Giordano Bruno, uomo di Dio, interpretato da Michele Proclamato, e la meditazione vegetariana del 17 febbraio 2011 in quel di Treia

Eventi Paolo D'Arpini 9 febbraio 2011

Come ogni anno il Circolo vegetariano VV.TT., in occasione del 17 febbraio, ricorda il sacrificio di Giordano Bruno, ed il rogo sul quale fu immolato nel 1600 da una gerarchia religiosa cieca e sorda all’umano…. In verità Giordano Bruno fu “Uomo di Dio” ed oggi il suo pensiero è universalmente riconosciuto come un’espressione della “filosofia perenne” quella filosofia che si chiama anche “spiritualità laica o naturale”

Giungerà un tempo in cui anche la chiesa cattolica dovrà -se vuole mantenere un indirizzo morale- riconoscere la religiosità del pensiero di Giordano Bruno e chiedere perdono all’anima martoriata del suo figliolo perseguitato. Nel frattempo noi vegetariani ci incontriamo per una meditazione-riflessione sull’opera del Nolano, appuntamento a Treia alle h. 19 di giovedì 17 febbraio 2011, nella sede del Circolo. Info: Tel. 0733/216293 – circolo.vegetariano@libero.it

 

Qui di seguito uno scritto di Michele Proclamato su Giordano Bruno, Uomo di Dio

Ho scritto un libro su Giordano Bruno. Dovrei quindi con molta facilità
scrivere o sintetizzare in poche righe  la vera motivazione che di LUI mi ha
costretto ad occuparmi. Ma sono ormai mesi che rinvio questo appuntamento,
continuo infatti a sentirmi a disagio quando devo farlo. Vorrei infatti passare
al cuore del mio comprendere grazie al suo sapere, tralasciando ogni passaggio
intermedio, ogni  aspetto conoscitivo da me utilizzato come un trampolino
verso quell’ultimo salto diretto verso un mondo, quello di Giordano Bruno, di
cui oggi , a pochi mesi dall’uscita del mio libro, mi sento tremendamente
orfano. Mi dico, “Ma chi se ne frega di tutti , se non vogliono dedicare
qualche attimo della loro vita alla comprensione di un essere che di umano
aveva poco e tanto”, aggiungo, “ Non ho nessuna voglia  di ricominciare a
spiegare il come e il perché del mio avvicinarmi al mondo dei sigilli 
bruniani”. In fondo, chiosando, penso che il libro ormai c’è, quindi perché
dovrei nuovamente “soffrire” nell’inutile tentativo di chiarirvi e ri-chiarirmi
ciò che ho “scoperto “  attraverso la sua Ars Memorandi. Poi osservo il sigillo
da LUI definito Mente o Apollo e mi rendo conto che forse è il caso di mettere
al corrente più persone possibili di un fatto certo , un fatto che vorrebbe il
Nolano grandissimo conoscitore di un realtà, per  noi oggi , invisibile ma 
essenziale , in quanto riguardante tutto e tutti. Si perché di Lui moltissimo
si è detto e scritto ma sostanzialmente  nulla si è deciso sul suo vero essere
, sul suo vero sapere , sulla sua vera missione .Davvero, ancora oggi  se si
lasciasse fare agli “esperti”  avremmo del nolano una camaleontica
interpretazione che lo vorrebbe, forse , filosofo,  cabalista , un fenomeno da
baraccone , un metafisico sopraffino, uno precursore del mondo scientifico, un
eretico, un epigono del mondo egizio, un mago,ecc ecc. Sostanzialmente chiunque
si sia avvicinato al Nolano ha trovato nella sua opera aspetti sempre nuovi e
antesignani  .Io che simbolista ora so essere, e che forse potrei inutilmente
fregiarmi del titolo di esoterista posso o potrei dire che l’essere in
questione camaleontico era nel suo sapere , come nel suo esprimerlo per un
unico e fondamentale motivo che richiederebbe comunque una spiegazione
tremendamente lunga , cosa che mi farebbe ricadere nella mia non voglia di
dire. Ma essendo d’uopo una conclusione, quanto una spiegazione, potrei
completamente riassumere il tutto sconcertando i leggenti dicendo che
semplicemente Giordano Bruno  poteva occuparsi e pronunciarsi su tutto , non
