Archivio del 2014

Avventure di viaggio – Quando lo straordinario diventa ordinario nella terra d’India

In quel periodo abitavo sopra Kasol, in Parvati Valley, Himachal Pradesh.
Kasol era un piccolo centro, poco più di un agglomerato di qualche casa sulla strada che da Kulu portava a Manikaran, costeggiando il Parvati, il fiume che dà il nome alla valle di Parvati, moglie di Shiva. Eravamo pochi europei che in quel tempo avevamo casa a Kasol, credo non raggiungessimo nemmeno una decina di persone, ed eravamo tutti uomini dell’Himachal, quasi invisibili, con le nostre giacche in lana, il Topi in testa ed una coperta sulle spalle. In quegli anni quasi nessuno di noi sapeva se sarebbe tornato in Europa, qualcuno aveva venduto il passaporto e i più avevano il visa scaduto o contraffatto.

Scendevo in paese a fare spese e amavo sedermi al ciai shop principale, dove oltre che ad un ottimo ciai, servivano delle deliziose Parontha, una sorta di focaccia fatta da un chapati imbottito di patate e verdure, e altre tipiche prelibatezze. Inoltre al ciai shop incontravi sempre qualcuno o quando si fermava l’autobus che arrivava strombazzando, arrancando lento e colorato sulla stretta strada di terra battuta, non sapevi mai chi poteva scendere. Poteva essere un sadhu o qualche viaggiatore diretto a Manikaran, o qualche local con cui, davanti ad un ciai caldo, avevi sempre qualcosa da raccontare, da vendere, da scambiare o da comperare.

Al ciai shop, ogni tanto scendevano a piedi anche gli uomini di Malana, un villaggio più in alto, dove non era facile arrivare, soprattutto perché i Malani non gradivano intrusi non invitati. Li riconoscevi subito, soprattutto per le caratteristiche scarpe che usavano: delle ciabatte di paglia intrecciata che lasciavano aperto il tallone. A quel tempo tutti noi fumavamo charas e la charas di Malana era la più ricercata e richiesta ed essere invitato a Malana per alcuni poteva aprire la possibilità di acquistare e rivendere ai turisti la first quality di quell’hashish che in quegli anni veniva venduto anche nei negozi del governo, oltre alla ganja e l’oppio.

Avevo fatto ritoccare da poco la data di entrata in India sul mio passaporto da alcuni amici sardi, molto abili in questo, maestri della scolorina e dell’inchiostro!!! Modificavano ogni cosa, ogni tipo di timbro governativo, artisti della grafica del tempo con casa-bottega!!! A quel tempo i computer erano pochi e rudimentali, entravi in India, un timbro con la data e via. Potevi sparire per anni o per sempre, diventando un cittadino inglese o americano, dopo aver acquistato un passaporto, dove applicavi la tua foto.

Molti erano i modi per sopravvivere, per mangiare e viaggiare. I soldi si cambiavano al black market, dove spuntavi molto di più del cambio ufficiale, soprattutto se avevi dollari in banconote da 50 o da 100, quelle da 20 te le pagavano meno. Anche i marchi tedeschi erano graditi. I travel chek venivano puntualmente venduti dopo averne dichiarato lo smarrimento, per ottenerne altrettanti dalla compagnia che pubblicizzava la restituzione degli assegni in caso di furto o smarrimento. E così si aveva il doppio dei soldi.

C’era chi come me, commerciava in artigianato e argento, per non parlare delle pietre dure semi preziose che facevo poi montare dagli artigiani.

Sicuro del mio passaporto “nuovo”, salii sull’autobus per Kulu, dove avevo ordinato delle variopinte Patù, le coperte in lana Merinos che le donne dell’Himachal Pradesh usano come vestito. Kulu a quel tempo era piccola e deliziosa e da lì partivano i vari bus per Manali o verso Dharamsala o Delhi. Non so perché, ma forse a causa di un fatto increscioso che era successo da poco, proprio lì, ma la polizia locale era particolarmente attenta e rompiscatole. Un europeo aveva accoltellato un indiano per una sciocca diatriba sulla proprietà di un giubbotto di jeans e fermavano facilmente gli stranieri.

Scesi dall’autobus e mi incamminai verso il Bazar e lì seduti davanti ad una bottega, due poliziotti mi guardarono, mi chiamarono, sorseggiando ciai e mangiando biscotti. Notai subito il vecchio fucile Lee Enfield cal 303 British appoggiato al muro, ed una Lati (canna di bambù) che tenevano in mano e che usavano con molta facilità con i locali. TUM MARA GAU KIA E’? quale è il tuo paese?, rispondo AM MARA GAU ITALY E’. PASS PORT PLEASE. Aprii la mia borsa, dove oltre al mio coltello nepalese, avevo il chilum, due tola di charas (20 gr), la Lotha per bere e qualcosa da mangiare.

Presi la borsina rajasthana dove tenevo il passaporto e glielo diedi. PLEASE SIR. Dentro, alla pagina del mio ultimo visa, avevo già messo 20 dollari. Aprirono il passaporto, presero i soldi, mi restituirono il documento: JAO BHAI (vattene)! Ringraziai nel mio cuore Shiva e velocemente andai a vedere le mie coperte. Non erano terminate, il lavoro a telaio è lungo.

