Cuba, avamposto di libertà controcorrente

Il presidente russo Vladimir Putin ha iniziato un viaggio di sei giorni in America Latina in concomitanza con il vertice BRICS a Brasilia. L’ordine del giorno completo comprende Cuba, Nicaragua, Argentina e Brasile. I canali televisivi occidentali utilizzano un mantra trito e ritrito ripetendo sempre che il tour è il tentativo della Russia di rompere l’isolamento internazionale. Questo tipo di discorso nasce dalla nostalgia del governo degli Stati Uniti quando guidava i golpe nell’emisfero occidentale. 30-40 anni fa l’America Latina era il santuario degli Stati Uniti. I governi fantoccio obbedivano a tutte le direttive di Washington. Cuba era l’unico a resistere all’impero, respingendo tutti gli attacchi e pagaiando la propria canoa. Si eliminavano i regimi nazionalisti nel continente che cercavano l’indipendenza. Washington recisamente pose fine a tutti i tentativi d’installare regimi “pro-sovietici” con metodi come complotti, terrore, “quinta colonna”, sabotaggio economico e annientamento fisico dei politici caduti in disgrazia. Guatemala, Grenada, Cile e Panama sono solo alcuni Paesi dissidenti puniti dagli Stati Uniti, anche con azioni sanguinarie. Nei giorni della guerra fredda, i politici statunitensi erano abituati a fare ballare gli altri con la loro musica. Hanno sempre trattato l’America Latina come una colonia. Oggi Venezuela, Ecuador, Cuba, Bolivia, e molte nazioni insulari dei Caraibi, Brasile e Argentina mettono i loro interessi nazionali in cima alla lista delle priorità, suscitando grande esasperazione a Washington. Gli Stati Uniti coltivano l’odio verso chi si rifiuta di conformarsi. I servizi speciali degli Stati Uniti lanciano i piani di destabilizzazione e provocano conflitti tra Stati latino-americani, in particolare nel caso dei Paesi governati da “leader populisti”. L’obiettivo è diffondere il caos sul continente e creare nuovi attriti da usare come pretesto per l’intervento armato. Cuba e Venezuela sono i principali nemici. Se non fosse per la solidarietà dei Paesi latino-americani, il progresso dell’integrazione e le politiche equilibrate di Brasile e Argentina, che rifiutano categoricamente l’ostile retorica “anti-populista” di Washington, senza dubbio ci sarebbero stati “bombardamenti umanitari” contro questi Paesi. L’irrazionalità e imprevedibilità degli Stati Uniti preoccupano i Paesi amichevoli verso gli USA nel continente. In America Latina ritengono ampiamente che Washington avrebbe sacrificato qualsiasi alleato e utilizzato qualsiasi inganno per i propri interessi. Dopo gli scandali spionistici in Europa e le rivelazioni dell’intelligence statunitense verso le agenzie governative tedesche, tale parere si rafforza. Se gli statunitensi trattano i loro più stretti alleati in questo modo, cosa faranno clandestinamente in America Latina? Gli Stati Uniti ritengono di poter fare qualsiasi cosa, violare regole, ignorare ragioni. Questo è ciò che i miei colleghi latinoamericani mi hanno detto in privato.
L’America Latina è incline a cooperare con i Paesi che rispettano il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite. Il viaggio del Presidente Putin è benvenuto, non importano gli sforzi della “propaganda nera”. L’America Latina ritiene che Putin sia il più popolare politico contemporaneo. Alcuni media hanno anche pubblicato immagini che confrontano il cordiale sorriso del presidente russo e la sua mano tesa per una stretta di mano, e il volto minaccioso del presidente Barack Obama con le mani convulsamente serrate a pugno. Gli alleati regionali degli Stati Uniti sono stanchi della dittatura degli Stati Uniti. Questi gringos norteamericanos vogliono sempre comandare e intimidire, imponendo sanzioni. I latino-americani sono storditi dalle minacce degli Stati Uniti alla Russia. Se una piccola Cuba subisce il blocco, le eventuali sanzioni contro la Russia non sono che conseguenziali. Il viaggio del presidente Putin è iniziato con il Paese che considera la Russia con simpatia e amore. Le persone in età ricordano la canzone La Paloma brillantemente eseguita da Klavdia Shulzhenko:
“Cuando de tu ciudad de la Habana, navegó yo en la distancia, Sólo ha de las adivinar Arreglo para mi tristeza!”
