Robert Hare: “Società in declino e la razza predatoria dei quasi umani”

LA RAZZA PREDATORIA: STUDI DEL PROF. ROBERT HARE

All’interno dell’umanità esiste una razza dalle sembianze umanoide (uguale a noi nell’aspetto) ma predatoria (Robert Hare- interspecie).
Si tratta proprio di una razza differente (con buona pace per chi ci vuole tutti uguali) poiché tra gli animali nessuna razza è predatoria verso la propria specie ma solo verso le altre.

Tale razza con assenza di sentimenti, di rimorsi, con capacità camaleontiche, con capacità di attore si inserisce nel popolo vittima come un parassita e comincia ad diffondere il proprio modello
PSICOPATICO (genetici-solo-parte rettile) (predatorio, mors tua vita mea, il fine giustifica i mezzi) ed invita anche chi non è di quella razza a fare lo stesso in un competizione (usuraia) che inevitabilmente
calpesta è uccide i più deboli, i più onesti.

I “normali” (ma la normalità non esiste se non per elementi tipologici) vedono questa razza come uguali (democrazia imposta) mentre vengono plagiati a tal punto che questa razza viene anche difesa da parte della razza umana diventando essi stessi Proto-PSICOPATICI o PSICOPATICI secondari emulando il modello verticistico e piramidale dove vige la legge della conoscenza per pochi (loro) la legge della rarità, la gerarchia, la paura, la distruzione dell’essere, ossia il dominio predatorio del più forte (ultima immagine del liberismo) , in contrasto con la naturale evoluzione della “razza umana” (senza la razza parassita) che nasce dalle comunità circolari (intorno al fuoco) dove si è tutti participi ed equidistanti, tutti si è uguali, tutti si è insegnanti e discenti, tutti si è proprietari, tutti si è umani, tutti si è in contatto con il suolo è ciò che produce li in quel momento (k0, biologico ecc).
(sintesi di un intervento dell’Antropologa A.P.C)

RIFERIMENTI
http://www.youtube.com/watch?v=VkRUyGkmEj0
http://www.hare.org/welcome/
http://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Hare_(psychologist)

http://www.fastcompany.com/magazine/96/open_boss.html

Giuseppe Turrisi

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Commento di Marco Carlino: “…vorrei riuscire ad essere più rispettoso nei confronti di chi fa questi studi, ma quando leggo cotante fesserie sulla cosiddetta razza avversaria (le quali possono persino diventare “vere” nel momento in cui davvero ci si credesse – e il perché l’ho imparato se non erro proprio in questa sede) non posso far finta di niente… e a chi da queste si lascia convincere posso solo prescrivere un ora di allenamento empatico al giorno e, se la follia non dovesse abbandonarlo ancora, gli resta solo da catturarne almeno uno, di questi omorettili, interrogarlo a fondo, vivisezionarlo e tutto quello che gli pare, così potrà finalmente convincersi e voltare finalmente pagina… poveri noi…”

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Risposta di Giuseppe Turrisi: “L’uguaglianza è una categoria della mente (che viene dopo l’essere, l’essere contiene la mente anche se la conoscenza dell’essere può arrivare per mediazione delle mente, “il bambino di tre mesi è!!!” a prescindere se la sua mente ne è cosciente o conosce Hegel kant o Platone ecc
Tutto l’universo è un continuo fenomeno di irripetibilità…. ma l’imposizione illuministica e razionale
ci costringe a cercare certezze in continuazione per dare pace alla nostra angoscia cosmica di non sapere chi siamo!!! e ci aggrappiamo a quattro regole che la nostra mente ha creato
per auto ipnotizzarci e darci cosi la sensazione di solidità e fermezza…. ma una regola o legge anche se dura mille anni è assolutamente niente nel riciclo dell’eternità di biliardi di anni..

