Archivio di marzo 2011

Spilamberto (Modena), 24 aprile 2011 – Per una Pasqua senza stragi di sangue…

Nella più remota antichità gli animali vissero assieme cogli uomini. Quando questi si crearono imperatori e re, quelli cominciarono ad impaurirsi e si allontanarono…” (Lieh-tze)

 

In prossimità delle festività pasquali, vitellini, agnellini, coniglietti, maialini… saranno condannati a subire una sorte crudele al solo scopo di imbandire le tavole degli umani; anche se le nostre dispense traboccano di alimenti che non richiedono spargimento di sangue. Milioni di animali troveranno una morte atroce; fiumi di sangue saranno versati senza che mai sgorghi dal cuore dell’uomo un senso di sgomento e di ripulsa nel considerare quelle parti anatomiche, staccate da corpi martoriati ad esseri simili a noi…

 

Chiediamo agli italiani sensibili di non prestarsi a questo gioco disumano con la scusa della culinaria e delle ricette tradizionali. La gente tende ad imitare e se verrà dato un cattivo esempio anche altri si sentiranno autorizzati a proseguire nello scannamento indifferenziato a scopo alimentare. Quindi se non prendiamo una posizione chiara sulla strage incombente indirettamente ci renderemo responsabili dell’agonia e della morte di migliaia di creature innocenti.

 

Ma oltre all’inaccettabile sofferenza degli animali, continuare a consumare la carne di animali assassinati significa andare contro natura e rendersi responsabili della disumanizzazione della coscienza umana. Infatti l’uccisione degli animali abitua a convivere con l’idea della supremazia del più forte sul più debole. Inoltre occorre considerare che nessun settore industriale inquina e distrugge il pianeta quanto l’industria della carne; che nessun settore assorbe e dissipa più acqua potabile a livello mondiale; che nessun settore causa fame nel Terzo Mondo come la cultura degli allevamenti intensivi che richiedono spazi sconfinati di monocolture inquinanti (e spesso pure transgeniche); che nessun settore assorbe più energia elettrica.

 

Dissociamoci quindi senza rimpianti, almeno a Pasqua, da questa cultura di sangue e di morte; dando il nostro contributo per un mondo migliore in cui si propongono pietanze incruente; impegnandoci a divulgare prodotti benefici e salutari. Vi sono tante cose buone da preparare senza sacrificare animali innocenti, senza rendersi complici di quest’inferno che va solo a beneficio delle grandi lobbyes di settore, ma a danno di tutti, uomini, animali, natura. Facciamo in modo che anche gli animali festeggino la Pasqua, da vivi, e sicuramente ne beneficerà la civiltà, la giustizia e anche la nostra coscienza.

 

In occasione delle feste pasquali il Circolo Vegetariano VV.TT. organizza la consueta Colazione di Pasqua, senza stragi di sangue, quest’anno il picnic si svolgerà a Spilamberto, lungo le rive del fiume Panaro. Ognuno è invitato a contribuire con uova sode colorate e dolcetti pasquali vegetariani, Caterina, la nostra anfitriona, preparerà una torta pasqualina con verdure dell’orto di Maria la bifolca. Ognuno si porti le sue posate ed i suoi piatti e bicchieri.

Appuntamento, per recarsi tutti assieme sul greto del fiume, alle h. 12.00 di domenica 24 aprile 2011, all’ingresso del sentiero natura di Via Gibellini a Spilamberto.

 

Paolo D’Arpini

 

Info. 333.6023090 – circolo.vegetariano@libero.it

 

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Simon Best: “Tutti i mali del forno a microonde… minuto per minuto..”

Esiste da dieci anni una prova, che il tribunale svizzero ha soppresso, che dimostra come il cibo trattato con le microonde possa danneggiare il sangue in modo rilevante. Studi più recenti hanno aggiunto prove evidenti che il forno a microonde è un rischio per la salute.

Nel 1989, un nutrizionista svizzero, il Dottor Hans-Urich Hertel fece delle scoperte allarmanti sull’uso del forno a microonde. Ma nonostante ciò per più di dieci anni ha dovuto lottare per avere il diritto di far sapere al mondo che cosa aveva scoperto.

Il punto che ha cercato in tutti i modi di rendere noto al pubblico è di interesse vitale per i consumatori : tutti i cibi che vengono cucinati o scongelati nel microonde possono causare dei cambiamenti del sangue che indicano lo sviluppo di un processo patologico presente anche nel cancro.
 
Nonostante ciò, Hertel per tutto questo tempo, è stato preso in giro dai fabbricanti di forni a microonde che hanno usato le leggi svizzere sul commercio per tappargli la bocca al punto di minacciare di rovinarlo.
 
Nel Marzo 1993, il Tribunale per il Commercio di Berna, a segui-to di una denunzia della Associazione Svizzera dei Produttori di Apparecchi Elettrici Domestici ed Industriali, ha fatto divieto al Dottor Hertel di dichiarare pubblicamente o per scritto, che i forni a micro-onde sono dannosi alla salute. Non ubbidire a questo ordine avrebbe potuto significare una multa di 5000 Franchi Svizzeri o addirittura un anno di prigione.
 