“Quando lascio la vostra Havana navigando lontano, Puoi solo indovinare il mio dolore!”
La visita del Presidente della Russia ha un significato simbolico. Dopo aver attraversato momenti difficili negli ultimi anni, l’alleanza tra Russia e Cuba emersa negli anni dopo la vittoria della rivoluzione cubana, diventa sempre più forte adattandosi alle nuove realtà storiche. L’agenda di Putin include la cerimonia della posa della corona di fiori al Memoriale di soldato sovietico internazionalista… Raul Castro, Presidente del Consiglio di Stato di Cuba e Presidente del Consiglio dei Ministri di Cuba, ha preso parte alla cerimonia. Il Presidente Putin ha firmato 20 accordi economici e umanitari. Il più interessante per i cubani è stata la decisione del parlamento russo (Duma) di ripianare il debito cubano accumulato fin dai tempi sovietici. L’importo pari al 90% (oltre 30 miliardi di dolari) della somma viene condonato mentre i restanti 3,5 miliardi saranno investiti nell’economia dell’isola. Cancellando il debito si aprono nuove opportunità nei settori dell’energia, comunicazioni, medicina e aviazione. Zarubezhneft ha firmato un contratto con CubaPertoleo per l’esplorazione e lo sviluppo del giacimento di Boca de Jaruco. La società che in precedenza aveva stipulato un contratto con la cubana Union de Cubapetroleo per le operazioni pilota, valutazione e applicazione di metodi di recupero del petrolio secondario presso il giacimento di Boca de Jaruco, aveva scelto la ERIELL Group quale contractor per la perforazione. Zarubezhneft, Rosneft e CubaPetrolero svilupperanno il lotto 37 sulla piattaforma continentale. Secondo le prime stime, le riserve cubane superano i 20 miliardi di barili. In totale ci sono 59 lotti da licenziare, e contratti sono stati firmati con aziende di Venezuela, Cina, Brasile, India e Canada. La concorrenza è forte.
Russia e Cuba sono intente ad incrementare la joint venture. Nel 2013 il fatturato del commercio è stato solo 185 milioni dollari, ed è in leggero calo quest’anno. Gli esperti ritengono che il credito concesso dalla Russia nel 2009 sia troppo limitato. In primo luogo è stato utilizzato per l’edilizia e l’acquisizione di attrezzature agricole. 25 contratti con esportatori sono stati conclusi nel 2010-2013 con la partecipazione di 16 esportatori russi e 5 importatori cubani. KAMAZ, IVEKTA, CHETRA – macchine industriali, Cheljabinsk macchinari da costruzione e stradali. I cubani adempiono pienamente ai loro obblighi creditizi contrattuali, pagando regolarmente gli interessi e la Russia non ha reclami. La Russia prevede di partecipare allo sviluppo della zona di libero scambio nella città portuale di Mariel, nelle vicinanze de L’Avana. I progetti congiunti di assistenza sanitaria ed energia aumentano. La cooperazione militare viene anche intensificata. I cubani sanno bene come gestire i sistemi russi… Alcuni aspetti di questa cooperazione rimangono nell’ombra per ben noti motivi. L’accordo spaziale Russia-Cuba è stato firmato nel febbraio 2013, entrando in vigore entro la fine di quest’anno. Uno dei problemi è la base giuridica per l’installazione dei siti di GLONASS. Vladimir Putin ha detto che la Russia è interessata a collocare il sistema GLONASS a Cuba. “La Russia è interessata a collocare stazioni terrestri di GLONASS a Cuba. E in questo caso, la parte cubana avrà accesso a servizi e tecnologie per comunicazioni satellitari nella zona della stazione”, ha detto il presidente dopo i colloqui con il presidente del Consiglio di Stato di Cuba Raul Castro. Secondo RIA Novosti è stato firmato l’accordo intergovernativo russo-cubano per la cooperazione spaziale nel febbraio 2013. Si prevede che entrerà in vigore a breve. Quindi ci sarà una base giuridica per la realizzazione delle stazioni terrestri di GLONASS a Cuba. La Russia ha avuto colloqui con gli Stati Uniti per distribuire le stazioni GLONASS sul suolo statunitense (sulla base della reciprocità, vi sono 19 siti statunitensi in Russia). Il Pentagono e la Central Intelligence Agency si oppongono. Le agenzie ritengono che le stazioni GLONASS potrebbero essere