Decisi di pernottare fuori Kulu, non mi sentivo sicuro nemmeno nei Guest House, troppa tensione nell’aria.

Vidi il fuoco di un Duni vicino ad un piccolo tempio tra gli alberi. Mi avvicinai e trovai un gruppetto di saddhu intento alla preparazione del cibo. Salutai, mi inchinai e chiesi loro di poter passare la notte lì, vicino al fuoco sacro. Non mi risposero subito, ma al cenno di uno di loro, seduto davanti al tempio, mi dissero: ATCHA BHAI, BETO (va bene siediti). Per contraccambiare offrii qualche chilum di charas, che ogni Shivaita apprezza. Un grande piatto con riso e dhal venne appoggiato per terra e usando dei pezzetti di chapati come cucchiaio, ne mangiammo tutti.

Il Saddhu seduto davanti al tempio, ogni tanto lanciava dei bocconi sul tetto. Lo guardai stupito e chiesi al più giovane il perché. Mi rispose che stava offrendo il cibo a suo fratello che era sul tetto del tempio. Ma io non vedevo anima viva… Guardai bene il Saddhu dalla carnagione scura, il suo corpo ricoperto di cenere, i lunghi capelli intrecciati e raccolti sulla nuca, mai tagliati, una lunga collana di rudre al collo, le unghie spezzate… lo guardai e notai che il bianco dei suoi occhi, stava per diventare rosso e le sue pupille come fessure oblunghe, gialle…

Continuava a gettare cibo sul tetto del tempio. Un rumore ed apparve eretto, un Cobra, dagli occhi del medesimo colore di quell’uomo.

Effetto della charas? Forse, o forse no. In India ho visto Saddhu nudi sulla neve, in meditazione, scioglierla con il calore del corpo…

BOM SHIVA SHAMBO SHANKAR SHANTI PARVATI CHARSI CABINA MARSI ALEEK BOOM CILUM.

Fabrizio Prata

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Canzo, IPCC e ETC, NATO contro Russia, renzie e i senatori uscieri, vacche avvelenate a Taranto, neuropsicofisiologia dei due cervelli

Il Giornaletto di Saul del 7 aprile 2014 – Canzo, IPCC e ETC, NATO contro Russia, renzie e i senatori uscieri, vacche avvelenate a Taranto, neuropsicofisiologia dei due cervelli

Care, cari,

Quotidianità di Canzo – Scrive Teodoro Margarita: “Il bucato sta andando, un piccolo mercatino locale a Canzo mi attende, devo interrare gli iris di Gigi ed la pianta di capperi che ho acquistato ieri, ci provo, i capperi, non li ho mai visti “piantati” ma sempre colti dalle fessure nei muri della mia costiera amalfitana. E devo seminare, spostare piante, oggi comincia la luna di piantagione d’aprile. Ho nei bidoni l’acqua di marzo necessaria per far tutto. Una gioia dentro incontenibile. Metterò anche un pezzetto di zenzero in vaso, provo a farlo germogliare. Stanno fiorendo i ciliegi. Domenica prossima ci sarà la nostra assemblea ad Aquileia, il 27 sarò a Bolzano dalle “pecorelle”… Aprile, dolce aprile, ti voglio bene.”

Rapporto sui cambiamenti climatici – Scrive IPCC: “I flussi migratori verso le città (l’80% della popolazione mondiale si riverserà nei centri urbani nel 2035), da soli, causeranno una forte crescita di domanda di risorse alimentari, di quelle idriche e ed energetiche (luce soprattutto e gas). Se ci aggiungiamo i rischi legati al cambiamento climatico in atto, la situazione necessita di interventi strutturali decisi ed efficaci. Sempre a causa dei processi atmosferici indotti dal global warming, dall’erosione del suolo causata dell’uomo, anche con l’agricoltura intensiva e l’edilizia selvaggia, si avranno inoltre ulteriori situazioni diffuse di siccità e carestie e anche di distruzioni..” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/04/rapporto-sui-cambiamenti-climatici-del.html

Commento di F. P: “Nei telegiornali si attribuiscono ai cambiamenti climatici le malattie che si stanno diffondendo in Africa. TBC, malaria, ebola, scabbia, come tutti notoriamente sanno, dipendono dal clima. In pratica, cominciano a prepararsi il terreno per tutto quello che l’invasione massiva porterà in Europa. Ora, d’accordo che siamo scemi, ma a tutto c’è un limite…”

Commento di ETC-Group: “L’ultima puntata del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico dell’ONU (IPCC) Assessment Report (AR5), non contiene alcun riferimento alla geoingegneria nella sua sintesi per i decisori politici, commenta l’ETC-Group e prosegue: Il rilascio della relazione WGII potrebbe semplicemente riflettere la calma prima della tempesta; la geoingegneria dovrebbe tornare in vigore quando il Working Group III (WGIII) si riunisce a Berlino il mese prossimo….”

