Se la grande finanza sostituisce lo Stato – “Saldi di fine stagione!”

saldi di fine stagione

La situazione in cui siamo arrivati è indecente, ma il futuro si presenta addirittura peggiore.

Il nocciolo del problema è molto semplice, costituito da pochissimi fattori:
1) Il dominio dell’occidente sul pianeta -
1.1 Esso è stato basato su ARMI, ALTA TECNOLOGIA, PRIMATO DELLA FINANZA

Per avere il controllo planetario tramite la FINANZA sono stati creati il FMI e la BANCA MONDIALE (che, come dicono economisti premi nobel sono al servizio degli USA – Quanto alla BORSA è un altro sistema criminale, ma il discorso è molto complesso, meglio farlo in altra sede). Essi pagano i debiti, soprattutto agli americani, e esercitano pressione sugli stati per permettere l’accumulo di ricchezza nelle mani del “cerchio magico” mondiale. In questo contesto uno stato libero e industrialmente avanzato può essere facilmente sodomizzato, utilizzando una classe politica corrotta, che faccia grandi favori agli “amici” (ma sempre il logica clientelare) facendo sempre più debiti, perché il sistema si alimenta con il denaro, e le grandi somme si fanno lavorando direttamente con gli stati.

E così l’Italia porta nelle tasche del “sistema” 100 miliardi ogni anno ! Ma non basta, deve anche svendere i propri beni al “cerchio magico” (Prodi è stato il miglior esecutore (eppure Civati ce lo ripropone, quindi è “cretino”), Craxi il più refrattario).

Il problema vero è che se uno stato o anche più d’uno si organizzassero con forme democratiche di sinistra sarebbe facilissimo, per il sistema, sodomizzarli e costringerli a subire le prepotenze dei poteri forti.

Quindi occorre far crescere dal basso un pensiero forte di sinistra (potremmo dire democratico) ma facendolo in tutto il pianeta ! Solo se saranno molti gli stati in cui trionferanno i diritti e le libertà che cci hanno tolto in questi ultimi decenni riusciremo a vincere davvero, altrimenti ci ridurranno come CUBA, con un embargo permanente.

Quando un politico di sinistra emerge e governa bene esso diventa la mira di tutti i possibili attacchi, e siccome vivere nella perfezione è impossibile, è proprio con le armi fasciste che esso viene attaccato. E così ecco che Lula, in Brasile, sta subendo attacchi schifosi da un sistema di media che gli USA stanno guidando da anni per ribaltare la situazione (e ci stanno riuscendo). Il sistema è sempre lo stesso, e in Italia ne abbiamo viste di tutti i colori in questi ultimi decenni, al punto che è davvero difficile leggere la realtà. Ma di una cosa possiamo essere certi: tutti coloro che sono stati nella politica in questi decenni sono inadeguati a compiere un passo serio come quello che serve (e spesso sono proprio “venduti” per non farlo fare a nessuno!)

Giorgio Mauri

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Commento di Angela Tartaglia: “Su una cosa non sono d’accordo: Prodi ha fatto una politica che non era di sinistra, ma allora in Italia vigeva ancora la democrazia e il progetto di un’ Europa unita era cosa ben diversa dall’attuale UE, e questo lo si deve non solo al capitalismo e alla finanza ma al provincialismo della politica italiana. Oggi invece l’alternativa destra/sinistra ha ceduto il passo all’alternativa democrazia/regime. Personalmente ritengo necessaria per la vita politica di uno stato l’alternanza destra sinistra, ma oramai, e non solo in Italia non abbiamo nulla che possa ricondursi a queste categorie, perché essere di destra è sinonimo di corruzione, xenofobia e fascismo, mentre essere di sinistra vuol dire rivendicare quei diritti (tutela del lavoro e della salute, diritto alla casa, diritti civili) che in uno stato democratico dovrebbero essere già acquisiti. Detto questo, comprendo la strategia politica di Varoufakis, ma dire che Tsipras sia a favore dell’austerity quando di fatto vi si è opposto in tutte le sedi vuol dire comunque sostenere il falso. Mi ricorda tanto il contrasto tra Prodi e Bertinotti, che ha portato la sinistra italiana fuori dal parlamento e ha fatto vincere Berlusconi. Speriamo che in Grecia non accada lo stesso, con una vittoria del Pasok o, peggio, di Alba Dorata. Anche se oggi, per via della sua coerenza come rappresentante del popolo, Tsipras sembra messo ancora bene. Insomma, se Tsipras vince le elezioni, domani un’eventuale sinistra italiana, spagnola e francese potranno contare anche su di lui, se le perde anche in Grecia la sinistra è destinata all’irrilevanza politica.”

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