In natura non c’è niente, ma assolutamente niente di “uguale” (nemmeno le famose due gocce d’acqua)..!!!!! è uno degli alibi più belli e falsi della propaganda per esercitare il potere..
la natura se vuole in tre secondi (maremoto terremoto) si mangia tutta la nostra presunzione della conoscenza……… L’uguaglianza non esiste! Perchè di gatti, cani, formiche,alberi (selvatici, carnivori, rapaci, pericolosi, ecc) ci sono una infinità di razze mentre per gli umani questo dovrebbe non essere vero? (solo dal punto di vista statistico l’assioma non regge)
Per quanto si voglia essere “ora” (carpe diem) siamo la nostra storia soprattutto nel pensiero,
ma siamo troppo “deboli” per ammettere di essere tutti diversi, sostanzialmente diversi…..
ma ci comportiamo cosi come siamo stati PROGRAMMATI… “siete tutti uguali”…. (da cui poi derivano le stesse scuole, le stesse scarpe, le stesse medicine, la stessa moneta, le stesse tasse, gli stessi film, le stesse paure, le stesse fobie, ecc ecc ecc)…..
Siamo programmati lo dobbiamo accettare dal cervello al fegato, al cuore, alle cellule, al sistema nervoso, sono tutti programmi…..ogni persona è un sotto programma dell’universo…
La mente è troppo piccola per com-prendere l’universo !!!! ma certamente ne fa parte…
La razza predatoria (scientifica o no) c’è ed opera giornalmente sopra le nostre discussioni su dove mettere le virgole !!!!”

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Obiezione di Marco Carlino: “Innanzitutto premetto che, come al solito, quello che scrive Giuseppe mi trova d’accordo.
Tuttavia il punto dipende da quello che vogliamo intendere con “razza predatoria”…

Se intendiamo per “razza” il concetto che comunemente si associa a quella “nera”, “gialla”, “rossa” o “bianca”, allora no: siamo completamente fuori strada… e a chi mi pensa debunker, beh, neppure rispondo, se non con un sorriso :)

Se invece parliamo di categorie della mente, allora si. Ma osserviamole attentamente, queste categorie.
L’uguaglianza, infatti, è l’ennesima astrazione che l’uomo ha inventato per sua comodità e che non mi risulta sia mai riuscito a realizzare (a proposito Giuseppe, mi interesserebbe MOLTO approfondire il discorso sulle due gocce d’acqua, se è possibile), però l’essere umano, alla nascita non ha ancora un programma. Non è come il pc che te lo vendono già con windows e se per caso lo formatti per reinstallare linux invalidi la garanzia. Quando viene alla luce, ogni neonato è solo un piccolo d’uomo: un animale con installato il solo BIOS dell’istinto! Il software arriva dopo, glielo installanno la mamma è il papa, la società, le istituzioni e via discorrendo…

Il programma, grossomodo, sempre quello è… ma fortunatamente in qualche caso disfunziona e il “computer” del caso si rende conto che il buono che volesse distruggere il cattivo diverrebbe a sua volta cattivo, e semplicemente sceglie di essere buono – lo facessero tutti avremmo risolto ogni problema. Invece, per cause insondabili e insindacabili, la più parte di quelle che perciò si avvicinano più ad essere macchine programmate che non uomini liberi, vanno alla ricerca di motivazioni oggettive, e quando non le trovano se le inventano direttamente, che possano giustificare l’uso della forza e l’abbandono al male che li macchierà indelebilmente… Ecco perché alcuni vengono ritenuti “senza speranza”: perché il male li ha toccati nel profondo e, per loro, tornare indietro è quasi impossibilie e del tutto impossibile all’interno di una società che del male adotta le dinamiche, se pur inconsapevolmente.

Non parliamo poi delle “macchine” che nascono in contesti di opulenza e di proseguio della linea di sangue dominante. Costoro, come certo saprete, dispongono di capitali -che debbono preservare per sempre- e che possono investire nell’acquisto dei “programmi” migliori (lascio alla vostra immaginazione quali) da instillare e impiantare nella psiche dei loro figli per farli crescere nel modo congruo… oppure si corre il rischio di mettere al mondo un Buddha o un San Franceso.