La Corte Federale di Losanna ha confermato questo verdetto nel 1994 giustificandolo sulla base della Legge Svizzera contro la Concorrenza Sleale che proibisce “dichiarazioni discriminanti, false, ingannevoli e dannose contro un produttore e i suoi prodotti” (Giornale delle Scienze Naturali, 1998;1: 2-7) una legge che prende esclusiva-mente in considerazione la facoltà di impedire il commercio in sé e non l’intento di nuocere.
 
Tale legge imbavaglia anche la stampa svizzera poiché qualsia-si osservazione che possa essere considerata una critica del forno a microonde può con facilità portare ad un processo. Le opinioni svizzere sulle scoperte del dottor Hertel non sono condivise dal resto dei paesi europei. Nell’Agosto del 1998, La Corte Europea dei Diritti Umani stabilì che l’ordine del silenzio emesso dalla corte svizzera contro il Dottor Hertel era contrario al diritto di libertà di espressione : La Corte Europea ordinò anche alla Corte Svizzera di pagare un com-penso di 40.000 franchi svizzeri come risarcimento.

Pur avendo vinto la causa da due anni, il Dottor Hertel è ancora in attesa che il Tribunale svizzero cambi la sentenza precedente e gli tolga la multa di 8000 franchi. Nel frattempo le sue scoperte sensaz-ionali sono state convalidate da testimonianze che spuntano qua e là in tutto il mondo.
 
DA DOVE E’ INIZIATO TUTTO QUESTO?
 
Si ritiene da parte di molti che i forni a microonde siano stati ideati durante la seconda guerra mondiale in Germania per facilitare la preparazione del cibo nei sottomarini; altri dicono che gli stessi scienziati svilupparono tale invenzione per facilitare le manovre durante l’invasione dell’Unione Sovietica. In ogni modo l’invenzione è databile dalla Seconda Guerra Mondiale.
 
Dopo la guerra, questa tecnologia fu importata negli USA dove fu sviluppa e come risultato il primo forno a microonde fu messo in commercio nel 1952 dalla Raytheon. Da quel momento in poi, questa tecnologia è stata adottata in tutto il mondo senza che venissero fatte ricerche sui possibili effetti dannosi da parte delle autorità di nessun paese.
 
Solo negli anni ‘70 cominciarono a comparire dei rapporti che mettevano in dubbio la sicurezza dei cibi cotti a microonde. Studi istologici sui broccoli e le carote cotti a microonde rilevarono che la struttura molecolare dei nutrimenti erano deformati a tal punto da distruggere le pareti cellulari quando, nella cucina tradizionale, la struttura cellulare rimane intatta (Journal of Food Science, 1975;  40 : 1025-9). 

 
IL FUNZIONAMENTO DI UN FORNO A MICROONDE

 Il forno a microonde usa un dispositivo chiamato magnetron, che fa oscillare un fascio elettronico ad una frequenza molto alta, producendo così una radiazione di microonde (MW). Gli apparecchi domestici o industriali usano una frequenza di 2.45 gigahertz (Ghz) ad una potenza di 400-900 watts per un forno domestico standard, la cui alimentazione è progettata per fornire 4000 impulsi al magnetron.

La frequenza di 2.45 Ghz si usa perché l’acqua assorbe l’energia elettromagnetica più velocemente e al massimo grado a questa frequenza, dando così modo al cibo che contiene acqua di riscaldarsi rapidamente.

Le molecole contenute nel cibo sono costrette a allinearsi con nil campo elettrico molto rapidamente e ad oscillare intorno al proprio asse. Il calore viene prodotto dalla notevole frizione intermolecolare.

Le microonde vengono proiettate dal magnetron all’interno del forno, dove riscaldano il cibo dall’interno verso l’esterno, a differenza dei forno tradizionali che fanno il contrario. Il riscaldamento dall’ interno cosa può lasciare delle zone fredde e da ciò la necessità di ruotare costantemente il piatto.
 
Il massimo livello di perdita permesso dalle norme attuali corris-ponde a una potenza di densità di 5 milliwatts per centimetro quadrato alla distanza di 5 centimetri dalla porta del forno. Questo valore si basa su misurazioni standard per radiazioni MW che sono oggetto di discussione fra coloro che sostengono che gli effetti atermici delle radiazioni MW dovrebbero essere tenuti in considerazione solo quan- do i livelli di radiazione registrati sono bassi (come ad esempio con i cellulari). Lo sportello del forno stesso dovrebbe essere controllata periodicamente per assicurarsi che non ci siano eccessive perdite.