NATO contro la Russia – Notizie di agenzia: “Ufficiali russi hanno protestato formalmente il rafforzamento militare della NATO in Europa orientale, avvertendo che sta mettendo in discussione i trattati che hanno governato i rapporti NATO-Russia fin dalla dissoluzione dell’URSS da parte della burocrazia nel 1991. Questa settimana, la NATO ha rotto la cooperazione militare con la Russia ed effettuato esercitazioni in diversi paesi confinanti o vicini ad essa, compresi gli stati baltici e la Bulgaria. Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha detto che Mosca pretende spiegazioni dalla NATO su tale rafforzamento militare…” – Continua con altre notizie: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/04/06/nato-non-piu-difesa-ma-forza-dattacco-contro-la-russia/

Commento di Maurizio Blondet: “Cari concittadini, pensateci solo un momento, e scusate se vi distraggo dai vostri impegni calcistici, tifosi o sessuali e dai discorsi sulla gastronomia: vi conviene, come Stato, essere nemici della Russia, il Paese da cui dipendete per riscaldamento e carburanti? Che compra i nostri beni industriali e che non vi minaccia affatto? Nemici armati intendo, sullo scivolo di una guerra con quella che è ancora la seconda potenza nucleare del mondo, ed ha una qualità militare che gli americani nemmeno si sognano. Pensateci un momento, fra una pizza e una spaghettata: vi conviene? Quando una intera nazione è nel vostro stato, si piega a simili governanti, accetta l’euro, stima Draghi, considera Napolitano un buon vecchio nonno e si aspetta protezione da Washington e aiuti da Berlino, è logico che finisca come i dinosauri. Obama ci sta trascinando verso una possibile Guerra Mondiale. Lo dimostra la preoccupante escalation politico-diplomatica contro Mosca”

Caso Aldo Moro – Scrive Giorgio Vitali a commento dell’articolo http://paolodarpini.blogspot.it/2014/04/caso-aldo-moro-ultime-rivelazioni.html -: “E’ infatti noto che moro fu assassinato in conto e per conto di interessi atlantici. Che questi interessi avevano, come hanno oggi (vedi visite di “cortesia” della Dama d’Inghilterra al Papa ed al Neapolitano e poco prima la visita di O’Banana. Ambedue CON LO STESSO SCOPO (indovina indovinello….) lo scopo primario di NEUTRALIZZARE un personaggio come il MORO (di Venezia? attenti alle assonanze!) che intendeva portare alle estreme conseguenze una PRASSI, questo è il bello…. sempre attuata con il silenzio/assenso di Lorsignori…” – Continua in calce al link segnalato

Commento di Lorena: “Agli esperti di massoneria notate questo: in 10 giorni Obama viene a Roma per trovare il Papa, Renzi e Napolitano, pochi giorni fa la regina albionica visita il Papa e Napolitano, l’altro ieri Renzi si vede privatamente con Napolitano e poi privatamente con il Papa…. Tutto normale?”

Democrazia renziana del “rastrello” – Scrive Fabrizio Belloni: “Il Segretario del partito sceglie i candidati. Ovvio che scelga gli obbedienti, gli affidabili, gli ossequiosi. Fuori i piantagrane, indipendentemente dal quoziente intelligenza. Fuori chi osa pensare con la propria testa. Devono essere talmente coperti ed allineati da vestire i miserabili panni del “franco tiratore” ad ordine del Segretario. Nel nuovo Parlamento (Camera e nuovo Senato) si avrà un solo ramo elettivo: la Camera. Ma con un premio di maggioranza tale che di fatto meno di un terzo degli elettori (un terzo, si badi bene, dei votanti, cioè del 50% circa, cioè di fatto del 15% degli aventi diritto) avrà la maggioranza assoluta. Quindi avremo una blindatura a priori della fiducia al Governo. Il Senato sarà, absit injuria verbis, un coacervo di uscieri, che si gingilleranno con la marginalità della forma del convivere della Società…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2014/04/renzie-e-la-democrazia-del-rastrello.html

Senato abolito F35 comprati – Scrive F.O.: “…ogni aereo ci costa l’equivalente di quanto ci costa in un anno il Senato, che è garanzia di democrazia e libertà, c’è un accordo di acquisto di 35 aerei da combattimento che possono anche essere di più, ma che politici che si definiscono di sinistra che abbiamo mettono a repentaglio la democrazia per comprare armi?”

