Vivisezione sugli umani “per legge” – E vai col Testo Unificato per l’utilizzo dei corpi post mortem “cerebrale” a fini di studio, ricerca scientifica, esercitazioni chirurgiche, chimiche e radiologiche

In merito al Testo Unificato per l’utilizzo dei corpi post mortem “cerebrale” a fini di studio, ricerca scientifica, esercitazioni chirurgiche, chimiche e radiologiche sostenuto da PD e M5S ed altri
(vedi: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/05/27/agli-onorevoli-deputati-della-repubblica-italiana-appello-per-fermare-il-voto-legislativo-del-testo-unificato-dellorrore-c-100-binetti-c-702-grassi-c-1250-dorina-bianchi/)
i parlamentari in commissione -furbescamente- hanno fatto modificare il testo della legge sostituendo la parola CORPO con CADAVERE!

E’ bene precisare che l’espianto di organi quali cuore, fegato, polmoni, reni, ecc., si effettua da persona in coma, sottoposta a ventilazione mediante intubazione, e non da un morto in arresto cardio-circolatorio-respiratorio, come tutti intendiamo.

La persona viene incisa dal bisturi mentre il suo cuore batte, il sangue circola, il corpo è roseo e tiepido, urina, può muovere gambe, braccia, tronco, ecc… Le donne gravide portano avanti la gravidanza.

Non è vero che prima si interrompa la ventilazione e che poi, a cuore e respiro fermi da 20 minuti, si inizi il prelievo, ma è proprio l’opposto.

Gli organi vengono tolti da persona che ha perso la coscienza, dichiarata d’autorità in “morte cerebrale”, le cui reazioni alla sofferenza prodotta dall’espianto sono impedite da farmaci paralizzanti o da anestetici.

Ecco alcuni pareri di noti medici:

Prof. Dr. Massimo Bondì, L.D. Pat. Chir. e Prop. Clin. Univ. La Sapienza Roma, chirurgo generale e patologo generale: “La morte cerebrale è ascientifica, amorale e asociale” (Audizione Commissione sanità 1992).

Dr. David W. Evans, Fellow Commoner of Queens’ College Cambridge, cardiologo dimessosi dal Papworth Hospital per opposizione alla “morte cerebrale”: “C’è grande differenza tra essere veramente morto ed essere dichiarato clinicamente in morte cerebrale” (Audizione Commissione sanità 1992).

Dr. Robert D. Truog, Dr. James C. Fackler, Harvard Medical School Boston: “Non è possibile accertare la cessazione irreversibile di tutte le funzioni del cervello” [Critical Care Medicine, n° 12, 1992, “Rethinking Brain Death” (Ripensamento sulla morte cerebrale)].

Prof. Peter Singer, Presidente dell’Associazione Internazionale di Bioetica: “…la morte cerebrale non è altro che una comoda finzione. Fu proposta e accettata perché rendeva possibile il procacciamento di organi” (Congresso di Cuba 1996).

Dr. Cicero Galli Coimbra, Head of Department neurology and neurosurgery, Univ. Sau Paulo, Brasil: “…i protocolli diagnostici per dichiarare la morte cerebrale (test dell’apnea) inducono un danno irreversibile su pazienti che potrebbero essere salvati”

Paolo D’Arpini

Commento di Giorgio Vitali: “Abbiamo lottato decenni per cercare di far capire concetti elementari. Non è possibile distinguere i morti VERI da quelli da espiantare. Ma LORO lo fanno tranquillamente. NESSUNO, meno Noi, che si ponga il problema: intellettuale prima ancora che morale. Civile prima che razionale. Ci uccidono perché a LORO piace fare così.”

Commento di Marco Tiberti: “Riassumendo gli ex democruschi Binetti, Bianchi e Grassi ce voiono vivisezionà, bombardà de raggi e prodotti chimici, sospinti dal M5S, con il silenzio assenso del resto del parlamento italiano e benedizione finale del Vaticano: che dire, a Frankenstein je fanno na sega. Comunque non preoccupatevi se il vostro caro è morto o meno, dopo 1 anno di vivisezione, bombardamenti radiologici e chimici vi restituiscono la salma e provvedono pure alle spese di tumulazione, certo in economia.. ma de sti tempi se sà è già un lusso..”

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Comunicato Stampa integrativo della Lega Antipredazione Organi:

Riflessioni sugli emendamenti al Testo Unificato per l’utilizzo del corpo post mortem cerebrale – Testo Unificato Binetti 100 -Grassi 702 -1250 D.Bianchi

Gentili Soci e simpatizzanti,

La seduta in commissione Affari Sociali legislativa del 29 maggio 2014 ha ulteriormente camuffato la materia per essere completamente criptica alla comprensione dei cittadini.

Il relatore Grassi (PD) ha proposto di sostituire il titolo noto con il seguente: “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica”
Viene quindi modificato l’art.1 comma 1. con il seguente: “ La presente legge detta norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica da parte di soggetti che hanno espresso in vita il loro consenso secondo le modalità stabilite dall’art.3 della presente legge)” e altri emendamenti di forma (quanto sopra è stato approvato in linea di principio dalla Commissione).

Grassi (PD) raccomanda l’approvazione del proprio emendamento1.4 ai sensi del quale l’utilizzo del corpo sia solo dopo l’avvenuta dichiarazione di morte ad opera dell’ufficiale dello stato civile. MA E’ UN INGANNO.