 LA RICERCA DI HERTEL

Undici anni fa, il Dottor Hertel, un medico nutrizionista che ave-va già lavorato per diversi anni per una società alimentare svizzera, si mise in contatto con il Professor Bernard Blanc dell’ Istituto Federale di Tecnologia per sviluppare un programma di ricerca a largo raggio sull’effetto del cibo trattato con microonde negli esseri umani. I due scienziati decisero in seguito di ridurre la loro ricerca ad un livello più limitato, quando il Fondo Nazionale Svizzero non si dichiarò dispon-ibile a finanziare il loro progetto.

Selezionarono otto individui dell’Istituto di Macrobiotica di Kientel in Svizzera che seguivano una dieta strettamente macro-biotica, compreso anche il Dottor Hertel: questo per ridurre al minimo la presenza di elementi che avrebbero potuto essere considerati fuor-vianti per i loro effetti sull’analisi del sangue. Tutti i volontari avevano un’età compresa fra i 20 ed i 40 anni, tranne Hertel che aveva 64 anni.
 
Come ci racconta Hertel nel suo libro : “Ciò che i dottori non ci dicono” per otto settimane abbiamo vissuto tutti nello stesso albergo e non c’è stato ne fumo, né alcol, né sesso. Ad intervalli di 5 giorni, i volontari ricevevano uno degli otto tipi di cibo disponibili a stomaco vuoto : latte crudo biologico; lo stesso latte preparato in modo tradiz-ionale; lo stesso tipo di latte scaldato in forno a microonde; latte pastorizzato in forma tradizionale; verdura da cultura biologica cruda; la stessa verdura cucinata in forma tradizionale; la stessa verdura surgelata e scongelata in forno a microonde e la stessa verdura cucinata in forno a microonde.
 
Ai volontari fu prelevato il sangue immediatamente prima di mangiare e a intervalli fissi dopo avere mangiato i suddetti cibi.
 
Si poterono osservare dei cambiamenti significativi del sangue di coloro che avevano consumato cibo trattato con forno a microonde; mutamenti consistenti in una riduzione di tutti i valori dell’emoglobina e del colesterolo, sia delle lipoproteine ad alta densità (colesterolo “buono”) sia di quelle a bassa densità (colesterolo “cattivo”) (Nexus, 1995; Aprile / Maggio : 25-7).
 
I linfociti (globuli bianchi) mostravano una diminuzione a breve termine più evidente dopo che era stato consumato del cibo trattato a microonde che dopo avere consumato del cibo cucinato in maniera tradizionale. Inoltre, Hertel scoprì un’associazione altamente signifi-cativa fra la quantità di energia a microonde nel cibo preso in esame e la luminescenza di quei batteri che si illuminano, se esposti ad una luce speciale, nel sangue di coloro che ne avevano mangiato. Hertel concluse che tale energia poteva essere trasmessa a coloro che mangiavano cibo cucinato a microonde.
 
Oltre agli effetti suddetti, Hertel notò anche effetti non termici che, egli sostiene, alterano la permeabilità della membrana cellulare poiché cambiano i potenziali elettrici fra l’esterno e l’interno della cellula. Le cellule danneggiate diventano quindi facile preda dei virus, dei funghi e di altri microrganismi.
 
I meccanismi naturali di riparazione delle cellule vengono anch’ essi alterati, e ciò induce le cellule a ricorrere forzatamente alla riserva di energia in “stato di emergenza passando dalla respirazione aerobia (basata sull’ossigeno) a quella anaerobia (priva di ossigeno). Invece di produrre acqua e biossido di carbonio, producono perossido di idrogeno e monossido di carbonio.
 
In una situazione di questo tipo Hertel asserisce, le cellule passano da un processo generatore di energia di “corretta ossidaz-ione” ad uno di “fermentazione” malata. Hertel prosegue e constata che quando il cibo è trattato con microonde, il forno emette una potenza di 1000 watt o ancora di più. La distruzione e la trasformazione delle molecole del cibo che ne risulta produce dei nuovi composti che si chiamano “radiolitici”, sconosciuti in natura. E’ opinione corrente nei circoli scientifici che i cibi trattati a microonde non contengano livelli significativamente alti di composti radiolitici più dei cibi cucinati in maniera tradizionale, ma i risultati portati da Hertel suggeriscono il contrario.
 
Le analisi del sangue dei volontari hanno confermato che in coloro che consumavano cibo trattato a microonde non tutto andava bene. Campioni presi ogni mattina alle 7,45, 15 minuti dopo che avevano mangiato e due ore dopo, mostrarono che i valori degli eritrociti, dell’emoglobina degli ematocriti e leucociti erano al limite minimo della normalità in coloro che avevano mangiato del cibo trattato a microonde.
 
Tali risultati sono simili a quelli delle persone tendenti all’anem-ia; i risultati erano più evidenti e significativi statisticamente nel secondo mese della ricerca. Inoltre, in correlazione con la diminuz-ione dei valori, si erano innalzati i livelli di colesterolo. Non è difficile capire perché la pubblicazione dei risultati della ricerca nel 1992 abbia causato allarme in Svizzera. Comunque, la reazione delle autorità svizzere e dell’industria che lo portarono davanti ad un tribunale e lo accusarono e condannarono per Concorrenza Sleale, segna un capitolo vergognoso nella stia della Svizzera. Tale fu la pressione sul Professor Blanc che si sentì obbligato a dissociarsi pubblicamente dalla interpretazione data nella relazione congiunta che aveva seguito la loro ricerca, subito dopo la sua pubblicazione. Privatamente, egli ammise che con il Dottor Hertel che lo aveva fatto perché temeva per la sicurezza della propria famiglia (Journal of Natural Sciences,1998; 2-7).
 