Jobs Act, in parole semplici – Scrive Errico Malatesta: “Capitalisti e proprietari dispongono di tutti i mezzi di vita, essi regolano la produzione, essi dominano il mercato e fissano i prezzi. I lavoratori, sempre minacciati dalla fame appena manca loro il lavoro e sempre in pericolo di essere rimpiazzati da altri lavoratori disoccupati e costretti alla miseria ad ogni bassezza, debbano necessariamente subire le condizioni che ai padroni piace d’imporre”

Taranto. Il triangolo inquinato – Scrive Peacelink: “A Taranto si aggrava e si allarga la contaminazione da diossina. La diossina è infatti arrivata a Massafra (un comune che dista una quindicina di chilometri da Taranto) e per la prima volta colpisce i bovini. La marcia contro l’inquinamento del 6 u.s. da Statte a Taranto si è caricata così di altra indignazione per lo scoppio di una nuova emergenza: i bovini alla diossina scoperti a Massafra. Il trilatero Statte-Taranto-Massafra è diventato il triangolo della diossina..” – Continua http://retedellereti.blogspot.it/2014/04/bovini-contaminati-statte-taranto.html

Ancona. Parola di Grillo – Scrive Ansa: “Io rappresento nove milioni di persone. Se va male comprerò una piccola tenuta in Abruzzo, andremo lì tutti quanti e berremo un po’ di una sostanza inodore e insapore e andremo tutti nella quinta dimensione”. E’ un passaggio del monologo di Beppe Grillo “Te la do io l’Europa” andato in scena l’altra sera al PalaRossini di Ancona. “Una dimensione – ha aggiunto tra gli applausi di oltre quattromila spettatori – dove non esiste il Pd”..”

Carteggio Boldrini/Crocco. Introduzione – Scrive Luigi Crocco: “Gentilissima Presidente della Camera Laura Boldrini, ringraziandola del ospitalità nel suo Facebook della camera dei deputati … primo col mio commento sulla libertà di espressione in rete. Mi permetto di completarlo sulla speranza che non venga rimosso il mio progetto globale ultimo in bozza dal 2005 su quale ambisco con le ultime risorse rimaste di avere da qualcuno in Italia o un europa responsabile a dare risposta si, no e perché..” – Continua nel profilo della Boldrini (forse)…”

Neuropsicofisiologia. Significato e funzione – Scrive Michele Trimarchi: “La neuropsicofisiologia, integra Neurologia, Psicologia, Fisiologia e Fisica ed è nata in Italia a partire dagli anni ’70 -‘80, basata sulla Fisica dell’Informazione, sulle differenze funzionali tra emisfero destro e sinistro del cervello e sulle funzioni superiori del cervello umano, fino alla definizione e presentazione alla comunità scientifica della “Teoria integrata delle lateralizzazione degli emisferi cerebrali”, basata sugli sudi sugli emisferi cerebrali, che valsero il Nobel a R. Sperry..” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/04/neuropsicofisiologia-significato-e.html

Vedo, vedo e stravedo… Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Il compito principale
nella vita di un uomo
è di dare
alla luce
se stesso.”
(E. Fromm)

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NATO – Non più difesa, ma forza d’attacco contro la Russia

Ufficiali russi hanno protestato formalmente il rafforzamento militare della NATO in Europa orientale, avvertendo che sta mettendo in discussione i trattati che hanno governato i rapporti NATO-Russia fin dalla dissoluzione dell’URSS da parte della burocrazia nel 1991.

Questa settimana, la NATO ha rotto la cooperazione militare con la Russia ed effettuato esercitazioni in diversi paesi confinanti o vicini ad essa, compresi gli stati baltici e la Bulgaria.

Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha detto che Mosca pretende spiegazioni dalla NATO su tale rafforzamento militare. “Abbiamo posto domande all’alleanza militare del Nord Atlantico. Ci aspettiamo non una risposta qualsiasi, ma una risposta pienamente rispettosa delle regole che abbiamo coordinato”, ha affermato.

Lavrov ha accusato la NATO di violare l’accordo del 1997 con la Russia, che specifica che la NATO non effettuerà alcun nuovo “stazionamento permanente di forze di combattimento significative”. Ha anche accusato la NATO di violare la convenzione di Montreux sui dispiegamenti navali nel Mar Nero, la quale stabilisce che le navi da guerra di paesi esterni al Mar Nero rimangano nella regione solo 21 giorni. “Le navi da guerra statunitensi hanno recentemente prolungato la loro presenza nel Mar Nero diverse volte. Questo prolungamento non ha sempre rispettato le regole della Convenzione Montreux”, ha detto Lavrov.

La Russia ha ritirato il suo ambasciatore alla NATO, apparentemente per consultazioni, due giorni dopo che questa aveva sospeso la cooperazione con la Russia. “La politica di alimentare le tensioni non è di nostra scelta. Nondimeno, non vediamo alcuna possibilità di continuare la cooperazione militare con la NATO in un regime di routine,” ha dichiarato il vice ministro alla difesa russo Anatoly Antonov.

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Notizia correlata:

La Russia di Vladimir Putin non manca di ammiratori. A cominciare dai serbi, che in maggioranza – e a dispetto dell’avvicinamento di Belgrado all’Ue – per il Cremlino stravedono. Una predilezione che va di pari passo con l’irriducibile avversione per la Nato, responsabile dei bombardamenti sulla Serbia della primavera 1999, durante la guerra del Kosovo, (78 giorni terrore e oltre 2500 morti) dei quali in questi giorni si ricorda il 15/o anniversario in un clima di dolore e rinnovato risentimento.

“Ci rivolgeremo all’ambasciata russa, ci rivolgeremo direttamente a Mosca per dire che noi non vogliamo qui la Nato, ma vogliamo la Russia, poiche’ i russi sono nostri fratelli“, ha detto David Lalic, uno dei piu’ ferventi paladini di Vladimir Putin “La Russia da sempre e’ la nostra madre”.