per la sua enorme mole di nozioni incredibilmente stipate nella sua mente
attraverso un’arte oggi  da noi solo parzialmente capita  , ma soprattutto
perché LUI fu forse l’ultimo vero continuatore di un sapere che ormai da anni
definisco dell’Ottava .A questo punto voi, constatando, come queste prime righe
a nulla sono servite per chiarirvi e chiarire qualcosa di più sull’enigma
Giordano Bruno , forse vorrete abbandonare il mio scritto visto il, già nullo,
effetto  creato dalla mole enciclopedica di “cose “dedicate alla comprensione
del pensiero del suddetto quasi partenopeo . Ma per salvarmi nella storica zona
Cesarini, potrei affannosamente  aggiungere: “ aspettate un secondo, solo un
secondo, perché qualcosa di sostanzialmente nuovo   il sottoscritto crede e
spera di poterla dire  “ .E per dirla potrei utilizzare una scienza
semiufficiale  che molto probabilmente non è contemplata dagli estimatori del
sapere del Nolano. Ma tant’è, e per parlare di Giordano Bruno quindi,per la
prima  volta, ricorrerò alla Cimatica. Adesso, disorientandovi, vi direi  che
esiste  da tempo una disciplina che ha fatto  delle forme nascenti dalla
strutturazione della materia attraverso il suono, il cuore di un ricerca giunta
a conclusioni veramente eclatanti . Oggi infatti presumiamo, come il suono o un
suono o più suoni   siano i veri responsabili dell’aggregazione delle
CONFORMAZIONI presenti in natura. Fondamentalmente, e a livello scientifico,
sappiamo inoltre  come tutto nell’Universo sia frutto del suono  , motivo per
cui  una controversa Teoria delle Stringhe, multidimensionale, da tempo
vorrebbe arrogarsi il vanto di essere TEORIA di un TUTTO che sostanzialmente
non conosciamo ancora come essere veramente fatto.Ricordandovi comunque che di
Bruno vi sto parlando aggiungerei che negli anni settanta, sulla scia di una
lunga serie di esperimenti iniziati con il Chandly alla fine dell’Ottocento ,
proseguiti e portati a compimento attraverso il Jenny nel 1969,il professore
statunitense Buckminster Fullermise a punto per i suoi studenti un semplice
esperimento per il quale  vorrei, ora, tutta la vostra attenzione: ” Gonfiato
un palloncino di plastica, questi veniva immerso in un liquido piuttosto denso
e colorato, quindi posto all’interno di un luogo dove  veniva esposto ad una
frequenza sonora ben precisa.In questo modo il professore , padre delle cupole
geodetiche , a lui è stata intitolata inoltre la molecola del Fullerene,
mostrava ai suoi alunni come il” povero”  nell’intento di sfuggire ad uno
scoppio sicuro, dovuto alle intense vibrazioni ,permetteva alle stesse  di 
creare sulla sua superficie colorata un intricato reticolo geometrico. Tutto
ciò avveniva  prima attraverso il  concretizzarsi di punti che in brevissimo
tempo venivano uniti da rette e cerchi dalle caratteristiche auree.
Sostanzialmente il suono veniva canalizzato “sulla superficie dello sferico
sventurato “in luoghi di bassa pressione caratterizzati da un fitto sistema
geometrico tipicamente  platonico ,creando così un effettivo equilibrio
vibrazionale che permetteva allo stesso di …non esplodere . Vero era che in
questo modo il professor Buckminster  poteva dimostrare come il suono potesse
manifestare le sue capacità aggreganti di tipo geometrico. In modo immediato  i
suoi studenti potevano quindi assistere alla nascita, in diretta, di un sistema
poliedrico conosciuto da millenni da qualsiasi civiltà terrestre oggi ritenuto
ancora stupidamente …esoterico . Ora vorrei ritornare indirettamente al Nolano
. Indirettamente  perché per capire veramente la motivazione di  tutta la sua
opera sarà necessario dedicare dello spazio all’opera di Aristocle o come
veniva più comunemente chiamato……. Platone.