Nonostante tutti i tentativi per metterlo a tacere, la ricerca del Dottor Hertel è disponibile fuori dalla Svizzera per posta o sul sito web (copie disponibili da World Foundation for Natural Science, Box 632, CH-3000, Bern, Switzerland; tel: 0041 33 4381158; fax 437 4816. Sito web :www.wffns.org).
 
 
I RUSSI VIETANO I FORNI A MICROONDE
 
Dopo la seconda guerra mondiale anche i Russi hanno sperimen-tato il forno a microonde. Dal 1957 fino ad oggi, le ricerche sonostate portate avanti dall’Istituto di Radiotecnologia di Klinsk, Bielorussia. Secondo il ricercatore americano William Kopp, che ha raccolto sia le ricerche tedesche che quelle russe, e che è stato inquisito per questo (Journal of Natural Sciences, 1998; 1: 42-3) – dal gruppo legale russo sono stati rilevati i seguenti effetti :
 
- La carne già cucinata e scaldata nel forno a microonde con calore sufficiente a distruggere un essere umano provoca :
 
- d-nitrosoditanolamine (un agente ben conosciuto fra le cause del cancro);
 

-         destabilizzazione dei composti biomolecolari della proteina attiva

 

- origine di un effetto binding della radioattività dell’atmosfera;
 
- origine di agenti che causano il cancro nelle proteine-idrolizzate del latte e dei cereali.
 
- L’emissione di microonde causava anche alterazioni nel comportamento catabolico (guasto) del glucoside – galattoside – elementi che si trovano nella frutta surgelata se viene scongelata in questo modo.
 
- Le microonde alteravano il comportamento catabolico degli alcaloidi delle piante se la verdura surgelata, cruda o cotta veniva esposta anche per tempi molto brevi.
 
 - I radicali liberi che causano il cancro si erano formati in alcune strutture molecolari con minerali in traccia nelle sostanze vegetali, specialmente nei tuberi crudi.

- Ingerire cibi trattati a microonde innalzava la percentuale di cellule cancerogene nel sangue.

- A causa delle alterazioni chimiche nelle sostanze alimentari, c’erano delle disfunzioni nel sistema linfatico che causavano una degenerazione della capacità del sistema immunitario di autodifesa contro la crescita del cancro.
 
- Il catabolismo instabile dei cibi trattati a microonde alterava le loro sostanze elementali, e ciò provocava disturbi della digestione.
 
- Coloro che avevano mangiato cibi trattati a microonde mostrarono un incidenza statisticamente maggiore di tumori allo stomaco e all’intestino, oltre a una degenerazione generale dei tessuti cellulari periferici ed una graduale perdita delle funzioni digestive e escretorie;
 
- L’esposizione alle microonde causò una diminuzione significativa dei valori nutrizionali di tutti i cibi studiati particolarmente :
 
- Una diminuzione della biodisponibilità delle vitamine del complesso B, della Vitamina C, vitamina E dei minerali essenziali e lipotropi;
 
- Distruzione del valore nutrizionali delle nucleoproteine della carne;
 
- Diminuzione dell’attività metabolica degli alcaloidi, glucosidi, galattosidi e netrilosidi (tutte sostanze base delle piante presenti nella frutta e nella verdura);
 
- Notevole accelerazione della disintegrazione strutturale dei cibi (Perceptions, 1996; Maggio / Giugno : 30-3).
 
- Come risultato di tali ricerche i forni a microonde furono vietati in Russia nel 1976 e questo divieto fu annullato dopo la Perestrojka.
 
  
RICERCHE RECENTI

Ancora alcune di queste teorie devono essere verificate, ma altre ricerche in Gran Bretagna e negli USA hanno messo in evidenza altri rischi. Nel 1990 all’Università di Leeds, due ricercatori del Diparti-mento di Microbiologia Medica hanno studiato il calore irregolare che i forni a microonde possono causare. Hanno scoperto che il contenuto di sale in una data porzione di purea di patate influiva sulla temperat-ura interna della vivanda- maggiore era il contenuto di sale, minore era la temperatura.

 

Da ciò i ricercatori hanno concluso che “la scarsa penetrazione di microonde nel cibo preso in esame ad alta concentrazione ionica può essere causato dalla induzione della corrente elettrica/ionica sulla superficie del cibo stesso. Questo spiegherebbe la ragione per cui il cibo confezionato scaldato a microonde di solito è bollente in super-ficie ma freddo all’interno (Nature,1990; 344 : 496). 
E’ riferito il caso di un paziente che nel 1991 in un ospedale di Tulsa, Oklahoma, è morto per crisi anafilattica dopo una trasfusione di sangue che era stato scaldato in forno a microonde. L’irradiazione sembra avere alterato il sangue in qualche modo e avere causato la  morte del paziente (Journal of Natural Sciences, 1998; 1: 2-7).