Immediatamente è partita la vendetta del Fondo monetario
FMI – Tagli del 25% delle pensioni e del 20% degli stipendi nel settore pubblico, insieme a una riduzione del 15% dei dipendenti della pubblica amministrazione: sono queste, secondo la stampa, le richieste principali che Fondo monetario internazionale (Fmi) e Banca mondiale hanno fatto ad Aleksandar Vucic, il leader conservatore trionfatore delle elezioni del 16 marzo in Serbia al quale nei prossimi giorni il presidente Tomislav Nikolic conferirà ufficialmente l’incarico di formare il governo.

Il quotidiano Vecernje Novosti scrive che Vucic comprende le richieste degli organismi finanziari internazionali, ma che “non intende frenare e deteriorare eccessivamente il livello di vita in Serbia“.
(ANSA)

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Carcere autogestito, Treia con il futuro nel cuore, Pasqua di compassione, ultimo tanko a Venezia, Santa Barbara spalestrata, lotta agli OGM, universo auto-creato

Il Giornaletto di Saul del 6 aprile 2014 – Carcere autogestito, Treia con il futuro nel cuore, Pasqua di compassione, ultimo tanko a Venezia, Santa Barbara spalestrata, lotta agli OGM, universo auto-creato

Care, cari,

Soluzione carceraria: Carcere Cooperativo Autogestito – In seguito alla discussione sorta fra il presidente Napolitano – accusato da alcune forze politiche di voler favorire Berlusconi- ed il M5S in merito al suggerimento ai presidenti delle Camere, sul problema del sovraffollamento delle carceri, si è riacceso il riflettore sul problema. Al di là della questione politica, necessario è un intervento per una situazione che è causa di degrado, suicidi, corruzione interna agli istituti di pena, nonché di enormi spese di gestione, a carico dello Stato, per il mantenimento delle strutture e della sorveglianza. Idee e proposte arrivano anche dal “basso”, tra queste quella di un carcere autogestito dagli stessi detenuti, coadiuvati da assistenti laici e volontari non stipendiati. La proposta, nella fattispecie, arriva da Paolo D’Arpini, attivista del circolo vegetariano VV.TT. , che già nel 2008 presentò una proposta al Ministro di Giustizia..” – Continua:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/04/05/riforma-carceraria-riproposto-dal-circolo-vegetariano-vv-tt-il-carcere-autogestito-modello-cooperativa/

Bologna. Il pettirosso si presenta – Scrive Fefè: “Giovedì 10 aprile alle ore 17,45 la Biblioteca Roberto Ruffilli di Bologna (Vicolo Bolognetti 2, Bologna Centro) ospita la presentazione di CHI HA UCCISO IL PETTIROSSO? crimini bestiali con divagazioni gastronomiche, giallo lacustre-gastronomico-animalista di Valeria Milletti ambientato sul lago di Bracciano. Info. fefe.editore@tiscali.it”

Treia verso le amministrative – Il 4 aprile ho partecipato ad un incontro socio-politico-culturale che si è tenuto nella Sala Trea di Treia, in cui si presentava al pubblico la lista Il Futuro nel Cuore, che sarà in lizza alle prossime amministrative.. C’erano diverse persone, forse una cinquantina, maschi e femmine, giovani e vecchi. C’era anche una certa Giuliana, candidata anche lei nella lista, che dice di conoscere Caterina (veramente ha detto di conoscerla come Katia) da “quando veniva a Treia da ragazzina” e mi ha detto che tutte la invidiavano “per i suoi capelli lunghi fin sotto alla schiena”. L’atmosfera era alquanto caratterizzata dal femminile, a parte l’aspirante sindachessa Daniela Cammertoni, in lista ci sono metà donne e metà uomini. I discorsi sono stati concreti. E’ stato toccato anche il problema del tratto di mura recentemente crollate, dice che già erano state fatte delle segnalazioni tecniche di incrinamenti e rigonfiamenti nella struttura ma nessuno è intervenuto, hanno parlato anche dell’attracco meccanizzato (l’ascensore sul vuoto), considerato inutile e che blocca qualsiasi altro investimento per diversi anni (per via del Patto di Stabilità). Siccome veniva richiesto il consiglio ed i suggerimenti dei presenti sulle cose ritenute necessarie per Treia ho fatto anch’io un piccolo intervento sul problema del trasporto pubblico carente, sulla necessità di creare una navetta per collegare il centro storico con le varie realtà periferiche del paese, sulla pulizia delle strade di campagna e dei viottoli sotto le mura, sulla utilità di una biblioteca e di attività culturali che valorizzino gli artisti locali (come ad esempio il pittore/musicista Domenico Fratini) e simili cosucce… Ho anche chiesto che venga riattivato il campo bocce… – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/04/treia-verso-il-25-maggio-2014-con-il.html

