Italia. Nucleare in arrivo – Lazio con Montalto di Castro in pole position… Ma qualcuno a Roma, in segreto, rema contro… e sapete chi è?

Nei corridoi romani, sia di destra che di sinistra, sia di governo che di sottogoverno o di “opposizione” (si fa per dire naturalmente) circolano strane voci sull’imminente ritorno al nucleare.

Oggi, 10 febbraio 2010, giorno della commemorazione delle vittime delle foibe,  il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che disciplina la localizzazione e la realizzazione di nuove centrali nucleari. Ma il pubblico non saprà  -prima delle elezioni amministrative- in quali Regioni intendono costruire gli impianti!

Opportunità politica, s’intende…

Ma viene da chiedersi, se si teme così tanto l’opinione pubblica come mai il Governo prosegue indefesso verso la realizzazione di tale piano sciagurato?

Il Lazio, una delle regioni “papabili” per una delle nuove centrali, sussiste il rischio che Montalto di Castro, luogo in cui pre-esisteva una struttura  già quasi ultimata prima del referendum abrogativo, venga prescelto per sancire il “glorioso” ritorno all’energia atomica. In verità questo sarebbe un progetto con il “botto”, adatto ad un Governo Berlusconi che traballa sempre più e che a causa di una ubicazione “nucleare” alle porte di Roma potrebbe defungere definitivamente…. (nessuno ha mai chiesto l’opinione in proposito di Papa Ratzinger?).

Ma, sempre per motivi di convenienza e sempre da voci di corridoio, sembrerebbe invece che le centrali andranno fatte là dove ci sono avversari politici -e non nel Lazio, vicino a Roma dove comanda un sindaco PDL e dove forse vincerà anche un Governatore/trice PDL (salvo sorprese dell’ultim’ora).

“Infatti alla chetichella alcuni giorni fa (il 4 febbraio u.s.) il Governo astutamente,  ha impugnato in Corte Costituzionale le Leggi Antinucleari in Puglia, Campania e Basilicata. Sorgeranno qui le prossime centrali nucleari!? Schizofrenia PDL?! Che strano… unicamente di queste tre regioni (su un totale di ben 15 Regioni Antinucleari), come mai? Delle due l’una: o i presidenti Vendola, Bassolino e De Filippo sono antipatici al governo Berlusconi-Scajola, oppure (più probabile) sono queste le prime tre regioni scelte per costruire le Centrali Nucleari…” (Notizia Econews)

Insomma le Centrali Nucleari andranno al Sud… dove vanno tutti i più scomodi servizi e dove la popolazione è  più malleabile dai Poteri Forti (che sia lo Stato o la Mafia non importa).

Marzia Marzoli, la pasionaria antinuclearista di Tarquinia, candidata Governatrice del Lazio  per la Rete dei Cittadini, secondo me potrà contare nell’aiuto insperato di Silvio Berlusconi stesso, che non vuole installare un ordigno ad orolegeria presso la sua sede di Governo….

Questo almeno mormorano nei corridoi romani del potere…. di destra e di sinistra e di centro (Vaticano compreso)… 

Nel frattempo però, per tamponare il tamponabile, Green Peace si sta adoperando con una raccolta firme antinucleare, valida per tutto il territorio nazionale. Il responsabile  per il nucleare dell’associazione ambientalista, Andrea Lepore, afferma: “La nostra campagna contro questa scelta rischiosa e troppo costosa va avanti. Partecipa anche tu e firma l’appello sul sito www.nuclearlifestyle.it  per chiedere ai candidati alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo di dire No al Nucleare. Contro un governo che continua a imporre le sue scelte, l’opposizione delle Regioni è l’unica possibilità che abbiamo per fermare il ritorno del nucleare nel nostro Paese”

La speranza è sempre l’ultima a morire!?

Cari saluti ed auguri a tutti voi che avete letto sin qui, vostro Paolo D’Arpini    

 

Alti articoli sul tema suddetto:  http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=uranio

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