Batti Quorum Referendum! Tutto quel che bisogna sapere sui quesiti referendari del 12 e 13 giugno 2011

Ante Scriptum

Analizzando uno per uno i quesiti referendari scopriamo perché bisogna votare “Sì” a tutti e 4:
(Paolo D’Arpini)

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2 SI’ PER “SORELLA ACQUA”

a) LA PRIMA DOMANDA CHE TROVEREMO SCRITTA sulla scheda rossa chiede l’abrogazione di quella parte del Decreto Ronchi che costringe a indire entro il 2011 le gare che metteranno sul mercato almeno il 40% di quote di tutte le società di gestione attualmente ancora detenute da enti pubblici. La vittoria al referendum bloccherebbe di fatto il procedimento di privatizzazione dei servizi idrici avviato dal Governo Berlusconi.

b) LA SECONDA DOMANDA CHE TROVEREMO SCRITTA sulla scheda gialla chiede l’abrogazione della norma che permette ai gestori privati di ottenere un guadagno dal capitale investito. In questo modo verrebbe impedito alle aziende di realizzare profitti caricando sulla bolletta dei cittadini un 7%, e di conseguenza si renderebbe non conveniente alle aziende stesse di occuparsi di acqua.

c) PERCHÉ 2 SÌ: l’acqua è l’insostituibile principio della vita sulla terra ma anche un dono di Dio, per chi crede. Comunque è un bene comune, il che vuol dire che appartiene di diritto all’intera umanità. Dunque il diritto all’acqua deve essere garantito a ogni persona e nessuno deve appropriarsi dell’acqua per farci profitti, neppure gli Enti locali devono consegnare la gestione dei servizi nelle mani degli speculatori, delle multinazionali e della mafia: le fonti, gli acquedotti e i servizi idrici e di depurazione sono un bene pubblico essenziale, appartengono a tutti e devono essere invendibili.

d) LA GESTIONE PRIVATA DELL’ACQUA FINORA È ANDATA DI PARI PASSO CON L’IMPENNATA NEL COSTO DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI:

1) Gli affidamenti degli Ato (Ambiti territoriali ottimali, cioè i bacini idrografici) ad aziende miste o private hanno comportato un balzo secco della bolletta. Nel 2002 ogni italiano pagava in media 182 euro l’anno per il servizio idrico. Oggi siamo a 301 euro, il 65% in più.

2) Un caso emblematico di questo sciacallaggio è avvenuto a Latina, dove il Comune è affiancato dalla multinazionale francese Veolia Water: i costi sono schizzati tra il 300 e il 3000% . Un altro esempio del salasso è Agrigento dove si registra la bolletta più alta d’Italia nonostante che l’acqua arrivi solo due volte la settimana e solo in due terzi della città. Nella città siciliana il gestore privato che ha sestuplicato la bolletta è Girgenti Acque e si è scoperto che vende la preziosa risorsa vitale alla Coca-Cola per farne una bevanda gassata. Un altro esempio è Arezzo, e l’elenco potrebbe continuare….

3) Le regioni dove il processo di privatizzazione è più avanti sono quelli che hanno i prezzi più elevati: gli abitanti di Umbria (412 euro di spesa l’anno), Emilia (383 euro) e Liguria (367 euro), Toscana (462 euro). In Toscana, dove l’acqua è privata da 15 anni e le tariffe sono le più alte d’Italia

e) ALLA GESTIONE PRIVATA DELL’ACQUA E ALL’AUMENTO DELLE BOLLETTE NON È CORRISPOSTO UN MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL’ACQUA, DELLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI E DELLE INFRASTRUTTURE

1) da quando è entrata in vigore la legge Galli, la norma che ha dato il via al processo di liberalizzazione del servizio idrico, gli investimenti sono diminuiti di circa due terzi, le tariffe sono aumentate del 60% circa, si è verificata una dispersione/cattivo utilizzo delle risorse pari a circa 60 – 65%, e una riduzione importante del personale (anche di quello specializzato per fare i controlli) con esternalizzazioni e proliferazione di tante micro società, provocando cosi problemi sociali, economici e anche occupazionali

2) Un esempio è l’Ato3 sarnese-vesuviano e il relativo acquedotto che da quando è stato consegnato nelle mani del consorzio di imprese Gori Spa è diventato come l’autostrada Napoli-Salerno, lavori perenni, fatti male apposta, interruzioni improvvise del servizio, cosche all’assalto dei subappalti, controlli zero.