San Felice del Benaco – Scrive Simone Zuin: “Sabato 12 aprile dalle ore 10.00 alle ore 13.00. A San Felice del Benaco un convegno che vuole mettere a fuoco la sostenibilità economica e politica del rispetto del territorio, evidenziando l’inutilità del consumo di suolo. E’ possibile garantire un reale rispetto del territorio creando profitto, lavoro e sana crescita economica? Per provare a dare una risposta a questa domanda la lista civica “Idee in Comune per San Felice, Portese e Cisano” ha organizzato un ambizioso convegno dal titolo “RISPETTARE IL TERRITORIO . Una diversa idea di sviluppo economico” presso l’auditorium del Santuario del Carmine a San Felice del Benaco (BS). Info. simonezuin@gmail.com”

Roma. Collasso – Scrive Franco Rizzi: “Il 15 aprile alle ore 18 presso il Centro di Studi italo-francesi in piazza di Campitelli 3 a Roma, si terrà la presentazione del libro “Geopolitica del Collasso. Iran, Siria e Medio Oriente nel contesto della crisi globale”, di Roberto Iannuzzi. Info. f.rizzi@uni-med.net”

Viterbo. Santa Barbara non va in palestra – Scrive Michele Bonatesta: “Quella palestra a Santa Barbara, carissimo sindaco Leonardo Michelini e gentilissima assessora Raffaela Saraconi, a giudizio del sottoscritto…’n se po’ ffà ! ‘N se po’ fa’ con i 700.000 euro portati dal sottoscritto quando il sottoscritto era senatore della Repubblica Italiana – in quanto trattasi di soldi provenienti da una Legge Finanziaria la cui utilizzazione era specificatamente finalizzata a….” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/04/viterbo-il-romanzo-della-palestra.html

Russia. Nuova moneta aurea – Scrive Sorcha Faal: “Il Ministero degli Affari Esteri avverte che il presidente Putin ha ordinato l’immediata attuazione del “Progetto Doppia Aquila”, che chiede che la Banca Centrale della Federazione Russa inizi la produzione di monete da 5 Rubli d’oro, contenenti 0,1244 once troy di Oro puro, decorate con una doppia aquila, le quali diventeranno l’alternativa mondiale sia al dollaro USA che all’euro per l’acquisto di forniture energetiche”

Mio commentino: “Ci aveva provato anche il compianto Geddafi e lo hanno fatto fuori… dobbiamo aspettarci un imminente attacco contro la Russia?”

Pasqua di compassione – Scrive AVA: “In tutte le grandi religioni Dio ha parlato per mezzo dei suoi Figli e dei suoi Profeti chiedendo amore per tutte le creature. E’ tempo che le religioni ascoltino la Sua parola. Più che in ogni altro periodo dell’anno la Pasqua è per gli esseri umani un momento di gioia, per milioni di animali è un appuntamento con il terrore e con la morte a causa dell’uomo…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2014/04/religione-e-compassione-messaggio.html

Accontentare i vecchietti – Scrive Guido Ceronetti: “Hillman nel suo mirabile saggio sulla vecchiaia raccomanda di mantenere viva l’immaginazione erotica: benissimo, ma poi come esci da quel tormento? Il ricorso alle prostitute non è certo un rimedio. La prostituzione degrada l’uomo, molto più della donna. Del resto le battone sono una specie in estinzione. Ma dal momento che già esiste nell’Europa non cattolica il servizio erotico volontario per i disabili, non dovrebbe essere fatto un passo successivo estendendolo a tutti i vecchi d’immaginazione vivace e di speranza morta?”

Roma e Latina. Appuntamenti ecologisti – Scrive Riccardo Oliva: “Nel secolo della globalizzazione, noi difendiamo la “diversità”, valore caratterizzante della Natura e di ogni cultura umana. Ci opponiamo ad un sistema fondato sul mito del progresso, alimentato dal consumo sfrenato e finalizzato unicamente al profitto. Progredire oggi, significa fermarsi un attimo e capire dove stiamo andando e perché lo stiamo facendo così velocemente. Progredire significa rispettare la Terra nella sua interezza..” – Continua con eventi: http://retedellereti.blogspot.it/2014/04/appuntamenti-con-memento-naturae-latina.html

Sulmona. Salvare la Transiberiana Italiana – Scrive Salviamo il Paesaggio: “La chiamano “la Transiberiana d’Italia”: stiamo parlando della linea ferroviaria Sulmona-Carpinone-Isernia, che corre tra i suggestivi paesaggi appenninici di Abruzzo e Molise. Oggi questa linea rischia di essere smantellata, mettendo fine a più di un secolo di storia e dilapidandone il potenziale turistico. Numerosi cittadini, comitati e associazioni si stanno battendo perché ciò non accada.”

