Nuove-vecchie leggi littoriali e manovre tattiche in corso in parlatorio – “Ucci ucci sento odor di cristianucci..!”

Lettura interessante al baretto di Treia. La giornata è uggiosa e fa pure un po’ freschetto, fuori in piazza un centinaio di ciclisti in tenuta sportiva alla moda, si contendono qualche premio, però fanno avanti e indrè al baretto a bere cappuccini, caffè, succhi.. ed a mangiare brioches. Come si dice brioches in latino? Esistevano le brioches a quei tempi beati?

Però qualcosa di simile ci sarà stato, me lo son chiesto scoprendo l’invito del monsignor Ravasi: “…vescovi, imparate a parlare in latino..”. Insomma pare che il latino sia talmente in disuso che pochi vescovi sanno leggerlo e scriverlo. Il latino soppiantato dal tedesco, dall’ebraico o dall’inglese? Poco importa quale sia la nuova tendenza vescovile l’importante è “recuperare le proprie origini -dice saggiamente il Ravasi- poiché tutta la storia della chiesa è scritta in questa lingua, la lingua ufficiale della chiesa cattolica e romana”.

Sotto sotto si intuisce che c’è una fronda… in corso, si intuisce pure che l’affaire Paoletto (il Corvo) è lungi dall’essere risolto… spuntano nomi di alti prelati coinvolti o prosciolti (prosciolti se aiutano le indagini, come d’uopo nella gestapo vaticana).

Nel frattempo a livello politico nazionale i partiti filo vaticani danno del filo da torcere al laico Bersani. Tutta colpa del premio di maggioranza e dei listini bloccati nella nuova legge elettorale (già vecchia come il cucco, anzi proto fascista). Ucci ucci sento odor di cristianucci che avanzano.. ce lo fa capire l’uscita del monti mario, ecclesiastico mancato ma bancario eccellente, il quale afferma: “se serve, dopo le elezioni, posso continuare con il mio governo”. Come dire una maggioranza con questa nuova legge elettorale non ci sarà mai, meglio continuare così come stiamo. Mi ricorda qualcuno che disse: “Dio me l’ha data (la corona) e guai a chi me la tocca!”

Sorseggio il cappuccino bollente e leggo pagine su pagine sulle proteste dei grillini fuoriusciti o ribelli contro il Grillo, insomma dopo la gogna a Di Pietro le ire mediatiche si rovesciano sul capo irsuto del comico genovese. Genova è “off limits” (causa ciclone incombente)?

Interrogativi aggiunti:

Perché stiamo diventando sempre più poveri?
Perché siamo governati da un individuo non eletto o nominato da altri (non eletti di nuovo), per tassarci e versare il nostro denaro o valore equivalente direttamente nelle casse dei banchieri internazionali privati?
Perché anche l’Italia ha ceduto ogni sovranità nazionale ad un gruppo di potere europeo privato?
E quindi perché questa bancarotta pianificata a tavolino di tutte le economie occidentali, viene fatta col nostro consenso, di cui apparentemente non sappiamo nulla?

Perché la città è vuota?
I giovani ammosciati?
Gli anziani istupiditi?
I mezz’età arroccati nel terrore di perdere le proprie, ultime, definitive, mediocrità?

Paolo D’Arpini

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Commento ricevuto:

Gentile Paolo D’Arpini,
Ringrazio del nuovo invio del Suo Giornaletto di Saul, che ho letto con piacere. Quale Segretario di Lega Italica, apprezzo le segnalazioni e le doglianze,evidenziate a tutti i livelli e su tutti i grandi temi. Però ritengo che lagnarsi e basta non è assolutamente utile. Ricordo che ormai in Italia sono sorti ben 7.200 movimenti. Ritengo che comunque se il Popolo Italiano vuole ottenere accoglimento delle proprie,sacrosante istanze, deve fare anzitutto autocritica,poi smetterla di separarsi in Destra, Centro e Sinistra, sull’esempio di Mazzini, che rinunciando alla Repubblica, ha consentito all’unificazione d’Italia. Dal punto di vista economico, abbiamo mille risorse nascoste, più degli altri Popoli: l’ingegno naturale (malgrado i paletti alla cultura posti negli ultimi 40 anni), il mare, la posizione geografica, il clima. Da notare che sono
tutti elementi non inquinanti che, se opportunamente “ammantati dalla cultura” possono a breve riportare l’Italia alla posizione che le compete: 5° Potenza, con piena occupazione. Questa è la mia opinione, che sto elaborando per tradurla in programma operativo. Per fare ciò, abbisogna che il Popolo,attraverso l’esercizio di voto si riappropri della sovranità e la eserciti dandoci una mano a rilanciare la cultura, a tutti i livelli.
Grazie dell’accoglienza del presente messaggio, a proposito del quale invito a leggere tutti gli articoli da me pubblicati da settembre ad oggi su “Specchioquotidiano” e “Ragusa Oggi”. Cordialità.
Luciano Sarmati

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