“Come si forma il debito pubblico?” – Risposta non c’è o forse chi lo sa.. racchiusa nel vento sarà….

La spiegazione di Einstein è che…

Scrive una signora per avere ragguagli su come si forma il “debito pubblico”, in riferimemnto all’articolo: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/11/08/sovranita-monetaria-ceduta-alle-banche-e-truffa-del-debito-pubblico-svelate-con-parole-semplici/

Domanda: “Caro Paolo D’Arpini… Ho iniziato a leggere l’articolo ma mi sono fermata dopo poco, scusa, sarà semplice (che non é)… Comunque mi faccio delle domande semplici, queste si e te le faccio a te: va bene, il sistema monetario mondiale é assurdo, ingiusto e inevitabilmente porta ad un accumulo del debito da parte degli stati. Ma se questo sistema vige da (…. dal 1971? non ho capito bene questo), come mai che in questo periodo c’è questa crisi, pure questa mondiale ma che stringe al collo in particolare certi paesi più di altri? In cosa hanno “peccato” questi paesi? E’ perché in Italia, ad esempio, il bilancio fra gli introiti (tasse) e le spese (pubblico) é sempre in deficit e quindi per colmarlo il paese deve chiedere sempre più moneta a debito? Ma se in Europa abbiamo scelto di stare e di starci con la moneta unica, non era il caso di pareggiarsi in quanto alle spese ed alle entrate? In Germania si parla di abbassare le tasse, anche se l’economia tedesca pare sia in difficoltà. Il debito pubblico italiano aumenta sempre, é per questo che si parla sempre del PIL che deve aumentare? Perché così, con le tasse in più che si pagherebbero, si può cercare di coprire il debito?”

Mia rispostina: “Cara…, mi fai delle domande molto importanti alle quali però non posso risponderti… Chissà se qualcuno fra gli amici “esperti” in economia potrà farlo?”

………..

Risposta di Orazio Fergnani:
Una volta, attorno agli anni cinquanta, quando Einstein andava in giro per confernze, come sempre alla fine delle sue kilometriche dimostrazioni per spiegare la teoria della relatività…..aveva accettato di dialogare col pubblico….. e una signora della nuova borghesia si alzò su e disse : “Professore in parole povere potrebbe spiegarci la sua teoria?”

Ed Einstein …: “Chi potrebbe spiegare a qualcuno che non conosce, il campo, il grano, la farina, e tutti gli altri elementi che ruotano loro intorno …. Come si può preparare un plumkake?…. A lei in realtà basta sapere che il plumkake è buono e vale la pena di essere mangiato!!!!”

Alla sig.ra in questione io rispondo allo stesso modo ….. : “Come posso spiegare, a chi non ha la minima idea di quello che è in discussione….. i 50 secoli di storia della cultura, dell’economia, della politica che tutte si sono svolte/evolute per mezzo della moneta e che ci hanno portato alla fine del percorso a sentirmi ora porre questa domanda????”

L’unica possibile risposta, come fece Albert Einstein, è che la sig.ra sappia che la moneta, se ben amministrata, è una cosa buona e la si può usare convenientemente e soddisfacentemente……

A lei questo basta sapere!!!

Vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare.

Laudetur Semper. Orazio Fergnani
oraziofergnani@tiscali.it

……………….

Altra risposta, più congrua e comprensibile, di Casimiro Corsi:

Per farla breve, altrimenti dovrei scrivere molto, le banche prestano il capitale a interesse ma gli interessi non esistono e quindi dovrai richiedere un prestito per rimborsare gli interessi.

Secondo punto è che una nazione piu’ produce beni e servizi e più si indebita questo perche’ cio’ che rende possibile gli scambi fra i cittadini e’ lo strumento moneta la cui creazione e’ detenuta in regime di monopolio dalle banche, centrali e commerciali.

Quindi se i cittadini di uno Stato anno producono maggiori beni e servizi per un valore di 1000 euro lo Stato dovrà procurare presso i banchieri pagando un interesse di altri 1000 euro in banconote da mettere nel mercato per far scambiare i beni.

Se saranno di meno avremo deflazione cioe’ i beni rimangono invenduti perche’ non c’è la moneta per scambiarli, come ora.

Se saranno di più avremo inflazione cioè un eccesso di moneta rispetto ai beni presenti sul mercato che porterà ad un aumento dei prezzi.