Venezia. Ultimo Tanko a Piazza San Marco – Scrive Vincenzo Mannello: “Ma il Tanko c’è, bello e (quasi) pronto per la “marcia su Venezia”. Prodotto autoctono della inventiva imprenditoriale veneta, mancava però di un “cannoncino da 20″ ancora da assemblare. Sembra che il carrista incaricato si ponesse il problema di come mirare. Gli inquirenti sospettano che, sotto sotto, il progetto del Tanko fosse riconducibile ad una delle armi segrete di Hitler, mai utilizzate. E che il poderoso mezzo fosse in grado di mirare da solo. E poi…, nella testa dei Serenissimi aleggiava una certezza: un sol colpo sarebbe bastato ad impadronirsi della piazza San Marco, di Venezia e del Veneto tutto. Oggi sono in galera,con lo stato italiano non si scherza. La “giustizia” ha colpito inesorabilmente, i servizi segreti hanno sventato il pericolo, Napolitano regna sulla nazione “una ed indivisibile”. Beh, tempo loro…., dei padroni di Roma…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/04/05/marcia-su-venezia-e-ultimo-tanko-a-piazza-san-marco/

Veneto. Lotta anti OGM – Scrive Stefano: “..il Ministro Maurizio Martina ha informato il Consiglio dei Ministri dell’eventualità che, dopo il pronunciamento del Tar del 9 aprile sulla legittimità del decreto che dispone il divieto di coltivazione in Italia per 18 mesi del mais geneticamente modificato, si debba intervenire con eventuali nuovi provvedimenti, d’intesa con le Regioni. E’ stata concordata la possibilità, con i colleghi Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, e Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente, di un intervento comune atto a impedire eventuali coltivazioni qualora la sentenza annullasse il decreto in essere. Il Ministro Martina ha comunicato, inoltre, al Cdm di aver già convocato le Regioni per giovedì 10 aprile al fine di trattare il tema.”

Cosmogonia fantastica – Scrive Giorgio Vitali a commento ed integrazione di http://retedellereti.blogspot.it/2014/04/robert-lanza-lintelligenza-esiste-prima.html -: “Ci stiamo orientando, sia pure a sbalzi e ritrosie, verso una CONCEZIONE del MONDO e della VITA che fu propria di alcune epoche della storia umana e che fu spesso repressa da rigurgiti di positivismo materialista che tentava di AZZERARE gli aspetti più ALTI della spiritualità: invenzione, ispirazione, meditazione, creazione, ARTE nelle sue svariate declinazioni…” – Continua in calce al link segnalato

Universo auto-creato – Invero anche quando riteniamo di essere una parte e separati dal Tutto non possiamo fare a meno di affermarlo attraverso la coscienza che è la radice del nostro sentire e l’unica prova del nostro esistere. Tale coscienza è caratteristica comune di ogni forma vivente ed è connaturata nella natura stessa. In fieri, o in latenza, nella materia cosiddetta inorganica ed in evidenza nelle forme organiche, che della materia sono una trasformazione biochimica. Ed è appunto in questa “coscienza”- meglio definirla “consapevolezza”- che la manifestazione prende forma e quindi diventa esperienza sensoriale. E tale Coscienza, in quanto naturale espressione dell’Assoluto, è unica ed indivisibile, essa rappresenta la vera realtà di ogni essere. Sia esso un ipotetico Dio od un’ameba od un germe od una pietra… e di questo la fisica quantistica può darne una dimostrazione. Nel tentativo di scardinare almeno l’ignoranza più grossolana sulla vera natura dell’Essere e dell’Esistere. – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/04/taoismo-buddhismo-advaita-e-la.html

Siamo tutti in batteria! Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,
siate un cespuglio nella valle,
ma siate il miglior piccolo cespuglio sulla sponda del ruscello.
Se non potete essere una via maestra siate un sentiero.
Se non potete essere il sole siate una stella,
non con la mole vincete o fallite.
Siate il meglio di qualunque cosa siate
Cercate ardentemente di capire a cosa siete chiamati
e poi mettetevi a farlo appassionatamente.”
(Martin L. King)

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Riforma carceraria – Riproposto dal Circolo vegetariano VV.TT. il Carcere Autogestito Modello Cooperativa

In seguito alla discussione sorta fra il presidente Napolitano – accusato da alcune forze politiche di voler favorire Berlusconi- ed il M5S in merito al suggerimento ai presidenti delle Camere, sul problema del sovraffollamento delle carceri, si è riacceso il riflettore sul problema.

Idee e proposte arrivano anche dal “basso”, tra queste quella di un carcere autogestito dagli stessi detenuti, coadiuvati da assistenti laici e volontari non stipendiati.

La proposta, nella fattispecie, arriva da Paolo D’Arpini, attivista del circolo vegetariano VV.TT., che già nel 2008 presentò una proposta al Ministro di Giustizia: “necessario è un intervento per una situazione che è causa di degrado, suicidi, corruzione interna agli istituti di pena, nonché di enormi spese di gestione, a carico dello Stato, per il mantenimento delle strutture e della sorveglianza”.

Proposta di carcere auto-gestito

Al Presidente del Consiglio – Al Ministro della Giustizia – Alle Commissioni Parlamentari Preposte

Il sottoscritto firmatario, in considerazione delle condizioni pessime in cui versano i detenuti e del costo altissimo sostenuto dalla comunità nel mantenimento degli attuali Istituti carcerari, invita gli Organi dello Stato, le Camere e le Commissioni Parlamentari preposte a intraprendere un esperimento di riorganizzazione carceraria che sia realmente educativo e induttivo al pieno reinserimento sociale dei sottoposti al carcere.

