 3 settembre 2015

la solita rivoluzione colorata a Beirut

Da settimane la capitale del Libano è sconvolta da manifestazioni antigovernative. Il pretesto iniziale per
queste manifestazioni, che appaiono ben organizzate e coinvolgono una media di 20.000 o 25.000 persone, è la mancata raccolta dei rifiuti che ha causato indubbiamente disagi alla cittadinanza. Ma è credibile che per un motivo del genere vada avanti da settimane una protesta politica che ora chiede le dimissioni del governo e nuove elezioni? E’ possibile che solo per questo i manifestanti invochino una “rivoluzione” che sconvolga gli equilibri faticosamente raggiunti con gli accordi di Taez tra le fazioni che posero fine alla guerra civile degli anni ’70?

Il Libano è da molti mesi bloccato
dal fatto che i due principali schieramenti contrapposti non riescono ad
accordarsi sulla nomina del nuovo presidente che per costituzione deve essere
un cristiano. Lo schieramento definibile come “progressista” che aveva
finora governato è quello che fa capo ai partiti sciiti
Hezbollah e Amal, ed ai cristiani nazional-progressisti del generale Aoun.
Questo schieramento è su posizioni antisioniste e filo-siriane.

Le agguerrite milizie di
Hezbollah, sostenute dall’Iran, dopo aver clamorosamente costretto Israele a
ritirarsi dal Libano nel 2000 e dopo aver frustrato nel 2006 l’ultimo tentativo
di Israele di invadere il Libano, combatte ora a fianco dell’esercito siriano e
si oppone ai tentativi dei jihadisti provenienti dalla Siria (come l’ISIS o Al
Nusra) di fare irruzione anche in Libano. Lo schieramento opposto è quello che
fa capo al partito sunnita legato all’Arabia Saudita, egemonizzato dalla
potente famiglia Hariri. Suoi alleati sono i cristiani di estrema destra (già
responsabili del massacro di Sabra e Chatila del 1982), ora guidati dal
famigerato fascistoide Geagea. Questo schieramento appoggia i cosiddetti
“ribelli” siriani e flirta con Israele e con gli USA.

A questo punto non è difficile
intravvedere nei disordini in corso un nuovo tentativo di “rivoluzione
colorata” come quelli già attuati nel
colpo di stato contro il governo di Milosevic in Yugoslavia tramite il gruppo
pseudo-rivoluzionario e studentesco “Otpor”; in Ucraina con la
“rivoluzione arancione” che
portò al potere Yuschenko e la Timoschenko e poi, dopo il fallimento di questa
“rivoluzione”, con il colpo di stato di piazza Maidan; in Georgia con la
“rivoluzione delle rose”, ecc. Anche le cosiddette “primavere arabe” rientrano
in questo schema: sono state mandate in piazza persone inizialmente attratte da
parole d’ordine formalmente “progressiste”, che poi si sono trasformate in
incubi jihadisti appoggiati dall’esterno, come in Libia o in Siria, o hanno
portato al potere la “fratellanza musulmana” come in Egitto.

Anche a Beirut i manifestanti, organizzati presumibilmente
dalle solite ONG “umanitarie” internazionali che in realtà sono iscritte nel
libro paga della CIA, esibiscono slogan “progressisti” come quello di
richiedere che il sistema elettorale non si basi più sulle tre confessioni
principali (musulmani sciiti o sunniti, e cristiani) ma diventi laico. Dietro
questi paraventi ideologici atti a sedurre settori della gioventù borghese
progressista si intravvedono però le mire dei monarchi oscurantisti dell’Arabia
Saudita e degli altri emirati feudali del Golfo, e dei loro alleati come USA,
Turchia, Francia e Gran Bretagna. In questa fase i disordini servirebbero solo
a destabilizzare il governo libanese che finora, anche perché spaventato dalla
prospettiva di un’estensione della ribellione jihadista anche al Libano, ha di
fatto sostenuto il governo di Bashar Al-Assad che resiste ai jihadisti in
Siria.

Anche lo slogan assunto dai manifestanti testimonia
dell’attenta programmazione della protesta che certamente gode del supporto di
abili agenzie pubblicitarie come già le precedenti “rivoluzioni colorate”. A
Belgrado lo slogan unificante era “Resistenza!”, a Kiev “E’ ora!”, a
Tiflis “Basta!” . A Beirut è “YOU STINK!”, ovvero
“voi puzzate” rivolto al governo libanese (giocando sulla presenza della
spazzatura in strada, fenomeno “normale” per
un napoletano, come chi scrive). La strategia del caos in tutto il
Vicino Oriente portata avanti dagli USA va avanti inesorabilmente. Ma il Libano
degli Hezbollah è un osso duro, così come la Siria di Bashar Al-Assad che
resiste ostinatamente da 4 anni e mezzo ad una potente coalizione
internazionale (cosiddetti “Amici della Siria”, oggi “Gruppo di Londra) che
vorrebbe fare a pezzi il paese, come già riuscito in Libia e – parzialmente -
in Iraq.

