Spilamberto (Modena) – Rapporto fra cittadini ed Istituzioni, senza burocrazia, senza pretenziosità, in piena trasparenza…. sul tema della pubblicità cartacea nella buca delle lettere

Ante Scriptum
Occorre umanizzare e rendere semplici i rapporti fra cittadini ed istituzioni. Soprattutto serve collaborazione e trasparenza in modo che le critiche ed i consigli rivolti dai cittadini ai loro amministratori possano avere un seguito e trovare orecchie attente e menti disponibili a migliorare le situazioni denunciate. Solo in questo modo si può sperare che i rapporti sociali possano progredire e che la comunità trovi quelle forme democratiche dirette adatte al buon funzionamento della società. Questa che segue è una lettera semplice semplice di una cittadina che interloquisce con l’amministrazione pubblica per cercare di migliorare le cose… Non solo è semplice nello stile ma anche nell’approccio in modo da non stabilire “distanza burocratica” fra le parti. La missiva è stata indirizzata all’assessore all’ambiente, Daniele Stefani, del Comune di Spilamberto (Modena) dalla cittadina Caterina Regazzi, in data 17 agosto 2011, e contiene segnalazioni e suggerimenti per risolvere alcuni problemi relativi ai “rifiuti”.
(Paolo D’Arpini)

All’assessore per l’Ambiente, Daniele Stefani, Comune di Spilamberto (Modena) da Caterina Regazzi

Caro Daniele, ti scrivo sperando di avere risposta.
Come comune cittadina, ed in questo caso il mio paese è Spilamberto, vorrei porre alla tua attenzione, in quanto assessore all’ambiente, questo mio pensiero.

Sono stata presente ad un consiglio comunale, tempo fa in cui si parlava del passaggio dalla TARSU alla TIA in cui spiegavi che alcune famiglie avranno un aumento ed altre una diminuzione dell’importo da pagare, ma che nel complesso ci sarà un aumento globale ANCHE perché c’è stato un aumento da un anno all’altro, del quantitativo dei rifiuti.

Non so se qualcuno ha fatto un ipotesi sul motivo di questo aumento, che, dati i tempi che corrono, pare alquanto strano. Io avrei una spiegazione da suggerire: una delle cause di questo aumento, secondo me, è la diffusione sempre più massiccia della distribuzione della pubblicità cartacea nelle buchette della posta. Non c’è giorno in cui non vi si trovino uno o più depliant di supermercati, negozi, venditori, ecc. che vanno in fretta a riempire il sacco della raccolta differenziata della carta. Per il resto, qualche quotidiano (raramente, ci sono i giornali on line) e qualche scatola.

Mi chiedo anche se, come chi espone la pubblicità per le strade o nei luoghi pubblici, questi signori paghino una qualche tassa (non che mi piacciano le tasse, per carità), In più mi chiedo perché devono essere i cittadini che questa pubblicità la subiscono (devo ricordarmi di mettere un avviso sulla mia buchetta dove dichiaro di non volere nessun tipo di pubblicità, ma non vedo perché non devono essere i distributori a chiedermi invece, se la voglio) a pagarne lo smaltimento.

Sarà che in tempi di crisi, la concorrenza si fa più “spietata”, e sarà che la pubblicità è l’anima del commercio, ma io noto un aumento esagerato di questo tipo di attività, che per me comporta soltanto un dispendio di risorse assurdo, sia per la produzione che per lo smaltimento.

Non c’è modo di arginare questo fenomeno? A qualcuno forse piace passare il proprio tempo facendo i confronti fra i prezzi dell’uno e quelli dell’altro, e forse ci sono famiglie che hanno bisogno di fare questi confronti per arrivare a fine mese, ma siamo sicuri che di quei prodotti che vengono reclamizzati abbiamo proprio bisogno?

Mi piacerebbe, ma so che è impossibile, che nel nostro comune , non si potesse distribuire la pubblicità cartacea, se non desiderata.

Ti saluto e ti auguro un buonissimo lavoro.

Tua concittadina, Caterina Regazzi

Spilamberto, li 17 agosto 2011

…………….

Risposta dell’Assessore Daniele Stefani ricevuta in data odierna:

Ciao cara Caterina,

rispondo volentieri alla tua mail!!

Mi scuso però perchè non ho risposto alla tua richiesta di luglio sui cestini durante le varie feste. E’ un tema molto delicato che stiamo cercando di affrontare con i commercianti per fare dei passi avanti sia sulla partecipazione ai costi per il recupero dei rifiuti sia per differenziare i rifiuti durante le varie iniziative. Ti assicuro che non è assolutamente una cosa semplice parlare di questi temi in un periodo di crisi….

Torniamo alla tua mail di ieri: ti confermo che complessivamente pagheremo nel 2011 una cifra superiore di TIA rispetto a quello che abbiamo pagato di TARSU nel corso del 2010. Le motivazioni di questo aumento, che non è dovuto ad aumento del costo del servizio da parte di Hera, sono legate a 2 ragioni di fondo.

Il primo, come tu ricordi nella mail, è l’aumento della quantità di rifiuti complessivi prodotti nel 2010 rispetto al 2009. Siamo infatti passati da 6675 tonnellate del 2009 a 7543 del 2010. L’altro motivo dell’aumento è che dal 2011 iniziamo a pagare ad Hera l’investimento fatto per costruire la nuova isola ecologica e l’Isola che c’è.

Sulle ragioni dell’aumento dei rifiuti hanno pesato, probabilmente, le scelte di comuni a noi vicini di passare alla raccolta porta a porta con rimozione dei cassonetti stradali. Questo sistema di raccolta per alcune famiglie non è comodo e scelgono di caricarsi i rifiuti in macchina e scaricarli nel primo cassonetto che incontrano oltre i confini del loro comune.

Sulla pubblicità cartacea che invade le nostre cassette della posta ne abbiamo già ragionato anche in Consiglio Comunale. Mi sento però di affermare che, pur tenendo presente l’enorme quantità di carta inutile che riceviamo quasi ogni giorno, tenuto conto però che tra 2009 e 2010 non c’è stato un aumento così significativo di questa forma di pubblicità, escluderei che sia una delle ragioni dell’aumento della quantità di rifiuti prodotti nel 2010.

Il tema però è senz’altro interessante!! Da un approfondimento legislativo fatto nei mesi scorsi è emerso che, purtroppo, come Comune non abbiamo strumenti legali per limitare o vietare questa forma di pubblicità.

Abbiamo anche cercato di capire se qualche Comune in Italia si era mosso con iniziative di pressione o sensibilizzazione verso la rete commerciale per cercare di ridurre questo spreco di carta ma, ad oggi, non abbiamo trovato nulla.

Se riesci a trovare qualcosa su questo tema sarei molto interessato a saperne di più.

Resto in attesa di tue nuove e ti saluto.

Daniele

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