Infatti la L. 578/93 nel collegato DM 582/94 sull’accertamento di morte cerebrale all’Art.6 c.2. enuncia che “L’accertamento e certificazione di morte (cerebrale ndr) eseguito con le modalità indicate negli artt.3 e 4 esclude ogni ulteriore accertamento previsto dall’ordinamento di stato civile e dal DPR.285/93..

Quindi il medico necroscopo ha solo il compito di confermare(Art.6 c.3). (Cecconi si riserva).

G. Grillo, Cecconi, Dall’Osso, Di vita (M5S) hanno ora percepito il rischio del Testo Unificato e propongono di sostituire le parole “corpo umano e tessuti” con la parola “cadavere” ovunque ricorrano nel testo e di sopprimere il comma 3. dell’art.1 sostituendo il riferimento alla L.578/93 con il riferimento al DPR 285/90 e relativa circolare N. 24 del 93 che indica testualmente che “per cadavere si intende ‘il corpo umano rimasto privo delle funzioni cardiorespiratoria e cerebrale’”.

Cecconi e G.Grillo hanno chiesto di sopprimere le parole “della legge 578 del 1993”(morte cerebrale).

Giulia Grillo (M5S) ha illustrato la ratio dell’emendamento di Cecconi volto a sopprimere il rinvio alla L.578/93 in quanto la predetta legge si riferisce espressamente alla morte cerebrale, rassicurando che la soppressione di tale riferimento non avrebbe ripercussioni sulla disciplina dei trapianti.

Cecconi (M5S) ha insistito affinché sia posto a votazione il proprio emendamento per sopprimere il riferimento alla legge n.578 del 1993.
La Commissione respinge l’emendamento di Cecconi e dei grillini .

E’ ormai evidente che la parola “cadavere” è un passpartout omologante ogni condizione di grave malattia per l’ uso del corpo ai fini della ricerca in vivo: che sia persona con lesioni cerebrali dichiarata “morta cerebrale” a cuore battente, che sia soggetto in arresto cardiocircolatorio e respiratorio di 20 minuti (ECG), o a Cuore Non Battente (NHBD) da 1/4 minuti e cervello vivo, per i procacciatori di cavie umane, tutti sono classificati come cadaveri per mascherare che si tratta di vivisezione, e proprio qui sta l’inganno.

Quindi non avendo ottenuto la soppressione dell’invio normativo alla legge 578/93 e la sostituzione col DPR 285/90 non resta che supplicare i deputati onesti di raccogliere le firme contro il voto in sede legislativa per tornare all’iter normale in Commissione referente e Aula
9 firme della Commissione oppure 63 firme di deputati.

La settimana prossima la Commissione si riunisce di nuovo
scrivete all’On Giulia Grillo: GRILLO_G@CAMERA.IT

Nerina Negrello
presidente
www.antipredazione.org

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Commento di Marco Bracci: “Dio è la VITA, ovunque, in chiunque, in ogni cosa (quindi anche noi siamo Dio), dato che la vita è vibrazione e TUTTO vibra, anche le pietre e i morti. Si, i morti; uno scienziato russo dimostrò, anni fa, che anche dopo 14 giorni dal decesso, un corpo umano continua a vibrare, quindi ha ancora in sé una parte di vita (ndr 1-non poté continuare il test per più di 14 giorni perché la legge russa lo proibisce) (ndr 2-alla faccia di chi sostiene, per proprio interesse, che un uomo è morto se ha l’encefalogramma piatto)”

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Commento di Paola Botta Beltramo: “Premetto che non sono medico né terapeuta ma ho seguito alcuni ricercatori – l’antropologo-teosofo B. del Boca, il dr. Hamer ed altri – Fra questi altri un signore, ora ultraottantenne, che mi raccontò che all’età di vent’anni, a seguito di un grave incidente stradale, fu dichiarato morto. Stavano chiudendo la bara quando, con un enorme sforzo di volontà, riuscì a muovere la mano. Raccontò che durante quell’assenza si vide fuori dal corpo, percepiva tutto quello che accadeva attorno a lui, ma non poteva comunicare .

Copio dal libro “Testamento per una Nuova Medicina” del dr. Ryke Geerd Hamer:

pag. 174-175: “L’assenza nell’infarto cardiaco sinistro con ulcera dell’intima coronarica, bradicardia ventricolare e aritmia: l’intima coronarica appartiene al centro corticale sensoriale, pertanto in fase conflittuale attiva produce dolori (angina pectoris) e ulcera. Oltre al progressivo rigonfiamento della mucosa dell’epitelio pavimentoso, che porterà all’occlusione delle coronariche (derivato dell’arco branchiale) in fase di riparazione, durante la crisi epilettoide, abbiamo:

a) Un forte dolore (super angina pectoris) e
b) Un’assenza, la cui durata dipende dalla durata del conflitto precedente.

Per molti, anzi per moltissimi pazienti, questa assenza viene erroneamente già considerata uguale alla morte. Così, mi pare di capire, si viene a costituire il grande numero dei cosiddetti “morti apparenti”.

Purtroppo molti di questi pazienti delle nostre cliniche non hanno più alcuna possibilità di risvegliarsi dalla normale assenza biologica, perché durante questa assenza vengono loro subito espiantati gli organi per le donazioni…………… lo stesso accade a volte per le riparazioni delle vene coronariche che possono causare infarto cardiaco destro con tachicardia. Anche qui può comparire un’assenza che spesso viene erroneamente interpretata come morte e a volte anche per il coma epatico. Un’assenza nella crisi epilettoide in corso di epatite (fase di riparazione del programma di rancore nel territorio) in qualche caso è di fatto del tutto normale.” (Paola Botta Beltramo)

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