Questa, per inciso, è la vera inflazione e non quella raccontata dagli “economisti” in televisione dovuta al tempo cattivo, all’incendio dei pozzi petroliferi, agli scioperi e cosi’ via. Questa è una variazione dei prezzi dovuta alla legge di mercato che se cala l’offerta i prezzi aumentano e viceversa se aumenta.
A lungo andare il Debito strozzera’ gli Stati. La Grecia è la prima ma gli altri non sono esenti.

Circa il 15 agosto del 1971 posso dire che quello è stato il giorno in cui si è scoperto il grande inganno grazie a Nixon che rese il dollaro inconvertibile con l’oro.

A quei tempi i banchieri racconatavano che il denaro era loro perchè l’oro che lo garantiva era loro ma dopo la fine della convertibilità in oro del dollaro senza nessun terremoto per il dollaro si ebbe la conferma che il valore al denaro non e’ dato dall’oro dei banchieri ma dall’accettazione dei cittadini.

Per questa operazione Nixon pagò rimanendo coinvolto nello scandalo Watergate.

Spero di essere stato chiaro in poche righe.

Ciao, Casimiro
casimiro.corsi@gmail.com

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Risposta di Giuseppe Turrisi:

Caro Paolo per rispondere seriamente a queste domande ci voglino almeno 4 ore e la conoscenza di alcune fondamentali che se si leggessero tutte le nostre elugubrazioni sarebbero già di bagaglio culturale.e spazzerebero via già certi dubbi…. Voler capire subito e di colpo (faccio l’esempio con la matematica) gli integrali senza aver fatto prima le deirvate e prima i limiti e prima ancora l’algebra e prima ancora l’aritmetica non è facile….. poiche mancano i preliminari….. ma poichè non provarci a spiegare è comunque un torto ci provo……….

Lettera: “…Ho iniziato a leggere l’articolo ma mi sono fermata dopo poco, scusa, sarà semplice (che non é)… Comunque mi faccio delle domande semplici, queste si e te le faccio a te: va bene, il sistema monetario mondiale é assurdo, ingiusto (La moneta è uno strumento, è lo strumento per eccellenza per gestire il valore che però è sempre dell’uomo, tale strumento messo in mano sagge fa la crescita dei popolo messo in mano degli usurai determina, dominio, stermino, classismo e povertà) e inevitabilmente porta ad un accumulo del debito da parte degli stati (qualunque sistema applichi gli interessi è destinato matematicamente ad andare in debito, la signora deve capire che se guadagna 1000 euro al mese e ne spende 1200 va in debito per forza di 200 euro al mese, perchè spende più di quanto produce, immagina poi se perde anche il lavoro e rimane con il mutuo da pagare. Senza entrare nella differenza dei sistemi credito e debito, parlo del sistema attuale, finchè la produzione tirava (crescita- PIL) la macchina economica dello stato girava e si potevano parzialmente pagare gli interessi che la moneta debito faceva maturare, quando la crescita è scesa allo 0,5 il debito si è fatto più presente(1980 miliardi).

Ma se questo sistema vige da (…. dal 1971? non ho capito bene questo), come mai che in questo periodo c’è questa crisi (le crisi non vengono a caso sono cicliche e programmate qualche studioso le ipotizza orientativamente ogni 7 anni e servono proprio a recuperare il gap tra debito e credito o con veri e propri espropri o con guerre), pure questa mondiale ma che stringe al collo in particolare certi paesi più di altri? (il fatto che alcuni stati piuttosto che altri sentano la crisi dipende da molti fattori tra cui: la quantita di azioni che si posseggono della BCE, Germania, Francia ed Inghilterra sono i maggiori azionisti, avendo più azioni hanno, più interessi e quindi più guadagni ossia più liquidità e potere di acquisto quindi possono comprarsi i titoli di stato dei paesi più deboli, poi ci sono le mosse speculative che sono un altro danno) In cosa hanno “peccato” questi paesi? (questi paesi hanno peccato nell’aver delegato alla classe politica ignorante venduta e cameriere di aderire ai trattati Maastrich e Lisbona a cuor leggero senza il consulto popolare, di contro il popolo è per natura deresponsabilizzato e non gli va di studiare e conoscere ma solo di guardare il grande fratello).