Io spero di aver acceso un cero nell’oscurità della sete di vendetta vestita da giustizia di qualcuno e di non aver tediato troppo gli altri”

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Replica di Giuseppe Turrisi: “Solo due osservazioni
La prima: la programmazione è anche e sopratutto genetica (DNA- battito cardiaco, respirazioni, sinapsi, muscoli, ma anche l’evolversi con certi archetipi ecc) quella delle architetture intellettuali e poi culturali viene molto molto dopo, e ancora dopo la manipolazione mentale..
Il problema nasce proprio da li, chi è senza anima (altra razza) “psicopatici” (dice Angela) essi seguono dei protocolli specifici senza mai sbagliare perché sono quelli gli stessi da sempre!!! (il gatto fa il gatto da sempre senza mai cambiare), il rapace parassita usuraio si comporta sempre allo stesso modo abitudinario come un programma che esegue alla lettera.
Siamo noi umani che tentiamo con la nostra inutile mente a trovare alibi, pensieri, scappatoie per non voler accettare la realtà e vedere
che quello è un protocollo (chiamato usura, per esempio), siamo stati “democraticizzati” ad essere uguali e pesare uguale.
La seconda: L’uguale è un valore mentale e come tale comincia e finisce dentro la mente, la famosa frase
“sono uguali come due gocce d’acqua” è spesso riportata per esaltare il concetto di estrema uguaglianza
ma il fatto stesso di coprire due spazi fisici diversi (per esempio una a destra e l’altra a sinistra) comporta delle differenze di stato
e dimensionali (spazio/tempo/energia) che le rendono diverse. semplificando solo il “medesimo” è uguale, mentre lo “stesso” non è mai uguale”

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Mia osservazione: “Secondo me le qualità morali o le tendenze mentali, sia pure aberranti, non sono qualificanti per distinguere una “razza” all’interno della stessa specie umana. Esistono sicuramente dei livelli di coscienza ma tali livelli sono parte del processo di sviluppo all’interno della specie. Ad esempio non possiamo dire che chi manifesta tendenza antropofaghe sia diverso dal vegetariano, in quanto razza.
Chi è consapevole dell’unità di tutte le creature e di tutta la vita non è di altra specie di chi si identifica con il nome-forma. Chi è consapevole dell’unità promuove il benessere di tutti e chi è consapevole della separazione promuove l’interesse del singolo o del gruppo in cui si riconosce. Alla fine, dal punto di vista genetico, ogni essere umano è in grado di riprodursi con i suoi consimili, depravati o santi che siano e questa è sufficiente conferma che tutti appartengono alla stessa razza (cosa che non avviene con la copula fra umani e scimpanzè, tanto per dirne una).
Se pensassimo diversamente commetteremmo l’errore degli inquisitori cattolici che consideravano le streghe e gli eretici come figli del demonio e quindi non appartenenti all’umanità. Ma tali livelli di astrazione sono oggi negati in ogni modo dalla scienza e dalle evidenze.

Ovviamente le tendenze egoiche che spingono gli esseri di bassa consapevolezza a compiere azioni nocive per la comunità trovano espressione in forme di somiglianza energetica (risonanza). Come abbiamo visto ad esempio durante il nazismo in cui Hitler e parecchi tedeschi ritenevano di incarnare gli interessi della nazione e addirittura del mondo intero compiendo le efferatezze di cui si sono macchiati.. La stessa tendenda negativa è ad esempio oggi presente nei sionisti, torturatori di palestinesi, e nei banchieri e finanzieri senza scrupoli che opprimono economicamente il resto del mondo.
Ma questo non fa di essi una diversa “razza”…. (Paolo D’Arpini)”

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