Russia, fatti più in là…. che arrivano i “nostri”

Dalle conversazioni telefoniche tra funzionari USA ed elementi dell”opposizione ucraina oggi al potere, emerge chiaramente che tutta questa operazione è stata voluta, creata e finanziata dagli Stati Uniti.
Hanno usato metodi da guerra psicologica e terroristica impiegati in altri scenari: dalla Lituania alla Libia. Come l’utilizzo di cecchini che sparano sui manifestanti per far cadere la colpa sulla polizia di Yanukovich.
Hanno investito 5 miliardi di dollari dalla “rivoluzione arancione” ad oggi. Ora si capisce come siano stati utilizzati quei soldi.

Lo scopo? Gli scopi sono diversi, vediamoli:
1. Allargare il territorio europeo controllato dalla NATO in funzione di contrasto alle potenze emergenti, Russia e Cina in particolare (quest’utima aveva opzionato milioni di ettari a coltivazione sul territorio ucraino).
2. Mettere le mani sulla gestione dei flussi di gas siberiano, condizionandone il prezzo su una Russia più minacciata e debole.
3. Tenere l’Unione Europea sotto controllo, proprio creando una crisi sul gas e tensioni nell’Europa orientale. Ci sono forti contraddizioni nell’era della globalizzazione e della crisi di sistema tra USA ed Europa, Germania in particolare.
4. Riassume i primi tre: mantenere l’egemonia in una fase di declino del dollaro e di uno sviluppo espansivo di altre economie. Tra Russia e Cina si commercia in Yuan, tra questi paesi e l’Iran gli scambi sono in oro.
Questa egemonia la si può mantenere solo con l’aggressione bellica, la potenza tecnologica militare, in questo caso dei missili balistici della NATO a 400 km da Mosca.

Siamo entrati tragicamente in un’epoca di guerra imperialista. E quanto avviene ai confini con la Russia è paragonabile per rischio nucleare alla crisi dei missili sovietici a Cuba del 1962.

In questa vicenda, l’Europa comunitaria “brilla” per asservimento agli USA e adesione alla sua sporca operazione. Non è un caso che Germania e Italia abbiano cercato di assumere posizioni meno oltranziste nei confronti di Mosca e più interlocutorie verso il Cremlino. Ma poi si sono dovute allineare alla linea di Obama.
L’UE è in realtà priva di una politica estera autonoma e tutto viene lasciato al Consiglio Atlantico, alla NATO, dove gli USA dettano la loro agenda.

Rompere con l’Unione Europea e avviare una fase costituente e democratica a partire dai paesi europei più colpiti dalla crisi: Grecia, Spagna, Portogallo, Italia (e ormai anche Francia), significa anche uscire dalla NATO, da questo dispositivo politico-militare bellico, ad alta aggressività.

Ma questo può avvenire solo se sapremo come cittadini, lavoratrici e lavoratori, come democratici avviare una rivolta sociale contro i trattati europei e la Troika, contro i nostri governi che nessuno di noi ha eletto, contro questa dittatura che sta stravolgendo i dettami costituzionali nati dalla Resistenza antifascista. Senza cecchini nazisti di Pravy Sektor.

Ma con la vera forza del popolo.

Nico Macce

Canzoncina di accompagnamento: http://testi-di-canzoni.com/canzone/mostrare/888037/le-sorelle-bandiera/testo-e-traduzione-fatti-piu-in-la/

I commenti sono disabilitati.