E’ perché in Italia, ad esempio, il bilancio fra gli introiti (tasse) e le spese (pubblico) é sempre in deficit e quindi per colmarlo il paese deve chiedere sempre più moneta a debito? (L’euro non è una moneta sovrana ma una moneta debito per giunta senza controllo di nessuno stato, l’euro è uno strumento di espropriazione di patrimonio pubblico e privato dove il costo dell’esproprio e pure a carico dell’espropriato, più euro si usano e pi ci si indebita, la risposta è sempre la stessa se la BCE emette 100 euro e li presta allo stato italiano con il tasso di sconto del 2% e lo stato li mette in circolazione in italia …la gente li spende ma alla fine dell’anno (ammesso che tutto sia lineare cosi come lo dico, ma non lo è) lo stato le riprende indietro attraverso le tasse sono sempre 100 euro… ma la BCE ne vuole 102 (100+il 2%) quindi il debito (spese +interessi) saranno sempre sempre sempre maggiori delle tasse). Ma se in Europa abbiamo scelto di stare e di starci con la moneta unica, non era il caso di pareggiarsi in quanto alle spese ed alle entrate? (in Europa non abbiamo scelto di entrarci ci hanno obbligato:, con mille modi, plagio, lavaggio del cervello per farci credere che l’euro ci salvava dalla inflazione, colpi di mano leggi approvate di nascosto ecc, per quanto riguarda il pareggio di bilancio ho già risposto con la moneta di un terzo matematicamente non può esserci mai in quanto la quota di interessi che si deve riconoscere annualmente alla BCE è liquidità in meno che gira nell’economia della nazione ed ogni anno il buco è sempre più grande e la liquidità sempre meno quindi il bilancio in pareggio senza moneta sovrana è pura fantascenza).

In Germania si parla di abbassare le tasse, anche se l’economia tedesca pare sia in difficoltà (la Germania lo potrebbe fare in quanto l’euro è maggiormente suo e poi perchè guadagna sul nostro debito, infatti parte degli 87 miliardi l’anno che l’Italia paga alla BCE (non conteggiando gli interessi sul money suplay ) vanno proprio alla banca centrale tedesca. Il debito pubblico italiano aumenta sempre, é per questo che si parla sempre del PIL che deve aumentare? (Tecnicamente a detta degli “economisti di sistema” se i punti percentuale del PIL son uguali o maggiori del tasso di sconto si andrebbe in pareggio ma questo solo e sempre sulla carta perche questa equazione è smentita da tutto il resto (signoraggio secondario, derivati, speculazioni ecc).

Perché così, con le tasse in più che si pagherebbero, si può cercare di coprire il debito?” (Le tasse in più in questo sistema servono solo a pagare più interessi ai banchieri, una certa area di sinistra compreso Di Pietro, ma anche centro e destra, continua a propagandare che se si pagano le tasse… si hanno più introiti per incominciare la crescità questa è una megastronzata se non per una percentuale ultra piccolissima, difatto se si vuole arrivare al pareggio di bilancio servono 1980 miliardi che non esistono, faccio notare che una manovra di appena 55 miliardi ha messo in soquadro il paese ed è servita solo a pagare gli interessi agli usurai mentre per la crescita non ci saranno soldi veri ma solo strumenti tecnici.. tipo sgravi, agevolazioni, riduzioni di iva e sciocchezze di questo genere).

Spero di essere stato esaustivo (mancano un sacco di considerazioni e note omesse per brevità).

con Stima, Giuseppe Turrisi

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Commento a Giuseppe Turrisi di Antonio Pantano

Gentile Turrisi,
a sua lamentela circa il profluvio di parole che i suoi sodali spendono su un “fondamentale” della esistenza umana, propongo “due parole”, anche se nei miei “incisi” (oltre che i numerosi miei testi diffusi e pubblicati, in uno con Giacinto Auriti, cui diedi conforto – senza appropriarmi con “copia/incolla” come fanno i nuovi arrivati negli ultimi 10 anni!) già spiegai, e, certamente, mai lei li lesse.
Lei cita l’esempio di chi, “guadagnando” 1000, spende 1200.
Ma trascura ciò che è “a monte” e i suoi sodali NON CONSIDERANO.
I “1000″, se si appartenesse ad uno Stato VERO e GIUSTO, in origine potrebbero essere 2000. Ma sono solo 1000 perché “a monte” i furfanti del potere, asserviti agli USURAI, hanno sottratto VALORE. E ciò fanno almeno due volte. Prima della percezione all’individuo che poi dovrà spendere, con “sottrazione di oltre il 90% del valore”. E poi, durante la spesa, col permettere che ciò che si acquista valga (cioé : costi) il 400% del giusto.
TUTTO QUI!
Cordialità : Antonio Pantano