REMINESCENZA E ANCORA REMINESCENZA
Alcuni secoli prima di Cristo una diatriba filosofica dai toni piuttosto
accesi stava consumando il mondo del sapere ellenico. In questa intervenne
“spalle larghe “ da cui il suo soprannome Platone , il quale mal sopportando la
posizione degli Eristi , che volevano l’uomo perfettamente incapace di
perseguire e riconoscere il sapere, esordì  attraverso una sua teoria , non del
tutto nuova, devo dire , secondo la quale , non solo l’uomo era capace di
perseguire il sapere ma soprattutto era in grado di “ricordarlo” . In pratica
secondo il grande pensatore, l’uomo doveva porre al centro di tutti i suoi
sforzi mentali assolutamente quello di acquisire sapere attraverso un percorso
mentale innato in tutti noi , un percorso che vedeva nell’intuito e l’
immaginazione il modo , il metodo principe per ricordare ………DIO. Cos’era DIO
all’epoca di Aristocle? Dio era IDEE era archetipi. A cosa servivano gli
archetipi? Semplicemente a………. creare. Chi creava ? La Natura . Quindi ogni
forma , qualsiasi , profilo, sagoma  , struttura , formato , utilizzato dalla
stessa non era altro che l’interpretazione di un pensiero perfetto , immobile
eterno voluto da un essere divino .In tale contesto psichico, l’uomo, vi
chiederete come potesse ricordare ….credo. Sempre Platone verrebbe in vostro
aiuto  dicendo che l’Anima umana alla morte della parte fisica  viene addotta
in un luogo meraviglioso definito dai greci Iperuranio, il nostro paradiso, in
cui di tutto fa e farebbe per rivedere Dio , o meglio le sue IDEE .Tutto ciò in
condizioni non esattamente favorevoli , in quanto , sempre l’anima umana , in
questo tragitto intermedio assumerebbe la forma di una Biga trainata da due
cavalli , uno bianco e uno nero. Quello bianco senza titubanza porterà l’anima
umana nei pressi della divinità massima , mentre quello nero molti problemi ci
darà  e ci da in quanto totalmente propensa al suo ritorno sulla Terra. Dall’
esito di questa diatriba equestre dipenderà il tempo di esposizione , nostro ,
agli Archetipi. Quindi reincarnati , perché di questo stiamo parlando, ogni
uomo, attraverso i sensi , soprattutto la vista, potrà avere più o meno la
possibilità di ricordare la perfezione divina, fonte di ogni sapere, osservando
semplicemente la Natura.Era quindi il ricordare …fondamentale e di questo
Bruno si occupava.

 