3) del resto un privato non ha interesse a raggiungere zone isolate o difficili da collegare e quindi ci saranno discriminazioni

4) le grandi società francesi sono già pronte a spartirsi il bottino “Italia”. Altro che vantaggi da libera concorrenza!

5) se i privati inseguono solo i profitti chi li obbligherà a investire nelle infrastrutture?

6) Il sogno dei malfattori è che l’Italia divenga una immensa Società per azioni, con Consigli di amministrazione composti da politici o loro prestanomi, da prenditori di soldi pubblici, borghesia mafiosa e criminalità organizzata dei colletti bianchi. Numerose inchieste giudiziarie hanno evidenziato gli interessi criminali che ruotano nella gestione dell’acqua, dove operano spesso le solite società miste pubblico-private del tipo di quelle che nel settore dei rifiuti hanno coinvolto per fatti di mafia il Sottosegretario PDL Cosentino. L’acqua è pubblica, è nostra, non è cosa loro, non va inquinata dal denaro.

7) l’acqua pubblica è garanzia per tutti, in ogni angolo del paese, di un servizio della massima qualità e a tariffe eque. Il miglioramento della situazione si avrà cacciando – anche a pedate – quegli amministratori pubblici che tradiscono le nostre buone aspettative e gestiscono male la nostra proprietà.

f) LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA È SEGNO DELL’INVOLUZIONE CULTURALE OGGI IN ATTO, CON LA PREVALENZA DEL PROFITTO SULLA PERSONA, DELL’AVERE SULL’ESSERE, DEGLI AFFARI PRIMA DEL DIRITTO, DEL CRIMINE AL POSTO DELLA TRASPARENZA

UN SI’ PER FERMARE IL NUCLEARE

a) LA DOMANDA CHE TROVEREMO SCRITTA sulla scheda grigia chiede l’abrogazione dell’art. 5, commi 1 e 8 della legge Omnibus n. 75 del 2011, come ha deciso la Cassazione settimana scorsa, e in pratica porterebbe a escludere la produzione di energia nucleare nel territorio italiano.

b) PERCHÉ SÌ CONTRO IL NUCLEARE:

Il nucleare è pericoloso per la nostra salute:
1) Più lontani si vive da una centrale, minore è il rischio di radiazioni. Nelle zone vicinissime il normale funzionamento di una centrale rilascia radioattività e causa tumori, aborti, leucemie, inquinamento delle falde acquifere

2) rischi di incidenti anche su grandi aree del mondo

3) il reattore nucleare EPR che vorrebbero portare in Italia è stato bocciato per la sicurezza dalle Agenzie nazionali di Gran Bretagna, Finlandia e Francia.

4) pericolo emissioni provocate dalle scorie radioattive

5) l’Italia è un territorio a rischio terremoti, quindi inadatta alla costruzione di centrali nucleari

6) ogni centrale può essere un obiettivo terroristico

7) una centrale nucleare compromette l’equilibrio idrogeologico della zona utilizzando enormi quantità d’acqua

8) le centrali restano contaminate per tempi lunghissimi

Il nucleare è troppo costoso:

1) spendere in Italia 30 miliardi per costruire centrali che saranno pronte fra 20 anni e avranno tecnologia superata e assolutamente insicura, è assurdo!

2) l’elettricità da nucleare costerà il 20 per cento in più di quella prodotta dalle centrali tradizionali, sicchè dovremo incentivare il nucleare pagando di più la bolletta elettrica

3) le stime più recenti del governo statunitense (Energy Outlook 2010) indicano che nel 2020 l’elettricità nucleare (86 €/MWh) sarà più costosa dell’eolico, del gas e del carbone

4) Le centrali nucleari non risolvono il nostro problema petrolio, che continueremo a importare

5) il nucleare ci renderà dipendenti dall’uranio, il cui prezzo e’ decuplicato

6) Per i costi occorre considerare anche lo smaltimento delle scorie e lo smantellamento di fine esercizio della centrale, che pagheranno comunque i cittadini

7) Nuovi reattori nucleari già in fase di costruzione in altri Paesi stanno subendo enormi ritardi e importanti lievitazioni dei prezzi