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Commento al commento di Antonio Pantano di Roberto Ficini:

Giusto e vero ciò che dice Pantano, ma complicato da capire per chi pone certe domande… comunque c’è da notare come l’economia segni flessioni e picchi nell’arco della giornata, come se il “valore Italia” con le sue industrie, commerci, beni evvia dicendo potesse cambiare valore in così breve tempo; e quì è dimostrato che il lavoro e l’operosità umana non conta nulla, quello che fa testo, che fa economia è oggi la finanza speculativa, alla quale tutti i governi si assoggettano e adottano misure lesive per la specie umana ma salutari per salvare e finanziare questa banda di ladroni.

Sempre sia sovrano il popolo!
Roberto Ficini

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Risposta aggiunta di Giovanni Passali:

Salve a tutti,
credo che una risposta seppur sommaria, debba essere data, almeno per demolire una serie di luoghi comuni e iniziare a comunicare dei criteri per un nuovo giudizio sulla crisi economica.
La prima cosa da capire è che questa crisi ha tanti aspetti, ma la radice è monetaria, si tratta di una crisi monetaria.

Oggi noi facciamo fatica a comprenderlo perché sostanzialmente non abbiamo capito cosa è la moneta. E dopo aver compreso cosa è la moneta, occorre pure tener presente il funzionamento dinamico dell’economia e della finanza, delle quali viene data sempre una immagine statica, come una fotografia, mentre si tratta sempre di azioni e di comportamenti che si svolgono nel tempo, e che non hanno bisogno di una fotografia, ma di uno strumento che ci indichi la direzione, in modo da capire, o per lo meno intuire, la direzione che stiamo prendendo.

Con questo voglio dire che non c’è stata, come dicono alcuni personaggi che vanno spesso in tv, una interpretazione o una comprensione non precisa della finanza o di certi meccanismi (in questo caso, con una modesta correzione torna tutto a posto), ma una comprensione completamente sbagliata. Occorre cambiare tutto!

Veniamo alla prima domanda, per esempio.

> Ma se questo sistema vige da (…. dal 1971?
> non ho capito bene questo), come mai che in questo periodo c’è questa crisi,
> pure questa mondiale ma che stringe al collo in particolare certi paesi più
> di altri? In cosa hanno “peccato” questi paesi?

Non hanno peccato in nulla, almeno nulla di particolare rispetto agli
altri paesi. Il fatto di dire che la Grecia in passato ha truccato i conti è solo
fumo negli occhi, perché il sistema monetario e finanziario attuale è insostenibile, e matematicamente fa fallire sempre il più debole del gruppo.

In altre parole, se la Grecia fosse stata meno sprecona, allora sarebbe in crisi il Portogallo, o qualche altro paese: ma a livello globale la crisi sarebbe la stessa.

Del resto, che un piccolo paese come la Grecia riesca a mettere in crisi l’intera economia mondiale si spiega solo in un modo. La grande speculazione ha capito una semplice e profonda verità: se una mela è marcia, allora quasi sicuramente tutto il cesto di mele è marcio. Il problema non è nella Grecia, il problema è nella moneta euro. La Grecia sta solo in Grecia, ma l’euro lo abbiamo tutti in tasca. E la cosa grottesca è che tutti si affannano a risolvere il problema della Grecia, ma il problema è dall’altra parte, il problema è l’euro, che come moneta è incapace di salvare la Grecia e sostenere la loro economia.

Il problema è che una vera moneta non è debito, non può essere solo
debito, come è l’euro oggi.

Una vera moneta NON DEVE ESSERE SOLO DEBITO per due motivi fondamentali:

1. è immorale, è un furto nei confronti dell’intera popolazione
costretta ad utilizzare quella moneta dalle leggi sul corso forzoso
(in questo senso è corretto dire che il popolo viene ridotto in
schiavitù); di fatto, la moneta viene sottratta al popolo (allo
stato), e poi “rivenduta” allo stesso, creando un debito che non
dovrebbe esistere;

2. il sistema è inefficiente per definizione, da un punto di vista
matematico e finanziario; il sistema non è sostenibile: riesce ad
andare avanti solo per un certo tempo, gonfiando i debiti del sistema
fino a livelli insostenibili.

Seconda domanda.
> E’ perché in Italia, ad
> esempio, il bilancio fra gli introiti (tasse) e le spese (pubblico) é sempre
> in deficit e quindi per colmarlo il paese deve chiedere sempre più moneta a debito?