Questi, inoltre  erano i motivi per cui  il mondo per Giordano Bruno era trino
in quanto fatto da IDEE, destinate a diventare  Vestigia delle stesse  in
Natura, ed infine  Ombre nella menta umana dopo l’osservazione delle vestigia
presenti in Natura. A questo punto Lui che di memoria si era infervorato fin
dall’adolescenza grazie a Pietro il Ravennate , si raccomandava con i suoi
ipotetici lettori dicendo che fondamentale  era attraverso le Ombre, fare il
percorso inverso per poter ritornare nuovamente , questa volta in vita e
scientemente, a Dio,  poiché “ Chi non intende uno non intende nulla”. Quindi
attribuiva a tale percorso 4 passaggi mentali  caratterizzati dai sensi , l’
immaginazione , la razionalità ed infine la memoria. Come il tutto doveva
avvenire? In questo modo .L’uomo attraverso i sensi acquisiva una forma
appartenente alla realtà, un albero per esempio(tanto vorrei parlarvi della
teoria della vista di Leucippo).Quindi attraverso l’Immaginazione tale
immagine doveva essere elaborata secondo i canoni più estremi . Questo per un
motivo sostanziale, a SUO dire . Infatti nel momento in cui la Ragione
esaminava le immagini essa molto più propensa era a sposare qualcosa di
estremamente bello o brutto rispetto a qualcosa di terribilmente mediocre . In
base a tale metodo infine interveniva la memoria a stipare il tutto il luoghi
mnemonici ben precisi , classico era l’esempio di più stanze  appartenenti ad
una casa mentale costituita da più piani a seconda del numero delle immagini da
ricordare .Allo stesso modo era possibile trasformare dei concetti  , che so,
appartenenti ad un discorso, in immagini affinché il tutto diventasse
semplicemente più facile …..da ricordare. E sapete perché? L’uomo senza
accorgersene pensa attraverso il susseguirsi velocissimo di …immagini. Esatto ,
proiettiamo nella nostra mente costantemente dei film , non sempre graditi.
Tutto ciò era chiaro per Bruno e per i maggiori pensatori che lo dividevano dal
grande Platone , non è affatto palese per noi oggi. Ma perché LUI voleva per l’
uomo un enorme bacino mentale di immagini? Perché voleva come primo passaggio ,
nell’uomo molta memoria formale ?Per un motivo semplicissimo . Attraverso il
maggior numero di immagini fantastiche era possibile per la mente umana fare
passaggi analogici , capaci di trasportare lo stesso verso processi mentali 
sempre più raffinati di cui l’estremo , il più altisonante , il più augurabile
e blasonato era proprio quello basato sul puro ed assoluto intuito.E cos’era in
tale contesto mnemonico l’intuito ? Semplicemente il risveglio, inteso come la
possibilità , questa volta dell’anima umana  di RICORDARE nientedimeno che gli
Archetipi. Ma Lui per primo puntualizzava che “L’opra di intelligenza, sempre
era, opra immobile”, in quanto voleva sia che questi processi mentali intuitivi
si consumassero in luoghi preposti al completo estraniarsi dal fardello del
vivere quotidiano, sia che l’uomo prendesse coscienza che gli stessi non
potevano che coincidere con l’archetipica ed  eterna immobilità del simbolo.
Definiva infatti il simbolo il linguaggio di Dio, ma soprattutto certi simboli
SIGILLI. Intuire attraverso i Sigilli voleva dire per LUI  ricordare DIO .
Erano quindi due le memorie perseguite dal Nolano , una mortale , ed una
…immortale .Semplicemente egli  rivoleva dare a tutti gli uomini in grado di
farlo “Abbastanza ali  per tornare   nel mondo della perfezione, al mondo della
LUCE”.