utilizzate per scopi spionistici e militari. Il ?ongresso degli Stati Uniti suona l’allarme sulla tecnologia satellitare russa richiedendo agli alti funzionari della sicurezza nazionale degli Stati Uniti di fornire informazioni sulla minaccia rappresentata dalla proposta russa di istituire stazioni di monitoraggio per il sistema di navigazione satellitare GLONASS sul suolo statunitense. Come l’Armed Services Committee del Congresso martella sui dettagli finali del National Defense Authorization Act per il 2015, il rappresentante Jim Bridenstine ha proposto un emendamento che richiede al segretario alla Difesa, al segretario di Stato e al direttore della National Intelligence di riferire al Congresso sulla proposta russa per impiantare 8 stazioni di monitoraggio GLONASS negli USA. I funzionari della sicurezza nazionale dovrebbero rivelare le posizioni dei siti GLONASS, valutare le potenziali minacce che pongono all’infrastruttura di sicurezza nazionale degli Stati Uniti e presentare piani concreti per mitigare queste minacce. Gli eventi si svolgono in modo tale che la Russia dovrà chiudere definitivamente le stazioni statunitensi.
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che la Russia aiuterà Cuba a superare il blocco illegale imposto dagli Stati Uniti, dopo l’incontro con il Presidente del Consiglio di Stato di Cuba Raul Castro. Il Ministro del Commercio Estero di Cuba, Rodrigo Malmierca, ha detto che il principale obiettivo della nuova legge sugli investimenti Esteri nel Paese è attrarre capitali nei diversi settori dell’economia nazionale. “Il nostro disegno di legge prevede garanzie per il capitale straniero e difende i nostri interessi nazionali nella ricerca di Cuba della sovranità nella proiezione di capitali per l’economia nazionale. Senza mai fare ciò che fu fatto nel passato neocoloniale, quando praticamente il Paese fu venduto”, ha detto il funzionario cubano durante un’intervista speciale a Telesur. In viaggio nella capitale venezuelana, dove a 200 aziende vengono presentati i dettagli dei nuovi regolamenti, Malmierca ha detto che dopo l’inaugurazione lo scorso gennaio dell’Area di sviluppo spaziale o del porto di Mariel, s’è avuto la nuova apertura del Paese al capitale straniero. “E già operativo. Spostiamo il terminal dei container di L’Avana (Havana) a Mariel, un porto moderno”, ha spiegato il diplomatico, aggiungendo che è un “grande vantaggio sviluppare questa zona speciale”, mirando a fornire maggiori incentivi nell’attrarre capitale straniero, soprattutto di aziende tecnologiche, di marketing ed agricole tra le altre. Sul rapporto commerciale con i Paesi dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (ALBA), ha detto che si tratta di un approccio integrato dell’economia cubana e “sarà presente nello sforzo di Cuba per commercializzare l’economia nazionale”. Sull’embargo commerciale degli USA subito dall’Avana per 50 anni, ha detto che è l’unico grande ostacolo che affronta il Paese, ma non influenzerà il corso del modello economico. Allo stesso modo, si riferiva all’unificazione monetaria e del cambio attuato dal governo cubano, aggiungendo che il presidente Raul Castro aveva recentemente detto che tale processo deve progredire gradualmente, proteggendo i soldi della popolazione. Il ministro ha detto che il Paese non ripeterà gli errori del passato sperperando le ricchezze nazionali.
Come previsto, Vladimir Putin ha incontrato Fidel Castro, che non detiene posizioni ufficiali ed è coinvolto principalmente in programmi giornalistici. Si concentra sui temi scottanti del nostro tempo, proponendo definizioni e previsioni struggenti e perspicaci. È attento e sa tutto della politica mondiale. Credo che sarà interessante per il Presidente Putin conoscere il parere di Fidel Castro su alcuni eventi e personaggi politici (sa come fare confronti). Non credo che le loro opinioni differiscano molto. L’esperienza è di enorme rilevanza nella politica contemporanea.

Nil Nikandrov – Strategic Culture Foundation.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

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