Nell’Agosto 1989, una ricerca del governo britannico ha dimost-rato che la Listeria ed altri batteri potenzialmente mortali possonosopravvivere nel cibo cucinato a microonde, anche se si seguono le istruzioni (Food Business, 1989; 20 :12).
 
Un’altra ricerca americana ha dimostrato che l’uso di riscaldare avanzi di cibo nel forno a microonde è potenzialmente pericoloso. I ricercatori che studiavano le cause di una serie di casi di Salmonell-osi fra le persone che facevano picnic nel 1992, scoprirono che delle  trenta persone che riportarono a casa della carne avanzata, i dieci che avevano usato il forno a microonde si erano tutti ammalati. Nessuno dei dieci che avevano usato un forno normale o una padella per riscaldare il maiale si era ammalato.

I ricercatori conclusero che, paragonando i metodi convenzionali di riscaldamento, il forno a microonde non dava nessuna protezione all’insorgere di salmonella (American Journal of Epidemiology, 1994; 139 : 903-9).

 
NON SCALDATE IL LATTE NEL FORNO A MICROONDE

Riscaldare o scongelare latte materno nel forno a microonde causa un diminuzione del livello di fattori anti infettivi del latte, anche se si usano basse temperature (20- 53 °c) ( Paediatrics,1992; 89 : 667 -9 ). In uno studio dell’Università di Stanford in California, il riscaldamento a microonde a più di 72°C si dimostrò come la causa di una sensibile diminuzione di tutti i fattori anti infettivi testati.

Un altro studio, fatto a Vienna, trovarono che cuocere a micro-onde causa cambiamenti notevoli delle proteine del cibo cosa che non si verificava dopo una cottura tradizionale. La D prolina e la cis D idrossidoprolina furono rinvenute in quantità significative nella formu-la del latte per neonati scaldato a microonde, mentre di solito solo la L prolina si trova nel materiale biologico. L sta per levogiro, D per destrogiro, riferendosi alla direzione di rotazione degli elettroni sul piano di polarizzazione ottica).
 
Lubec ed i suoi colleghi misero in guardia per il fatto che “la conversione di forme da trans a cis può essere pericolosa perché quando i cis-aminoacidi sono incorporati in peptidi e proteine invece che nei loro transisomeri, ciò può portare a cambiamenti strutturali, funzionali ed immunologici” (Lancet, 1989; 9 : 1392-3).
 
Altre ricerche hanno trovato che il latte per neonati trattato con microonde può causare cambiamenti molecolari degli aminoacidi delle proteine del latte, causando in tal modo tossicità o cambiando il valore nutritivo del latte stesso. Però la quantità di proteine cambiate era molto piccola (Journal of the American College of Nutrition, 1994; 13 : 209 -10 ).

Non tutte le testimonianze sono comunque negative. Gli scienz-iati di un laboratorio dell’Istituto di ricerca di Zeist, in Olanda, hanno svolto una ricerca di 13 settimane sugli effetti del cibo trattato a micro-onde, sulla composizione del sangue ed altri indicatori sanitari su topi e sembra che non abbiano riscontrato nessun effetto negativo (Food Chemical Toxic ,1995 ; 33: 245 -56 ). Comunque va tenuto presente che si tratta di studi su animali e non sempre si possono applicare ad essere umani.
 
ATTENZIONE ! PERDITA DI ADDITIVI
 
Un altro problema del cibo trattato a microonde è che esso ha un colore ed un sapore meno forte se paragonato al cibo cucinato in modo tradizionale soprattutto ciò si verifica nei cibi che contengono della pasta. Questo fatto ha sviluppato ed incoraggiato la produzione di additivi che possono essere usati nei cibi per forno a microonde e che riproducono artificialmente i colori ed i sapori che i consumatori si aspettano di trovare. Gli studiosi dell’università australiana degli stati di Lara e Ashton nel loro libro che raccomandiamo caldamente di leggere “I Pericoli del Progresso” (Zed Books, Londra, 1999) affermano :

“Un esempio di un nuovo tipo tecnologico di sapori special- mente destinati ai cibi da cucinare a microonde sono i recettori. Questi sono di solito incorporati nell’involucro dei cibi per microonde e sono usati per raggiungere delle aree ad alta temperatura; questo da un effetto di rosolatura al cibo durante la cottura a microonde. Un leggero effetto collaterale di alcuni di questi prodotti prima del 1992 significava anche che veniva emessa una piccola quantità di etere bisfenolo Aúdiclicide, una sostanza chimica tossica conosciuta come BADGE, che andava nel cibo durante la cottura a microonde. BADGE era un componente dell’adesivo antigelo usato per fissare i recettori all’involucro.”