8) le centrali nucleari richiedono una sorveglianza “h 24” militare molto costosa perchè obiettivi terroristici

9) la Germania entro il 2022 chiuderà per sempre col nucleare, e afferma che dal 2050 sarà possibile produrre elettricità dalle sole energie rinnovabili Il solare è più pulito e meno costoso del nucleare, come affermano studi americani (“Solar and Nuclear Costs — The Historic Crossover”, e studio della Duke University )

10) L’Unione europea ha in programma un piano specifico di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020. Il raggiungimento di questo obiettivo attraverso il potenziamento delle energie rinnovabili creerebbe almeno 200mila nuovi posti di lavoro “verdi”, 10-15 volte l’occupazione che invece può creare il nucleare

Il nucleare è mafioso e criminogeno:

1) Dietro alla costruzione di centrali nucleari girano anche mazzette e lucrosi contratti di appalto che fanno gola alla mafia

2) Lo smaltimento delle scorie radioattive è stato affidato alla ‘ndrangheta per affondarle nei mari di casa nostra: negli ultimi anni sono state identificate almeno dieci navi con rifiuti tossici e radioattivi affondate di proposito lungo le coste della nostra penisola, mentre scorie radioattive sono massicciamente presenti nelle discariche, come quella di Pianura a Napoli, ma anche nell’asfalto delle strade, nel cemento dei palazzi e persino, a cielo aperto, sui campi coltivati.

UN SI CONTRO IL LEGITTIMO IMPEDIMENTO

a) LA DOMANDA CHE TROVEREMO SCRITTA sulla scheda verde chiede di eliminare la legge che permette al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri di non comparire in udienza penale durante la loro carica previa giustificazione presa……dallo stesso Consiglio dei Ministri!

La Corte costituzionale a gennaio ha già ridimensionato l’applicabilità della norma, ma una vittoria dei SÌ la cancellerebbe del tutto.

È la 37esima legge ad personam varata dal 1994 ad oggi dal centrodestra per favorire la posizione processuale del premier Silvio Berlusconi, delle sue aziende e dei suoi stretti collaboratori: una vergogna assoluta che non ha riscontro in nessun Paese civile.

b) CON IL SÌ GLI ITALIANI DIRANNO:

1) che assumere cariche pubbliche è una responsabilità che impone comportamenti trasparenti, non un privilegio che regala l’impunità ai potenti.

2) che la legge è uguale per tutti, anche per Berlusconi, e non ci sono zone d’ombra nell’ordinamento giuridico italiano.

3) che non potrà invocare la scusa del diavolo per non comparire davanti ai giudici: gli altri impegni mondani che Berlusconi prende non gli impediscono di governare, come mai i processi si?

4) che si vuole aprire una seria prospettiva di cambiamento rispetto all’attuale Governo che tiene immobilizzato il Parlamento e l’intero Paese per risolvere le questioni giudiziarie del Premier, senza alcun interesse per le emergenze che drammaticamente affliggono la maggioranza dei cittadini italiani

5) che se uno è un delinquente gli italiani lo voglio sapere prima che governi, non dopo.

6) che vogliamo schierarci dalla parte della legalità, della Magistratura milanese e dei Giudici antimafia sottoposti ogni giorno ad offese, aggressioni e minacce che hanno come obiettivo finale il vecchio programma della P2: cioè la sottomissione della Magistratura al Governo.

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OLTRE AI GRANDI REFERENDUM NAZIONALI, A MILANO CI SARANNO DA VOTARE ALTRI 5 REFERENDUM COMUNALI CONSULTIVI PER L’AMBIENTE E LA QUALITÀ DELLA VITA:

Questi i temi:
1) Potenziamento dei mezzi pubblici, estensione dell’ecopass e pedonalzzazione del centro.
2) Raddoppio degli alberi e del verde pubblico, riduzione del consumo del suolo (la terra resti terra, un freno a cemento e asfalto)
3) Conservazione del futuro parco agro-alimentare dell’Expo.
4) Risparmio energetico e riduzione del gas serra, interventi per edifici e loro riscaldamento.
5) Risistemazione della Darsena come porto della città e graduale riapertura dei Navigli

I promotori sono un gruppo trasversale di cittadini ed associazioni impegnati per una Milano più sana e vivibile. La consultazione comunale sarà valida solo se saranno andati a votare più del 30% degli aventi diritto

Franco Pinerolo

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