Questa affermazione non è vera, se non si tiene conto del pagamento degli interessi su un debito che non dovrebbe esistere. E non si tratta di poca cosa. Sono 80 miliardi (in crescita!) ogni anno, tutti gli anni. Una cifra enorme, se cumulata negli anni.

E si tratta pure di una spesa a perdere, al contrario di altre spese. Un aumento di spesa per le pensioni, per esempio, danno una maggiore capacità di spesa agli anziani, che si rifletterà in un crescita dei consumi e quindi in maggiori entrate per lo stato. In questo senso, una qualsiasi spesa dello stato porta un beneficio indiretto alle casse dello stato. Tranne la spesa per gli interessi, che sparisce
nelle tasche delle banche e poi nei mercati finanziari.

Terza domanda.
> Ma se in Europa abbiamo scelto di stare e di starci con la moneta
> unica, non era il caso di pareggiarsi in quanto alle spese ed alle entrate?
> In Germania si parla di abbassare le tasse, anche se l’economia tedesca pare
> sia in difficoltà. Il debito pubblico italiano aumenta sempre, é per questo
> che si parla sempre del PIL che deve aumentare? Perché così, con le tasse in
> più che si pagherebbero, si può cercare di coprire il debito?”

Pensare di pareggiare il debito (o soltanto contenerlo) aumentando il Pil è una balla colossale. Non esiste nella storia dell’economia un solo caso serio nel quale un paese abbia contenuto il debito, aumentando il Pil.

Per aumentare il Pil occorre aumentare non solo la produzione, ma anche la quantità di moneta in mano ai consumatori, necessaria per acquistare la maggiore produzione. Ma in un sistema in cui la moneta è solo moneta-debito, una maggiore quantità di moneta farà aumentare il debito del sistema stesso.
Così, il primo vagito di un aumento del Pil è un aumento del debito.
Al contrario di quanto viene detto da tutti i commentatori sui media.

Allo stesso modo, ovviamente non è possibile pagare il debito con le tasse, poiché né stato né contribuenti possono creare moneta, come fanno le banche. Se aumentano le tasse e lo stato paga il debito (o solo gli interessi), poi vi saranno meno soldi in mano ai consumatori, meno spesa e quindi meno entrate per l’Agenzia delle Entrate.

Se anche, per ipotesi fantastica, tutto il denaro circolante fosse consegnato per pagare il debito, dal giorno dopo dovremmo tornare a indebitarci sulla moneta per far ripartire l’economia (l’alternativa è il baratto, vuol dire la distruzione dell’economia).

Anche i freddi numeri smentiscono questa possibilità: non si paga un debito con un flusso (il Pil è un flusso di denaro in una quantità di tempo, in un anno): il debito si paga con una quantità di denaro. E la quantità di denaro circolante in Italia è di circa 140 miliardi (tutte le banconote), mentre il debito è di circa 1.900 miliardi.

La vera alternativa è la moneta di stato, come nel North Dakota: non a caso l’unico stato degli Usa che, senza particolari risorse naturali, non ha debiti.

In una famiglia, dove vi sono entrate certe e spese gestibili, il taglio dei costi è un sistema che può funzionare per far quadrare i conti. Ma lo stato si trova in una condizione opposta, con spese certe (per i servizi) ed entrate incerte (dipendono dall’andamento dell’economia); allo stato non possono essere applicati quei principi di buon senso che si applicano ad una famiglia. Si può arrivare al disastro.

Non ho ancora detto che cosa sia la moneta. Ma una cosa è chiara: una vera moneta non può essere debito, poiché il compito di una vera moneta è anche quello di rispecchiare il valore dei beni, di rappresentare il valore delle cose reali, della realtà. E abbiamo moltissime cose reali che non sono debito. Il sole, il vento, la pioggia, il mare, la luna, le stelle e tantissime altre cose non sono
debito per nessuno. Sono beni disponibili per tutti e di cui tutti noi usufruiamo, senza che sia debito per nessuno, senza che vi sia una sottrazione di beni per qualcun altro.

Se ritenuti interessanti, ulteriori approfondimenti sulla natura della moneta, sul funzionamento dell’economia e sulla dinamica di questa crisi possono essere dati in apposite lezioni/incontri opportunamente organizzati. Da quest’anno ho già tenuto alcuni di questi incontri, sembra con grande soddisfazione di chi vi ha partecipato.

Giovanni Passali

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