Gli autori citano uno studio del 1992 su 52 campioni di pizza in cui nove recettori usati in una marca contenevano BADGE in una con-centrazione che andava da 0,2 -a 0,3%. La sostanza chimica passava nella pizza quando questa veniva cucinata nell’involucrocome da istruzioni (Food Additives and Contaminants, 1994; 11 : 231- 40).
 
Spesso pane e cereali vengono venduti in involucri cerati per poter facilmente essere scaldati a microonde. Ma uno studio recente ha dimostrato seguendo le istruzioni risultava che il 60% della cera passava nel cibo (Food Additives and Contaminants, 1994; 11 : 79 -89).

La pellicola in PVC che copre il cibo durante la cottura a micro-onde lascia particelle di plastica a tal punto che una ricerca del 1996 raccomandava di non usare plastica PVC a diretto contatto con il cibo durante la cottura (AB Badeka, MG Kontominas, 1996; citato da Ashton e Laura,1999, pag.68).
 
 
COME PROTEGGERSI DALLE RADIAZIONI SE SI DEVE
CONTINUARE AD USARE IL FORNO A MICROONDE
 
 Controllare periodicamente specialmente lo sportello di chiusura che è la parte più soggetta a perdite;
 
- Non aprire mai la porta quando il forno è in funzione;
 
- Stare ad una distanza di almeno circa 90 centimetri (specialmente i bambini); quando il forno è in funzione per evitare effetti cumulativi anche per esposizioni limitate. Il cristallino degli occhi è la parte a maggior rischio per una esposizione alle microonde perché non ha modo di disperdere l’energia termica o in altro modo;
 
- Evitare di cucinare a microonde cibi surgelati o preparati, specialmente se vanno cotti nel loro involucro;
 
- Non usare contenitori in PVC;
 
- Non incoraggiare gli adolescenti ad usare cibo scaldato a microonde o ad usare il forno in generale;
 
- Sappiate che la maggior parte dei ristoranti usa cibo da microonde in grandi forni industriali che risultano ancora avere maggiori rischi per i consumatori, e i clienti dovrebbero esserne informati;
 

 Il messaggio è abbastanza chiaro. Non cuocete cibi in forni a microonde, specialmente per i bambini, a meno che non ci sia una vera urgenza. Non date ascolto alla pubblicità ingannevole che vi offre “una preparazione veloce” per la vostra vita “piena di impegni”.  Rendetevi conto che il vostro corpo ha bisogno di cibi genuini preparati nel modo più genuino possibile in modo da farlo funzionare al massimo. Più vengono consumati cibi non genuini e sempre più gli organi del vostro corpo saranno colpiti negativamente verso la degen-erazione e la malattia. Trattate il vostro corpo come trattereste una Rolls-Royce non come un bidone della spazzatura.

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Scritto da Simon Best, direttore e produttore di “Electromagnetic Hazard Therapy”,
e-mail : Simon Best at website: Hazard Therapy
Tradotto dalla Signora Paola Macelloni.

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Raffaele Bendandi, Giordano Bruno, cicli e ricicli karmici, previsioni e letture dell’akasha, fantasia e storia…

Lunario Paolo D'Arpini 10 marzo 2011

Coraggio ragazzi.. si torna a parlare delle previsioni catastrofiche di Raffaele Bendandi e Giordano Bruno. In attesa della “fine del mondo” prevista dai Maya.  

 

Spesso succede che tutti gli appigli giustificativi sono buoni per avvalorare una profezia…  Tempo addietro avevo cominciato ri-raccontando la profezia  del “sole nero” di Giordano Bruno (http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/02/03/giordano-bruno-e-la-profezia-del-%E2%80%9Csole-nero%E2%80%9D%E2%80%A6-corrisponde-al-2012-del-calendario-maya-intanto-si-commemora-il-nolano-a-campo-de-fiori-il-17-febbraio-2009/) che ebbe pure  un certo successo mediatico e fu ripresa  da diversi siti… ma l’ipotesi più seguita e approfondita è stata quella in cui annunciavo la concomitanza del Grande Terremoto previsto da Raffaele Bendandi e la Fine del Ciclo Maya.

 

La storia si ripete.. dopo il mito di Atantide sommersa da una grande sovvertimento tellurico ecco che ancora una volta  le previsioni di Bendandi tornano buone ai “giocatori catastrofisti” della fine del mondo… Si perché ormai di “gioco” si tratta.. La fine del mondo è una specie di virtual game come quelli che appaiono su internet.. in cui ognuno –a modo suo- può immaginare e creare gli eventi che più gli aggradano.  Ma non sarà questa “moda” un “modo” per attuare la realtà incombente?

 

Il pensiero, si dice, ha la forza di promuovere l’azione.. e quando molti pensieri vanno in una certa direzione forse la conseguenza inevitabile è proprio quella preconizzata.. Oppure… è  una sensazione che ha a che fare conl’inconscio, con il pescare nella “akasha” o mente collettiva.. e così le cose immaginate accadono…?!