Vincenzo Brandi

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Russia aiuta Siria, conflitti e clima, il grillo non è cosa nostra, giudaismo: religione etnica, truffa della Amlire, messaggi spirituali

Siria

Il Giornaletto di Saul del 3 settembre 2015 – Russia aiuta Siria, conflitti e clima, il grillo non è cosa nostra, giudaismo: religione etnica, truffa della Amlire, messaggi spirituali

Care, cari, la Russia si muove in difesa di Damasco? – In una nota IRIB (fonte iraniana) è detto che la Russia ha inviato aerei da guerra in Siria, gli aerei avranno sede permanente in una base nei dintorni di Damasco con lo scopo di combattere l’Isis e le altre forze ribelli…” – La notizia però è stata corretta da altre fonti d’intelligence  in cui si dice che la Russia insiste nel proporre la creazione di una coalizione internazionale per combattere l’Isis ma dichiara di non aver inviato sue forze in Siria non nega però di voler rifornire Damasco di aerei e mezzi di difesa… – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2015/09/siria-la-russia-si-muove-in-difesa-di.html

Commento di L. B. “..in sostanza si rimprovera a Putin di combattere contro un pericolosissimo gruppo di terroristi che l’occidente per primo ha armato e supportato per far cadere Assad, ossia per muovere guerra a uno stato sovrano. Poi gli occidentali si sono accorti che l’Isisi rischia di essere non un obbediente esecutore, ma un pericoloso estremista. Soprattutto ora che le opinioni pubbliche occidentali sanno che non c’è un popolo che si ribella a un dittatore, ma un gruppo di terroristi estremisti provenienti da ogni nazione araba…” – Continua in calce al link segnalato

Commento di Arlene R: “Si chiama “orrore distillato” quello che ci arriva dalla Siria, Paese in cui è in atto una tra le più atroci e poco raccontate guerre civili di ogni tempo. A farne le spese, come in ogni guerra, sono sempre e solo loro: gli indifesi e i puri d’animo come i bambini. Questo massacro però ha un alleato civile, democratico e moralizzatore. Uno Stato che sceglie, con perfezione chirurgica, chi deve essere armato e chi deve crepare senza molte pretese. La nazione -che oltre a esportare democrazia e buonismo, arma mani esasperate e fanatiche- ha un nome: Stati Uniti d’America.”

Conflitti e cambiamenti climatici – Scrive Agnès Sinai   : “Il flusso di profughi verso il paradiso della prosperità in Europa, è probabile che incrementi ulteriormente in questo secolo. Lo studioso di scienze politiche François Gemenne dice: “Oggi al mondo ci sono almeno tante persone costrette a trasferirsi come conseguenza del degrado ambientale quante quelle che devono farlo a causa delle guerre e della violenza.” E, tuttavia, l’Occidente, malgrado la sua responsabilità storica del riscaldamento globale, si rifiuta di riconoscere la loro condizione…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2015/09/conflitti-causati-dai-cambiamenti.html

Firenze. Corso sui Conflitti Ambientali – Scrive Federica: “Un corso per imparare ad analizzare, documentare, comunicare e progettare soluzioni per le emergenze ambientali del territorio, si tiene a Firenze il 25 e 26 settembre, ed il 3 e 4 ottobre 2015 con l’obbiettivo di fornire strumenti di analisi, tecniche di documentazione, comunicazione e progettazione. Info. segreteriacorsi@asud.net

Quel grillo non è cosa nostra – Scrive Orazio Fergnani: “Fin dalla sua escursione sul “Britannia” era chiarissimo che aveva preso ordini dalla City, dal Mi6 e dai Windsor, con annessi e connessi ha suonato alla moda del pifferaio di Hamelin e tutti gli sono corsi dietro perché suonava la marcetta che da sfigati e reietti della società volevano sentire e piaceva alle loro orecchie: “uno vale uno”… Democrazia diretta… Liquid…. votazioni on line…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2015/09/quel-grillo-non-e-cosa-nostra-il.html

Messaggi spirituali – Scrive Ettore: “Buongiorno caro Paolo, leggendo le poche righe di Osho, sul pensiero positivo (http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2015/09/il-pensiero-positivo-e-come-il-buonismo.html), mi viene in mente la legge d’attrazione (non so quanto sia attinente al contesto) ma appare evidente che forzarsi in un pensiero positivo è un po’ come prendersi per i fondelli da soli. Sto leggendo la Bhagavad Gita, il messaggio contenuto mi pare molto aderente a quello di Nisargadatta in “Io sono quello”, anche se sento molto più vicino al mio essere quest’ultimo, forse perché privo di qualsivoglia volontà fideistica. Tu cosa ne pensi?”