L’IMPOSSIBILE  DIVENTA POSSIBILE
Molto , molto sinteticamente  tutto ciò che il Nolano scrisse sulla memoria e
volle insegnare  si basava su tali dettami. Vi chiederete se ciò era ed è
possibile per l’uomo , ebbene vi capisco , e vi dico : “Si è  a volte possibile
“ L’uomo è in grado di intuire e quindi ricordare un sistema archetipico
appartenente alla creazione . E’ successo a me  e come è successo a me , a
molti sta succedendo e nei millenni si è ripetuto . Come tutto ciò può avvenire
? Bruno spiega anche questo . Attraverso quattro Rectores per la precisione :Il
numero , l’arte , l’amore , e la magia .Io osservando un Rosone 5 anni fa
contemplai tre dei Rectoresbruniani e immediatamente scattò in me quell’
impulso, mai sopito da allora, che oggi mi ha permesso di ri-scoprire una legge
universale , quella dell’Ottava, che per millenni gli umani hanno usato in ogni
campo dello scibile  e che oggi non riconoscono nonostante sia  contemplata nei
campi di grano di tutto il mondo. Era quindi attraverso il ripercorrere il
meccanismi mentali di DIO , possibile anche per l’uomo, “andare con ,
attraverso, e se le esigenze lo richiedevano, contro la natura”. Insomma Bruno
attraverso l’Ars memorandi , quella immortale , in ultima analisi poneva le
basi conoscitive di un  uomo in grado di diventare uno sciamano. E tutto ciò
era  contemplato  nel suo sapere in quanto tutto perfettamente, in quel
triplice mondo di cui si fregiava di essere l’ultimo e vero rappresentante ,
tutto dicevo, era  vivo , intelligente , simmetrico, frattale  e specchio, in
una infinita sequenza analogica necessaria a giustificare ogni meccanismo
mentale di tipo analogico messo in atto dall’Uomo . Panpsichismo e immanentismo
divino erano quindi norma nel SUO universo tanto da definire egli stesso gli
astri “Animali” in quanto dotati di “Anima”, spesso eticamente superiore a
quella umana. In tale contesto era quindi impossibile  negargli la presenza
degli DEI negli affari umani, in quanto un Dio destinato a diventare TUTTO 
secondo il corrispondente  livello animico , chiaramente non poteva che
rispettare passaggi divisionali in cui ai primi posti non potevano che essere
presenti gli DEI . Chiaramente tutto ciò oggi è inverosimile per noi …o no.
Siete sicuri , che , per esempio in amore , nella  nostra , nella vostra  vita
tutto sia spiegabile con estrema sicurezza . Siete sicuri che qualcosa molto
simile alle armi di Cupido ,non abbia interagito nel nostro destino per far si
che nasca ….il caso? Davvero pensiamo di poter fare a meno della forza animica
di un intero gruppo stellare per poter giustificare in noi umani determinate
caratteristiche  caratteriali? Davvero ancora possiamo permetterci di pensare
che la Terra non abbia un intelligenza in grado di dialogare con un intero
sistema solare ? Veramente pensate ancora che la materia ovunque e comunque
essa sia non abbia anima ? Fatti vostri , io con Bruno molto mi son chiarito
sulla creazione , soprattutto ho imparato un giochetto appartenente sempre al
mondo greco , ma da lui sapientemente utilizzato quando era il momento di
insegnare ….chi e come si crea.

LA STATUIFICAZIONE
Oltre due millenni fa , quando i greci avevano qualcosa di complesso da
spiegare e da non dimenticare , sapete che facevano …….statuificavano. Per
statuificazione si intende un processo mentale attraverso il quale un concetto
di per sé complesso è possibile semplificarlo , pur mantenendo la sua oggettiva
complessità , utilizzando per esempio , il mito. Un esempio per tutti.  Come
posso garantire  la comprensione di un fenomeno astronomico complesso  come la
Precessione degli Equinozi  nel tempo e nelle future generazioni? Semplicemente
dicendo che :”Mnemosine, dea della memoria, rifiutò Zeus,ma con lo stesso
giacque , nelle mentite spoglie di un bellissimo pastorello, per 9 giorni e 9
notti “Chi avrà la curiosità di sapere quante ore ci sono in un simile arco di
tempo capirà che 216 ore rappresentano  un era precessionale di 2160 anni. Di
conseguenza le nascenti 9 muse portatrici dei Talenti umani  , figlie di una 
coppia precessionale, rappresenteranno numericamente qualcosa di molto più
misterico e consistente in tale contesto all’apparenza solo mitologico . Questo
è solo un piccolo esempio di come ciò che è difficile si può rendere facile,
statuificando. Tornando a Bruno vorrei che ora osservaste con  attenzione  l’
unica immagine da me utilizzata per queste poche righe, da me come al solito
sofferte.  Vorrei quindi sapeste che Mente o Apollo come Lui lo chiamava ,
faceva parte di una trina di Sigilli considerati il massimo simbolico a livello
ermetico .Ma a differenza di una miriade di altri sigilli completamente intuiti
da Bruno ed utilizzati in alcune delle sue opere bibliografiche , cosa di cui
mi sono occupato nel mio libro , in quanto ancora oggi completamente senza
spiegazione, dicevo  a differenza dei restanti sigilli , in questo caso si
tratta di “segni” presenti sulla Terra da ….sempre .Appartengono ad un sistema
geometrico definito  in ambito esoterico  come “Geometria Sacra”. Nel caso
specifico  Bruno gli utilizzava nella sua Ars proprio per riattivare in noi 
quella parte mnemonica , direi sacra , giacente in ogni essere vivente. Non
credo sfugga inoltre la simbologia completamente dedicata al numero …..OTTO.
Ebbene credo sia chiaro come  al suo interno vi siano delle lettere coincidenti
con puntiben precisi , punti uniti da rette e cerchi, in grado di creare un
fitto sistema geometrico in un contesto ben preciso  delineato e finito. Vorrei
sapeste ora che quelle lettere altro non sono che iniziali di Dei  (A = Apollo
B = Bacchus C = Charis D = Diana E = Erigone F = Fortuna G = Ganymedes H =
Hermes I = Iovis M = Mars  N = Neptunus, ecc ecc. ),  sulla cui presenza e
opera così Bruno per la prima e l’unica volta che lo fece  ,  si espresse :
“APOLLO MOSSO DAL FURORE DI BACCO, COSTRUISCA I PRIMI FONDAMENTI DELLA DIVINA LUCE”, facendo intuire che, per ottenere ciò, è necessario tracciare una linea AB, che va da Apollo a Bacco, poi seguitava aggiungendo che”Apollo circonda Bacco,
il quale rimane fermo al centro“.