 

Beh.. comunque è sempre molto divertente osservare in che modo mente e materia sono interconnesse.. ed a questo punto vi propino l’ennesimo articolo sulle “immaginazioni” di Raffaele Bendandi

 

Bendandi diceva di aver scoperto come si producono i terremoti e riteneva di saperli predire. La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la guerra mondiale: lui nel 1919 intuisce che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica ufficiale) era infatti basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti insieme al Sole sono la causa dei movimenti della crosta terrestre, che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti.

                                                                                             

La sua teoria era abbastanza semplice da un punto di vista concettuale: se l’attrazione lunare causa maree e spostamenti sulla Terra, immaginiamoci di cosa può essere capace l’attrazione esercitata dal Sole, congiunto alle posizioni particolari di alcuni pianeti. Queste fortissime attrazioni sarebbero in grado di spostare le masse semiliquide ubicate nelle profondità terrestri..Infatti molti eventi sismici furono in effetti previsti dal Bendandi, con precisione impressionante per quanto riguardava la data (quasi sempre indovinava il giorno esatto).

Meno precisa, invece, era la collocazione dell’evento che veniva previsto dentro un’area troppo vasta per poter rendere utili ed attendibili tali predizioni.

Bendandi, attraverso il suo metodo, ha anche predetto un terremoto devastante per la città di Roma e aree limitrofe per il giorno 11 maggio 2011, e un altro di dimensioni ancora più apocalittiche per 5-6 aprile 2012, quando parecchi terremoti colpiranno a macchia di leopardo tutta la terra.  In questa ultima predizione, tra l’altro, alcuni vedono anche le “catastrofiche” profezie Maya.  Salvo che non si tratti dell’attesissima discesa ufficiale degli alieni sulla faccia del pianeta… (vedi altro articolo sugli  UFO: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/03/04/ida-di-donato-%e2%80%9cper-gli-ufo-e-con-gli-ufo-prima-che-sia-troppo-tardi-%e2%80%9d/ )

E per concludere… un’osservazione sul lontano passato relativa allo sprofondamento di Atlantide descritto  dal Bendandi  come un evento ciclico ed inevitabile del movimento della Terra all’interno delle forze del sistema solare… Il fatto che Raffaele Bendandi prediligesse il metodo analogico e lo studio del movimento dei pianeti nell’ottica copernicana (ovvero la stessa che era in auge molto prima che sopraggiungesse l’ordinamento tolemaico accettato dalla chiesa cattolica) in cui si considera la Terra un semplice pianeta che gira attorno al Sole (e soggetto alle leggi di un sistema molto più ampio di universi multipli come pensava Giordano Bruno) mi fa sospettare, in quanto fautore della teoria karmica, che il faentino avesse assistito allo sprofondamento atlandideo in prima persona, in un altro corpo…

 

I cicli (e le pieghe) del karma.. sono misteriosi…

 

Paolo D’Arpini

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Giovanna Canzano: “Cattivi pensieri, cattive parole, cattive proposizioni.. prima e dopo l’8 marzo”

8 MARZO 2010: Rispediamo al mittente le offese alle donne

Bibbia CEI, Qoelet (ex Ecclesiaste) VII, 26
“Trovo che amara più della morte è la donna, tutta lacci: una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge ma il peccatore ne resta preso.”  

Bibbia, Levitico
“Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante l’immondezza mestruale. Se uno ha un rapporto con una donna durante la sua immondezza mestruale e ne scopre la nudità, quel tale ha scoperto la sorgente di lei ed essa ha scoperto la sorgente del proprio sangue; perciò tutti e due saranno eliminati dal loro popolo.”

Bibbia, Levitico
“se una donna non vuole velarsi il capo, si tagli i capelli! Ma, se per una donna è vergognoso tagliarsi i capelli o essere rasata, si copra col velo. L’uomo invece, non deve velarsi, essendo egli immagine e riflesso di Dio; mentre la donna è riflesso dell’uomo.”

San Paolo, Prima lettera ai Corinzi, XIV, 34-35
“Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare, stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea.” 

 San Paolo, Lettera agli Efesini
“Le donne siano soggette ai propri mariti come al signore, perché il marito è il capo della donna, come Cristo è il capo della chiesa.”

San Paolo, Prima lettera ai Corinzi, XI
“L’uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio, la donna invece è gloria dell’uomo. E infatti non l’uomo deriva dalla donna,ma la donna dall’uomo; né l’uomo fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo. Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza.”

Sant’Odone di Cluny
“Se gli uomini potessero vedere quel che si nasconde sotto la pelle, la vista delle donne causerebbe solo il vomito. Se rifiutiamo di toccare lo sterco anche con la punta delle dita, come possiamo desiderare di abbracciare una donna, creatura di sterco?”