A tal fine il sottoscritto propone un modello di carcere basato sulla auto-conduzione da parte dei detenuti, affiancati da volontari laici non stipendiati e con gli stessi poteri dei carcerati e conviventi stabilmente negli Istituti rieducativi stessi.

Il modello suggerito è quello di un “carcere-comunità” in cui i membri volontariamente accettano di seguire questa metodologia e possono gestire la struttura e provvedere al suo mantenimento sia economicamente che regolamentariamente, scegliendo lo svolgimento di un lavoro autonomo od organizzato collegialmente all’interno della struttura stessa. Un sistema carcerario cooperativo che prevede la produzione in proprio di beni, cibo, opere d’arte, oggetti e suppellettili scambiabili o commercializzabili liberamente, sia all’interno che all’esterno, come pure la possibilità di eseguire prestazioni d’opera per conto terzi. I membri lavoratori di questo carcere modello rinunciano ad ogni rimessa in denaro (da parenti od amici) prevista dall’attuale regolamento carcerario e si impegnano quindi a vivere unicamente del proprio lavoro, gestendo inoltre anche la mensa ed i vari altri servizi interni.

Gli addetti al controllo (le attuali guardie carcerarie) saranno ubicati all’esterno dell’Istituto ed avranno la funzione di impedire l’uscita (o l’entrata) non consentita dal perimetro carcerario e di svolgere quegli interventi che si rendessero necessari in casi di emergenza.

Si consiglia che un siffatto carcere modello possa sorgere in zone disabitate ove sia possibile occuparsi di agricoltura, pastorizia o simili attività. Si consiglia inoltre che tale esperimento si effettui inizialmente per quei condannati non recidivi, naturalmente sensibili a questo metodo edificante, lasciando però la possibilità anche nei penitenziari (riservati ai detenuti recidivi) di giungere all’autogestione, ove le condizioni generali lo consentano.

Il sottoscritto ritiene che questa proposta innovativa, oltre che portare vantaggi alla società ed alle casse dello Stato e garantire dignità umana ai detenuti, sia portatrice di Civiltà, Emendamento e Compassione.

Paolo D’Arpini
Circolo Vegetariano VV.TT.

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Vedi anche:

http://www.aamterranuova.it/Ambiente-e-decrescita-felice/Un-carcere-auto-gestito-di-Paolo-d-Arpini

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Commento ricevuto:

Caro Paolo, ho letto la tua proposta sul carcere autogestito
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/04/05/riforma-carceraria-riproposto-dal-circolo-vegetariano-vv-tt-il-carcere-autogestito-modello-cooperativa/
e devo dire che in linea di massima sono d’accordo con te, ma permettimi qualche osservazione.

Trasferire dei carcerati, struttura e tutto il resto, nelle zone abbandonate, è un’idea giusta, perché forse si potrebbe ridare valore alla montagna, in continuo spopolamento; però mi permetto di ricordarti che ci sono tanti paesi fantasma che aspetterebbero solo nuovi abitanti.

Piuttosto che cementificare ancora, basterebbe restaurare, in modo adeguato, per mantenere le caratteristiche del luogo, i tanti ruderi e/o case già abitabili che sono praticamente invendute e abbandonate, in accordo, ovviamente coi proprietari.

Le frane, gli smottamenti, gli incendi, le alluvioni, potrebbero essere controllate e ricreato un ambiente a misura d’uomo, senza offesa alla natura. Ho nella memoria l’Australia, antica colonia di detenuti inglesi, diventata uno Stato, tra l’altro, in continua crescita.

Un altro pensiero lo devo esprimere sui laici e custodi volontari. A mio avviso, il volontariato è fallito da tempo e questa proposta mi pare una nuova utopia.

Preferirei pensare a detenuti che, una volta scontata la pena e consapevoli che la vita era ben altro, potrebbero decidere di redimere altri, con l’esempio, la presenza costante e quel piccolo introito che avrebbero dal lavoro nella comunità, alla pari.

Le guardie, fuori, sono comunque indispensabili; si eviterebbero inutili doppioni, possibilità di connubi pericolosi e si distribuirebbero gratifiche adeguate all’impegno preso con coscienza.

Credo che il futuro dell’umanità non sia la luna, ma la capacità di convivenza e che i nostri nuclei familiari, attualmente vilipesi e contestati, diventerebbero il nucleo centrale di nuove famiglie, nuove e sane “cellule” delle nostre società alla deriva.

Grazie per questo tuo impegno.

Franca Oberti

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Mia rispostina: “Accolgo i suggerimenti. La proposta del carcere autogestito ha la funzione di riavvicinare i detenuti alla società attiva, del lavoro autonomo e dell’auto-produzione. Potrebbe addirittura diventare un modello di nuova società eco-solidale e socialmente avanzata. Nella mia mente immaginavo queste comunità di recupero come una sorta di monasteri medioevali in cui conservare la cultura e l’umanità preservandole dalla barbarie esterna.” (Paolo D’Arpini)

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