Mia rispostina: “Il pensiero positivo è proiezione fideistica. Per il resto, ogni tempo ha il suo messaggio, caro Ettore. Nella Gita si lascia spazio a varie opzioni di ricerca, diciamo che è un testo universale. L’insegnamento di Nisargadatta è specificatamente rivolto ai cercatori che possono accettare il puro advaita. La mia esperienza personale è che ogni messaggio teso a rivelare la conoscenza di Sé, può dimostrarsi utile in un momento o l’altro della nostra vita. Perché precludersi una chance? Mi viene in mente la storia di Totapuri, il maestro advaita di Ramakrishna, che essendo puro vedantino negava il valore della devozione, poi un giorno in una particolare esperienza da lui vissuta si ricredette ed accettò la funzione della Madre Universale. Altrettanto, all’inverso, accadde a Ramakrhisna, che non riusciva ad abbandonare il dualismo della devozione alla Madre, ma con l’aiuto violento di Totapuri (gli premette una scheggia di vetro contro il terzo occhio dicendogli “concentrati qui!”), infine si fuse nell’assoluto. Così è… Devozione e conoscenza vanno a braccetto. D’altronde tu non hai conosciuto Nisargadatta, a parte le sue “chiacchiere” non-dualistiche la sua esistenza era scandita da pratiche devozionali: arati all’immagine del suo Guru, bajan, esposizione d’immagini sacre, distribuzione di prasad, etc.

La truffa delle amlire – Riportiamo l’attenzione sulla truffa della Amlire che gli americani misero a segno contro l’Italia, durante il periodo d’occupazione dal 1943 al 1945: http://paolodarpini.blogspot.it/2011/10/la-storia-celata-di-bankitalia-ed-i.html

Cinecittà. Noi non ci saremo – Scrive Vito De Russis: “Ci siamo confrontati sull’opportunità di partecipare alla manifestazione del 3 settembre 2015 a Piazza Don Bosco, indetta dal “PD”. Gli ultimi 4 mesi – dicembre 2012 – aprile 2013 – inchiodati al Campidoglio per “suggestionare” i consiglieri a darsi una calmata nella corsa per approvare le numerose delibere di fine legislatura. Maltrattati dalla presidenza del CC per non avere testimoni nel tempo di “preparazione” dei risultati delle votazioni su quelle delibere. Come si fa a dimenticare, perdonare e camminare insieme il 3 settembre? Turarsi il naso? Ancora? Non è il momento di fare trasparenza? Purtroppo, saremo sconfitti nuovamente perché stanno concentrando le responsabilità in pochissime persone. Non basta essere Prefetto di Roma. Non basta essere senatore inserito nell’antimafia. Non basta ricordare che siamo 60 milioni di italiani e tra questi ci sono, credo, tante sane energie inutilizzate…”

Si acuisce la lotta di classe – Scrive NPCI: “Prosegue il catastrofico corso delle cose che la borghesia imperialista, con alla testa la Comunità Internazionale (CI) dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti, impone in tutto il mondo. La crisi economica si trasforma via via in crisi politica a livello dei singoli paesi (compresi gli USA). Il sistema imperialista mondiale devasta un numero crescente di paesi sul piano economico, ambientale e politico. La CI fa leva su questo o quello dei mille contrasti lasciati ovunque in eredità dal passato per creare il caos..” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2015/09/02/si-acuisce-la-lotta-di-classe-in-italia-e-nel-mondo/

Gaza. Palestinesi ristretti mentre israele s’allarga – Scrive Nena: “ONU. Gaza “inabitabile” in meno di cinque anni. Le Nazioni Unite ribadiscono l’allarme, lanciato anche da altri, sul costante peggioramento delle condizioni di vita a Gaza”

Mio commentino: “Un popolo a cui è stato tolto tutto, per prima la libertà, un popolo che nonostante tutto resiste. Saranno i nuovi profughi… grazie come al solito a israele che ha fomentato tutte le guerre del M.O., mentre renzie bacia i piedi e la cappella al b. (leggi: boia) netanyahu..”

Giudaismo: religione in senso genealogico – …ad esempio, il convertirsi dei khazari all’ebraismo non significò entrare in una comunità religiosa, ma venire naturalizzati nella nazione ebraica, e cioè – dal momento che l’idea di nazionalità era razziale più che politica – essere adottati dalla razza ebraica…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/09/ebraismo-religione-in-senso-genealogico.html

E pure questa è fatta! Ciao, Saul/Paolo

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Be fully aware of your own being and you will be in bliss consciously. Because you take your mind off yourself and make it dwell on what you are not, you lose your sense of well-being, of being well.” (Nisargadatta Maharaj)

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