Sant’Agostino, Sulla Concupiscenza, Libro I, cap.10
“Non può esserci dubbio che è più consono all’ordine della natura che l’uomo domini sulla donna, piuttosto che la donna sull’uomo. Questo è il principio che emerge quando l’apostolo dice, “La testa della donna è l’uomo” e, “Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti”. Anche l’apostolo Pietro scrive: “Sara obbediva ad Abramo, chiamandolo padrone”

San Tommaso d’Aquino, Summa Teologica, Suppl., q.39, art.1
“dato che la donna è in uno stato di soggezione, segue che una donna non può ricevere gli Ordini sacramentali.”

Sant’Agostino
“Le donne non dovrebbero essere illuminate o educate in nessun modo. Dovrebbero, in realtà, essere segregate poiché sono loro la causa di orrende ed involontarie erezioni di uomini santi.”

 San Giovanni Crisostomo
“La donna è male sopra ogni altro male, serpe e veleno contro il quale nessuna medicina va bene. Le donne servono soprattutto a soddisfare la libidine degli uomini.”

Tertulliano, teologo cristiano
“La donna è un tempio costruito su una cloaca. Tu, donna, sei la porta del diavolo. E’ a causa tua che il figlio di Dio ha dovuto morire, tu dovrai fuggire sempre in gramaglie e coperta di cenci.”

Corano, Sura IV, 34
“Ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, picchiatele.”

Corano, Sura IV, 15
“Se le vostre donne avranno commesso azioni infami, confinate quelle donne in una casa senz’acqua né vitto finché non sopraggiunga la morte.”

Corano, Sura V, 6
“O credenti. Quando vi accingete alla preghiera lavatevi la faccia e le mani. Se avete toccato donne e non trovate acqua, cercate della polvere pulita e passatevela sulla faccia e sulle mani.”
 
 
giovanna.canzano@alice.it
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Giovanna Canzano

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Giovanni Faperdue: “Ma le Terme dei Papi di Viterbo sono dei viterbesi?”

La sera del 28 febbraio u.s., al termine della seduta consiliare che ha esaminato le problematiche delle Terme, il sindaco Giulio Marini ha concluso i lavori recitando tra l’altro questa frase ad effetto, riferita alle Terme dei Papi: “Non ci dobbiamo dimenticare che le terme sono nostre”.

 

Noi che conosciamo il sindaco Marini, diamo per scontato che egli con questa frase non volesse dire nostre, come mie e di qualcun altro, bensì ne siamo certi, voleva intendere che le Terme (dei Papi) sono di tutti i viterbesi. Fatta questa doverosa precisazione, tutti noi ci sentiamo sollevati, felici e orgogliosi e prendiamo coscienza di questa nostra “proprietà”, che ci rende ricchi e anche fortunati. Ma appena proviamo a recitare ad alta voce, la frase: “le Terme (dei Papi) sono di tutti i viterbesi e perciò anche nostre”, più di un dubbio ci assale prepotentemente. Ci scusi signor sindaco, ma le chiediamo un aiuto. Viterbesi chi? Di chi stiamo parlando? Per agevolarla facciamo qualche esempio. Se due coniugi dicono “la nostra casa”, si riferiscono ad un immobile dove abitano, e dal quale ricavano un utile, non pagando l’affitto. E ancora, quando un agricoltore dice ai suoi figli “la nostra vigna”, si riferisce ad un campo dove la coltivazione delle viti, al momento della vendemmia, darà buon vino che allieterà i pasti di tutta la famiglia.

 

Per tornare alle “nostre” Terme (dei Papi), risulta a lei signor sindaco, che qualche viterbese usufruisca di trattamenti di favore in questo stabilimento? Se ci sono, e se lei li conosce, per favore ce li comunichi subito, e noi promettiamo di scrivere un articolo di rettifica. Perché per quello che ci risulta, non c’è  viterbese che abbia in qualche modo, un piccolo beneficio da questo complesso “nostro” che, sembra sia l’unico in Italia a non concedere sconti ai residenti. E allora signor sindaco, ci consenta, come mai lei si riempie la bocca affermando che queste terme (dei Papi) sono “nostre”? Perché forse dovremo attendere con somma pazienza il 2033, quando scadrà il contratto e le Terme (dei Papi) torneranno nella disponibilità del Comune? Oppure sono “nostre” perché noi viterbesi dobbiamo sempre concedere qualcosa, senza mai chiedere niente?  Ci scusi ancora signor sindaco, ma questa ipotesi, senza se e senza ma, ci appare assurda e paradossale.

 

Se le Terme (dei Papi) sono “nostre” davvero, e sottolineo davvero, esse devono dare qualche piccolo frutto (leggi agevolazioni tariffarie) a tutti i viterbesi fin da subito, senza attendere i tempi biblici del 2033. Altrimenti dobbiamo dare ragione a quel qualcuno, come il sottoscritto, che parlando di Terme e di Bullicame, ha già da tempo definito i poveri cittadini viterbesi, non proprietari delle Terme (dei Papi), ma solo servi, cornuti e mazziati. Si attende una risposta.

 

Il Presidente dell’Associazione “Il Bullicame”        

Giovanni Faperdue

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