Continuava dicendo:
“Quindi, geometricamente, si crea un cerchio con al centro B (Bacco) e con
raggio BA. La costruzione prevede che il movimento continui, mantenendo come
centro A con raggio AB, da cui la nascita di due cerchi, con due punti di
intersezione, il cui punto più basso viene occupato dalla lettera D – la
venerabile Diana – mentre il più alto, con la lettera C, dalla soave Charis.
Di seguito, Bacco ruota intorno alle Grazie descrivendo una circonferenza e lo
stesso fa Apollo intorno a Diana, si avranno così 2 raggi, CB e DA……….”e via
dicendo.

Adesso tornate per un attimo alla descrizione  dell’esperimento del
Bukminster Fuller e capirete che ciò che Bruno sta descrivendo non è altro che
un momento di Cimatica non materiale  ma Mentale. Il sigillo in questione era
appunto definito mente  in quanto rappresentante la MENTE DIVINA in piena
evoluzione e LUI assolutamente voleva che mnemonicamente attraverso la
statuificazione tutto fosse  memorizzato poiché conscio dell’immenso potere ,
di quel sigillo  ma soprattutto di quel simbolo in particolare .State 
guardando DIO, che pensando, si suddivide cimaticamente  in DEI  nello stesso
modo in cui un suono costringe la materia a suddividersi o conformarsi
geometricamente al suo impeto. State osservando la codifica mentale di un atto
senziente  divino a livello geometrico. E’ puro suono  , destinato a diventare ,
uomo , colibrì , pianeta , erba ,  galassia , virus , elettrone , stella ,
idrogeno , acqua , ma  per prima cosa …DEI. Soprattutto coprite i vostri occhi
poiché Apollo come dice il Nolano  “COSTRUISCE I PRIMI FONDAMENTI DELLA DIVINA
LUCE”.  Ora sapete che ogni processo mentale  è un suono molto speciale poiché
pura luce, come pura è la luce se risvegliata , della nostra anima, ecco perché
per l’UOMO di DIO  “La Luce contiene ogni conoscenza”, ecco perché  la materia
altro non è che un pensiero di luce destinato a diventare materia  fra le
nostre mani, (Palmieri docet). Si Bruno voleva risvegliare le nostre anime
immortali attraverso la sua Ars solo per un motivo :risvegliare l’uomo per
riconsegnargli il suo vero potere creativo, riposto assolutamente ed
esclusivamente nella forza luminosa del suo ………pensiero immortale .
Di più ora non mi va di dire.

Michele Proclamato

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